Giovani

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ah, non so.
Da noi molti lavorano in nero sotto caporalato.
Dipende, dipende.
Gli stipendi medi degli operai da noi sono sui 1200, come gli impiegati più recenti.
Max si arriva a 1800/1900 per gli impiegati con vari super etc.
Lo stipendio lo determina il CCNL.
Se vai di paga base lo stipendio è basso.
minchia danny a leggerti sembra che vivi in uno dei peggiori quartieri di caracas :oops:
qui qualcuno lavora in nero ma sono proprio pochi pochi pochi, più che mai pensionati
le ditte di muratura sono praticamente tutte in regola, anche perchè per accedere agli sgravi fiscali (a parte il 110), ci vuole che sia tutto a norma di legge
lo stesso gli operai o i lavoratori agricoli, non in regola sono pochissimi, di solito sono stranieri che lavorano in aziende di altri stranieri assolutamente sconosciuti al fisco e qualche volta pure clandestini :rolleyes:
 

danny

Utente di lunga data
minchia danny a leggerti sembra che vivi in uno dei peggiori quartieri di caracas :oops:
qui qualcuno lavora in nero ma sono proprio pochi pochi pochi, più che mai pensionati
le ditte di muratura sono praticamente tutte in regola, anche perchè per accedere agli sgravi fiscali (a parte il 110), ci vuole che sia tutto a norma di legge
lo stesso gli operai o i lavoratori agricoli, non in regola sono pochissimi, di solito sono stranieri che lavorano in aziende di altri stranieri assolutamente sconosciuti al fisco e qualche volta pure clandestini :rolleyes:
Se lo dici tu.
Io non posso citare nomi e cognomi qui.
Se parlo ho le mie ragioni.
Comunque Toscana e hinterland di Milano sono due mondi diversi.
Ti posso dire che casa mia è stata costruita da lavoratori in nero sotto caporalato.
Alcuni dormivano pisciavano e cagavano in quello che ora sono i box.
Lo ricordo bene.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Se lo dici tu.
Io non posso citare nomi e cognomi qui.
Se parlo ho le mie ragioni.
Comunque Toscana e hinterland di Milano sono due mondi diversi.
Ma neanche io faccio nomi e cognomi, però veramente quando scrivi tu, tutto sembra tranne che tu viva a Milano
 

danny

Utente di lunga data
Ma neanche io faccio nomi e cognomi, però veramente quando scrivi tu, tutto sembra tranne che tu viva a Milano
L'hinterland di Milano è costituito per la quasi totalità da immigrati del sud insieme a immigrati stranieri.
La presenza di cosche mafiose a gestire il territorio è diffusa.
Non stiamo parlando della Milano da cartolina.
Dietro casa mia, a pochi chilometri, ci sono da anni baraccopoli, per dire.
Nel locale bancomat della Intesa dorme un senzatetto.
Certo, poi le case e la vita costano comunque più di casa tua, presumibilmente. Ma non è indicativo. L'hinterland di Milano ha più analogie col sud Italia a livello antropologico che con l'immagine di Milano proiettata fuori.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma neanche io faccio nomi e cognomi, però veramente quando scrivi tu, tutto sembra tranne che tu viva a Milano
Ognuno ha la tendenza a considerare la propria esperienza come la più valida.
Se dovessi vedere la mia esperienza attraverso le mie conoscenze vedrei cose opposte tra loro e tenderei a interpretarle in base al mio sentire.
Ma vale anche per l’idea che ci facciamo qui delle relazioni e della fedeltà o del modo di vivere dei giovani, esattamente come i media fanno percepire la realtà in modo deformato.
Penso alle interviste per strada che sembrano essere un indispensabile allegato che attribuisce alle risposte scelte il valore di opinione pubblica sia che si parli di saldi, temperature, sicurezza, cibi o immigrazione.
Come i sondaggi pre elettorali, sono tutti messaggi che concorrono a indirizzare i risultati.
È tutto un clima a cui è difficile sottrarsi.
 

danny

Utente di lunga data
Ognuno ha la tendenza a considerare la propria esperienza come la più valida.
Ognuno è la propria esperienza.
Ovvio che io non possa che essere testimone di quella.
Potrei anche fingere di appartenere alla Milano della Ferragni, ma la distanza è abissale dalla mia quotidianità.
Anche se le ragazzine vanno a farsi i selfie nel bel quartiere moderno in cui vivono.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ognuno ha la tendenza a considerare la propria esperienza come la più valida.
Se dovessi vedere la mia esperienza attraverso le mie conoscenze vedrei cose opposte tra loro e tenderei a interpretarle in base al mio sentire.
Ma vale anche per l’idea che ci facciamo qui delle relazioni e della fedeltà o del modo di vivere dei giovani, esattamente come i media fanno percepire la realtà in modo deformato.
Penso alle interviste per strada che sembrano essere un indispensabile allegato che attribuisce alle risposte scelte il valore di opinione pubblica sia che si parli di saldi, temperature, sicurezza, cibi o immigrazione.
Come i sondaggi pre elettorali, sono tutti messaggi che concorrono a indirizzare i risultati.
È tutto un clima a cui è difficile sottrarsi.
non so te, ma io parlo quotidianamente con un elevato numero di persone, quindi vedo molte realtà, ovvio che se parli col ragazzo giovane (non 30enne), a sentire lui non esiste lavoro o futuro, poi però senti che ha rifiutato un lavoro perché non gli piaceva l’orario, o perché a detta sua non adeguatamente pagato o perché “mi vogliono controllare”
Poi parli con i titolari di azienda e ti dicono che non trovano personale perché nessuno si accontenta più, perché addirittura le persone vogliono pensare (cosa ardua pensare, io vedo tanti morti in piedi), perche spesso i genitori stanno dietro ai figli (magari 20enni), e pretendono di dettare legge
Chiunque parli ha ragione, ma ovviamente la realtà è una miscela delle varie esperienze
La tv non me la nominare, perché veramente non la guardo praticamente mai 🙄
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ognuno è la propria esperienza.
Ovvio che io non possa che essere testimone di quella.
Potrei anche fingere di appartenere alla Milano della Ferragni, ma la distanza è abissale dalla mia quotidianità.
Anche se le ragazzine vanno a farsi i selfie nel bel quartiere moderno in cui vivono.
La cosa difficile è non attribuire alla propria esperienza un valore di universalità.
Molto difficile.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Io mi incazzo se mi dicono ”voi donne” o “boomer” oppure “voi di Milano“ e allora cerco di evitare le categorizzazioni.
Però ovviamente esiste sempre un clima culturale del quale siamo tutti di qualsiasi età corresponsabili.
Ieri ho partecipato sui social all’ennesima polemica su la cancel culture.
È una cosa americana, spesso male intesa, ma è una tendenza reale.
che voi milanesi siate da rinchiudere velocemente entro una muraglia spessa ed estremamente sorvegliata non è una categorizzazione, ma una necessità impellente
 

Brunetta

Utente di lunga data
non so te, ma io parlo quotidianamente con un elevato numero di persone, quindi vedo molte realtà, ovvio che se parli col ragazzo giovane (non 30enne), a sentire lui non esiste lavoro o futuro, poi però senti che ha rifiutato un lavoro perché non gli piaceva l’orario, o perché a detta sua non adeguatamente pagato o perché “mi vogliono controllare”
Poi parli con i titolari di azienda e ti dicono che non trovano personale perché nessuno si accontenta più, perché addirittura le persone vogliono pensare (cosa ardua pensare, io vedo tanti morti in piedi), perche spesso i genitori stanno dietro ai figli (magari 20enni), e pretendono di dettare legge
Chiunque parli ha ragione, ma ovviamente la realtà è una miscela delle varie esperienze
La tv non me la nominare, perché veramente non la guardo praticamente mai 🙄
Il grassetto non fa che confermare quello che dicevo. La tua esperienza non è universale.
Per manovrare i risultati elettorali, ad esempio, non è necessario spostare milioni di voti, convincere le masse, ma riuscire a convincere quella percentuale che fa la differenza. Meno è la percentuale degli elettori che poi va a votare, più è piccolo il numero da manovrare per determinare il risultato.
Questa percentuale fuori dagli “zoccoli duri”, numeri sempre più ridotti, viene orientata con modalità varie. La comunicazione che viene fatta attraverso la televisione generalista al mattino, non è la stessa fatta alla sera, ma non è nemmeno quella fatta attraverso i social o le serie tv che hanno target diversi.
Concordo ovviamente sulla tua esperienza di difficoltà di incontro tra offerta e richiesta nel mondo del lavoro, con le due parti che lamentano cose diverse. Del resto qui vediamo ogni giorno la difficoltà di capirsi in coppia o anche tra noi che non possiamo avere altri interessi se non bassi bisogni narcisistici.
Credo che la difficoltà sia nell’accettare la validità delle varie esperienze perché solo integrandole ci si può fare un quadro più completo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
che voi milanesi siate da rinchiudere velocemente entro una muraglia spessa ed estremamente sorvegliata non è una categorizzazione, ma una necessità impellente
Sei noiosetto.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Il fatto è che la tv NON è lo specchio della società
Ma solo di quello che vogliono farti vedere
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
E allora perché la metti sempre in mezzo? Io mi baso su quello che vedo quotidianamente non su quello che viene riportato da giornalisti prezzolati
Rileggi quello che ho scritto.
 

Etta

Utente di lunga data
L'hinterland di Milano è costituito per la quasi totalità da immigrati del sud insieme a immigrati stranieri.
La presenza di cosche mafiose a gestire il territorio è diffusa.
Non stiamo parlando della Milano da cartolina.
Dietro casa mia, a pochi chilometri, ci sono da anni baraccopoli, per dire.
Nel locale bancomat della Intesa dorme un senzatetto.
Certo, poi le case e la vita costano comunque più di casa tua, presumibilmente. Ma non è indicativo. L'hinterland di Milano ha più analogie col sud Italia a livello antropologico che con l'immagine di Milano proiettata fuori.
Comunque non solo l’hinterland.
 

danny

Utente di lunga data
La cosa difficile è non attribuire alla propria esperienza un valore di universalità.
Molto difficile.
Ma io non voglio essere universale.
So benissimo che basta andare poco fuori, a Crema o Lodi, e c'è tutto un altro mondo.
Ma non posso esserne testimone diretto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma anche chi guarda la tv vede la vita reale 🙄
Io ho riletto più volte ma non comprendo l’attinenza con quello di cui stavamo parlando
La vita reale ti può fare avere una esperienza limitata alle tue conoscenze. Poi l’esperienza personale viene interpretata attraverso un tuo modo di vedere le cose, è difficile avere una visione completa, ma è difficile anche utilizzando qualsiasi media, dai più “tradizionali“, come stampa, radio e televisione, ai più recenti che usano internet, perché tutto viene orientato per creare un modo di vedere le cose che poi influenza l’interpretazione delle esperienze.
 
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