Alla Ikea

Brunetta

Utente di lunga data
A te. A te non piace il rock, ad altri sì.
Ma è proprio questa differenza che rende litigiose le coppie all'Ikea.
Perché di solito piace a uno solo e l'altro viene costretto a spenderci un pomeriggio.
Ecco il punto è questo.
Viene data più importanza al luogo che alla relazione.
Io sono andata spesso anche con amiche e talvolta una delle due aveva problemi, ma era uguale lì come in macchina. Solo un posto dove parlare.
Però ti ringrazio perché mi hai dato una chiave di lettura. Quindi il luogo come detonatore delle frustrazioni individuali e di coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È più gratificante fare acquisti da Primark o da Prada?
La frustrazione ce l'hai quando sei costretto a passare un pomeriggio a fare qualcosa che non ti interessa. Sempre.
Forse mi dovresti conoscere abbastanza per aver capito che non ho alcun interesse per il lusso, la moda, gli oggetti che fanno fare “bella figura“. Amo l’arte, ma non in casa mia.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non sarà che tutto il linguaggio e le modalità di rivolgersi al prossimo sono cambiate in peggio negli ultimi anni. Ho come l'impressione che dalla pandemia in avanti ci sia più nervosismo in giro.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Non sarà che tutto il linguaggio e le modalità di rivolgersi al prossimo sono cambiate in peggio negli ultimi anni. Ho come l'impressione che dalla pandemia in avanti ci sia più nervosismo in giro.
L'educazione ha avuto un tracollo negli anni, il nervosismo non giustifica la mancanza di rispetto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non sarà che tutto il linguaggio e le modalità di rivolgersi al prossimo sono cambiate in peggio negli ultimi anni. Ho come l'impressione che dalla pandemia in avanti ci sia più nervosismo in giro.
Io ho l’impressione che i media abbiano sdoganato il turpiloquio da almeno cinquant’anni.
E se ci si dà dei cretini gratuitamente, poi è facile degenerare.
Sono stata brevemente in un gruppo fb che già nella denominazione era volgarotto “Ilmiocazzodimarito“ma in modo scherzoso. Lì ho scoperto cose che voi umani... ne sono uscita.
Ma esistono anche comunità serie, anche intorno a influencer, come “mammadimerda”, che accolgono testimonianze che aiutano a non sentirsi inadeguate se non si raccontano tutte le sere fiabe nella cameretta dipinta a nuvolette.
 

danny

Utente di lunga data
Ecco il punto è questo.
Viene data più importanza al luogo che alla relazione.
Io sono andata spesso anche con amiche e talvolta una delle due aveva problemi, ma era uguale lì come in macchina. Solo un posto dove parlare.
Però ti ringrazio perché mi hai dato una chiave di lettura. Quindi il luogo come detonatore delle frustrazioni individuali e di coppia.
Degli equilibri.
La scelta dell'arredamento è complicata e normalmente il confronto più acceso in fase di costruzione della coppia.
La casa riflette la personalità di chi ci abita. Arredarla in due mette a dura prova gli equilibri di coppia.
A meno di non essere uguali, è difficile trovare qualcosa che piaccia ad entrambi e certamente più il prodotto è economico più diventa complicato.
Prima di scegliere le sedie Panton ho fatto vedere a mia moglie almeno altri 10 tipi di sedie. Eravamo andati anche da Calligaris, ma i costi erano eccessivi.
Se non hai soldi ma ti piacciono determinate cose vai sull'usato. Ma cercare sui siti è un minimo dispendio di energia. Andare all'Ikea, che è enorme e fa apposta a seminare trappole per farti spendere soldi (l'ultima volta siamo usciti con cuscini, vino, patatine...) richiede risorse di tempo e un continuo confronto serrato che è quasi inevitabile arrivare a scazzarsi. Io da giovane ci andavo con un mio amico, che era sempre entusiasta di ogni cosa , ma ovviamente io decidevo per me, che vivevo da solo, qualsiasi acquisto.
Le frustrazioni sono le ambizioni mancate.
Se pensiamo che la casa riflette chi ci abita è giocoforza logico pensare che se per qualcuno Ikea significa prodotto economico l'acquisto sia un doversi accontentare.
E sulle ambizioni e sui gusti dell'altro non ci si deve mai imporre rifiutando accomodamenti e confronti. Altrimenti si sposa qualcun altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Degli equilibri.
La scelta dell'arredamento è complicata e normalmente il confronto più acceso in fase di costruzione della coppia.
La casa riflette la personalità di chi ci abita. Arredarla in due mette a dura prova gli equilibri di coppia.
A meno di non essere uguali, è difficile trovare qualcosa che piaccia ad entrambi e certamente più il prodotto è economico più diventa complicato.
Prima di scegliere le sedie Panton ho fatto vedere a mia moglie almeno altri 10 tipi di sedie. Eravamo andati anche da Calligaris, ma i costi erano eccessivi.
Se non hai soldi ma ti piacciono determinate cose vai sull'usato. Ma cercare sui siti è un minimo dispendio di energia. Andare all'Ikea, che è enorme e fa apposta a seminare trappole per farti spendere soldi (l'ultima volta siamo usciti con cuscini, vino, patatine...) richiede risorse di tempo e un continuo confronto serrato che è quasi inevitabile arrivare a scazzarsi. Io da giovane ci andavo con un mio amico, che era sempre entusiasta di ogni cosa , ma ovviamente io decidevo per me, che vivevo da solo, qualsiasi acquisto.
Le frustrazioni sono le ambizioni mancate.
Se pensiamo che la casa riflette chi ci abita è giocoforza logico pensare che se per qualcuno Ikea significa prodotto economico l'acquisto sia un doversi accontentare.
E sulle ambizioni e sui gusti dell'altro non ci si deve mai imporre rifiutando accomodamenti e confronti. Altrimenti si sposa qualcun altro.
Io ho accettato le ambizioni a me indifferenti del mio ex marito. Adesso che è crollata buona parte della casa ho potut farla il più economica possibile a mio gusto.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Io ho l’impressione che i media abbiano sdoganato il turpiloquio da almeno cinquant’anni.
E se ci si dà dei cretini gratuitamente, poi è facile degenerare.
Sono stata brevemente in un gruppo fb che già nella denominazione era volgarotto “Ilmiocazzodimarito“ma in modo scherzoso. Lì ho scoperto cose che voi umani... ne sono uscita.
Ma esistono anche comunità serie, anche intorno a influencer, come “mammadimerda”, che accolgono testimonianze che aiutano a non sentirsi inadeguate se non si raccontano tutte le sere fiabe nella cameretta dipinta a nuvolette.
I frequento gruppi di FB di natura molto tecnica e qui forse perché si parla di calorie (non umane ma di caldaie), si sta abbastanza sul tecnico senza degenerare nella maleducazione. Poi c’è sempre quello che vuole fare quello che ne sa più di tutti, ma non si trascende nella maleducazione. Qui nel forum invece spesso si va oltre. Dipenderà dall’anonimato? O dal tema che scalda di più gli animi di una caldaia a condensazione? Boh.
 

danny

Utente di lunga data
Forse mi dovresti conoscere abbastanza per aver capito che non ho alcun interesse per il lusso, la moda, gli oggetti che fanno fare “bella figura“. Amo l’arte, ma non in casa mia.
Lo so, ma non vale per tutti.
I gusti personali non hanno rilievo quando si estende la discussione al generale.
A me per esempio Prada è indifferente, Gucci fa schifo e non aspiro a nessuna BMW, ma a una meno modaiola ma più gratificante per Civic R. Che non posso comunque permettermi.
Ma io non sono gli altri.
Ikea mi deprime perché in 20 anni mi accorgo di come sia peggiorato per qualità e messaggi. Mi piaceva negli anni 90, ma era un prodotto nuovo, quasi rivoluzionario.
Ora penso che dovrebbero rinnovarsi perché di mobili in kit simili ormai è pieno il web.
Per questo la evito.
Poi i gusti cambiano. Adesso mi piace il mobile d'epoca.
 

danny

Utente di lunga data
I frequento gruppi di FB di natura molto tecnica e qui forse perché si parla di calorie (non umane ma di caldaie), si sta abbastanza sul tecnico senza degenerare nella maleducazione. Poi c’è sempre quello che vuole fare quello che ne sa più di tutti, ma non si trascende nella maleducazione. Qui nel forum invece spesso si va oltre. Dipenderà dall’anonimato? O dal tema che scalda di più gli animi di una caldaia a condensazione? Boh.
Iscriviti a quelli delle auto.
Pietosi.
Non fanno che litigare e insultarsi tra fanatici.
 

Brunetta

Utente di lunga data
I frequento gruppi di FB di natura molto tecnica e qui forse perché si parla di calorie (non umane ma di caldaie), si sta abbastanza sul tecnico senza degenerare nella maleducazione. Poi c’è sempre quello che vuole fare quello che ne sa più di tutti, ma non si trascende nella maleducazione. Qui nel forum invece spesso si va oltre. Dipenderà dall’anonimato? O dal tema che scalda di più gli animi di una caldaia a condensazione? Boh.
Ma non si insultavano, era il modo di parlare dei mariti che era per me sconvolgente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo so, ma non vale per tutti.
I gusti personali non hanno rilievo quando si estende la discussione al generale.
A me per esempio Prada è indifferente, Gucci fa schifo e non aspiro a nessuna BMW, ma a una meno modaiola ma più gratificante per Civic R. Che non posso comunque permettermi.
Ma io non sono gli altri.
Ikea mi deprime perché in 20 anni mi accorgo di come sia peggiorato per qualità e messaggi. Mi piaceva negli anni 90, ma era un prodotto nuovo, quasi rivoluzionario.
Ora penso che dovrebbero rinnovarsi perché di mobili in kit simili ormai è pieno il web.
Per questo la evito.
Poi i gusti cambiano. Adesso mi piace il mobile d'epoca.
Ikea era rivoluzionario e secondo me lo è ancora per l’esposizione che mostra “casette” e che fa immaginare la propria completa.
 

danny

Utente di lunga data
Io ho accettato le ambizioni a me indifferenti del mio ex marito. Adesso che è crollata buona parte della casa ho potut farla il più economica possibile a mio gusto.
Ma infatti da soli è ovvio decidere solo per sé.
Da solo non avrei la casa piena di Barbie d'epoca. E probabilmente neanche un cane.
Ma se si è in coppia bisogna trovare compromessi ed equilibri.
 

ivanl

Utente di lunga data
Da Ikea credo di averci messo piede una sola volta in vita mia, ogni tanto ci va mia moglie ma ha il divieto di portare a casa qualunque cosa necessiti di montaggio, a meno che non venga al seguito qualcuno che lo faccia.
Sul punto iniziale, a parte qualche rara eccezione su dei mobili d'epoca per cui siamo sempre d'accordo, il nostro dialogo di solito è:
lei " guarda quello/a, ti piace?"
io: " no e comunque non ci serve, ma fai quello che vuoi basta che non mi coinvolgi in trasporti/montaggio/sistemazioni varie e che non ingombri gli spazi dove sto anche io"
 

danny

Utente di lunga data
Non sarà che tutto il linguaggio e le modalità di rivolgersi al prossimo sono cambiate in peggio negli ultimi anni. Ho come l'impressione che dalla pandemia in avanti ci sia più nervosismo in giro.
Ci sono meno soldi in tasca. Secondo me, oltre ai litigi tra fazioni contrapposte di quel periodo, che ha avvelenato i social, soprattutto, il problema nella vita reale è questo.
 
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