Etta
Utente di lunga data
Direi di sì siccome l’ho avuta come insegnante posso giudicarla eccome.Sei nella posizione per dare giudizi.
Direi di sì siccome l’ho avuta come insegnante posso giudicarla eccome.Sei nella posizione per dare giudizi.
Quanto basta.Ha così tanti clienti?
Io no preferisco farlo in ufficio.Io la vedo più o meno come te, ma piuttosto che i soldi apprezzo il tempo, inteso come tempo non sottratto ai fatti miei dal lavoro, anche se il lavoro mi piace. Ad esempio se io ti dimostro che riesco a fare il lavoro per cui mi paghi anche da remoto, se devo scegliere fra un aumento o carta bianca su orari e presenza in ufficio, subito prendo la seconda, poi in un secondo tempo discuteremo di soldi
Il problema di base è uno sola, il tuo carattere, la tua mentalità sono completamente in contrasto con il tipo di lavoro che fai. Una persona se decide di lavorare con persone problematiche non lo fa per soldi, ma per interesse nei confronti della persona grave.Ho capito ma permetti che magari io sia poco motivata sotto il punto di vista contrattuale?
E soprattutto non usa certi epiteti (mongoloide) su persone che segue.Il problema di base è uno sola, il tuo carattere, la tua mentalità sono completamente in contrasto con il tipo di lavoro che fai. Una persona se decide di lavorare con persone problematiche non lo fa per soldi, ma per interesse nei confronti della persona grave.
Probabilmente se andavi a pulire i cessi era meglio.
E questa è una delle componenti più meschine per sottopagare persone che si occupano di situazioni di fragilità.Il problema di base è uno sola, il tuo carattere, la tua mentalità sono completamente in contrasto con il tipo di lavoro che fai. Una persona se decide di lavorare con persone problematiche non lo fa per soldi, ma per interesse nei confronti della persona grave.
Probabilmente se andavi a pulire i cessi era meglio.
per asfaltare le strade si sta, appunto, in mezzo alla strada, si usano mezzi e attrezzature costose, non mi pare il casoad asfaltare le strade o a pulire i bagni pubblici
Si ma devi avere capacità elevate.Se io avessi una laurea in scienze dell’educazione punterei più in alto che gli asili o i disabili.
E quindi, un corso dovrebbe aggiornare le tue conoscenze.Ma quello non era un concorso. Era un corso.
Farai tenerezza perché hai una bimba e non sei indipendente.Pazienza. Vorrà dire che starò “rubando” i soldi allora.
Concordo. Per questo non condanno mai le vittime che sottostanno a condizioni vessatorie.Togli il forse, ma qui ritorna il tema del "lavoratore che per campare accetta condizioni indegne" quando potrebbe denunciare o al limite cercare altro. Nel mio caso, non senza discussioni accese con mia ex moglie, abbiamo scelto di denunciare malattia professionale all'INAIL, che dovrebbe esistere per tutelare gli stessi in casi come questi. Dico dovrebbe perché alla fine, per ottenere la tutela dell'INAIL, ho dovuto intraprendere una battaglia legale di 3 anni, anticipando 6000 euro in avvocato e medico legale solo per dimostrare che mia ex moglie ha avuto la schiena rovinata sul lavoro. Almeno ho vinto in tribunale e guarda caso sul lavoro sono spuntati gli ausili, le persone e pure i corsi di formazione. Non esattamente un percorso alla portata di tutti però.
Quindi il tuo giudizio di quasi trent’anni fa era perfetto e dopo trent’anni la persona sarà uguale.Direi di sì siccome l’ho avuta come insegnante posso giudicarla eccome.
Questa è un ragionamento tutto tuo che prescinde dal discorso di Etta.E questa è una delle componenti più meschine per sottopagare persone che si occupano di situazioni di fragilità.
Con la stessa motivazione le famiglie sono lasciate da sola a gestirsi situazioni spaventose.
Pagando profumatamente ogni singolo intervento non sia considerato dal pubblico (ossia praticamente tutti tranne la base di sostentamento).
Scaricando a ribasso una responsabilità istituzionale.
Come se, proprio perchè il lavoro è coi fragili, non abbia la necessità di essere riconosciuto come lavoro qualificato.
Ma anzi, proprio perchè lavoro rivolto a situazioni di fragilità, sia riconosciuto come non lavoro in modo pieno ma terra di mezzo col volontariato.
A cui fra l'altro 9 su 10 accedono persone non preparate sotto nessun punto di vista facendo danni considerevoli proprio ai fragili.
La formazione che richiederebbe un lavoro come quello sui fragili è di alto livello.
Sia dal punto di vista delle metodologie sia dal punto di vista del continuo aggiornamento. (tenendo conto che le scienze cognitive sono in un momento di veloce evoluzione).
Per non parlare della necessità di spazi adeguati in cui collocare la parte emotiva del caregiver. Altro requisito fondamentale se si vuole davvero professionalità e non ci si accontenta del buon cuore, meglio di niente.
Tutto questo non esiste.
Se esistesse questo tipo di considerazione per i fragili, non la cialtroneria con cui si riempiono la bocca da decenni, gente come etta non avrebbe accesso.
A quel punto si avrebbe però un serio problema...tutta la gentaglia che va a lavorare con le fragilità perchè non sa fare altro e quel contesto non è controllato, dove la si potrebbe collocare?
...non ha tutti i torti @omicronad asfaltare le strade o a pulire i bagni pubblici
certamente no, hai ragione...non ha tutti i torti @omicron
comunque ci sono diversi lavori che non richiedono competenze specifiche.
Il punto che volevo sottolineare io, però, è il fatto che l'incompetenza in lavori "sensibili" fa comodo a diversi livelli.
E quella comodità è sostenuta anche da chi pensa che sia sufficiente il buon cuore e che se c'è il buon cuore non serva un adeguato riconoscimento dal punto di vista economico.
L'idea per cui "eeehhhh...ma quei lavori non li fai per i soldi".
Ma sti cazzi.
Si lavoro per i soldi. TUTTI.
La formazione, seria, la preparazione, non è gratis. E' un investimento.
Che quell'investimento non sia riconosciuto dai più è quasi più deprimente degli incompetenti all'opera, della strumentalizzazione delle fragilità, dell'incuria generalizzata.
Che poi...se un incompetente ha buon cuore ma non sa una cazzo e fa danni (che non sono visibili...il giochetto interessante coi fragili è che se l'intervento non funziona è perchè in gran parte è il fragile a non permetterlo) allora va bene?
Cioè se etta venisse qui a scrivere "ma che carini, piccoli cuccioli del mio cuore, teosorucci belli miei, come li amo, come li adoro" allora sarebbe un plus alla sua palese impreparazione, non soltanto specifica ma anche generale?
Lo stesso ragionamento per i medici....non ha tutti i torti @omicron
comunque ci sono diversi lavori che non richiedono competenze specifiche.
Il punto che volevo sottolineare io, però, è il fatto che l'incompetenza in lavori "sensibili" fa comodo a diversi livelli.
E quella comodità è sostenuta anche da chi pensa che sia sufficiente il buon cuore e che se c'è il buon cuore non serva un adeguato riconoscimento dal punto di vista economico.
L'idea per cui "eeehhhh...ma quei lavori non li fai per i soldi".
Ma sti cazzi.
Si lavoro per i soldi. TUTTI.
La formazione, seria, la preparazione, non è gratis. E' un investimento.
Che quell'investimento non sia riconosciuto dai più è quasi più deprimente degli incompetenti all'opera, della strumentalizzazione delle fragilità, dell'incuria generalizzata.
Che poi...se un incompetente ha buon cuore ma non sa una cazzo e fa danni (che non sono visibili...il giochetto interessante coi fragili è che se l'intervento non funziona è perchè in gran parte è il fragile a non permetterlo) allora va bene?
Cioè se etta venisse qui a scrivere "ma che carini, piccoli cuccioli del mio cuore, teosorucci belli miei, come li amo, come li adoro" allora sarebbe un plus alla sua palese impreparazione, non soltanto specifica ma anche generale?
Non è un ragionamento mio, nel senso che la situazione nel sociale è probabilmente peggiore di come l'ho descritta io, in particolare nel terzo settore.Questa è un ragionamento tutto tuo che prescinde dal discorso di Etta.
Lo stesso ragionamento per i medici.
"Fare il medico è una missione".
Difatti nel pubblico dove si guadagna poco c'è ormai carenza.
In campo creativo e artistico non ne parliamo.
La confusione tra hobby e professione domina anche tra chi dovrebbe pagarti.
quoto tutto e aggiungo, il valore delle lauree si può giudicare da quanti hanno superato il test pratico per l'ultimo concorso docenti , ovvero solo il 50% ha superato il test pratico, giudicate voi.E quindi, un corso dovrebbe aggiornare le tue conoscenze.
E hai pensato bene che fosse inutile