Qualcuno crede alle streghe?

Ilare

Utente di lunga data
Prendo lo spunto da un'utente che ho letto da poco e che dice che un tizio che l'ha imbrogliata dopo tre anni è morto.
Non sto ovviamente parlando delle streghe delle favole o della mitologia, ma piuttosto del potere della parola che, seppur in minima parte, certe persone hanno.
Di esempi come quello citato sopra io potrei portarne a decine.
La mia compagna, che io affettuosamente chiamo Amelia la strega del Vesuvio, è una di quelle che se ti augura qualcosa di brutto, praticamente sei spacciato.
Per fortuna è buona e per nulla vendicativa, ma a volte io e mio figlio ci guardiamo e ci tocchiamo, nel corso degli anni abbiamo avuto troppe prove di quanto possa essere letale.
Io possiedo, che poi non è la parola giusta ( i gatti non li possiede nessuno), un gatto nero a cui sono molto affezionato, ma se un gatto nero mi attraversa la strada lo prendo come un segno del destino che mi lancia un avvertimento e mi fermo.
Ho provato ad ignorare questi avvertimenti ma mi è sempre andata male.
Ora diciamo che io non ci credo, ma, siccome nella vita non si sa mai, se posso evito.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Per me sono tutte cazzate, ma c’è chi ci crede, io sono stata accusata di essere strega, di andare dalle streghe a fare il malocchio e di portarci anche altre persone a fare il malocchio, questo idiota sostiene che io sia la causa di tutte le sue sventure 🤷🏼‍♀️
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me sono tutte cazzate, ma c’è chi ci crede, io sono stata accusata di essere strega, di andare dalle streghe a fare il malocchio e di portarci anche altre persone a fare il malocchio, questo idiota sostiene che io sia la causa di tutte le sue sventure 🤷🏼‍♀️
È difficile accettare sia le proprie responsabilità, sia il caos che domina le nostre vite con la casualità.
 

Ilare

Utente di lunga data
Al malocchio non credo nemmeno io, soprattutto al fatto che si possa fare così a comando.
Però il potere della parola e della volontà esistono davvero, anche se presenti in poche persone, in genere tutte di indole buona.
Poi ci sono i casi collettivi, come quello successo a Mino Raiola, a cui moltissimi tifosi del Milan hanno recentemente augurato la morte
In un brevissimo periodo è morto ma non d'infarto ma di tumore.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È difficile accettare sia le proprie responsabilità, sia il caos che domina le nostre vite con la casualità.
ma fra tutti quelli che ci credono, accusare me di plagiare gli altri portandoli dalle fattucchiere (cit), è da idioti
 

Nono

Utente di lunga data
Alcune ne ho incontrate.

O forse erano solo befane :unsure:
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
ma fra tutti quelli che ci credono, accusare me di plagiare gli altri portandoli dalle fattucchiere (cit), è da idioti
Chi pensa cazzate del genere attribuisce il malocchio a caso. Primitivi.
 

danny

Utente di lunga data
Prendo lo spunto da un'utente che ho letto da poco e che dice che un tizio che l'ha imbrogliata dopo tre anni è morto.
Non sto ovviamente parlando delle streghe delle favole o della mitologia, ma piuttosto del potere della parola che, seppur in minima parte, certe persone hanno.
Di esempi come quello citato sopra io potrei portarne a decine.
La mia compagna, che io affettuosamente chiamo Amelia la strega del Vesuvio, è una di quelle che se ti augura qualcosa di brutto, praticamente sei spacciato.
Per fortuna è buona e per nulla vendicativa, ma a volte io e mio figlio ci guardiamo e ci tocchiamo, nel corso degli anni abbiamo avuto troppe prove di quanto possa essere letale.
Io possiedo, che poi non è la parola giusta ( i gatti non li possiede nessuno), un gatto nero a cui sono molto affezionato, ma se un gatto nero mi attraversa la strada lo prendo come un segno del destino che mi lancia un avvertimento e mi fermo.
Ho provato ad ignorare questi avvertimenti ma mi è sempre andata male.
Ora diciamo che io non ci credo, ma, siccome nella vita non si sa mai, se posso evito.
Mia moglie per esempio.
Quando mi manda a cagare, davvero funziona
Non si se è il colon irritabile o lei, però, nel dubbio...
 

Ilare

Utente di lunga data
Il mio però era un discorso serio, con i sabba non aveva nulla a che fare.
Una società quando vuole evolvere ordinatamente nella direzione che ha stabilito usa delle gabbie, alcune esplicite altre nascoste.
Una di queste gabbie è l'assioma che tutto quello che non si conosce non esiste, ad esclusione di Dio.
Succede anche con gli UFO, per cui si scredita premeditatamente ogni avvistamento, vero o falso che sia.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Prendo lo spunto da un'utente che ho letto da poco e che dice che un tizio che l'ha imbrogliata dopo tre anni è morto.
Non sto ovviamente parlando delle streghe delle favole o della mitologia, ma piuttosto del potere della parola che, seppur in minima parte, certe persone hanno.
Di esempi come quello citato sopra io potrei portarne a decine.
La mia compagna, che io affettuosamente chiamo Amelia la strega del Vesuvio, è una di quelle che se ti augura qualcosa di brutto, praticamente sei spacciato.
Per fortuna è buona e per nulla vendicativa, ma a volte io e mio figlio ci guardiamo e ci tocchiamo, nel corso degli anni abbiamo avuto troppe prove di quanto possa essere letale.
Io possiedo, che poi non è la parola giusta ( i gatti non li possiede nessuno), un gatto nero a cui sono molto affezionato, ma se un gatto nero mi attraversa la strada lo prendo come un segno del destino che mi lancia un avvertimento e mi fermo.
Ho provato ad ignorare questi avvertimenti ma mi è sempre andata male.
Ora diciamo che io non ci credo, ma, siccome nella vita non si sa mai, se posso evito.
Dopo una serie di episodi tristi sono stata avvicinata da una conoscente sostenendo che tutto fosse dovuto al malocchio di qualcuno che voleva male alla mia famiglia. Già una sta di merda, deve anche sentire le assurdità.
C'è chi ci crede, purtroppo. Non li biasimo, nei brutti momenti forse dare la colpa a qualcuno fa bruciare meno la ferita.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Dopo una serie di episodi tristi sono stata avvicinata da una conoscente sostenendo che tutto fosse dovuto al malocchio di qualcuno che voleva male alla mia famiglia. Già una sta di merda, deve anche sentire le assurdità.
C'è chi ci crede, purtroppo. Non li biasimo, nei brutti momenti forse dare la colpa a qualcuno fa bruciare meno la ferita.
è una belinata che funziona
 

Ilare

Utente di lunga data
Dopo una serie di episodi tristi sono stata avvicinata da una conoscente sostenendo che tutto fosse dovuto al malocchio di qualcuno che voleva male alla mia famiglia. Già una sta di merda, deve anche sentire le assurdità.
C'è chi ci crede, purtroppo. Non li biasimo, nei brutti momenti forse dare la colpa a qualcuno fa bruciare meno la ferita.
Il malocchio è certamente una stronzata, ma le energie negative no, tutti le abbiamo avvertite qualche volta.
Ti metto una bella poesia di Alda Merini, il depresso.

Il depresso è un’anima instabile, luttuosa, morta.
Non ci vuole molto ad essere depressi.
Basta un po’ di luna storta, un vento che non è gradevole,
una donna non sincera, qualche colpa di sfortuna.
Il depresso è cavilloso, anomalo, iettatore.
Fa finta di cantare ma in effetti si lamenta.
Il depresso può avere anche un amico,
un poveraccio incolpevole, che da’ un gran da fare
per vederlo sorridere.
Ma il depresso no, non ride, e l’amico volenteroso
Finisce per morire sconfitto.
Il depresso è come un vigile urbano
Sempre fermo sulla sua catastrofe.
Si comincia da bimbi ad essere depressi
Da grandi si diventa perfidi.
Il depresso non se ne accorge
E intorno a lui muoiono persone
Che tentano di salvarlo e finalmente
Dopo aver distrutto un intero mondo di eroi
Il depresso rimane felice: è finalmente libero.
Il depresso di annienta, ti uccide,
ma finalmente ride.
 

Brunetta

Utente di lunga data
 

Lostris

Utente Ludica
Il malocchio è certamente una stronzata, ma le energie negative no, tutti le abbiamo avvertite qualche volta.
Ti metto una bella poesia di Alda Merini, il depresso.

Il depresso è un’anima instabile, luttuosa, morta.
Non ci vuole molto ad essere depressi.
Basta un po’ di luna storta, un vento che non è gradevole,
una donna non sincera, qualche colpa di sfortuna.
Il depresso è cavilloso, anomalo, iettatore.
Fa finta di cantare ma in effetti si lamenta.
Il depresso può avere anche un amico,
un poveraccio incolpevole, che da’ un gran da fare
per vederlo sorridere.
Ma il depresso no, non ride, e l’amico volenteroso
Finisce per morire sconfitto.
Il depresso è come un vigile urbano
Sempre fermo sulla sua catastrofe.
Si comincia da bimbi ad essere depressi
Da grandi si diventa perfidi.
Il depresso non se ne accorge
E intorno a lui muoiono persone
Che tentano di salvarlo e finalmente
Dopo aver distrutto un intero mondo di eroi
Il depresso rimane felice: è finalmente libero.
Il depresso di annienta, ti uccide,
ma finalmente ride.
Non li chiamano “vampiri energetici” o qualcosa del genere?

Anch’io credo nell’energia.
Non credo però tanto al potere della parola quanto a quello della suggestione e al potere della mente sul corpo.

Trovo le superstizioni delle minchiate anacronistiche, ma penso che se uno ci crede, fa' in modo che siano vere.

Il soprannaturale comunque esercita su di me un certo fascino, in prospettiva storica, psicologica e fantastica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non li chiamano “vampiri energetici” o qualcosa del genere?

Anch’io credo nell’energia.
Non credo però tanto al potere della parola quanto a quello della suggestione e al potere della mente sul corpo.

Trovo le superstizioni delle minchiate anacronistiche, ma penso che se uno ci crede, fa' in modo che siano vere.

Il soprannaturale comunque esercita su di me un certo fascino, in prospettiva storica, psicologica e fantastica.
Le costruzioni umane sono sempre interessanti.
Ad esempio a me affascina come il culto degli antenati, i Lari romani, si ritrovino anche oggi, nelle foto di famiglia o nelle commemorazioni su fb di genitori e nonni.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Il malocchio è certamente una stronzata, ma le energie negative no, tutti le abbiamo avvertite qualche volta.
Ti metto una bella poesia di Alda Merini, il depresso.

Il depresso è un’anima instabile, luttuosa, morta.
Non ci vuole molto ad essere depressi.
Basta un po’ di luna storta, un vento che non è gradevole,
una donna non sincera, qualche colpa di sfortuna.
Il depresso è cavilloso, anomalo, iettatore.
Fa finta di cantare ma in effetti si lamenta.
Il depresso può avere anche un amico,
un poveraccio incolpevole, che da’ un gran da fare
per vederlo sorridere.
Ma il depresso no, non ride, e l’amico volenteroso
Finisce per morire sconfitto.
Il depresso è come un vigile urbano
Sempre fermo sulla sua catastrofe.
Si comincia da bimbi ad essere depressi
Da grandi si diventa perfidi.
Il depresso non se ne accorge
E intorno a lui muoiono persone
Che tentano di salvarlo e finalmente
Dopo aver distrutto un intero mondo di eroi
Il depresso rimane felice: è finalmente libero.
Il depresso di annienta, ti uccide,
ma finalmente ride.
Tendo a tenere lontane le persone che mi trasmettono negatività perché, per esempio, molto pessimisti o lamentoni. I depressi per professione, come appunto li definiva Alda Merini. Tu però parlavi di altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Purtroppo è vero che i depressi sono respingenti. Soprattutto perché respingono ogni parola, proposta e iniziativa.
Non bisogna avere la presunzione di poter costituire la differenza.
 

Ilare

Utente di lunga data
Non li chiamano “vampiri energetici” o qualcosa del genere?

Anch’io credo nell’energia.
Non credo però tanto al potere della parola quanto a quello della suggestione e al potere della mente sul corpo.

Trovo le superstizioni delle minchiate anacronistiche, ma penso che se uno ci crede, fa' in modo che siano vere.

Il soprannaturale comunque esercita su di me un certo fascino, in prospettiva storica, psicologica e fantastica.
Pensa un po' alla parola che hai scritto: soprannaturale. che fa parte delle famose gabbie.
Ma sei così sicura di sapere cosa sia il naturale?
Anche gli antichi pensavano che la terra fosse rotonda.
 
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