In quel caso la madre era davvero “strana”. Non è facile intuire il tipo di stranezza che può essere pericolosa. E
Io non seguo nemmeno i casi di maltrattamento sugli animali che sto di merda solo con l'idea e mi si conficcano in testa immagini e narrazioni e poi mi tormentano.
Quindi non lo so chi sia. E non voglio neppure mettermi a raccogliere dati su lesioni interne provocate da una violenza su una bambina che mi parte il delitto. (ho letto l'accenno e ho saltato a piè pari onestamente).
Concordo che non sia semplice intuire.
Ma ribadisco che si può...sono pronta a scommettere che di segnetti (non parlo di quelli fisici semplicemente) sulla bambina ce ne erano prima di arrivare a lesioni talmente profonde da uccidere.
Come l'imbecille che non gli si alzano le antenne se una madre che ha lasciato la figlioletta con la sorella non desidera nè vederla nè sentirla...essù...non è che non ci hai pensato. Era solo più comodo non interessarsi della cosa.
Fra l'altro, quest'ultima si spacciava pure per psicologa infantile...pensa un po'.
Aveva entrare che non si sapeva da dove venissero. Magari, interveniva anche come psicologa...chissà..
Quello che volevo sottolineare è che spesso, anche quando le cose sono sotto il naso, si sottovaluta.
Ma soprattutto si aspetta il segno. La cosa grave.
E da lì, di solito, non si può tornare indietro.
La giustificazione riservata a certi genitori "eh, ci prova ma non ci arriva" a me fa partire il delitto per esempio.
Se non ci arrivi, fai a meno dei figli.
Di base ci sono servizi ormai completamente assenti dai territori e incapaci (in termini di competenze e di risorse) di alcun intervento.
Si barcamenano...i servizi intendo.
La realtà è che sono saltati e che le cose non esplodono perchè tutto sommato...si sopravvive a tanto.
A che prezzo...lo si sta vedendo però.