Si sa che il vaccino non ferma il virus.
Semmai restringe la finestra di trasmissibilità (se non ricordo male si parla di 72 ore di alta carica virale nelle alte vie respiratorie che poi va in decrescita).
A naso direi che se il virus circola, il virus replica e il virus muta.
E' accertato che la variante delta buca il vaccino. Molto probabilmente anche le prossime varianti lo bucheranno.
Si sa che questi vaccini sono nati vecchi e tendenzialmente si incrociano le dita per le prossime varianti di cui non si sa nulla.
Si sa che ci saranno, tenendo conto che due terzi del mondo non è vaccinato e non lo sarà a breve e che questo non influirà più di tanto sugli spostamenti.
Si sa, è non è un dato di poco conto, che il vaccino preserva - in un'alta percentuale - dall'infezione.
Questo è utile per chi si ammala e per il funzionamento dei servizi ospedalieri.
Si sa che nulla è stato fatto per incentivare e rafforzare la medicina territoriale.
Questo invece non è utile nè per i malati nè per il funzionamento dei servizi ospedalieri nè per il funzionamento socio economico generale.
Fondamentalmente
questi vaccini hanno la funzione di contenere l'infezione e ridurre la finestra di trasmissibilità.
Che a mio parere è già un buon risultato.
Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del vaccino.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.
Si sa che gli effetti avversi - a breve termine - sono una minoranza sulla totalità delle somministrazioni.
Si sa che non si sa nulla rispetto alla somministrazione della terza dose.
Si immagina che bisognerà comunque somministrarla.
Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del covid.
Quindi non si sa cosa accade ad un organismo preso dal covid e poi negativizzato.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.
Fondamentalmente si è cavie sia vaccinandosi sia non vaccinandosi. (ma siamo comunque nati per esser cavie, dell'evoluzione, quindi niente di nuovo)
Quindi tutti insieme stiamo partecipando al primo esperimento di ricerca globale intorno ad un virus. E questo è un gran risultato.
Si sa che il green pass ha un valore di rilevazione e verifica del "GIA' FATTO". (malattia, vaccino, tampone).
Non influisce direttamente in nessun modo sul virus, e neppure sul tracciamento stabile dei positivi e neanche sulla mappatura degli stessi.
Il green pass traccia semplicemente chi è vaccinato (ma potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha avuto il covid ed è guarito (ma potrebbe reinfettarsi, personalmente conosco più di una persona che si è ammalata almeno due volte e quindi potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha fatto un tampone nelle 48 ore precedenti (tampone che come già detto non è niente di più che una istantanea).
Ha quindi una funzione regolativa ed organizzativa.
D'altro canto se si vuole regolare la circolazione socio economica serve uno strumento.
Si sa che il sistema di tracciamento italiano fa acqua da tutte le parti e non è stato rafforzato.
Si sa che i test in circolazione sono indicativi e non definitivi riguardo il rilevamento e di conseguenza il tracciamento.
Quindi se ci sarà di nuovo una qualche impennata, saremo punto e a quella come lo scorso anno.
Scuola, trasporti....chissà se uscirà il coniglio dal cilindro oppure no.
Sorvoliamo sulla sicurezza informatica del nostro paese...e se in questi termini penso al green pass....brividi.
Io opto per il no.
Direi che il quadro è piuttosto chiaro, o almeno a me sembra lo sia per quanto possa esserlo ora come ora.
Personalmente ritengo che la comunicazione fatta in passato e anche ora sia veramente vergognosa, non so se siano sufficientemente intelligenti per averla pensata come base per scatenare conflitti distraenti, io ho dubbi in proposito, dell'intelligenza intendo, ma nel caso, complimenti!
Ritengo che la politica si sia manifestata per quello che è.
Non mi sconvolge non si assuma la responsabilità per il vaccino, le ha schivate tutte fin da inizio pandemia (per non parlar del prima), a partire dal piano pandemico mancante, per passare dai dpi, e via andando. Mi avrebbe sinceramente stupito se a sto giro se ne fosse assunte, ecco.
Questo mi avrebbe parecchio preoccupata e davvero avrei iniziato a pensare ad un qualche complotto!!
Ritengo preoccupante che ci sia una percentuale di vaccinati che ritiene di poter smettere le misure di contenimento meccaniche e che pensa che il vaccino (di oggi...poi i vaccini ci hanno permesso di vivere l'epoca d'oro nella storia dell'umanità, quindi sarà un vaccino, anche se non questi) ci salverà tutti e che si possa abbassare la guardia.
Ritengo preoccupante allo stesso modo la percentuale di non vaccinati che, avendo come assunto le scarsissime conoscenze su questo virus, si sente protetto al pensiero che l'infezione colpisce in modo forte solo i fragili.
E la cosa mi preoccupa pensando per esempio al funzionamento dell'hiv che se ne sta bello bello e zitto per anni e poi quando parte devasta l'organismo.
Capiamoci, mica dico che il covid funzioni allo stesso modo, ma non si sa.
Magari sì. Magari no.
Sto dicendo che si sa tanto del virus quanto dei vaccini a medio e lungo termine.
In ogni caso, comprendo la paura, del vaccino e del virus.
Io ho paura del vaccino e ho paura del virus.
Sono pienamente consapevole che si sa tanto dell'uno quanto dell'altro, ossia molto poco di entrambi.
Quindi necessariamente, se voglio esser responsabile, la scelta non la faccio come la farei da sola (fondamentalmente tirando una moneta per aria) ma cerco di seguire le indicazioni di chi su ste cose ci si rompe la testa. Non la politica ovviamente.
Non capisco bene una cosa però: se la paura del vaccino è basata su mancanza di dati, come può esserci meno paura per un virus su cui mancano esattamente gli stessi dati?
Ringrazio anticipatamente per le risposte, davvero.

Io non ho alcuna certezza, nè in un senso nè nell'altro.
Quindi mi aiuta ad allargare la prospettiva raccogliere quelle altrui.