RACCHIUDERE 12 ANNI IN POCHE RIGHE...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' una cosa inconscia, quando si parla di questo si parla di aspetti istintivi. E' chiaro che nessuno va in giro con una check list per verificare se il partner è alfa o meno. Sono aspetti "nascosti" nel nostro modo di pensare. Proviamo a rovesciare le cose, ti riporto un esempio al femminile. Secondo te ad una uomo, una che va deliberatamente con tutti se la sposerebbe? Mediamente la risposta è no. Secondo te perché no?
Il problema è ragionare con chi confonde Alpha con Ariano, e pensa che chi espone solo un punto di vista (altrui tra altro) sia una specie di nazistoide
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho capito, non vuoi rispondere. La mia era una domanda ipotetica ma precisa. 😁
Mi sembra ovvio che non avrei sposato un seriale. Visto che l’ho mollato subito.
Ma non lo era.
Non so cosa dovrei rispondere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il problema è ragionare con chi confonde Alpha con Ariano, e pensa che chi espone solo un punto di vista (altrui tra altro) sia una specie di nazistoide
Non hai capito niente.
Ho detto che una classificazione degli uomini tra alfa e non alfa è inconsistente tale quale una distinzione tra ariani e no.
Ovvero un criterio di classificazione basato sul nulla.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Nondimeno ritengo che quando ti sei messa con tuo marito lo ritenessi all'epoca una persona affidabile e meritevole della fiducia necessaria per formare una famiglia ed allevare dei figli.
Non credo che lo avresti accettato scoprendo fosse un seriale.
Qua alfa e beta non centrano. L'istinto della maggioranza delle persone, uomini e donne, è quello di cercare di formare delle coppie stabili.
Cosa necessaria per natura nel riuscire ad allevare dei figli.
Ecco perchè dico che il nostro istinto è rilevante. E' qualcosa che sta al di sopra della pretesa rilevanza della socialità. La socialità (le socialità) sono in fondo la risposta, differente da posto a posto, alla sopravvivenza del genere umano.

Sul fatto di chi troviamo attraente o meno sono state spese montagne di studi antropologici, alcuni dei quali, abbastanza credibili riportano a una sorta di istintività di fondo, nella quale l'aspetto fisico e comportamentale ha un ruolo importante, è inutile negarlo, ci sono persone che istintivamente ci piacciono, altre meno.
E' poi chiaro che tutto viene filtrato a livello culturale, ma non possiamo nè negare nè sottovalutare questi aspetti.
Parlare di alfa e beta non spiega di certo i casi specifici, le generalizzazioni sono fuorvianti sempre, chiedersi dei motivi del comportamento altrui tenendo conto anche di questi aspetti è un completamento del ragionamento che si può fare.
Teoria dell'investimento parentale
La teoria dell'investimento parentale di Robert Trivers prevede che il sesso che investe maggiormente nell'allattamento, nella cura e protezione della prole sarà più discriminante nella scelta del compagno, e che il sesso che investe meno nella prole combatterà per trovare compagni dell'altro sesso ad alto investimento che proprio per questa ragione saranno una risorsa limitata (Principio di Bateman).[10] Le differenze tra i sessi per quanto riguarda l'investimento parentale dunque sono importanti nel determinare la forza della selezione sessuale.

L'investimento parentale, come definito da Trivers nel 1972[8] è l'investimento nella prole del genitore che aumenta le possibilità dei figli di sopravvivere e quindi il successo riproduttivo a scapito della capacità del genitore di investire in altra prole. Un grande investimento dei genitori in gran parte diminuisce le possibilità dei genitori di investire in altri figli. L'investimento dei genitori può essere suddiviso in due categorie principali: investimenti di accoppiamento e investimenti di allevamento. L'investimento di accoppiamento consiste nell'atto sessuale e nelle cellule sessuali investite. L'investimento di allevamento è il tempo e l'energia spesa per allevare la prole dopo il concepimento. L'investimento dei genitori delle donne in entrambi gli sforzi di accoppiamento e allevamento supera di gran lunga quello del maschio. In termini di cellule sessuali (cellule uovo e spermatozoi), l'investimento della femmina è molto più grande, mentre i maschi producono migliaia di spermatozoi che vengono forniti ad un ritmo di dodici milioni l'ora[11], le donne hanno una fornitura fissa di circa 400 ovuli. Inoltre, gli atti di fecondazione e di gestazione avvengono nelle donne, che rispetto all'investimento del maschio di una sola cellula è nettamente superiore. Infine, ogni rapporto sessuale potrebbe comportare un impegno di nove mesi o più, come la gestazione e l'atto dell'allattamento al seno per la donna.

Dalla teoria di Trivers dell'investimento parentale seguono diverse implicazioni. La prima è che le donne sono spesso, ma non sempre, il sesso che investe di più. Il fatto che siano il sesso di investimento maggiore ha significato che l'evoluzione ha favorito le donne che sono più selettive rispetto ai loro compagni, per garantire che il rapporto non comporti costi inutili. La terza implicazione è che, poiché le donne investono di più e sono essenziali per il successo riproduttivo della loro prole, rappresentano una risorsa preziosa per gli uomini; di conseguenza, i maschi spesso competono per l'accesso sessuale ad esse.

Non è tratto dal "Mein kampf", è solo un punto di vista...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non hai capito niente.
Ho detto che una classificazione degli uomini tra alfa e non alfa è inconsistente tale quale una distinzione tra ariani e no.
Ovvero un criterio di classificazione basato sul nulla.
Io ho capito che tu sei molto svelta ad etichettare per non confrontarti nel merito
 

Brunetta

Utente di lunga data
Teoria dell'investimento parentale
La teoria dell'investimento parentale di Robert Trivers prevede che il sesso che investe maggiormente nell'allattamento, nella cura e protezione della prole sarà più discriminante nella scelta del compagno, e che il sesso che investe meno nella prole combatterà per trovare compagni dell'altro sesso ad alto investimento che proprio per questa ragione saranno una risorsa limitata (Principio di Bateman).[10] Le differenze tra i sessi per quanto riguarda l'investimento parentale dunque sono importanti nel determinare la forza della selezione sessuale.

L'investimento parentale, come definito da Trivers nel 1972[8] è l'investimento nella prole del genitore che aumenta le possibilità dei figli di sopravvivere e quindi il successo riproduttivo a scapito della capacità del genitore di investire in altra prole. Un grande investimento dei genitori in gran parte diminuisce le possibilità dei genitori di investire in altri figli. L'investimento dei genitori può essere suddiviso in due categorie principali: investimenti di accoppiamento e investimenti di allevamento. L'investimento di accoppiamento consiste nell'atto sessuale e nelle cellule sessuali investite. L'investimento di allevamento è il tempo e l'energia spesa per allevare la prole dopo il concepimento. L'investimento dei genitori delle donne in entrambi gli sforzi di accoppiamento e allevamento supera di gran lunga quello del maschio. In termini di cellule sessuali (cellule uovo e spermatozoi), l'investimento della femmina è molto più grande, mentre i maschi producono migliaia di spermatozoi che vengono forniti ad un ritmo di dodici milioni l'ora[11], le donne hanno una fornitura fissa di circa 400 ovuli. Inoltre, gli atti di fecondazione e di gestazione avvengono nelle donne, che rispetto all'investimento del maschio di una sola cellula è nettamente superiore. Infine, ogni rapporto sessuale potrebbe comportare un impegno di nove mesi o più, come la gestazione e l'atto dell'allattamento al seno per la donna.

Dalla teoria di Trivers dell'investimento parentale seguono diverse implicazioni. La prima è che le donne sono spesso, ma non sempre, il sesso che investe di più. Il fatto che siano il sesso di investimento maggiore ha significato che l'evoluzione ha favorito le donne che sono più selettive rispetto ai loro compagni, per garantire che il rapporto non comporti costi inutili. La terza implicazione è che, poiché le donne investono di più e sono essenziali per il successo riproduttivo della loro prole, rappresentano una risorsa preziosa per gli uomini; di conseguenza, i maschi spesso competono per l'accesso sessuale ad esse.

Non è tratto dal "Mein kampf", è solo un punto di vista...
Questo è intuitivo.
Ma non c’entra nulla con il capobranco.
 

spleen

utente ?
Mi sembra ovvio che non avrei sposato un seriale. Visto che l’ho mollato subito.
Ma non lo era.
Non so cosa dovrei rispondere.
Ecco adesso hai risposto. 😁
L'affidabilità che cercavi non ha un aspetto esclusivamente sociologico ma anche istintivo ed etologico.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho capito che tu sei molto svelta ad etichettare per non confrontarti nel merito
Sei tu che hai voluto richiamare una teoria del maschio alfa (tra l’altro tu saresti alfa, visto che sei stato tradito?) per non mi è chiaro quale “mal comune“ rassicurante.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco adesso hai risposto. 😁
L'affidabilità che cercavi non ha un aspetto esclusivamente sociologico ma anche istintivo ed etologico.
Ma tu come hai scelto tua moglie?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Sei tu che hai voluto richiamare una teoria del maschio alfa (tra l’altro tu saresti alfa, visto che sei stato tradito?) per non mi è chiaro quale “mal comune“ rassicurante.
no lui ha scritto (se ho capito bene), che la moglie lo considerava un bancomat e poi lo ha tradito con quello che considerava alfa perchè tanto aveva la sicurezza a casa
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sei tu che hai voluto richiamare una teoria del maschio alfa (tra l’altro tu saresti alfa, visto che sei stato tradito?) per non mi è chiaro quale “mal comune“ rassicurante.
Richiamare una "teoria" (tra l'altro per rispondere a un messaggio di @spleen) NON vuol dire sposarne le idee, possiamo concordare su questo?... e se proprio dovessi etichettare me stesso nella mia vicenda secondo tale "teoria", io sarei il beta, non certo l'alpha... solo che a volte anche i beta nel loro piccolo s'incazzano..

ah, e ammesso che questa "teoria" avesse un fondamento, sarebbe tutto meno che un mal comune mezzo gaudio...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
è un difetto non accontentarsi?
Assolutamente no, chiunque potendo scegliere ha tutto il diritto di non accontentarsi

Magari potrebbe essere un problema se sei in una relazione "stabile", ma continui a chiederti "mi sarò accontentata/o? Avrò scelto il "meglio" che potevo?" e non vivi appieno la relazione.. a volte capita, come capita di incontrare colui che sembra "meglio" di quello che avevi e si rischia il danno...
 
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