No.
È che, quando si parla di figli, si fatica ad accettare di poter avere sbagliato qualcosa. Ma tutti sbagliamo.
Se c’è l’opportunità di ragionare su un aspetto educativo si potrebbe coglierla.
Invece tutti sono sulla difensiva.
È chiaro che, contrariamente a quello che vorremmo, non possiamo evitare ai figli ogni frustrazione e ogni dolore, ma credo che i figli vogliano avere per molto tempo una guida in un mondo adulto che ancora non conoscono. Dire “sai tu, sei grande” non li fa sentire benissimo, ma crea disorientamento esattamente come lo creava “non parlare con i maschi” o cose del genere.