Violenza sessuale

Foglia

utente viva e vegeta
Sembra una pecorella, eh. Tanto pentito.... chissà quanto giocherà, nel pentimento, la. "caga". Personalmente (ben sapendo che è inverosimile che finirà
materialmente al gabbio per questa cosa) mi auguro che la giornalista si costituisca parte civile, e che "lo tocchi" al portafoglio ;) Per il resto, che si passi qualche rogna, magari sarà utile a ricordarsi di non farlo più ;)
.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il consenso dipende strettamente dalla consapevolezza. Consapevolezza non soltanto di quello che voglio fare e di dove voglio arrivare, ma anche della funzione sociale, dalle conseguenze sugli altri che l'utilizzo del -mio- corpo comporta.
Altrimenti la società non esiste.
E invero la società è più della somma dei singoli individui che la compongono, con le loro aspirazioni e i loro interessi.
Ed il sesso, siccome è legato ai sentimenti e alla riproduzione -è- storicamente ed etologicamente sempre stato qualcosa in più dell' utilizzo della semplice genitalità. (Ne abbiamo parlato allo sfinimento in passato, ricordi?).

Tempo fa dalle mie parti è stata perseguita una prostituta che adescava i minorenni (liceali) all' uscita di una scuola. Perciò non in quanto prostituta, ma in quanto si rivolgeva a persone non in grado per la legge di esplicare un pieno consenso. (Giustamente seguendo quanto hai detto).
Ma se fose andata a vendere caramelle sarebbe stata la stessa cosa? Visto che hai equiparato il sesso ad una qualsiasi altra "prestazione". (Se ho capito bene ).
(Qui il giudizio etico riguarda non la dignità della prostituta come persona ma l'utilizzo sociale del suo corpo).

Ora possiam fare due cose:
- Pensare che la società sia solo la somma di individui che si scambiano ed interagiscono tra di loro per questioni di rivendicazione di potere personale, economico, culturale, fisico. (Ed è la visione di adesso). E allora possiamo anche smetterla di parlare ipocritamente di scandali.
-Pensare che la somma delle competenze che abbiamo maturato negli anni possa condurci a definire gli individui non solo in base a quanto sopra ma in base a una serie di valori più o meno condivisi nei quali il rispetto (respicere) sia centrale non solo quando ci fa comodo, un diritto da rivendicare, ma anche un dovere a cui ottemperare.
La questione della consapevolezza è un'altra di quelle questione parecchio ampie.
E anche parecchio scivolose.

La consapevolezza, anche solo quella che descrivi tu, che non è esaustiva del significato di consapevolezza ma che è il risultato di una consapevolezza dell'essere (se non sono consapevole di chi sono, è ovvio che il mio voler fare e il mio voler arrivare sono lavagne bianche riempibili da ????) non è poi che sia tanto diffusa.
E se non sono consapevole di chi sono, come faccio ad essere consapevole del mondo che mi circonda?

Viviamo e veniamo da un periodo storico che ha venduto l'illusione del tutto per tutti.
Anche a livello di competenze di analisi di sè e del contesto.

Ma è una illusione.

La realtà è che un sacco di persone non hanno semplicemente gli strumenti cognitivi per arrivare lì, anche soltanto ad un primo gradino sopra i bisogni fondamentali.
E non è una novità di questo secolo.

La grossa novità è che in questo secolo a sgomitare per le risorse siamo oltre 7 miliardi.

Qui servirebbe un ot infinito sulla scuola per tutti, e su come si è trasformata da scuola per tutti a scuola per nessuno. Ma vabbè...sorvoliamo.

Tutto questo collocato nell'altra grande illusione delle pari opportunità e delle pari uguaglianze.

Ci sono una miriade di disabili cognitivi lievi a spasso che sanno barcamenarsi in funzioni di base anche a livello sociale ma oltre non vanno, e non per mancanza di volontà, proprio per mancanza di strumenti. (ma si riproducono perchè così ha da essere, altro che consapevolezza....e poi via di casini)
E si fa finta che non siano disabili perchè non sono certificati e perchè tutto sommato non fanno grossi casini, sono tollerati in società perchè sono forza lavoro ad alta disponibilità e basso costo. Poi però vengono segati senza il minimo pensiero e sacrificati un tanto al kg, dati in pasto.

E qui c'è l'altra grande illusione, garantista e assistenzialista.

La società esiste in un intricato gioco di equilibri che permette di tollerare tutta una serie di ingiustizie e disuguaglianze sociali e continuare ad avere soddisfazione ai bisogni di base per tutti (noi, che abbiamo risorse e potere per prenderci anche quelle altrui).

La prostituta che da te è stata perseguita, solo 70 anni fa, era il luogo in cui i padri portavano i figli (della stessa età di quelli a cui fai riferimento) per "diventare uomini"

Sono solo cambiate le condizioni, legislative e culturali, per cui adesso i padri non fanno questo passaggio di testimone, la concezione della prostituzione è in cambiamento e sotto i 16 anni si è considerati minori incapaci di intendere e volere.
Già fra i 16 e i 18 le cose cambicchiano.
Nella notte fra i 17 e i 18 si ribaltano e allora sono adulti consenzienti. 🙂

Se la prostituta avesse venduto caramelle, non ci sarebbero stati problemi perchè ai bambini è permesso l'acquisto di caramelle e, avendo licenza, alle prostitute è permesso vendere caramelle ai bambini.

A 10 anni io andavo dal tabaccaio a comprare le sigarette per mio padre.
Se adesso ci va un ragazzino della mia stessa età viene rimandato al mittente.

Non è una questione di consenso questa.
Questa è una questione di definizione di parametri di riferimento.
Parametri che cambiano nelle epoche e che continueranno a cambiare.

50 anni fa picchiare un bambino era ritenuto educativo.
Oggi è maltrattamento.

Nel 1970 se io fossi stata sposata e avessi tradito G. e lui mi avesse uccisa, non sarebbe stato un problema. Delitto d'onore.

Se fossi stata stuprata nel 1995 e avessi denunciato il mio stupratore, non sarebbe stato perseguito per un delitto contro la persona ma sarebbe stato perseguito per un delitto contro la morale.

Mi fermo, spero che il senso di questo elenco sia chiaro.

Quanto al sesso legato ai sentimenti.
No. Il sesso non è legato ai sentimenti.

Il sesso è legato alle emozioni.


Emozione e sentimento sono due cose correlate ma non sovrapponibili.
I sentimenti sono la rielaborazione storicizzata delle emozioni.

Il legare il sesso ai sentimenti è una delle conseguenze dell'aver stortato l'amor cortese trasformandolo in walt disney e stendendo una lista dei sentimenti da sentire e quelli da non sentire. E creando fra le altre cose i disastri matrimoniali a cui si assiste.

Il legame con la riproduzione...osti...presente il casino per abortire o per la pillola abortiva????

E se questo è etico....ma vabbè. Altro immenso ot.

Il consenso, fra l'altro, è anche legato all'emotività.
Ci sono stati emotivi in cui non è possibile dare consenso.
Se sono sotto shock non sono in grado di dare consenso. E chi bypassa questo sta agendo violenza.
Per dire.

Le sex worker non hanno sentimenti verso i clienti. (non perchè sono malate, ma perchè così è il funzionamento fisiologico).
Hanno emozioni che condividono più o meno nello spazio col cliente e viceversa.
Che è poi il motivo di fondo del loro lavoro, in realtà.
La genitalità c'entra un gran poco in realtà nella prostituzione, anche quella di più basso livello e massima schiavizzazione dove davvero forse ci sarebbe da concentrarsi per indagare da dove viene il consenso...ma vabbè...anche qui immenso ot.

Tutto il discorso che stai facendo sulla società parte dal presupposto che si consideri male disporre del proprio corpo per prestazioni sessuali a pagamento.
E che leggi il disporre del proprio corpo in modo diverso dal disporre del proprio cervello.
Come se corpo e cervello avessero due valenze diverse in termini di dotazione e utilizzo.

E questa visione porta obbligatoriamente a considerare o vittime o matrigne le donne (o gli uomini, ma meno) che usano il corpo.
E a legare necessariamente l'uso del corpo con la sua mercificazione.

Ad escludere dalla rispettabilità la decisione di una donna di usare il suo corpo per lavoro.
Sottointendendo che una donna che fa questo, non sia in grado di decidere per sè, che necessariamente abbia problemi.
Però questo è un retaggio.
Ed è, soprattutto, disconfermato dalle stesse sex worker...che però, vengono considerate malate mentali, problematiche etc etc e quindi etichettate e invalidate.
E lo stesso trattamento è riservato a chi ha una sessualità diversa dalla sessualità ritenuta accettabile.
Uso corpo e non figa/cazzo/culo a ragion veduta.

Tornando a bomba.

Tutto quello che citi ci sta, ma il discorso era sulla violenza. E neppure violenza sessuale. Violenza e basta.

Il mio corpo (corpo e mente) ha confini e limiti. Per superare i quali hai da chiedere il permesso.
A prescinder dal lavoro che io sto svolgendo e a prescindere dalla considerazione che si possa avere di quel lavoro (e questo afferisce alla morale, non all'etica)

- Oggi. L'altro ieri non era così. -

Se tu passando decidi di oltrepassare quei limiti senza chiedere, mi stai silenziando e te ne stai fregando del mio sì e del mio no.
E mi stai annullando nel tuo atto.

Questo rientra nella attuale definizione di violenza.

Come io userei violenza se passando ti smollassi una bonaria manata sul coppino. O sul pacco.

Cambia la percezione, anche storica, di questi atti.

Per un maschio una donna che tocca il pacco è una puttana, poco di buono, esser inferiore da oggettivare. O è una malata mentale, una instabile, una nevrotica. Sicuramente non è pericolosa e si fa una risata.
Per una femmina un maschio che le tocca il culo è un pericolo ( a partire dalla forza fisica che un uomo ha e una donna no) e scatena allarmi atavici che la mettono in attivazione rispetto al meccanismo attacca/scappa.

Ma resta violenza.
Non sessuale o che altro.

E in questa società, l'unica risposta, in particolare se ho un bel culo e delle belle tette che titillano i bassi impulsi maschili, è che io sia ancora più violenta per poter difendere quei limiti che sono sotto la mia responsabilità.

Per LEGGE se non dimostro di aver dissentito con forza io ho accettato.

E guarda un po' che stanno aumentando esponenzialmente le violenze sui disabili.
Che guarda caso il dissenso non lo sanno esprimere. Come neanche il consenso.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
e s'è sbagliato, checazzo!!!
....lui voleva solo andar alla macchina, ha fatto una tossita..e pam, è partita la mano.
Non pensava a niente.
( sottotitolo: non aveva pensieri sporchi...e purtroppo molto probabilmente è davvero così)

Non ci stava con la testa, la squadra aveva perso...un lutto probabilmente per il suo ego, e non sono ironica, purtroppo.

"spaventosamente normale". "E' successo e basta."

Lo trovo veramente inquietante.
 

Foglia

utente viva e vegeta
e s'è sbagliato, checazzo!!!
....lui voleva solo andar alla macchina, ha fatto una tossita..e pam, è partita la mano.
Non pensava a niente.
( sottotitolo: non aveva pensieri sporchi...e purtroppo molto probabilmente è davvero così)

Non ci stava con la testa, la squadra aveva perso...un lutto probabilmente per il suo ego, e non sono ironica, purtroppo.

"spaventosamente normale". "E' successo e basta."

Lo trovo veramente inquietante.
Ho dato un occhio più completo alla vicenda.
Lei, la giornalista, ha dichiarato di essere stata, in un certo qual senso, fortunata di essere in un contesto in cui, a telecamere accese, il gesto e chi lo ha compiuto è stato adeguatamente ripreso e filmato. Di qui che è stato agevolmente possibile individuarlo. Di norma non funziona così. Ed è vero che ad offesa reazione, ma è anche pur vero che non sempre si riesce in tempo utile ad essere preparate. E quel calcio nelle palle, o il colpo con il mazzo di chiavi, o la spruzzata con il peperoncino spesso si trasformano nel rischio di avere una seconda dose. C'è da dire anche quello. Che se uno passa, mi palpa, poi scappa, e lo rincorro, rischio più che altro, se mi va bene, di beccarmi pure un grattone in faccia. IO.

Il poveretto alla gogna mediatica, oltre ad avere dichiarato che passava di lì, incazzato per la perdita della squadra, non sapeva che cazzo fare e allora giù una bella manata, così, senza volerlo (embé, dai, in effetti davvero rassicurante che uno che non sappia cosa fare faccia la prima cosa che gli viene in testa) adesso va in giro a strillare come un aquilotto che insomma, goliardata a parte, che ha sbagliato, sta pagando conseguenze A SUO AVVISO troppo forti in rapporto al gesto che ha compiuto. Gli stanno boicottando il ristorante (ho in effetti letto su fb commenti del tipo "la manata è compresa nel prezzo?"), è stato costretto ad allontanarsi da casa, eccetera eccetera. Gli è semplicemente tornato indietro quello che ha fatto, ma non sia mai che possa da questo scaturire una riflessione sul significato della sua "goliardata".

Quanto alla pena, sono fortemente convinta che l'unica maniera di fargliela pagare sia quella di un bel risarcimento in termini economici. Perché a dispetto della contromossa mediatica che sta organizzando (con tanto di amiche a cena per lui, tanto rispettoso a casa sua, solidarietà a un poveretto che la deve pagare per tutti e dududadada, rischio il carcere da 6 a 12 anni per un "buffetto", così lo ha definito :) ) purtroppo nel nostro sistema, tra attenuanti, cazzi e mazzi (e pure una possibile derubricazione in illecito meramente civilistico, che ahimè non escludo) l'unica misura atta a fargli capire che il "buffetto" non s'ha da dare, è quella di toccare la sua sfera patrimoniale. Oltre all'effetto collaterale (quello che definisce gogna mediatica) che per certi versi si è andato a cercare come un deficiente, compiendo l'eroico gesto davanti a telecamere accese (direi un deficiente conclamato!). Come qualcun altro gli ha scritto sulla pagina del suo ristorante (non proprio così ma quasi), chi è causa del suo mal.... faccia i conti con se stesso :)

Per cui, proprio a ben guardare, secondo me, il rischio non è tanto quello di un pò di biasimo mediatico per un deficiente, ma quello che a questo deficiente venga data abbastanza "corda" da pensare che, il porello stia subendo ingiustamente vessazioni sproporzionate. Vessazioni sproporzionate i commenti su facebook? Il fatto che la giornalista, a cui vorrebbe tanto chiedere scusa (e che giustamente se ne frega, a questo punto, delle scuse), dica che ora più che le scuse servono i legali?

E' con queste cose, che pongono nel concreto la riflessione su un problema, che il sistema ha la possibilità di cambiare. Lentamente, ma di cambiare. Perché purtroppo nella società attuale cose come queste vengono ancora viste con un "ma sì, ma su, ma dai....": come nel caso del capo della giornalista, che la ha esortata ad andare avanti senza prendersela. Sospeso dal lavoro NON CERTO PER AVERE ESPRESSO LA SUA OPINIONE da uomo della strada :) ("dai su, che la società è fatta così, vai avanti e non farci caso"), ma poiché in una posizione di gerarchia e di, se vogliamo, garanzia, della integrità fisica e morale della sua sottoposta. Inutile dire che non si finisce certamente in carcere per questo, ma forse anche a costui una "ripassatina" in merito a quelli che sono i principi e i doveri garantiti sul posto di lavoro certo non guastano. Il tipo avrà semplicemente pensato che ubi maior (i.e.: il servizio televisivo) minor cessat (la molestia o la violenza), ma non di sicuro perché "cattivo". Semplicemente perché la pensa come in fin dei conti la pensa una maggioranza di noi: vale a dire che sì, gesto deprecabile, epperò cosa mai sarà alla fin della fiera, e poi quel culo così appariscente invitava proprio a una bella palpatina, che il poveretto non ha saputo resistere a una tentazione, che è colpa della società (e non sia mai che qualcuno si pigli la propria!) che prima ti sbatte in faccia queste tentazioni, e poi ti sega se tu, povero imbelle, vi cedi. E in tutto questo il focus si sposta da chi ha dato la manata (che per carità, non ha ucciso nessuno, e su questo siamo d'accordo, ma ha dato corso alla MEDESIMA DINAMICA di chi, anzichè la sciaffata sul culo, ti ficca il cazzo in bocca, ti violenta, e magari ti uccide. Stessa identica dinamica) a chi l'ha ricevuta. Che è finita lì, magari rubando il posto (@spleen : prendo in prestito alcuni dei tuoi spunti, sia chiaro però che non è un'invettiva contro di te! :) ) a una altrettanto brava ma bruttina, che nel nome di una società ipocrita si veste sexy e poi si indigna se la toccano, quasi che la libertà (e l'esigenza anche, data dal contesto e dal lavoro) di valorizzare il proprio (bel) corpo fosse in sé e per sé, una accettazione inconsapevole di svilimento tal per cui ne possa conseguire uno all'evidenza non voluto, ma al contempo causato. E vai di colpe alla società vuota. Dimenticando appunto che non necessariamente il vestirsi sexy è svilimento, che certamente lo può anche essere, ma che anche qualora tale fosse percepito è frutto di un compromesso. Accettato. E questo credo che sia un altro punto importante. Io (vabbè, non io :D) strafiga spaziale, so che posso avere tutte le competenze di questo mondo, ma alla fine della fiera mi stanno semplicemente chiedendo di vendere un'immagine di me focalizzata sul mio corpo. Posso ritenere tutto questo anche in parte svalorizzante la mia professionalità, ma tutto sommato posso ugualmente accettare che - coi chiari di luna odierni (faccio un esempio) - mi vada benissimo anche così. Come per qualsiasi altro lavoro (difficile trovare il lavoro perfetto, e talvolta, per così dire, ci si adegua anche: ma se io per dire vado a fare un lavoro al di sotto delle mie competenze o anche aspettative economiche, fino a quando lo faccio, cerco comunque di farlo al meglio, consapevole del lavoro che faccio, e non certamente inconsapevole del fatto che potrei fare di più. Quello è, quello ACCETTO, e quello faccio finché non decido di cambiare lavoro e nel concreto mi si presenta l'opportunità). Di qui che in effetti parlare di svilimento per una gnocca spaziale che vende un'immagine di sè mi sembra molto, molto riduttivo.

Viviamo in un mondo (dici Tu) fatto di illusioni, io direi che viviamo in un mondo fatto di immagini :)
Queste immagini vanno per lo più incontro a chi ha in mano ciò che conta per chi le vende :), vale dire i soldi. Ed ecco spiegata la presenza delle veline, tanto quanto l'associazione belle donne/moto/auto e via dicendo. Che sia ancora (esclusi comunque i prodotti con altri target) un mondo in cui alla fine occorre convincere il maschio, è cosa saputa e risaputa. E lunga da cambiare.
Del resto, dubito che qualcuno possa dire che la finanza sia appannaggio di un mondo in rosa :)

Ci sono persino i materassi con tanto di belle ragazze che magari poi svilite non sono e non si sentono, per il semplice fatto di prestare la loro immagine per qualche rotolamento atto a solleticare la fantasia di chi compra, ma che a fine giornata si portano semplicemente a casa il loro stipendio :). Magari (magari sì, o magari no) preferirebbero un lavoro di tipo intellettuale, ma mettendo sulla bilancia i pro e i contro del loro lavoro (COME DI QUALSIASI ALTRO LAVORO) possono liberamente valutare se sia loro utile, proficuo e conveniente, in tutto questo magari accettando compromessi.
Senza dimenticare che non è necessariamente meglio avere dieci lauree, e trovarti poi a sgomitare per 700 euro al mese come purtroppo oggi spesso impone la società "della sostanza" :cool:
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Credo anche io che quest’uomo stia veramente pagando troppo caro un gesto assolutamente riprovevole ma che è evidente non c’era intenzione di andare oltre
Trovo assurdo che se ne parli da giorni e prima di rovinare la vita a una persona valuterei la cosa nel contesto
Insisto che la gogna mediatica a cui lo si sta sottoponendo mi sembra già una giusta punizione se non addirittura eccessiva
 

Foglia

utente viva e vegeta
Credo anche io che quest’uomo stia veramente pagando troppo caro un gesto assolutamente riprovevole ma che è evidente non c’era intenzione di andare oltre
Trovo assurdo che se ne parli da giorni e prima di rovinare la vita a una persona valuterei la cosa nel contesto
Insisto che la gogna mediatica a cui lo si sta sottoponendo mi sembra già una giusta punizione se non addirittura eccessiva
La gogna mediatica sarà, praticamente, la sua UNICA punizione :)
Insieme magari a un pò di soldini di risarcimento (così la prossima volta si ricorderà che il suo "buffetto" - così lo ha definito! - ha un costo :) ) e a qualche "appuntamento" dall'avvocato ;)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Sembra una pecorella, eh. Tanto pentito.... chissà quanto giocherà, nel pentimento, la. "caga". Personalmente (ben sapendo che è inverosimile che finirà
materialmente al gabbio per questa cosa) mi auguro che la giornalista si costituisca parte civile, e che "lo tocchi" al portafoglio ;) Per il resto, che si passi qualche rogna, magari sarà utile a ricordarsi di non farlo più ;)
.
Speriamo davvero, dai..

Speriamo che paghi e che paghi per tutto e oltre tutto, e che paghi per tutti.

È ciò di cui ha bisogno la nostra società evoluta, è ciò di cui ha bisogno alla fine ciascuno di noi che in questa società ci vive

Di togliere lo sguardo dal mondo, costretti a far finta di nulla, e per una volta liberarsi ..gettandosi addosso a chi “è giusto che paghi”,

lo stupido animale di bosco che nella trappola “ci è cascato”

Il Gesu Cristo da poter accompagnare, aspettandolo al bordo della strada, liberi finalmente di abbandonarci agli sputi, alla vergogna, alla derisione, senza più freni

La vacca malata da poter finalmente addentare senza freno, come Piranha disperatamente affamati, condannati a un digiuno di rabbia vomitata e ingurgitata ogni giorno, come nostro unico ed esclusivo nutrimento che ci offre la bella società evoluta

Abbiamo lo stupido animale, il Gesù Cristo, la vacca malata, siamo autorizzati a non guardare oltre, a non pensare a niente, possiamo finalmente abbandonarci e gettarci nella mischia.. cercare il nostro spazio sulla via della croce, o un angolo di pelle da addentare

O anche soltanto guardare compiaciuti lo spettacolo, finalmente paghi e alleggeriti

Speriamo che paghi, si, e che paghi per tutto.

E per tutti quelli passati. E che verranno
 

Foglia

utente viva e vegeta
Speriamo davvero, dai..

Speriamo che paghi e che paghi per tutto e oltre tutto, e che paghi per tutti.

È ciò di cui ha bisogno la nostra società evoluta, è ciò di cui ha bisogno alla fine ciascuno di noi che in questa società ci vive

Di togliere lo sguardo dal mondo, costretti a far finta di nulla, e per una volta liberarsi ..gettandosi addosso a chi “è giusto che paghi”,

lo stupido animale di bosco che nella trappola “ci è cascato”

Il Gesu Cristo da poter accompagnare, aspettandolo al bordo della strada, liberi finalmente di abbandonarci agli sputi, alla vergogna, alla derisione, senza più freni

La vacca malata da poter finalmente addentare senza freno, come Piranha disperatamente affamati, condannati a un digiuno di rabbia vomitata e ingurgitata ogni giorno, come nostro unico ed esclusivo nutrimento che ci offre la bella società evoluta

Abbiamo lo stupido animale, il Gesù Cristo, la vacca malata, siamo autorizzati a non guardare oltre, a non pensare a niente, possiamo finalmente abbandonarci e gettarci nella mischia.. cercare il nostro spazio sulla via della croce, o un angolo di pelle da addentare

O anche soltanto guardare compiaciuti lo spettacolo, finalmente paghi e alleggeriti

Speriamo che paghi, si, e che paghi per tutto.

E per tutti quelli passati. E che verranno
No. Non sono d'accordo. LUI ha la percezione di pagarla per tutti, per il semplice fatto che quei "tutti" non sono stati beccati. E su questo sta costruendo proprio la sua "controgna" mediatica ;)
Il poveretto che chissà quante ne dovrà passare. Mentre nei fatti, cretino lui a mettersi davanti a telecamere che lo hanno reso riconoscibile al mondo intero (ci vuole pochetto assai, per risalire a nome, e sito del suo ristorante), e per il resto, figurati, si passerà qualche brutto momento, e poi basta :) : seguiterà a chiamare "buffetto" ciò che ha fatto, ma almeno (io per lo meno auspico), avendo qualche seccatura, e verosimilmente qualche soldino da sganciare, non lo ripeterà più :). Senza avere imparato la lezione, ma quello spesso è chiedere troppo ;)
 

Nocciola

Super Moderatore
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La gogna mediatica sarà, praticamente, la sua UNICA punizione :)
Insieme magari a un pò di soldini di risarcimento (così la prossima volta si ricorderà che il suo "buffetto" - così lo ha definito! - ha un costo :) ) e a qualche "appuntamento" dall'avvocato ;)
Mi sembra più che sufficiente sinceramente
 

Foglia

utente viva e vegeta
Mi sembra più che sufficiente sinceramente
Il nostro sistema legislativo è per definizione sempre favorevole al reo. Tra un'attenuante e un rito abbreviato (nel solo caso in cui dovesse essere "proceduto" un reato, senza derubricazione in mero illecito, ma non son penalista :) ), in carcere per ste robe ci finisce mica nessuno, eh ;)
 
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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il nostro sistema legislativo è per definizione sempre favorevole al reo. Tra un'attenuante e un rito abbreviato (nel solo caso in cui dovesse essere "proceduto" un reato, senza derubricazione in mero illecito, ma non son penalista :) ), in carcere per ste robe ci finisce mica nessuno, eh ;)
E per fortuna direi
Ci finissero i criminali veri e magari buttando le chiavi
 

abebis

Utente di lunga data
La gogna mediatica sarà, praticamente, la sua UNICA punizione :)
Insieme magari a un pò di soldini di risarcimento
(così la prossima volta si ricorderà che il suo "buffetto" - così lo ha definito! - ha un costo :) ) e a qualche "appuntamento" dall'avvocato ;)
Questo tecnicamente non è vero.

Se si arriverà in tribunale quest'uomo sarà condannato per violenza sessuale.

Non vedrà mai comunque il carcere, anche questo è quasi sicuro.

Sulla sua fedina penale però resterà segnata una condanna per violenza sessuale: questo comporta importanti restrizioni sia dal punto di vista lavorativo che della libertà di movimento.

Questo io mi sentirei di metterlo nel conto delle sue punizioni, anche perché alcune condizioni sono permanenti: la fedina penale a certe condizioni dopo un po' può essere ripulita o ci può essere la non menzione (ma non so queste cose si applicano anche al reato di violenza sessuale: non sono un tecnico) ma, per esempio, per avere il visto per gli USA (e tanti altri paesi) non ti chiedono se hai la fedina penale pulita ma se hai mai subito condanne, e questo è un fatto che permanente, a prescindere dalla menzione.

La gogna mediatica sarà la sua unica punizione (e, peraltro, senza i soldini di risarcimento) solo se le giornalista ritirerà la sua denuncia (cosa possibile, credo, ma non lo so: come ho già detto non sono un tecnico e non so se per la violenza sessuale si procede d'ufficio).
 

Foglia

utente viva e vegeta
Questo tecnicamente non è vero.

Se si arriverà in tribunale quest'uomo sarà condannato per violenza sessuale.

Non vedrà mai comunque il carcere, anche questo è quasi sicuro.

Sulla sua fedina penale però resterà segnata una condanna per violenza sessuale: questo comporta importanti restrizioni sia dal punto di vista lavorativo che della libertà di movimento.

Questo io mi sentirei di metterlo nel conto delle sue punizioni, anche perché alcune condizioni sono permanenti: la fedina penale a certe condizioni dopo un po' può essere ripulita o ci può essere la non menzione (ma non so queste cose si applicano anche al reato di violenza sessuale: non sono un tecnico) ma, per esempio, per avere il visto per gli USA (e tanti altri paesi) non ti chiedono se hai la fedina penale pulita ma se hai mai subito condanne, e questo è un fatto che permanente, a prescindere dalla menzione.

La gogna mediatica sarà la sua unica punizione (e, peraltro, senza i soldini di risarcimento) solo se le giornalista ritirerà la sua denuncia (cosa possibile, credo, ma non lo so: come ho già detto non sono un tecnico e non so se per la violenza sessuale si procede d'ufficio).
Quello che resterà segnato sulla sua fedina penale, lo stabilirà eventualmente un giudice, in quella sede :)
Ti posso dire che a determinate condizioni e presupposti è prevista pure la cd. non menzione nel casellario giudiziale, che molto spesso è disposta (o meno) a discrezione del Giudice. Sinceramente, comunque, se a questo sia o meno menzionata una pena nel casellario a me frega poco ;)
Senz'altro non è da mettere all'ergastolo, e peraltro personalmente non sono nemmeno tra quelli che aiutano la pecorella a belare, andando sul sito facebook del suo ristorante a scrivere commenti che talora son banali, talora degenerano, talora sono anche divertenti, per mio modo di vedere le cose (tipo quello che ha chiesto se nel prezzo è compresa anche la pacca al culo secondo me è un mito :D ). Ma transeat :)
Voglio dire: di sicuro la giustizia italiana non gli infliggerà certo l'ergastolo, prevedibilmente questo non metterà nemmeno mai piede in una cella. Spero che faccia uscire dal portafogli un pò di soldi, e per il resto (menzione o non menzione nel casellario penale, così come per le "sorti" del suo ristorante, francamente frega poco assai ;), doveva pensarci prima ;)).

Porto alla tua (come altrui) attenzione, piuttosto, un aspetto che a me pare molto più interessanti delle sorti di un povero mentecatto (per il quale sarà un giudice a stabilire anni e pena, e persino menzione nel casellario ;) ): non ho potuto fare a meno di osservare la prospettiva che il suo gesto ha aperto negli altri. E' come se, violato un limite, anche gli altri, passando (alcuni anche in maniera piuttosto attiva, eh) si siano chiesti se fare o meno altrettanto. Una sorta di "catena", di opportunità al contrario virtuosa, descrivo la sensazione avutane.

Vedete anche voi la stessa cosa?
 

abebis

Utente di lunga data
Che ti freghi poco o molto è ininfluente rispetto a quello che ho detto: quello che ho detto è che una condanna per violenza sessuale ha anche altre conseguenze legali oltre la detenzione e/o il risarcimento.
Queste conseguenze entrano all'interno del pacchetto "punizioni" e ciò rende falso il tuo neretto che avevo citato.

Solo questo ho detto.

Che non lo capisca un avvocato, mi fa lascia perplesso.
 

JON

Utente di lunga data
Speriamo davvero, dai..

Speriamo che paghi e che paghi per tutto e oltre tutto, e che paghi per tutti.

È ciò di cui ha bisogno la nostra società evoluta, è ciò di cui ha bisogno alla fine ciascuno di noi che in questa società ci vive

Di togliere lo sguardo dal mondo, costretti a far finta di nulla, e per una volta liberarsi ..gettandosi addosso a chi “è giusto che paghi”,

lo stupido animale di bosco che nella trappola “ci è cascato”

Il Gesu Cristo da poter accompagnare, aspettandolo al bordo della strada, liberi finalmente di abbandonarci agli sputi, alla vergogna, alla derisione, senza più freni

La vacca malata da poter finalmente addentare senza freno, come Piranha disperatamente affamati, condannati a un digiuno di rabbia vomitata e ingurgitata ogni giorno, come nostro unico ed esclusivo nutrimento che ci offre la bella società evoluta

Abbiamo lo stupido animale, il Gesù Cristo, la vacca malata, siamo autorizzati a non guardare oltre, a non pensare a niente, possiamo finalmente abbandonarci e gettarci nella mischia.. cercare il nostro spazio sulla via della croce, o un angolo di pelle da addentare

O anche soltanto guardare compiaciuti lo spettacolo, finalmente paghi e alleggeriti

Speriamo che paghi, si, e che paghi per tutto.

E per tutti quelli passati. E che verranno
A dire il vero non c'è nessuna pena che possa eguagliare la figura di merda che ha fatto. E pure l'accanimento sociale, qualora fosse come dici, passa in secondo piano allo stato d'animo che immagino possa avere in questo momento.

Però sono d'accordo, vi sono forme di molestie ben più crudeli, al cui confronto questo caso è una piccola goliardata, che passano inosservate e impunite come nulla fosse.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Che ti freghi poco o molto è ininfluente rispetto a quello che ho detto: quello che ho detto è che una condanna per violenza sessuale ha anche altre conseguenze legali oltre la detenzione e/o il risarcimento.
Queste conseguenze entrano all'interno del pacchetto "punizioni" e ciò rende falso il tuo neretto che avevo citato.

Solo questo ho detto.

Che non lo capisca un avvocato, mi fa lascia perplesso.
Boh. Se è incensurato, possibilissimo che gli venga concessa la non menzione, secondo me. Ma ripeto, non solo non sono penalista, ma non mi sono presa la briga di fare "previsioni" intorno a una pena che sicuramente subirà attenuanti, e gli "sconti" previsti per la scelta del rito (che sia abbraviato, e/o per direttissima non so..... ma è ovvio che a costui, schiacciato da un filmato che lo riprende, sarà verosimilmente controproducente ricorrere a un giudizio a istruttoria "piena". E di sconti in sconti, molto prevedibilmente quella pena codicistica che fa tanto paura sulla carta, diventerà una roba irrisoria, con tanto di possibilità di non menzione nel casellario, come già ti dicevo. Poi dicevo anche che qualche "rogna" sicuramente la avrà, ivi compresa l'interdizione allo stadio per un pò, ma direi nulla a cui non si sopravvive. D'altro canto (e fermo restando che non stiamo certo parlando di rifilare l'ergastolo a nessuno) ritengo un bene che di queste cose se ne parli in termini ben diversi rispetto a quel "ma lascia stare e vai avanti!" detto dal capo di lei, che è stato a propria volta sanzionato non in quanto ha espresso un'opinione, ma in quanto se ne è altamente fregato della posizione della sua gerarchicamente sottoposta, mentre aveva un preciso dovere di farsi garante della sua incolumità. Questo certamente non rincorrendo un povero mentecatto per tirargli due ceffoni, ma per capire che tutto sommato, almeno sul momento, la questione non si doveva risolvere con un "ma sì, ma su, ma dai". Un secolo fa certamente sarebbe stato così. Ora, per fortuna, anche grazie a questi casi che vengono a galla, qualcosa in altro senso si muove ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Continui a non capire quello che ho scritto. Non importa.
Ma per carità, spiegami. Comunque credo di avere capito: tu dici che in capo a questo si andrebbero sommando la gogna mediatica + varie ed eventuali conseguenze legali. E' giusto? :)
Bene! E io ti sto dicendo che, a dispetto della pena prevista dal codice, di rito in attenuante, costui non sarà sanzionato in maniera grave.
Tu mi dici "eh, ma c'è il rischio che al poveretto resti la fedina penale sporca".
E io ti rispondo che sì, pure se esiste la non menzione nel casellario giudiziale. Va bene, hai ragione tu, avrà una menzione e un risarcimento da pagare se gli va di sfiga, una non menzione e un risarcimento da pagare ad andargli bene. Poi io non sono ne giudice, né indovina, ma è pur sempre chiaro che se non voleva alcuna conseguenza, non delinqueva. Facile no?
 

abebis

Utente di lunga data
Mi dispiace dover continuare questa discussione ma sono costretto a farlo solo perché continui a mettermi in bocca parole che non ho detto.

In nessun modo ho dato un giudizio di adeguatezza o meno sulle punizioni a cui andrà incontro quest'uomo: nei miei messaggi di oggi sono limitato a correggere l'elenco delle punizioni che hai fatto tu che, semplicemente, era falso.
 
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