Non ci posso credere 2 - la vendetta

Brunetta

Utente di lunga data

Alberto

Utente di lunga data
Si ma sai che futuro di merda se lui ci sta insieme per farle espiare la colpa.
O perdoni o molli.
Quello che sta facendo a lungo andare si può trasformare in un corno bis.
Solo che lei sarà più furba.
Quello che sta mettendo in atto lu danneggerà molto
Non sto insieme a lei per fargliela pagare ma semplicemente perché sono in totale caos, non so che fare, voglio lasciarla e ripartire…. Voglio restare e migliorare il rapporto….insomma ho continuamente dei pensieri diversi.
 

Alberto

Utente di lunga data
Mi sfugge la parte della luce.
Era per modo di dire, oppure mi spieghi la parte di luce.



Mi ha colpito questo post.
Tu stai male quando siete lontani, tipo quando siete al lavoro, ma di notte siete vicini, lei è sdraiata vicino a te, e tu stai male.
Se non ti sente, e non ti sentirà perchè si sarà addormentata, a te sale la disperazione finchè lei non si sveglia. Quindi emetti suoni sempre più alti, di pianti e lamento finchè non la svegli. E quindi lei ti deve coccolare, fare carezze, per un po’ di minuti e questo ti fa stare meglio.

La notte dopo questo si ripete, mi sembra che non parli di un singolo episodio.
Quello che fai mi ha fatto venire in mente le madri con i neonati, che si devono svegliare molte volte di notte.
Ad alcune capita di più, altre sono più fortunate dicono, è comunque piuttosto stressante avere il sonno spezzato più volte a notte. Dura un periodo, è un periodo.
Il pianto con singhiozzi fa allarmare alcune mamme, che si passano informazioni a riguardo.

Questo può esserti di interesse: https://www.stateofmind.it/2016/11/psicologia-del-pianto/ e questo: https://psicologi-online.it/psicologia-del-pianto/ giusto per partire da qualcosa nella confusione che provi.



Tu quando scoppi a piangere, fino ad avere un pianto con singhiozzi, cosa pensi, quale immagine si forma nella tua mente. Hai provato a capire?
Hai descritto quello che succede. Ma… cerco di trattenermi, non voglio farmi sentire, delle volte mi alzo in punta di piedi per cambiare stanza e poter dare sfogo al mio pianto senza freni, delle volte mi becca che piango prima, delle volte mi becca mentre mi alzo. Non lo faccio di proposito.
L’ ultima tua riflessione in effetti mi incuriosisce.
 

Alberto

Utente di lunga data
Mi sfugge la parte della luce.
Era per modo di dire, oppure mi spieghi la parte di luce.



Mi ha colpito questo post.
Tu stai male quando siete lontani, tipo quando siete al lavoro, ma di notte siete vicini, lei è sdraiata vicino a te, e tu stai male.
Se non ti sente, e non ti sentirà perchè si sarà addormentata, a te sale la disperazione finchè lei non si sveglia. Quindi emetti suoni sempre più alti, di pianti e lamento finchè non la svegli. E quindi lei ti deve coccolare, fare carezze, per un po’ di minuti e questo ti fa stare meglio.

La notte dopo questo si ripete, mi sembra che non parli di un singolo episodio.
Quello che fai mi ha fatto venire in mente le madri con i neonati, che si devono svegliare molte volte di notte.
Ad alcune capita di più, altre sono più fortunate dicono, è comunque piuttosto stressante avere il sonno spezzato più volte a notte. Dura un periodo, è un periodo.
Il pianto con singhiozzi fa allarmare alcune mamme, che si passano informazioni a riguardo.

Questo può esserti di interesse: https://www.stateofmind.it/2016/11/psicologia-del-pianto/ e questo: https://psicologi-online.it/psicologia-del-pianto/ giusto per partire da qualcosa nella confusione che provi.



Tu quando scoppi a piangere, fino ad avere un pianto con singhiozzi, cosa pensi, quale immagine si forma nella tua mente. Hai provato a capire?
Questa tua ultima riflessione mi incuriosisce molto….
 

Alberto

Utente di lunga data
Io credo che se anche noi ci incistiamo, come Alberto, sul tradimento o su come superare l’offesa all’onore, non ne usciamo.
È vero che Alberto è confuso, ma è una cosa normale, si chiama dissonanza cognitiva. La dissonanza cognitiva è alla base di ogni apprendimento, per questo dovrebbe cercare di capire cosa le crea maggior destabilizzazione.
Tutti vogliamo vivere in un mondo ordinato (anche se guardando la mia scrivania, non sembra) e ci sono regole che valgono per tutti e regole individuali.
È evidente che nessuno si metterebbe alla guida se non vi fosse un codice della strada che stabilisce dei limiti per sé, ma anche per gli altri. È in base a questo insieme di regole che viaggiamo tranquilli perché sappiamo che non arriverà nessuno contromano. Poi a volte succede e se ci spacchiamo qualcosa, ma sopravviviamo, siamo fortunati perché non era previsto che accadesse. Chi rimane vittima di chi andava contromano non può essere tranquillizzato dicendogli che è regole non tolgono la libertà di andare contromano.
Le relazioni sono ugualmente regolate. Il matrimonio stabilisce in doveri reciproci.
Per questo il tradimento subìto è così devastante. Ci si trova con chi viene contromano e cambia anche tutta la segnaletica.
Le relazioni piacciono perché danno sicurezza. Quando qualcuno dice “mi dà per scontato” mi sembra scemo. Certo che dà per scontato che tu ci sia, abiti lì!
Lo so che si intende altro, ma cosa? Se non si dice...
@Alberto tu rispetto a cosa ti senti più destabilizzato? A me sembra che la donna che tu hai in mente e che ti dà sicurezza è una che non flirta. È così?
Brunetta…
Ogni volta che scrivi…. Leggo, rileggo e rileggo ancora…. Sono letteralmente affasciato dal tuo modo di scrivere, di quello che scrivi, di come lo scrivi. Mi lascia sempre a bocca aperta e non ho quasi mai la risposta “a freddo”…
Beh…. Ci hai azzeccato…. La risposta alla domanda è … si!!!!! È prorio così.
P.S. Non è una sviolinata quello che ho scritto prima (sono letteralmente affascinato), anche perché… mi hai anche “bastonato” un sacco di volte…..
 

Marjanna

Utente di lunga data
Hai descritto quello che succede. Ma… cerco di trattenermi, non voglio farmi sentire, delle volte mi alzo in punta di piedi per cambiare stanza e poter dare sfogo al mio pianto senza freni, delle volte mi becca che piango prima, delle volte mi becca mentre mi alzo. Non lo faccio di proposito.
L’ ultima tua riflessione in effetti mi incuriosisce.
Avevo capito che provi a trattenerti, lo hai scritto.
E anche che non è qualcosa che fai intenzionalmente.
Non ho scritto nessuna riflessione, a cosa ti riferisci? Se fai riferimento al pianto con singhiozzo dei bambini è solo un’associazione che mi è venuta da fare, poichè è nei bambini che più facilmente si osserva.
 

Alberto

Utente di lunga data
Avevo capito che provi a trattenerti, lo hai scritto.
E anche che non è qualcosa che fai intenzionalmente.
Non ho scritto nessuna riflessione, a cosa ti riferisci? Se fai riferimento al pianto con singhiozzo dei bambini è solo un’associazione che mi è venuta da fare, poichè è nei bambini che più facilmente si osserva.
Intendo questo:
“ Tu quando scoppi a piangere, fino ad avere un pianto con singhiozzi, cosa pensi, quale immagine si forma nella tua mente. Hai provato a capire?”
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

ionio36

Utente di lunga data
Hai descritto quello che succede. Ma… cerco di trattenermi, non voglio farmi sentire, delle volte mi alzo in punta di piedi per cambiare stanza e poter dare sfogo al mio pianto senza freni, delle volte mi becca che piango prima, delle volte mi becca mentre mi alzo. Non lo faccio di proposito.
L’ ultima tua riflessione in effetti mi incuriosisce.
Secondo me stai entrando in depressione!
Io lavoro anche con persone depresse e tu hai molti sintomi (da quello che leggo).
 
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