ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se avessi parlato di SBAGLIO non sarei d'accordo con me stessa neppure io.Torno seria, o almeno ci provo.
Noi, del rapporto, sappiamo poco e niente, così come anche dei "motivi" che la hanno indotta, prima, a pensare che fossero balle, e poi, soltanto "fraintendimenti". Tutta sta roba non è chiara, e probabilmente è anche giusto che non lo sia, dato il contesto un pò di.... sputtanamento
Non concordo totalmente con @ipazia , quando dice che per uno SBAGLIO (riconosciuto come tale, eh: che diverso sarebbe stato se Circe avesse detto "cazzomenefrega") riterrebbe tout court inaffidabile la persona. Di fronte alla ammissione di uno sbaglio, personalmente (e a maggior ragione se trattasi di un rapporto veramente importante) piglierei l'amica a parte, le direi che non ho gradito una manifestazione in pubblica (certamente un pò infantile ma.... si sbaglia un pò tutti, eh) e dopo di che mi renderei disponibile al chiarimento, in privato. Ma se il problema sta a valle, per così dire, e attiene al fatto che con questa persona si è creata una dinamica per cui "va tutto bene, ma ocio a dirmi anche una sola cosa storta", allora saluterei la persona in questione, cercando di tenere un buon ricordo del rapporto (per come lo avevo percepito all'epoca), e va da sé per il resto che la mancata spiegazione, di fronte al dilemma "balla galattica" o "fraintendimento", mi farebbe propendere per la prima, con conseguente fugone dell'altro (il punto che dici tu), una volta realizzato che magari la balla è lì, ben visibile, e l'altra non si è detta disponibile ad accettarla. Ci si può anche passar sopra, per carità
, ma bisogna avere anzitutto la convenienza a farlo, e in secondo luogo, poi, almeno a me, il retropensiero di avere a che fare, più che con uno che ricambia la sincerità, con un pallaro che racconta la qualunque senza manco preoccuparsi di renderla credibile, resterebbe. E andrebbe a mettere ovviamente un disvalore al rapporto, per il quale, dopo, la sincerità la saluto pure io
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Un comportamento come questo: "devo dirti che mi hai mentito, secondo me, e invece che parlarmene e verificare quel "secondo me" ne parli con altri (non necessariamente un forum, anche un'altra persona)" io non lo considero uno sbaglio.
E' una postura relazionale.
Che descrive alcune impostazioni di fondo della persona.
Impostazioni per me fondamentali nella selezione.
Per cui non è questione di giusto o sbagliato.
E quindi di sbaglio e quindi di scuse.
E' una impostazione che io non desidero vicina.
Io non sono in quel modo. Parlo direttamente o taccio.
Pretendo lo stesso identico trattamento. Senza se e senza ma.
D'altro canto, se tu non sei così, non è un problema. Non è uno sbaglio. Non servono scuse. E' quello che sei.
Semplicemente non sei in grado di darmi quello di cui io ho bisogno per stare in una relazione che considero affidabile.
Quindi salut.
Non c'è nulla da chiarire.
Ci sono diversità che possono convivere e altre no.
Di per certo, rinunciare a qualcosa di sè, per poi rompere pure i coglioni "ma io l'ho fatto per te...." ecco, questo mi fa scattare il delitto più nero.
E questo, dal racconto, è l'altro aspetto che nella situazione descritta mi farebbe essere ancora più decisa nell'eliminazione.
Io sono una che si incazza (per davvero).
Le persone che ho vicino lo sanno, non solo me lo dicono, ma sanno anche averci a che fare.
Con la gente in generale non mi incazzo, non mi toccano quindi non mi stimolano emozioni intense.
Dove c'è affetto per me, però, c'è anche la rabbia e anche il dolore.
Sono inscindibili in me. E questa sono io.
E io mi tengo vicino SOLO ed ESCLUSIVAMENTE chi sa stare vicino ad una come me.
Chi non ha bisogno del libretto delle istruzioni e del vocabolario perchè semplicemente ha posture simili alle mie.
E soprattutto non ha paura di parlar chiaro correndo il rischio di perdersi.
Il tempo a disposizione è troppo poco per sprecarlo a contenere invece che a imparare.
E imparare significa avere accanto persone che non hanno remore a dire NULLA.
L'altro aspetto, che in questo racconto è emerso, che mi farebbe confermare ulteriormente l'eliminazione, è la giustifica vittimistica.
Eh, ma io sono una frana, non ne faccio una giusta, non capisci, ma tu però...
Ognuno parla per sè. Non servono giustificazioni.
Se siamo in relazione lo so già quali sono gli aspetti che mi fan partire il delitto di te. E tu dovresti saperlo di me.
E se siamo in relazione è perchè entrambi abbiam valutato che ci si sta dentro. Senza mettersi, per esempio, a camminare sulle uova per compiacere...(minchia...se becco qualcuno a camminarmi intorno sulle uova io divento una belva. Letteralmente. Non tollero chi tenta di compiacermi. Mi infastidisce fisicamente.)
Fan parte del pacchetto, aspetti caratteristici dell'altro, e sono pesati col bilancino del vale la pena.
Ogni singolo giorno.
Le cose elencate nel racconto a me farebbero decidere senza ombra di dubbio per il "non ne vale la pena".
Senza giudizio sull'altro (l'altro è quello che è, come io sono quella che sono).
Ma il "mi dispiace, ho sbagliato" in queste considerazioni sono perfettamente inutili.
E onestamente mi farebbero pure incazzare.
Ma di che cazzo ti dispiaci per la minchia????
di quello che sei?????
A 40 e rotti anni ancora lì stai????
Alla mia età, dispiacersi di chi si è o stare con chi se ne dispiace...è uno spreco di tempo.
Che non ho più.
La parte dello sputtanamento in pubblico non la prendo neppure in considerazione.
Perchè è solo la conseguenza di una postura relazionale.
Poi, lo ribadisco.
Io tollero cose che altri non tollerano.
tipo che uno mi annusi i capelli, per dirne una.
Viceversa non tollero cose che altri tollerano.
Io non tollero che nelle relazioni dove investo tempo e risorse non ci sia chiarezza spontanea e non ci si confronti apertamente.
E guarda...anche nelle relazioni non affettive, se becco il pettegolezzo (che non parlar chiaro per me non è altro che pettegolezzo mascherato da premura o tentativo di stronzaggine) o, questa su tutte è quella che ritengo una chicca di inaffidabilità "te lo dico ma non dovrei, è un segreto, tienilo per te"....ma che cazzo dici?????
Ecco, quando becco questa roba, per me sei segnato/a. Croce. Morto che cammina.
Se per x motivi non posso eliminare, sei fuori da ogni fiducia da parte mia.
E ogni mia comunicazione è controllata e gestita e soprattutto verificata.
Probabilmente è uno dei motivi per cui le relazioni a cui tengo sono meno delle dita di una mano.
D'altro canto, sprecare le mie energie potendole investire in altro....ma anche no.
Basta, di nuovo, parlar chiaro e decidere la propria posizione.