Quando c'è di mezzo il lavoro... cosa si fa?

JON

Utente di lunga data
Concordo sul grassetto.


Io userei vittima, al posto di sottomessa.

Mi spiace l'uso di sottomessa.
La sottomissione implicherebbe una volontà da parte di chi si sottomette.
E un piacere in quella volontà.
Oltre che, romanticamente, anche un affidamento e uno scambio.

Ma soprattutto, se sottomissione è cedere il potere, allora prima ancora per poterlo cedere serve averlo.

Preferisco vittima, che semplificando è la rappresentazione dello strappare di dosso una qualsiasi forma di potere attraverso l'annullamento della volontà.
che lo si faccia attraverso la manipolazione o attraverso atti più fisici. Il movimento è quello.

Nello stupro non penso si ricerchi la sottomissione...se non nella accezione più arcaica.
E forse neppure in quella...perchè in quella c'era comunque uno scambio di protezione. Di un qualche tipo.

Non so se son riuscita a spiegare.
Comprendo quello che dici e lo condivido ma il caso gravita proprio intorno ad una forma di scambio che di certo non equo e tantomeno paritario. Temo che quella forma di scambio sia più tangibile è possibile di quanto vorremmo ammettere. La sottomissione qui è il prodotto della manipolazione di un superiore su di un sottoposto, altra brutta espressione...ma tant'è. Se da un lato c'è chi usa illecitamente il rapporto oltre i leciti fini lavorativi, dall'altro c'è qualcun'altra che viene instradata a comportarsi in un determinato modo mentre tacitamente cerca di salvaguardare i suoi mezzi di sussistenza. È chiaro che non c'è alcuna corrispondenza etica tra le due parti, ma l'atto di strumentalizzare riceve di risposta la necessità vitale di strumentalizzarsi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ciao a tutti... scrivo qui perché non so a chi chiedere aiuto. Non posso parlare con amici, amiche, nessuno...
Non so proprio come comportarmi e come risolvere questa cosa.
Provo a riassumere. Io ho 40 anni, ho un compagno da 12, ci amiamo molto, ci siamo sempre amati tanto, abbiamo affrontato tanti problemi, neanche troppo leggeri, compresa la malattia della nostra bambina e ci siamo sempre stati vicini, supportati. Purtroppo economicamente abbiamo avuto qualche difficoltà, soprattutto perché per stare dietro alla bambina io avevo dovuto lasciare il mio lavoro poi, 6 anni fa ho ricominciato a lavorare ed è andata molto bene, ho fatto un sacco di sbattimenti e alla fine ho ottenuto aumento e promozione. Ero proprio felice perché finalmente ho avuto un po' di respiro dal punto di vista economico.
Dopo la promozione ho iniziato a lavorare su un progetto a diretto contatto con il mio amministratore delegato. Io avevo 37 e il CEO una decina in più. Contate quindi che l'ambiente era molto giovanile, molto informale e io questa persona ci siamo avvicinati molto, diciamo che potevo quasi considerarlo un amico. Nello stesso periodo ci siamo trovati di nuovo ad avere dei problemi con la bambina e lui è stato molto comprensivo, addirittura aiutandomi a trovare uno specialista che potesse aiutarci.
Provo a farla breve, nel giro di pochissimo questa situazione è degenerata e complice una cena insieme, fatta perché avevamo chiuso tardi dei meeting con gli stati uniti, lui ci ha provato con me. Da lì è iniziato un periodo difficilissimo in cui lui mi tampinava tantissimo, mi scriveva messaggi, mi proponeva uscite, weekend in giro. Ho sempre detto di no a tutto. Per 4 mesi non mi ha dato tregua e io mi sono trovata nella posizione difficilissima di dovergli dire di no, senza offenderlo, senza mortificarlo, perché terrorizzata di perdere il mio lavoro, anche perché tanto quanto con me era sempre stato comprensibile, disponibile e molto bravo a coinvolgermi nei progetti, avevo visto quanto poteva essere stronzo se non gli andavi giù; e se da una parte sono sempre stata convinta della mia professionalità, avevo il dubbio che mi tenesse in considerazione solo perché si era invaghito. Inoltre nel mentre lui ha avuto un problema famigliare e spesso cercava il mio conforto (si è approfittato di questa cosa? non lo so), chiedendomi aiuto per delle cose personali, confidandosi con me etc.
A un certo punto era arrivato a chiedermi ogni giorno di vederci, di stare insieme, e ogni giorno io cercare di mediare, il caffè sì, ma la cena no, rispondevo ai messaggi ma senza esagerare etc.
Finché una sera , in cui ci siamo trovati a chiudere delle attività fino a tardi, ci siamo trovati da soli in ufficio e mi è praticamente saltato addosso, anche in maniera un po' aggressiva e io ci sono stata. Non so perché, non sapevo come dirgli di no, ho pensato anche che magari stavo facendo la difficile - come mi diceva lui. Non lo so davvero, non mi ha obbligato perché forse avrei potuto evitare tutto, i messaggi, le chiamate, il chiedere a lui aiuto per delle cose, a essere presente per lui quando me lo aveva chiesto... Comunque è stato orribile, ve lo assicuro. Per quanto ci fosse una certa "complicità" tra di noi, il sesso è stato uno schifo.
Io mi sono sentita umiliata e mi porto ancora dietro i sensi di colpa per questa cosa.
Dopo questo episodio mi ha cercato ancora per qualche giorno e poi è sparito: magicamente il suo interesse per me era scomparso, non gliene è fregato più niente, di come stessi, di mia figlia, del lavoro, del rapporto che avevamo, niente. Assurdo, io ero quasi arrabbiata, tanto che ho provato qualche volta io a farmi sentire, visto che sapevo che era ancora in ballo con certi problemi etc e lui zero. Ma poi mi sono resa conto che mi aveva fatto un favore, mi sono sentita sollevata.
Poi c'è stata la pandemia e una volta sola mi ha contattato proponendomi spudoratamente del sesso in videocall... io l'ho buttata sul ridere ed è finita lì (anche se luisi era molto incazzato per il rifiuto)
Per fortuna dopo qualche mese mi sono licenziata perché ho avuto una buona offerta da un'altra parte.
Ora, a distanza di 2 anni, anche lui ha cambiato lavoro ed è di nuovo nella mia stessa azienda, è di nuovo il mio capo. Nella mia città purtroppo non ci sono molti posti dove lavorare, nel nostro settore, però la sfiga a volte ci mette del suo...
Per un paio di mesi è andato tutto liscio, ma io ho percepito subito quella confidenza, quegli sguardi e ora ha ricominciato a tormentarmi. Sono angosciata, ogni volta che ricevo un suo messaggio sto male e non so davvero come comportarmi.
Continuo a ignorarlo, ma non posso del tutto, perché mischia sempre lavoro con cose personali (mi chiama per chiedermi delle cose di lavoro e la conversazione devia su altro, mi fa chiamare in riunioni anche se non c'entro nulla e mi manda messaggi tutto il tempo etc). Io non voglio andarmene via, questo lavoro mi piace,sono brava, mi pagano bene. Ma non so nemmeno come riuscire ad allontanarlo...
Ho pensato anche di dirlo al mio compagno,ma credo che non sarebbe d'aiuto... non so cosa fare. Voi cosa ne pensate?
Ciao.
Difficile riportare il tutto sui corretti "binari ". Eviterei azioni e/o denunce per il pregresso, valutato il tuo comportamento comunque ambiguo. È uno di quei casi in cui metterei un punto sul passato, si va a capo e, da qui in avanti, il rapporto deve cambiare. Che significa evitare di fare e ricevere confidenze, anzitutto. In questo sarei molto chiara con lui, vale a dire che gli direi che quel che è avvenuto in passato non apre alcuna porta sul presente, e che pertanto NON VUOI più alcuna attenzione da parte sua che trascenda l'attività lavorativa. Devi essere in grado di dirglielo chiaramente, e con la massima fermezza. È come resettare quel che è stato prima, e far sì che lui non abbia spazio di interpretazione da ora in avanti. Gli devi insomma dire chiaramente NO :)
Detto no chiaramente, quel che avviene da qui in avanti, se ancora sgradevole, lo registri (basta uno smartphone). Lui è sposato? Ha qualcosa da perdere al di fuori del contesto lavorativo? La tua posizione è molto delicata, per il semplice motivo che se lui non è un dipendente qualsiasi, occorre agire con cautela. Chiaro che, se davanti alle registrazioni, il datore dovesse insabbiare o fare spalluccia, resterebbe aperta la strada del Tribunale: però, se come dici il tuo ambiente è molto piccolo, valuterei quella strada come extrema ratio, nel caso cioè in cui tu vedessi comunque vacillare il tuo posto di lavoro ;)
Credo che comunque gli step siano più o meno questi ;)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao a tutti... scrivo qui perché non so a chi chiedere aiuto. Non posso parlare con amici, amiche, nessuno...
Non so proprio come comportarmi e come risolvere questa cosa.
Provo a riassumere. Io ho 40 anni, ho un compagno da 12, ci amiamo molto, ci siamo sempre amati tanto, abbiamo affrontato tanti problemi, neanche troppo leggeri, compresa la malattia della nostra bambina e ci siamo sempre stati vicini, supportati. Purtroppo economicamente abbiamo avuto qualche difficoltà, soprattutto perché per stare dietro alla bambina io avevo dovuto lasciare il mio lavoro poi, 6 anni fa ho ricominciato a lavorare ed è andata molto bene, ho fatto un sacco di sbattimenti e alla fine ho ottenuto aumento e promozione. Ero proprio felice perché finalmente ho avuto un po' di respiro dal punto di vista economico.
Dopo la promozione ho iniziato a lavorare su un progetto a diretto contatto con il mio amministratore delegato. Io avevo 37 e il CEO una decina in più. Contate quindi che l'ambiente era molto giovanile, molto informale e io questa persona ci siamo avvicinati molto, diciamo che potevo quasi considerarlo un amico. Nello stesso periodo ci siamo trovati di nuovo ad avere dei problemi con la bambina e lui è stato molto comprensivo, addirittura aiutandomi a trovare uno specialista che potesse aiutarci.
Provo a farla breve, nel giro di pochissimo questa situazione è degenerata e complice una cena insieme, fatta perché avevamo chiuso tardi dei meeting con gli stati uniti, lui ci ha provato con me. Da lì è iniziato un periodo difficilissimo in cui lui mi tampinava tantissimo, mi scriveva messaggi, mi proponeva uscite, weekend in giro. Ho sempre detto di no a tutto. Per 4 mesi non mi ha dato tregua e io mi sono trovata nella posizione difficilissima di dovergli dire di no, senza offenderlo, senza mortificarlo, perché terrorizzata di perdere il mio lavoro, anche perché tanto quanto con me era sempre stato comprensibile, disponibile e molto bravo a coinvolgermi nei progetti, avevo visto quanto poteva essere stronzo se non gli andavi giù; e se da una parte sono sempre stata convinta della mia professionalità, avevo il dubbio che mi tenesse in considerazione solo perché si era invaghito. Inoltre nel mentre lui ha avuto un problema famigliare e spesso cercava il mio conforto (si è approfittato di questa cosa? non lo so), chiedendomi aiuto per delle cose personali, confidandosi con me etc.
A un certo punto era arrivato a chiedermi ogni giorno di vederci, di stare insieme, e ogni giorno io cercare di mediare, il caffè sì, ma la cena no, rispondevo ai messaggi ma senza esagerare etc.
Finché una sera , in cui ci siamo trovati a chiudere delle attività fino a tardi, ci siamo trovati da soli in ufficio e mi è praticamente saltato addosso, anche in maniera un po' aggressiva e io ci sono stata. Non so perché, non sapevo come dirgli di no, ho pensato anche che magari stavo facendo la difficile - come mi diceva lui. Non lo so davvero, non mi ha obbligato perché forse avrei potuto evitare tutto, i messaggi, le chiamate, il chiedere a lui aiuto per delle cose, a essere presente per lui quando me lo aveva chiesto... Comunque è stato orribile, ve lo assicuro. Per quanto ci fosse una certa "complicità" tra di noi, il sesso è stato uno schifo.
Io mi sono sentita umiliata e mi porto ancora dietro i sensi di colpa per questa cosa.
Dopo questo episodio mi ha cercato ancora per qualche giorno e poi è sparito: magicamente il suo interesse per me era scomparso, non gliene è fregato più niente, di come stessi, di mia figlia, del lavoro, del rapporto che avevamo, niente. Assurdo, io ero quasi arrabbiata, tanto che ho provato qualche volta io a farmi sentire, visto che sapevo che era ancora in ballo con certi problemi etc e lui zero. Ma poi mi sono resa conto che mi aveva fatto un favore, mi sono sentita sollevata.
Poi c'è stata la pandemia e una volta sola mi ha contattato proponendomi spudoratamente del sesso in videocall... io l'ho buttata sul ridere ed è finita lì (anche se luisi era molto incazzato per il rifiuto)
Per fortuna dopo qualche mese mi sono licenziata perché ho avuto una buona offerta da un'altra parte.
Ora, a distanza di 2 anni, anche lui ha cambiato lavoro ed è di nuovo nella mia stessa azienda, è di nuovo il mio capo. Nella mia città purtroppo non ci sono molti posti dove lavorare, nel nostro settore, però la sfiga a volte ci mette del suo...
Per un paio di mesi è andato tutto liscio, ma io ho percepito subito quella confidenza, quegli sguardi e ora ha ricominciato a tormentarmi. Sono angosciata, ogni volta che ricevo un suo messaggio sto male e non so davvero come comportarmi.
Continuo a ignorarlo, ma non posso del tutto, perché mischia sempre lavoro con cose personali (mi chiama per chiedermi delle cose di lavoro e la conversazione devia su altro, mi fa chiamare in riunioni anche se non c'entro nulla e mi manda messaggi tutto il tempo etc). Io non voglio andarmene via, questo lavoro mi piace,sono brava, mi pagano bene. Ma non so nemmeno come riuscire ad allontanarlo...
Ho pensato anche di dirlo al mio compagno,ma credo che non sarebbe d'aiuto... non so cosa fare. Voi cosa ne pensate?
Sono tornata al primo post.
Ma non si usa più dire “sono sposata e non voglio tradire”?
Mi sembra un ottimo modo per stroncare senza mortificare.
 

danny

Utente di lunga data
Sono tornata al primo post.
Ma non si usa più dire “sono sposata e non voglio tradire”?
Mi sembra un ottimo modo per stroncare senza mortificare.
"e io questa persona ci siamo avvicinati molto".
Primo post.
Dopo è pure arrivata la cena.
Diciamo che a lei piaceva un po' lui o forse piaceva quel clima in cui lei si sentiva gratificata da lui.
Oppure tutto quello che lui poteva darle in ambito lavorativo.
"quanto con me era sempre stato comprensibile, disponibile e molto bravo a coinvolgermi nei progetti"
 

desire.vodafone

Utente di lunga data
La questione non è se lei abbia ceduto o meno (cos'è, vale ancora la pubblica fustigazione in sala mensa?)

Il punto è che se io cedo e poi cambio idea, tu ti levi dai coglioni.

SE non lo fai, se non ti levi dai coglioni alla prima richiesta di farlo, stai abusando di una posizione di potere.

E il punto è questo. Invece.

Quanto al difficile cambiare dopo...il consenso può essere ritirato in ogni momento.
Se questo non può avvenire, non è una dose. E' un abuso.
Il problema è se uno vuole cambiare veramente o no.
 

Brunetta

Utente di lunga data
"e io questa persona ci siamo avvicinati molto".
Primo post.
Dopo è pure arrivata la cena.
Diciamo che a lei piaceva un po' lui o forse piaceva quel clima in cui lei si sentiva gratificata da lui.
A me sembra evidente ed è questo ha complicato tutto.
 

danny

Utente di lunga data
A me sembra evidente ed è questo ha complicato tutto.
Anche a me.
Non per niente è sparita quando la discussione è degenerata sulla questione stupro.
A me sembra la classica situazione in cui lei non accetta di voler tradire (l'accento messo sulle difficoltà di coppia fa comprendere che stia trovando ampie giustificazioni al suo desiderio) o di aver fatto la profumiera e comincia a proporsi come vittima delle circostanze.
 

desire.vodafone

Utente di lunga data
è un tantino diverso il tuo caso eh
l'obbligo vaccinale, pena la perdita di certi tipi di lavoro , è dettato dal voler salvaguardare la salute dei cittadini
non facendolo se ne pagano le conseguenze.

non mi sembra sia il caso di farne un parallelismo con un rapporto sessuale ai limiti dello stupro
Guarda vi hanno talmente salvaguardato che 7 sierati su 10 si sono beccati il covid, anche più volte.
Comunque il mio era un esempio sarcastico, non di era capito?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche a me.
Non per niente è sparita quando la discussione è degenerata sulla questione stupro.
A me sembra la classica situazione in cui lei non accetta di voler tradire (l'accento messo sulle difficoltà di coppia fa comprendere che sta trovando ampie giustificazioni) o di aver fatto la profumiera e comincia a proporsi come vittima delle circostanze.
È sparita perché per le vacanze di Pasqua è in famiglia.
 

ologramma

Utente di lunga data
mi è praticamente saltato addosso, anche in maniera un po' aggressiva e io ci sono stata.
Non scrivo tutto solo per dirti che se ad un uomo gli dai spago si arriva sempre a quello che hai scritto poi che non ti sia piaciuto è un altro paio di maniche perchè forse lo hai idealizzato , ci sei uscita per cene e condiviso lavoro , qualcuno dice che ti ha violentato , ma da quello che hai scritto non mi sembra :
Ora stai vagliando varie scenari della tua vita ragiona cobn calma e vedi cosa vuoi di più per te o stare in famiglia e quindi chiudere o capire lo sbaglio che hai fatto ( se si può chiamare sbaglio) o la certezza che qualcosa non va
 

danny

Utente di lunga data
mi è praticamente saltato addosso, anche in maniera un po' aggressiva e io ci sono stata.
Non scrivo tutto solo per dirti che se ad un uomo gli dai spago si arriva sempre a quello che hai scritto poi che non ti sia piaciuto è un altro paio di maniche perchè forse lo hai idealizzato , ci sei uscita per cene e condiviso lavoro , qualcuno dice che ti ha violentato , ma da quello che hai scritto non mi sembra :
Ora stai vagliando varie scenari della tua vita ragiona cobn calma e vedi cosa vuoi di più per te o stare in famiglia e quindi chiudere o capire lo sbaglio che hai fatto ( se si può chiamare sbaglio) o la certezza che qualcosa non va
E dopo: "Dopo questo episodio mi ha cercato ancora per qualche giorno e poi è sparito: magicamente il suo interesse per me era scomparso, non gliene è fregato più niente, di come stessi, di mia figlia, del lavoro, del rapporto che avevamo, niente. Assurdo, io ero quasi arrabbiata, tanto che ho provato qualche volta io a farmi sentire".

Questa cosa l'ha fatta incazzare. C'è stata, si è "lasciata trasportare dal tradimento" (ma è stato orribile, il sesso uno schifo"), ma poi lui non l'ha cagata più e lei ha provato a cercarlo, arrabbiata per la sua indifferenza.
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
"e io questa persona ci siamo avvicinati molto".
Primo post.
Dopo è pure arrivata la cena.
Diciamo che a lei piaceva un po' lui o forse piaceva quel clima in cui lei si sentiva gratificata da lui.
Oppure tutto quello che lui poteva darle in ambito lavorativo.
"quanto con me era sempre stato comprensibile, disponibile e molto bravo a coinvolgermi nei progetti"
Ma infatti non starei a tirare in ballo il passato. Può essere un bello zappone sui denti :) Lo ha anche cercato giorni dopo il rapporto, si confidavano, lui le ha fatto regali, lei non ha mai sporto querela per presunte violenze sessuali, eccetera: se c'è traccia di tutto questo (uno ti violenta e tu che fai? Ti indispettisci se poi non ti cerca? Mmmm..... eviterei di impelagarmi in analisi di simili dinamiche - ivi compresi i ruoli di vittima / carnefice e di vittima che cerca il carnefice, perché secondo me l'effetto sarebbe un bel boomerang.

Piuttosto mi adopererei per fargli capire che DA QUI INNANZI altre attenzioni che esulino dal lavoro NON sono più gradite: quindi niente più regali per la figlia, niente più chiacchierate in camera caritatis, niente più risposte in tono scherzoso "per non offenderlo", eccetera. Un bel "NON MI INTERESSA, e da qui in avanti ti chiedo di non coinvolgermi più nelle questioni tue personali, o in argomenti che esulino dal lavoro, in orario di lavoro".

Dopo avere cambiato atteggiamento, il resto delle eventuali iniziative di lei si tareranno sulla nuova situazione: il cambio di lavoro di lei era già stata una bella cesura rispetto al passato: male ha già fatto lei ad accettare un regalo per la figlia, e ad assecondare nuovamente certe dinamiche (per le quali non ti dico di sì, ma nemmeno ti dico che non voglio avere a che fare con te). Visto che comunque sono solo pochi mesi, e che lui sta ancora cercando di riguadagnare terreno e occasioni, eviterei comunque di dargli altro spazio, e troncherei in maniera netta la percezione, da parte di lui, che insistendo un attimino possa ottenere un mezzo consenso :cool:
 

danny

Utente di lunga data
Ma infatti non starei a tirare in ballo il passato. Può essere un bello zappone sui denti :) Lo ha anche cercato giorni dopo il rapporto, si confidavano, lui le ha fatto regali, lei non ha mai sporto querela per presunte violenze sessuali, eccetera: se c'è traccia di tutto questo (uno ti violenta e tu che fai? Ti indispettisci se poi non ti cerca? Mmmm..... eviterei di impelagarmi in analisi di simili dinamiche - ivi compresi i ruoli di vittima / carnefice e di vittima che cerca il carnefice, perché secondo me l'effetto sarebbe un bel boomerang.

Piuttosto mi adopererei per fargli capire che DA QUI INNANZI altre attenzioni che esulino dal lavoro NON sono più gradite: quindi niente più regali per la figlia, niente più chiacchierate in camera caritatis, niente più risposte in tono scherzoso "per non offenderlo", eccetera. Un bel "NON MI INTERESSA, e da qui in avanti ti chiedo di non coinvolgermi più nelle questioni tue personali, o in argomenti che esulino dal lavoro, in orario di lavoro".

Dopo avere cambiato atteggiamento, il resto delle eventuali iniziative di lei si tareranno sulla nuova situazione: il cambio di lavoro di lei era già stata una bella cesura rispetto al passato: male ha già fatto lei ad accettare un regalo per la figlia, e ad assecondare nuovamente certe dinamiche (per le quali non ti dico di sì, ma nemmeno ti dico che non voglio avere a che fare con te). Visto che comunque sono solo pochi mesi, e che lui sta ancora cercando di riguadagnare terreno e occasioni, eviterei comunque di dargli altro spazio, e troncherei in maniera netta la percezione, da parte di lui, che insistendo un attimino possa ottenere un mezzo consenso :cool:
Condivido.
 

ologramma

Utente di lunga data
ma il danno ,se ne parla per lei e per la sua famiglia, c'è stato , che poi lui si sia defilato è il classico di molti uomini che vogliono solo raggiungere lo scopo , se ricordi parlai di un amico che ne cercava sempre e non si ricordava più ne il nome ne il viso , solo per il gusto di assaggiare una novità
 

danny

Utente di lunga data
ma il danno ,se ne parla per lei e per la sua famiglia, c'è stato , che poi lui si sia defilato è il classico di molti uomini che vogliono solo raggiungere lo scopo , se ricordi parlai di un amico che ne cercava sempre e non si ricordava più ne il nome ne il viso , solo per il gusto di assaggiare una novità
Tutto può essere, come può anche darsi che poi con lei non sia stato neanche questa gran cosa.
Diciamo che se una donna volesse giustificarsi di un tradimento con una storia simile non le crederei troppo.
 

ologramma

Utente di lunga data
Tutto può essere, come può anche darsi che poi con lei non sia stato neanche questa gran cosa.
Diciamo che se una donna volesse giustificarsi di un tradimento con una storia simile non le crederei troppo.
difatti nel suo scritto della vicenda dice molte cose che non si addicono al suo :non è piaciuto .
Condivideva molte cose con l'altro durante il lavoro e le uscite solo si era fatte delle aspettative ed è rimasta delusa
 

danny

Utente di lunga data
difatti nel suo scritto della vicenda dice molte cose che non si addicono al suo :non è piaciuto .
Condivideva molte cose con l'altro durante il lavoro e le uscite solo si era fatte delle aspettative ed è rimasta delusa
Delusa e arrabbiata, perché ferita nell'orgoglio e svalutata.
"Ma come, ci sono stata e poi non mi guardi più? Adesso te la faccio pagare."
Raccontata nel modo in cui l'ha narrata lei emerge anche questo.
 

ologramma

Utente di lunga data
se leggi l'inizio dice del suo compagno che lo ama e stanno insieme da 12 anni , penso che l'abitudine del vecchio e le sdolcinerie del marpione hanno fatto intendere chissà che ed è rimasta delusa dalla prestazione e dal proseguo
 
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