problemi con le maestre

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
per ora noi abbiamo fatto vedere che siamo presenti e che della bambina ci preoccupiamo, mio marito ha tenuto la responsabile mezz'ora a farle presente tutto quello che stava succedendo, ovvio che se poi le cose non dovessero migliorare si prenderebbero provvedimenti
Sì ma il dialogo con le maestre funziona esattamente come il call center dell' assistenza clienti. È un pacificatore sociale volto a far sì che poi una volta che i genitori se ne vanno via contenti e coglionati la scuola possa continuare a far soldi vendendo accudimento invece che istruzione.
50000 ore a parlare non fanno la differenza quanto una riga e mezza scritta via pec
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Sì ma il dialogo con le maestre funziona esattamente come il call center dell' assistenza clienti. È un pacificatore sociale volto a far sì che poi una volta che i genitori se ne vanno via contenti e coglionati la scuola possa continuare a far soldi vendendo accudimento invece che istruzione.
50000 ore a parlare non fanno la differenza quanto una riga e mezza scritta via pec
sto valutando anche la pec, ovviamente, in presidenza mi conoscono già 😅 solo che la preside è una donna inutile
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io voglio capire cosa succede dentro la scuola e perchè mia figlia torna a casa nervosa
Sì, questo l'avevo capito.

Ma io chiedevo cosa TU temi che accada.
Secondo te cosa significa quel "maestra cattiva".
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Sì, questo l'avevo capito.

Ma io chiedevo cosa TU temi che accada.
Secondo te cosa significa quel "maestra cattiva".
io credo che la maestra la spaventi, che le dica qualcosa che la turba, anche l'altra maestra la riprende o la mette in punizione, andava ai campi estivi in palestra e va a ginnastica artistica e anche lì se c'è bisogno la riprendono
ma solo di lei dice che è cattiva, mio marito un giorno l'ha presa in lacrime perchè la maestra le aveva detto che la buttava fuori dalla scuola
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
causa covid e quarantene, durante l'a.s. 2020/2021 mia figlia ha frequentato pochissimo, quel poco che ha frequentato però, a parte un carattere un po' ribelle (che già lo sapevamo), le maestre non mi hanno mai detto niente di che, ha avuto anche un cambio di insegnante, una maestra essendo soggetto fragile ha fatto più di metà anno scolastico a casa e poi è andata in pensione ed è stata sostituita da un ragazzo, molto amato da tutti i bambini. un bambino aveva anche la maestra di sostegno
quest'anno la maestra di sostegno ha preso il posto della maestra pensionata e sono iniziati i problemi, lamentele su lamentele per qualsiasi cosa, qualsiasi cosa noi si facesse a casa lei non era mai soddisfatta, mia figlia va a scuola volentieri perchè le piace stare con i compagni, ma tutte le volte che ha la maestra G lei poi è irritabile e anche quando poi nel pomeriggio va a ginnastica artistica, è irrequieta e non fa gli esercizi
siccome io rischio di esagerare, ho mandato mio marito a parlare con la maestra E, che è la responsabile e sua ex compagna di classe, del fatto che gli sia capitato di prendere la bambina in lacrime e che vuole un po' capire cosa faccia questa bambina a scuola, dipinta come satana incarnato, lei ha provato a rigirare un po' i discorsi ma lui ha continuato ad andare dritto al punto, per qualche giorno siamo stati tranquilli
ieri la bambina è uscita da scuola di nuovo irrequieta, addirittura si è messa a piangere e a ginnastica non ha assolutamente fatto niente, stamattina mi ha detto candidamente "la maestra G non mi piace, è cattiva"
e io non so che fare, non posso credere a tutto quello che mi dice mia figlia perchè non ha neanche 5 anni e capire quanto sia vero quello che dice è difficile, sto pensando di cambiarle scuola, l'anno prossimo è l'ultimo anno di materna, poi ha le elementari e non vorrei che a causa di insegnanti non adatte ci possa rimettere lei
Chiedi un colloquio ancora con la maestra e vai tu accenna che ne vorresti parlare con la dirigente per chiedere l'intervento di un supporto esterno perché sei preoccupata per il disagio della bambina.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io credo che la maestra la spaventi, che le dica qualcosa che la turba, anche l'altra maestra la riprende o la mette in punizione, andava ai campi estivi in palestra e va a ginnastica artistica e anche lì se c'è bisogno la riprendono
ma solo di lei dice che è cattiva, mio marito un giorno l'ha presa in lacrime perchè la maestra le aveva detto che la buttava fuori dalla scuola
Il motivo della mia domanda è capire se tu ti fidi di questo gruppo insegnanti oppure no.

Ed è questo il fulcro di ogni possibile via.

Sia che tu ti fidi sia che tu non ti fidi, da questo discende il muoverti.

Sia scrivendo come dice arcistufo, ossia usando la via della anticipazione "occhio. Sono una rompicazzo, se appena appena annuso che qualcosa non torna vi metto in piedi casini" sia cercando il dialogo con il gruppo.

Se non ti fidi, il dialogo non funziona.

Descrivi un situazione in cui fra le righe si leggono timori pesanti (la bambina resta irrequieta anche nel resto del tempo, non dorme bene) ma non li esprimi e ti limiti a barcamenarti.

Cosa intendi con "la spaventi"?

Mi spiego?

Poi, i bambini sono abilissimi a gestire gli adulti che li circondano. E a scegliere atteggiamenti e comportamenti "manipolatori" (inconsapevolmente) mirati ad ottenere vantaggio per sè, dove il vantaggio per sè vuol anche semplicemente dire riceve rassicurazioni su loro stessi.

Non è questione di furbizia e neppure di età.
E' semplicemente tipico dei bambini che, in quanto tali, mirano al proprio benessere senza mediare e senza tener conto delle eventuali conseguenze.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Il motivo della mia domanda è capire se tu ti fidi di questo gruppo insegnanti oppure no.

Ed è questo il fulcro di ogni possibile via.

Sia che tu ti fidi sia che tu non ti fidi, da questo discende il muoverti.

Sia scrivendo come dice arcistufo, ossia usando la via della anticipazione "occhio. Sono una rompicazzo, se appena appena annuso che qualcosa non torna vi metto in piedi casini" sia cercando il dialogo con il gruppo.

Se non ti fidi, il dialogo non funziona.

Descrivi un situazione in cui fra le righe si leggono timori pesanti (la bambina resta irrequieta anche nel resto del tempo, non dorme bene) ma non li esprimi e ti limiti a barcamenarti.

Cosa intendi con "la spaventi"?

Mi spiego?

Poi, i bambini sono abilissimi a gestire gli adulti che li circondano. E a scegliere atteggiamenti e comportamenti "manipolatori" (inconsapevolmente) mirati ad ottenere vantaggio per sè, dove il vantaggio per sè vuol anche semplicemente dire riceve rassicurazioni su loro stessi.

Non è questione di furbizia e neppure di età.
E' semplicemente tipico dei bambini che, in quanto tali, mirano al proprio benessere senza mediare e senza tener conto delle eventuali conseguenze.
io non mi fido di nessuno, mai, quindi non mi fido delle insegnanti ma non mi fido neanche di mia figlia e il fatto che io non possa sapere quello che succede dentro la scuola aumenta la mia diffidenza, porti la bambina ti chiudono la porta in faccia, la vai a prendere aprono uno spiraglio giusto per farla passare e chiudono di nuovo, come se avessero chissà che da nascondere
il mio babbo addirittura si mette a spiare dalla finestra (spesso spalancata), per vedere cosa fanno
quindi l'unica cosa che posso fare è fidarmi dei fatti (copiando un po' @Foglia), e i fatti dicono che mia figlia è cambiata, è spesso nervosa e più attaccata a me, ha avuto anche delle crisi di pianto, questo mi fa pensare che venga minacciata (tipo il "ti butto fuori dalla scuola") o che alcuni atteggiamenti possano renderla insicura, come quando mi dice che a scuola ha fatto la cattiva (e cattiva è un termine che io non uso mai)
ma queste cose alle maestre sono state fatte presenti, non è che non ci siamo espressi, loro sanno benissimo quello che pensiamo sia io che mio marito, lui è stato molto esplicito quando ha parlato con la maestra E, e quando lei gli ha detto "ah ma tu non devi pensare queste cose non devi avere dubbi" lui le ha risposto "io penso con la mia testa e dubito di tutto e di tutti" quindi loro sanno che le teniamo d'occhio
sull'agire al momento è più mio marito che è per aspettare, perchè io sarei stata più per un approccio diretto, ovvero prendo le maestre a tavolino e parliamo, se non si trova una soluzione, prendo pure la preside e poi sposto la bambina in un'altra scuola
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io non mi fido di nessuno, mai, quindi non mi fido delle insegnanti ma non mi fido neanche di mia figlia e il fatto che io non possa sapere quello che succede dentro la scuola aumenta la mia diffidenza, porti la bambina ti chiudono la porta in faccia, la vai a prendere aprono uno spiraglio giusto per farla passare e chiudono di nuovo, come se avessero chissà che da nascondere
il mio babbo addirittura si mette a spiare dalla finestra (spesso spalancata), per vedere cosa fanno
quindi l'unica cosa che posso fare è fidarmi dei fatti (copiando un po' @Foglia), e i fatti dicono che mia figlia è cambiata, è spesso nervosa e più attaccata a me, ha avuto anche delle crisi di pianto, questo mi fa pensare che venga minacciata (tipo il "ti butto fuori dalla scuola") o che alcuni atteggiamenti possano renderla insicura, come quando mi dice che a scuola ha fatto la cattiva (e cattiva è un termine che io non uso mai)
ma queste cose alle maestre sono state fatte presenti, non è che non ci siamo espressi, loro sanno benissimo quello che pensiamo sia io che mio marito, lui è stato molto esplicito quando ha parlato con la maestra E, e quando lei gli ha detto "ah ma tu non devi pensare queste cose non devi avere dubbi" lui le ha risposto "io penso con la mia testa e dubito di tutto e di tutti" quindi loro sanno che le teniamo d'occhio
sull'agire al momento è più mio marito che è per aspettare, perchè io sarei stata più per un approccio diretto, ovvero prendo le maestre a tavolino e parliamo, se non si trova una soluzione, prendo pure la preside e poi sposto la bambina in un'altra scuola
Fidarsi non significa chiudere gli occhi, ma ritenere sufficientemente affidabile l'altro da poter pensare di stabilirci una collaborazione.
Stabilire una collaborazione ha il vantaggio di poter trattare, e anche ritrattare, la collaborazione tramite verifiche puntuali.

Se non ti fidi di questo gruppo di maestre, o peggio non ti fidi della scuola (ritenendo la dirigente una inutile) cambia la scuola.

Siete già nella situazione in cui ogni situazione è un loop, per voi e pure per la bambina.
Che se anche non sente vostre affermazioni riguardo le maestre, percepisce il vostro allarme, la vostra attenzione e capisce che ad un suo atteggiamento A (per esempio piango lamentandomi della maestra A) ottiene un vostro atteggiamento B ( per esempio ti coccolo di più) utilizza quell'atteggiamento per ottenere quello che vuole da voi.

Il rischio è che utilizzi quel contenitore che ha percepito "sensibile" come contenitore principe per tutte le frustrazioni che raccoglie e che prima non avevano posizione. (la sgridata al campo, piuttosto che al parco, piuttosto che a danza)

Per lei è un sollievo (un unico arcinemico che crea i suoi malesseri) e oltre ad essere un sollievo le permette di vivere più serenamente gli altri ambiti che frequenta.

Non dico che stia accadendo questo. dico che i bambini spesso mettono in atto esattamente queste strategie perchè sono le uniche che sanno usare e che gli permettono di trovare benessere. Non vanno per il sottile i bambini. E non colgono il fatto che focalizzare su un unico nemico tutte le frustrazioni non è la soluzione (questa cosa non la sanno fare neppure gli adulti spesso....in casa va di merda, col coniuge litigano e non scopano, sul lavoro è merda...cambio lavoro così risolvo tutto. E ovviamente al cambio lavoro tutto si presenta allo stesso modo ma aggravato).

Se invece decidi di stabilire una collaborazione, vai dalle maestre e chiedi aiuto per sostenere tua figlia.
E osserva cosa mettono in atto e come si muovono concretamente. E stabilendo insieme un piano di verifiche in itinere.

Possibilmente non spiando dalla finestra. :)

A quel che ne so, ingressi solo a determinate condizioni e finestre aperte 5 minuti ogni ora, sono la normativa covid che è ancora in vigore e che gli insegnanti sono tenuti a rispettare.

Dubito che chiudano la porta in faccia a te.
Anche perchè tu hai l'occhio su tua figlia, ma in una classe media ci sono almeno una quindicina di bambinetti da tener d'occhio e che sono in grado in un millesimo di secondo di spaccarsi la testa cadendo da fermi mentre guardano una mosca.

Se per ogni genitore, facciamo siate 15 (in una stima al rialzo) dedicassero 5 minuti, in totale i ragazzini rimarrebbero senza sorveglianza per 75 minuti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Fidarsi non significa chiudere gli occhi, ma ritenere sufficientemente affidabile l'altro da poter pensare di stabilirci una collaborazione.
Stabilire una collaborazione ha il vantaggio di poter trattare, e anche ritrattare, la collaborazione tramite verifiche puntuali.

Se non ti fidi di questo gruppo di maestre, o peggio non ti fidi della scuola (ritenendo la dirigente una inutile) cambia la scuola.

Siete già nella situazione in cui ogni situazione è un loop, per voi e pure per la bambina.
Che se anche non sente vostre affermazioni riguardo le maestre, percepisce il vostro allarme, la vostra attenzione e capisce che ad un suo atteggiamento A (per esempio piango lamentandomi della maestra A) ottiene un vostro atteggiamento B ( per esempio ti coccolo di più) utilizza quell'atteggiamento per ottenere quello che vuole da voi.

Il rischio è che utilizzi quel contenitore che ha percepito "sensibile" come contenitore principe per tutte le frustrazioni che raccoglie e che prima non avevano posizione. (la sgridata al campo, piuttosto che al parco, piuttosto che a danza)

Per lei è un sollievo (un unico arcinemico che crea i suoi malesseri) e oltre ad essere un sollievo le permette di vivere più serenamente gli altri ambiti che frequenta.

Non dico che stia accadendo questo. dico che i bambini spesso mettono in atto esattamente queste strategie perchè sono le uniche che sanno usare e che gli permettono di trovare benessere. Non vanno per il sottile i bambini. E non colgono il fatto che focalizzare su un unico nemico tutte le frustrazioni non è la soluzione (questa cosa non la sanno fare neppure gli adulti spesso....in casa va di merda, col coniuge litigano e non scopano, sul lavoro è merda...cambio lavoro così risolvo tutto. E ovviamente al cambio lavoro tutto si presenta allo stesso modo ma aggravato).

Se invece decidi di stabilire una collaborazione, vai dalle maestre e chiedi aiuto per sostenere tua figlia.
E osserva cosa mettono in atto e come si muovono concretamente. E stabilendo insieme un piano di verifiche in itinere.

Possibilmente non spiando dalla finestra. :)

A quel che ne so, ingressi solo a determinate condizioni e finestre aperte 5 minuti ogni ora, sono la normativa covid che è ancora in vigore e che gli insegnanti sono tenuti a rispettare.

Dubito che chiudano la porta in faccia a te.
Anche perchè tu hai l'occhio su tua figlia, ma in una classe media ci sono almeno una quindicina di bambinetti da tener d'occhio e che sono in grado in un millesimo di secondo di spaccarsi la testa cadendo da fermi mentre guardano una mosca.

Se per ogni genitore, facciamo siate 15 (in una stima al rialzo) dedicassero 5 minuti, in totale i ragazzini rimarrebbero senza sorveglianza per 75 minuti.
Aggiungerei solo.
In nessuna scuola è consentita la presenza dei genitori, anche senza normativa Covid.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Fidarsi non significa chiudere gli occhi, ma ritenere sufficientemente affidabile l'altro da poter pensare di stabilirci una collaborazione.
Stabilire una collaborazione ha il vantaggio di poter trattare, e anche ritrattare, la collaborazione tramite verifiche puntuali.

Se non ti fidi di questo gruppo di maestre, o peggio non ti fidi della scuola (ritenendo la dirigente una inutile) cambia la scuola.

Siete già nella situazione in cui ogni situazione è un loop, per voi e pure per la bambina.
Che se anche non sente vostre affermazioni riguardo le maestre, percepisce il vostro allarme, la vostra attenzione e capisce che ad un suo atteggiamento A (per esempio piango lamentandomi della maestra A) ottiene un vostro atteggiamento B ( per esempio ti coccolo di più) utilizza quell'atteggiamento per ottenere quello che vuole da voi.

Il rischio è che utilizzi quel contenitore che ha percepito "sensibile" come contenitore principe per tutte le frustrazioni che raccoglie e che prima non avevano posizione. (la sgridata al campo, piuttosto che al parco, piuttosto che a danza)

Per lei è un sollievo (un unico arcinemico che crea i suoi malesseri) e oltre ad essere un sollievo le permette di vivere più serenamente gli altri ambiti che frequenta.

Non dico che stia accadendo questo. dico che i bambini spesso mettono in atto esattamente queste strategie perchè sono le uniche che sanno usare e che gli permettono di trovare benessere. Non vanno per il sottile i bambini. E non colgono il fatto che focalizzare su un unico nemico tutte le frustrazioni non è la soluzione (questa cosa non la sanno fare neppure gli adulti spesso....in casa va di merda, col coniuge litigano e non scopano, sul lavoro è merda...cambio lavoro così risolvo tutto. E ovviamente al cambio lavoro tutto si presenta allo stesso modo ma aggravato).

Se invece decidi di stabilire una collaborazione, vai dalle maestre e chiedi aiuto per sostenere tua figlia.
E osserva cosa mettono in atto e come si muovono concretamente. E stabilendo insieme un piano di verifiche in itinere.

Possibilmente non spiando dalla finestra. :)

A quel che ne so, ingressi solo a determinate condizioni e finestre aperte 5 minuti ogni ora, sono la normativa covid che è ancora in vigore e che gli insegnanti sono tenuti a rispettare.

Dubito che chiudano la porta in faccia a te.
Anche perchè tu hai l'occhio su tua figlia, ma in una classe media ci sono almeno una quindicina di bambinetti da tener d'occhio e che sono in grado in un millesimo di secondo di spaccarsi la testa cadendo da fermi mentre guardano una mosca.

Se per ogni genitore, facciamo siate 15 (in una stima al rialzo) dedicassero 5 minuti, in totale i ragazzini rimarrebbero senza sorveglianza per 75 minuti.
della maestra responsabile mi sento di potermi fidare, perchè mi ha sempre dato l'idea di preoccuparsi davvero dei bambini
la maestra incriminata mi ha sempre dato l'impressione di quella che vorrebbe i bambini immobili per starsene a sedere coi piedi sulla cattedra
ma mia figlia non ha attuato il piano che dici tu, per il semplice motivo che non è lei che si è espressamente lamentata, siamo stati noi che vedendola nervosa le abbiamo chiesto se fosse successo qualcosa a scuola, se avesse litigato con qualche altro bambino
e invece è venuto fuori che ha "litigato" con la maestra e d'istinto io ho dato ragione alla maestra, sapendo appunto che star dietro a 22 bambini non è una passeggiata di piacere, ho parlato con entrambe le maestre e avevamo anche deciso di seguire delle "linee" condivise per cercare di indirizzare la bambina (anche se non ho mai condiviso la loro idea di piccolo mostro che hanno loro di mia figlia, ma sarà cuore di mamma...)
che è successo? che mentre noi facevamo un grande lavoro a casa, limitando la tv e prediligendo giochi manuali, librini, colori, ecc... dall'altra parte questa collaborazione non c'era, continuavano le lamentele, tanto più che ad un certo punto esasperata le ho guardate e ho chiesto "scusate eh ma allora ditemi cosa devo fare" "no no continuiamo così che va bene" è stata la risposta
e invece le cose sono andate, piano piano, sempre peggio
sul discorso regole covid, lo so che non sono "dedicate" a me e che comunque dentro la scuola non ci sarei potuta entrare lo stesso durante la lezione, ma fino a qualche anno fa, ad esempio, i genitori addetti potevano pranzare per verificare la mensa, adesso ti danno il bambino sporco di cacca e neanche puoi cambiarlo
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' vero.

Questo però è il paese delle deroghe...
Ho precisato perché sembrava che la proibizione della presenza dei genitori comportasse nascondere chissà cosa.
È una richiesta per la serenità dei bambini per una quantità di ragioni che credo sia inutile elencare.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
della maestra responsabile mi sento di potermi fidare, perchè mi ha sempre dato l'idea di preoccuparsi davvero dei bambini
la maestra incriminata mi ha sempre dato l'impressione di quella che vorrebbe i bambini immobili per starsene a sedere coi piedi sulla cattedra
ma mia figlia non ha attuato il piano che dici tu, per il semplice motivo che non è lei che si è espressamente lamentata, siamo stati noi che vedendola nervosa le abbiamo chiesto se fosse successo qualcosa a scuola, se avesse litigato con qualche altro bambino
e invece è venuto fuori che ha "litigato" con la maestra e d'istinto io ho dato ragione alla maestra, sapendo appunto che star dietro a 22 bambini non è una passeggiata di piacere, ho parlato con entrambe le maestre e avevamo anche deciso di seguire delle "linee" condivise per cercare di indirizzare la bambina (anche se non ho mai condiviso la loro idea di piccolo mostro che hanno loro di mia figlia, ma sarà cuore di mamma...)
che è successo? che mentre noi facevamo un grande lavoro a casa, limitando la tv e prediligendo giochi manuali, librini, colori, ecc... dall'altra parte questa collaborazione non c'era, continuavano le lamentele, tanto più che ad un certo punto esasperata le ho guardate e ho chiesto "scusate eh ma allora ditemi cosa devo fare" "no no continuiamo così che va bene" è stata la risposta
e invece le cose sono andate, piano piano, sempre peggio
sul discorso regole covid, lo so che non sono "dedicate" a me e che comunque dentro la scuola non ci sarei potuta entrare lo stesso durante la lezione, ma fino a qualche anno fa, ad esempio, i genitori addetti potevano ad esempio pranzare per verificare la mensa, adesso ti danno il bambino sporco di cacca e neanche puoi cambiarlo
Erano deroghe.
Ed in ogni caso i genitori che partecipavano alla mensa lo facevano una tantum e in modo programmato.

Ma, in linea generale, la scuola sarebbe stata istituita per istruire e formare.
Poi, come diceva arci, è diventata un collocamento per i piccoletti e anche per alcuni insegnanti. Divenendo u luogo di accudimento.

Il punto è che la scuola non risponde agli individui e alle esigenze degli individui. Necessariamente deve generalizzare.
Per quanto la politica si spertichi spendendo paroloni come personalizzazione e cazzate affini.

comunque...questo è parecchio ot.

Capisco che la percezione di un genitore sia quella di esclusione. E di preoccupazione.
Affidano i loro figli a sconosciuti. E se ne sentono di tutti i colori, quindi gli immaginari sono coloriti.

Sai che da quello che descrivi mi sembra un gran casino?

In ordine:

Io non ho detto che tua figlia ha attutato un piano e non l'ho detto perchè so che non le sarebbe possibile farlo.

Le servirebbe aver sviluppato un pensiero astratto prima per pensare e poi per sviluppare un piano, che oltre al pensiero astratto richiede competenze di metacognizione e poi una teoria della mente con annesso superamento di falsa credenza di almeno primo ordine.
Tutta roba che si inizia a sviluppare intorno ai 6 anni.
Il pensiero astratto andiamo direttamente intorno agli 11, nella migliore delle ipotesi.

Tua figlia è troppo piccola.
Funziona ancora principalmente con pensiero concreto ed egocentrico.
Non è in grado di prevedere conseguenze (che è poi il motivo per cui cascano guardando una mosca spaccandosi la testa: non sapendo prevedere le conseguenze non sanno riconoscere i pericoli.)


Ho scritto, invece, che alcuni meccanismi si sviluppano in modo assolutamente inconsapevole per il semplice motivo che i bambini sono abilissimi ad individuare gli atteggiamenti più vantaggiosi per loro declinandoli anche a seconda della persona che hanno davanti (presente: ma con me non fa mai così!!! ed è vero. Lo fa con chi funziona farlo. Sono bambini, mica scemi. ;) )

Non importa coi bambini quello che dici con le parole.

Proprio perchè non hanno pensiero astratto il linguaggio per loro ha una scarsissima importanza.

Ai bambini interessano le azioni E sono molto molto abili a leggerle. Ben più degli adulti che utilizzano un miliardo di sovrastrutture.
Nelle tue azioni (come in quelle di qualunque adulto intorno a lei) lei legge quello che le interessa.

E non credere che non percepisca la tua preoccupazione e il tuo allarme. Lo percepisce.
Poi non se lo sa rappresentare...e quindi si muove col suo linguaggio.

E il suo linguaggio è fatto di agiti (il pianto è un agito per esempio).

Mi colpisce molto quello che scrivi, credo sia la terza volta...se non di più.

"mia figlia non è il mostro..."

Ragionaci.

Se hai questa percezione dello sguardo su tua figlia, come ti dicevo, non hai spazio di manovra.

Magari questa maestra è il lupo cattivo.
Magari è soltanto poco capace (il fatto che vi dia del tu, che parli di "litigare", che chieda fiducia..)
Magari è semplicemente più rigida e meno accogliente con tua figlia, che da come la descrivi sembra una bella personaggia.
Di quelle che ti fa il casino ma poi sa anche come riprendersi la coccola. Anche adultizzandosi per rendersi amabile.

L'altro aspetto è che quando si tratta di persone non è questione di ragione o torto.
Ma di comprendere le diverse prospettive per vedere se c'è spazio di integrazione.

La dicotomia ragione/torto ha già leso in partenza il tutto.

E di sicuro non fonda nessuna relazione in cui il bambino possa crescere

Nella dicotomia ragione/torto il bambino finisce necessariamente triangolato. E messo all'angolo.

Evitalo in futuro.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho precisato perché sembrava che la proibizione della presenza dei genitori comportasse nascondere chissà cosa.
È una richiesta per la serenità dei bambini per una quantità di ragioni che credo sia inutile elencare.
Hai fatto bene!

E' una normativa pre covid.

Semplicemente buona parte delle persone non la conosce perchè non veniva fatta rispettare.
E penso che questo sia una responsabilità dell'istituzione scolastica che nel tentativo di compiacere le famiglie, nella visione del "buon bambino" ha permesso negli anni situazioni incredibili.

Tipo i bidelli, ops, collaboratori, che già in sottoorganico devono correre per portare la merendina dimenticata, la penna dimenticata, il quaderno dimenticato, la giustificazione dimenticata , il libro, lo zaino, le scarpe, invece che fare il loro lavoro di sorveglianza.

Idem per i docenti che permettono ai genitori di fermarsi senza appuntamento, confondendo i piani della relazione...vai dal medico senza appuntamento se riesci.

Da parte dell'istituzione scolastica a mio parere c'è stata una caduta di professionalità spaventosa in un mondo che ne richiede, al contrario, una sempre maggior misura.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Le note sono uno strumento per chiedere un intervento dei genitori in un ambito che non è di loro competenza.
Nessun genitore porta un figlio di qualsiasi età a scuola dicendogli “Mi raccomando, opponiti a tutto, rispondi male, picchia i compagni (questo qualche volta sì 😞) cerca di non fare niente di ciò che ti chiedono e non imparare niente”
Quindi che senso ha? Solo quello di scaricare responsabilità.
Ha senso una nota solo per comunicare qualcosa di cui i genitori devono essere a conoscenza.
Ma sono il male in questo senso, non per la mortificazione del bambino che se riceve il segno di un limite, in qualsiasi forma, impara solo che trova adulti che gli pongono limiti e gli danno contenimento.
Sono cose diverse.
Un giorno mi farebbe piacere avere un confronto con te sul punto. Mio figlio non ha preso note di quel tenore. È stato ripreso, sgridato, e si è fatto pure alcuni giri fuori dalla classe. Molto in breve: capita però che arrivino certe note ad alcuni bambini che vengono recepite dalla classe come." ha preso la nota perché lento ". E questo genera poi notevoli casini, perché questi bimbi poi vengono "additati" dagli stessi compagni (più o meno: comunque avrò bisogno di un consiglio ;) , ti dico solo che oggi sono mortificata....).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un giorno mi farebbe piacere avere un confronto con te sul punto. Mio figlio non ha preso note di quel tenore. È stato ripreso, sgridato, e si è fatto pure alcuni giri fuori dalla classe. Molto in breve: capita però che arrivino certe note ad alcuni bambini che vengono recepite dalla classe come." ha preso la nota perché lento ". E questo genera poi notevoli casini, perché questi bimbi poi vengono "additati" dagli stessi compagni (più o meno: comunque avrò bisogno di un consiglio ;) , ti dico solo che oggi sono mortificata....).
La lentezza dei bambini è esasperante ed è uno dei motivi per cui molti bambini sono lenti (v. Ipazia e la spiegazione di come agiscono i bambini).
Ricordo che due o tre volte ho perso la pazienza con mio figlio. Essere lento a prepararsi è una sua caratteristica anche attuale, ne ho riso a Pasqua con mia nuora, ma da bambino riusciva a “mandarmi ai matti.”
A scuola penso che i bambini che sono non concentrati e “si incantano“ durante le attività possano creare problemi nel gruppo. Chi ha finito farà il diavolo a quattro e distrarrà chi non ha finito.
Psicologicamente ognuno di noi si innervosisce per gli imprevisti che ostacola un piano di attività. Pensa a come ci innervosisce scoprire di avere finito la salsa di pomodoro se pensavamo di fare la pasta al sugo, quando semplicemente basta condirla diversamente. Credo che sia lo stesso per maestre non esperte.
Sai che ...quando vuoi ☎
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Espertissimo di note. Finite quando abbiamo cambiato classe
Il mio è passato da essere un delinquente con sei in condotta ad avere nove ed essere un normale adolescente un po’ irrequieto.questo col cambio scuola
 

Foglia

utente viva e vegeta
La lentezza dei bambini è esasperante ed è uno dei motivi per cui molti bambini sono lenti (v. Ipazia e la spiegazione di come agiscono i bambini).
Ricordo che due o tre volte ho perso la pazienza con mio figlio. Essere lento a prepararsi è una sua caratteristica anche attuale, ne ho riso a Pasqua con mia nuora, ma da bambino riusciva a “mandarmi ai matti.”
A scuola penso che i bambini che sono non concentrati e “si incantano“ durante le attività possano creare problemi nel gruppo. Chi ha finito farà il diavolo a quattro e distrarrà chi non ha finito.
Psicologicamente ognuno di noi si innervosisce per gli imprevisti che ostacola un piano di attività. Pensa a come ci innervosisce scoprire di avere finito la salsa di pomodoro se pensavamo di fare la pasta al sugo, quando semplicemente basta condirla diversamente. Credo che sia lo stesso per maestre non esperte.
Sai che ...quando vuoi ☎
Grazie 😘
 
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