Foglia
utente viva e vegeta
Nel nostro sistema legislativo ATTUALE (e lo sottolineo perché il diritto, contrariamente a quanto possa venire percepito, non è inserito in un sistema "statico") la casa coniugale viene assegnata con riguardo agli interessi della prole (e in questo 3D ricadiamo in questa ipotesi).Quindi il tutto si traduce in uno scarico di responsabilità dei papà? Cioè il giudice da la casa alla mamma perché il papà non la vuole? Succede davvero questo nel mondo reale? Qui mi piacerebbe sentire il parere dei più avvocati che abbiamo nel forum.
Cosa significa? Può significare tante cose che possono (come anche sovente no) trovare ingresso in un processo.
Anzitutto, un fattore meramente temporale. Molto spesso la madre è quella che, per tradizione, cultura (e un certo grado di discriminazione, anche
Poi, l'interesse dei minori va parametrato (rectius sovente andrebbe) per così dire anche ad altri livelli, differenti cioè dalle cd. "cure primarie", che riguardano (questo comunque ad un livello più approfondito, eh
Un tempo (mica troppo lontano) tutti questi aspetti erano più spesso sussunti sotto il profilo del coniuge economicamente più debole, ma oggi il diritto va in altra direzione. Direzione che non necessariamente si stacca dal cd. "favor" per il coniuge più debole (economicamente parlando), però giunge al risultato partendo un pò dal "perché", n buona sostanza, lo sia
E dove il perché riguarda una suddivisione di tempo, risorse e compagnia cantante in favore della prole, in prima battuta l'assegnazione della casa coniugale va in conseguenza alla attribuzione della qualità di "genitore prevalentemente assegnatario"
Dopo - e in via eventuale - si può aprire per il Tribunale un diverso discorso basato su altri livelli. Ma non è detto che si debba, si possa, o si voglia aprire.
In parole poverissime.