Qualcuno crede alle streghe?

Ilare

Utente di lunga data
Tendo a tenere lontane le persone che mi trasmettono negatività perché, per esempio, molto pessimisti o lamentoni. I depressi per professione, come appunto li definiva Alda Merini. Tu però parlavi di altro.
Vero, parlavo di altro, ma la sfera è la stessa: l'irrazionale e l'incomprensibile.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Marjanna

Utente di lunga data
Io possiedo, che poi non è la parola giusta ( i gatti non li possiede nessuno), un gatto nero a cui sono molto affezionato, ma se un gatto nero mi attraversa la strada lo prendo come un segno del destino che mi lancia un avvertimento e mi fermo.
Se non è nero invece usualmente lo investi?

Ci mancava solo la caccia alle streghe dentro questo forum.

Storicamente la figura della strega era una erbaria, una guaritrice. Le conoscenze venivano tramandate a voce tra donne della stessa famiglia: conoscenze di erbe e piante, come trattarle per curare e aiutare persone malate, anche donne che dovevano partorire. Conoscendo le piante curative conoscevano anche quelle velenose.
In passato erbe e piante erano maggiori rispetto ad ora. Non so se @spleen sa dirci qualcosa su erbe e piante che sono estinte o quasi estinte in Italia. Sarebbe interessante.

E’ la Chiesa che rende le erbarie, streghe malefiche da perseguitare, perchè i loro usi venivano associati alla cultura pagana che volevano estirpare.
La Chiesa ha inventato il male per come lo concepiamo, che serviva per governare attraverso la paura.
La cultura pagana è più legata alla terra, ai cicli della natura, dove "il male" poteva essere un inverno freddo che portava gravi carestie, e prendeva la forma oscura del buio e del rumore del vento che spezzava gli alberi, quando la terra era piena di boschi, non esistava inquinamento luminoso. Tante delle nostre feste cristiane sono pagane, per il semplice motivo che la Chiesa non è mai riuscita ad eliminarle, da quanto erano radicate nel popolo. Ci sono chiese ancora esistenti sorte su templi pagani.
Le streghe non erano altro che donne che venivano torturate per giorni (Inquisizione) e dalla disperazione arrivavano a confessare qualsiasi cosa, dal potersi trasformare in animali, a unioni con demoni... tanto potenti erano che finivano al rogo, impotenti.

Il potere occulto delle streghe altro non è che la conoscenza di erbe officinali.
In seguito saranno monaci a trattare questi saperi.

Gli animali associati alle streghe come il gatto nero, la civetta, in altre culture hanno valore positivo.
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
Sono vere solo per chi ci crede, come le superstizioni.
Poi alla fine tutto segue la legge di Murphy.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ah ah ah la caccia no di certo ma, se ti può consolare io una l'ho trovata subito, pure vecchia e brutta e l'ho messa in ignore già al primo giorno. :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
ma credi a cose che sono echi di un massacro

una delle tante
 

spleen

utente ?
In passato erbe e piante erano maggiori rispetto ad ora. Non so se @spleen sa dirci qualcosa su erbe e piante che sono estinte o quasi estinte in Italia. Sarebbe interessante.
Ciao Marjanna, grazie per gli spunti che sono vari e avrebbero bisogno di una trattazione articolata.

Dunque, io abito in pianura, densamente popolata, La quantità di specie vegetali che si trovano mediamente nella mia zona è di circa 50. Non lontano da me, un frammento del bosco planiziale, di foresta primigenia che si è miracolosamente conservato, da un censimento di circa 20 anni fa e al quale mi pregio di aver partecipato pur della mia grande ignoranza della materia, ne ha circa 350. Vedi tu il rapporto. Per quanto riguarda funghi ed animali la faccenda è anche peggiore.

Queste zone sono definite “aree marginali” perché nella nostra supponenza qualsiasi francobollo di terreno che si sia sottratto all’ estrema semplificazione naturale imposta all’agricoltura o alla cementificazione era considerato inutile.

In montagna o anche solo in collina le cose fortunatamente cambiano molto e stanno per fortuna lentamente cambiando anche qui. L’approccio è sostanzialmente più scientifico e meno affaristico nella gestione del territorio, ad esempio tutte le nuove zone commerciali devono tenere conto di avere adeguate aree verdi di “sicurezza” e varietà ambientale. Finalmente qualcuno ha capito che la qualità del vivere e del benessere si misura anche con questi parametri.

In altre zone non so la faccenda come sia. Per esempio un amico mi ha raccontato che a Roma gabbiani e cinghiali sono diventati un problema, del resto rimango assolutamente convinto che l’approccio buono sia quello degli esperti, quello scientifico. Purtroppo una parte considerevole delle associazioni ambientaliste continua pervicacemente con un atteggiamento ideologico, dove qualsiasi manifestazione naturale debba essere conservata. Ora, ciò non è vero né funzionale alla conservazione, in pochi anni la globalizzazione ci ha portato a casa: Il pesce siluro, la zanzara tigre, la nutria, il gambero della Luisiana, il granchio azzurro, la tartaruga americana, il cimice. Estranei al nostro ambiente lo stanno modificando mettendo a repentaglio equilibri millenari e incidendo sulla nostra qualità del vivere in modo irreparabile. Per dirne una, il solo cimice cinese si stima (coldiretti) che infligga danni per 5 miliardi di euro ogni anno alla nostra agricoltura.

Di questo si parla poco o niente.

La frutta si compra al supermarket e cosa ci stia dietro non si sa. La cultura naturalistica nella gente va scemando in proporzione alla necessità di rapportarsi con l’ambiente stesso. L’uomo del Similaun che fa bella mostra di sé nel museo di Bolzano aveva un corredo che comprendeva l’uso sapiente di 30 diverse specie di vegetali.

Mia nonna conosceva moltissime erbe aromatiche e mangiabili perché una volta la dieta era integrata anche con quello. Mia mamma solo alcune, io è gia tanto se ancora trovo qualche ora di tempo per raccogliere il silene vulgaris per fare qualche strepitoso risotto, o qualche asparago selvatico o qualche gustosissimo germoglio di luppolo, i miei figli ovviamente niente di niente.
 

danny

Utente di lunga data
Prendo lo spunto da un'utente che ho letto da poco e che dice che un tizio che l'ha imbrogliata dopo tre anni è morto.
Non sto ovviamente parlando delle streghe delle favole o della mitologia, ma piuttosto del potere della parola che, seppur in minima parte, certe persone hanno.
Di esempi come quello citato sopra io potrei portarne a decine.
La mia compagna, che io affettuosamente chiamo Amelia la strega del Vesuvio, è una di quelle che se ti augura qualcosa di brutto, praticamente sei spacciato.
Per fortuna è buona e per nulla vendicativa, ma a volte io e mio figlio ci guardiamo e ci tocchiamo, nel corso degli anni abbiamo avuto troppe prove di quanto possa essere letale.
Io possiedo, che poi non è la parola giusta ( i gatti non li possiede nessuno), un gatto nero a cui sono molto affezionato, ma se un gatto nero mi attraversa la strada lo prendo come un segno del destino che mi lancia un avvertimento e mi fermo.
Ho provato ad ignorare questi avvertimenti ma mi è sempre andata male.
Ora diciamo che io non ci credo, ma, siccome nella vita non si sa mai, se posso evito.
L'occulto è estremamente affascinante.
Conosco persone che leggono carte, mani, futuro.
C'è bisogno di credere sempre in qualcosa, che sia una previsione, che mette ordine nel caos delle nostre vite, o un coniuge fedele.
Credere è essenzialmente ciò che a molti semplifica la vita e permette pertanto di vivere senza angoscia. Credere a ciò che ci dicono, a ciò che non si vede, a ciò che vorremmo.
Credere è sentirsi parte di un gruppo, è sentirsi meno soli e indifesi in questo mondo.
Credere a un'amante è l'unico modo per lasciarsi andare totalmente. Credere alle streghe o al potere occulta è come dotarsi di un angelo custode che ci affianca nel difficile percorso della vita.
E' qualcosa che ti tende una mano e fa in modo che tu non abbia paura ad attraversare un burrone su un ponte tibetano.
Mi sarebbe piaciuto credere in qualcosa, ma alla fine mi è rimasta solo la morte, la sua certezza, la sua inevitabilità.
Per cui credo in essa, profondamente, E questo mi fa pensare bene della vita, che è il suo unico antagonista, anche se destinato a perdere.
Io penso sempre che non esista niente di più bello che avere accanto a sé qualcuno che ride con te in questo duello sempre più acceso, sempre più terribile.
Perché ridere è ancora più potente di qualsiasi potere stregonesco si possa immaginare.
Questo davvero ti cambia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco ridiamoci su
 

spleen

utente ?
E’ la Chiesa che rende le erbarie, streghe malefiche da perseguitare, perchè i loro usi venivano associati alla cultura pagana che volevano estirpare.
La Chiesa ha inventato il male per come lo concepiamo, che serviva per governare attraverso la paura.
Dunque, tempo fa un mio concittadino ha presentato in una conferenza una ricerca storica sull’inquisizione e la stregoneria nella zona dove abito, ne sono usciti risultati piuttosto sorprendenti. Per farla si è avvalso degli atti processuali conservati all’archivio di stato della Serenissima.

Nella sostanza, la cosa che più mi ha sorpreso è stata la figura dell’ inquisitore. Cinema e letteratura ce lo hanno dipinto in genere come un bieco individuo, assetato di sangue e di carne arrosto, in genere invece si trattava di chierici profondamente colti per l’epoca, che venivano consultati e inviati assieme a funzionari del potere temporale ( La Serenissima era ferrea in questo) a dirimere controversie nelle varie zone governate. La loro più grande preoccupazione non era quella di scacciare il demonio (al quale spesso nemmeno loro credevano) dal corpo delle sventurate accusate di stregoneria, bensì quello di reprimere ogni minima manifestazione di eresia o di ribellione allo status quo sociale. Il forte potere centralizzato della Chiesa e della Repubblica a questo miravano. Poi è chiaro che venissero commessi degli abusi. Un’altra cosa che mi ha colpito è che praticamente in ogni processo venissero attentamente valutati i presunti o veri crimini commessi più che la ipotetica abiezione e dedizione al sabba, che rimaneva una suggestione per i semplici.

La stragrande maggioranza delle persone accusate dei delitti vivevano in pratica ai margini della società dell’ epoca. Esposte al bisogno in un modo che noi non posiamo nemmeno immaginare, le fattucchiere erano di tanti tipi ed estrazione, c’era la vedova senza figli che andava per legna ed erbe nei boschi, c’era la giovane di buona famiglia ribelle, c’era persino quella che aveva manifestato l’orribile (all’epoca) tendenza alla omosessualità.

Le pene arrivavano raramente al rogo, per il quale bisognava pervicacemente sostenere tesi eretiche o aver palesemente commesso gravi crimini di sangue. A chi si ravvedeva erano comminate pene quali l’internamento in convento o la prigione, l’affidamento alla osservazione del sacerdote del luogo o il bando dal paese di appartenenza.

Faccio notare che nei sedicenti illuminati paesi del nord Europa ed America, perlopiù protestanti e puritani la faccenda non andava affatto meglio, anzi. La mancanza di una autorità religiosa centrale e la frammentazione del potere politico portavano quasi sempre a giudicare le sventurate secondo parametri locali, dove spesso si mescolavano isterie collettive e rancori personali. (es. Lettera scarlatta).

Mi colpì il caso di una vecchietta finita al rogo per aver somministrato ad una giovane il Limodorum abortivum, una orchidea spontanea naturale che già dal nome era un programma di conoscenze antiche e misteriose. Ora, siccome aveva probabilmente sbagliato la dose e la giovane era deceduta non ci fu alcuna remora nel trovare la scusa per farla fuori.lia.jpg

Per quanto riguarda il soprannaturale, personalmente sarei portato a fare una distinzione tra spiritualità, senso delle cose e superstizione. La spiritualità è il senso di impotenza e di mistero che trapela da quello che non conosciamo ( praticamente tutto il mondo che ci circonda). La superstizione è invece la spiegazione semplicistica ed irrazionale di ciò. Ed è per questo che non mi interessa più di tanto.

Sono molto più affascinato dalle osservazioni sulla fisica quantistica, dalla duplicità delle interpretazioni sull’ osservazione delle particelle elementari, segno che la realtà univoca ancora ci sfugge un poco. Anche se @ipazia sostiene he ci sono tante realtà.

A proposito Marjanna, la città di Atene porta il nome della civetta...
ate.jpg
 

danny

Utente di lunga data
"La Chimera" di Vassalli era un interessante romanzo.
Ho a casa anche un libro sull'iconografia delle streghe che appena ho tempo devo accingermi a leggere.
(hai scritto due righe: questa è solo un messaggio di controllo, chi arriva a questa terza riga metta un like sotto:):p)
 

Brunetta

Utente di lunga data
"La Chimera" di Vassalli era un interessante romanzo.
Ho a casa anche un libro sull'iconografia delle streghe che appena ho tempo devo accingermi a leggere.
(hai scritto due righe: questa è solo un messaggio di controllo, chi arriva a questa terza riga metta un like sotto:):p)
Leggo quasi sempre anche tutta Ipazia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Oggi ho un po' di tempo in più del solito, mi scuso per la prolissità. 😁
Ma se a uno non frega niente delle erbe o delle streghe, salta.
Mica dobbiamo fare i compiti.
Basta che non ti rispondano che allora tu stai con le streghe o con l’Inquisizione 😂
 
Top