Questo è un problema che mi sono fatta, e mi faccio, con riguardo a mio figlio. E non si tratta di semplici corna, ma del fatto che suo padre ha alzato le mani più volte contro di me. Ben più grave di qualche uscita e qualche trombata in discoteca (con questo non giustifico nulla, eh). Ed è motivo per cui a mio figlio nasconderò la frequentazione di questo posto

, dove ne parlo e soprattutto ne ho parlato. Per dire: ho scelto di non dirlo ad alcuni amici abbastanza intimi, che hanno figli che frequentano il mio. Sono stata molto vaga con loro, nel senso che non mi sono mai addentrata sui motivi, per non correre il rischio che magari, parlandone tra di loro, i loro figli ascoltassero e poi riferissero al mio. Idem con lui: non ho detto balle (questo mai), ma quello che era necessario che lui sapesse. Vale a dire che mamma e papà non sono più andati d'accordo, per cause che non dipendono da lui, e che piuttosto che litigare ogni giorno (cosa assai brutta, su questo ho posto l'accento) hanno deciso di vivere ognuno per conto proprio, continuando a volere un mare di bene a lui. Questo è quanto a lui dovrà bastare. Tutto il resto, ora che imparerà a leggere

, dovrò farlo sparire dai documenti che ci sono in giro per casa (tipo il ricorso per separazione, per dirne una, ed altri documenti che non ho utilizzato). Mi sono pentita persino di avere raccontato qualcosa ai miei genitori: conoscendoli (soprattutto mia madre) il rischio che un giorno salti fuori con mio figlio a raccontare certe cose non è purtroppo inesistente. Anche se - nel momento in cui mi sfogai - entrambi non vollero praticamente quasi sentire. Si lamentarono perché parlavo di quelle cose. Poveretti, li angustiavo. E allo stesso tempo non perdevano occesione per dire che non li avevo difesi abbastanza davanti al mio ex, come se quella fosse la priorità (cioé: mi metteva le mani addosso, e questi si preoccupavano che lo rimettessi al posto quando sparlava di loro! Triste e schifosa verità). Ma quelle stesse cose, se in mia madre possono avere l'utilità di sfogare rabbia in un dato momento, possono tornare a lei buone, oramai la conosco. Spero di no, anche perché attualmente mio figlio lo vede assai poco. Ecco cosa intendo per genitori che usano i figli come scudi, dietro ai quali sfogare le proprie repressioni. Per quella roba lì, esistono gli psicologi. Per il resto, mi è più che evidente (oramai pure con un certo enorme disincanto) che di genitori incentrati sui loro personali egoismi, dei cui figli non frega più di tanto, purtroppo ne circolano. Cosa fare? Si pensa a come limitare i danni. el mio caso, per fortuna, pur con tutti i suoi difetti (come ne ho anche io), posso dire che mio figlio un padre presente ce l'ha. Comunque: lo è diventato moooolto di più, dopo la separazione
