Giovani

omicron

Pigra, irritante e non praticante
La vita reale ti può fare avere una esperienza limitata alle tue conoscenze. Poi l’esperienza personale viene interpretata attraverso un tuo modo di vedere le cose, è difficile avere una visione completa, ma è difficile anche utilizzando qualsiasi media, dai più “tradizionali“, come stampa, radio e televisione, ai più recenti che usano internet, perché tutto viene orientato per creare un modo di vedere le cose che poi influenza l’interpretazione delle esperienze.
se guardi qualsiasi annuncio di offerta lavoro messo sui social, prima ancora di sapere anche solo di cosa si tratti, la gente se ne esce con un intelligentissimo "pagateli i dipendenti, vedrete che dopo li trovate" ma il problema non è trovare il dipendente, bensì trovare quello che fa per te, mesi fa parlavo con una mamma, mia coetanea, che lavora nella grande distribuzione da circa 20 anni, lei mi diceva che nei mesi estivi aveva visto passare 12 persone, solo 2 erano rimasti e ancora avevano da vedere se fossero veramente adatti, gli altri se ne erano andati perchè l'orario 6.30-14.30 oppure 13.00-21.00 non lo volevano fare sostenendo che fosse pesante, lei però lo faceva e aveva pure 2 figli, lei, dipendente, ti guarda e ti dice "la gente non ha voglia di lavorare" questo in toscana
un anno a milano marittima, il nostro vicino d'ombrellone lombardo, raccontava che lui lavorava in una ditta artigianale e lavorava al tornio, un giorno disse al suo capo "trovami un ragazzo prima che vada in pensione, così gli insegno il lavoro" e il suo capo gli rispose "se me lo trovi tu un ragazzo che vuole venire a lavorare qui, ti pago" perchè anche loro faticavano a trovare dipendenti
lo stesso un parente di mio marito che lavora in emilia romagna, anche loro faticano a trovare qualcuno per lavorare
parlando sui social con una ragazza di roma è emerso lo stesso problema, lei ha 44 anni e ti dice che i nuovi ragazzi che arrivano a lavorare da lei, (in ufficio), dormono da in piedi
poi certo, la mia conoscenza è limitata, ma parlando in giro vedo più o meno le stesse cose
tranne quando parlo con danny 🤣 lui vive in un poltereist 🤣
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
È difficile trovare manodopera qualificata...
Quella scarseggia...
Io lavoro su turni e posso dirti che non tornerei più ad un classico orario di ufficio....
Nella GDO è faticoso lavorare perché non hai sabati domeniche o festivi...
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È difficile trovare manodopera qualificata...
Quella scarseggia...
Io lavoro su turni e posso dirti che non tornerei più ad un classico orario di ufficio....
Nella GDO è faticoso lavorare perché non hai sabati domeniche o festivi...
dici? mio cognato ci lavora, fanno a turni, inoltre ha sempre la mattina o il pomeriggio liberi, uno spezzato come faccio io porta via molte più ore
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
se guardi qualsiasi annuncio di offerta lavoro messo sui social, prima ancora di sapere anche solo di cosa si tratti, la gente se ne esce con un intelligentissimo "pagateli i dipendenti, vedrete che dopo li trovate" ma il problema non è trovare il dipendente, bensì trovare quello che fa per te, mesi fa parlavo con una mamma, mia coetanea, che lavora nella grande distribuzione da circa 20 anni, lei mi diceva che nei mesi estivi aveva visto passare 12 persone, solo 2 erano rimasti e ancora avevano da vedere se fossero veramente adatti, gli altri se ne erano andati perchè l'orario 6.30-14.30 oppure 13.00-21.00 non lo volevano fare sostenendo che fosse pesante, lei però lo faceva e aveva pure 2 figli, lei, dipendente, ti guarda e ti dice "la gente non ha voglia di lavorare" questo in toscana
un anno a milano marittima, il nostro vicino d'ombrellone lombardo, raccontava che lui lavorava in una ditta artigianale e lavorava al tornio, un giorno disse al suo capo "trovami un ragazzo prima che vada in pensione, così gli insegno il lavoro" e il suo capo gli rispose "se me lo trovi tu un ragazzo che vuole venire a lavorare qui, ti pago" perchè anche loro faticavano a trovare dipendenti
lo stesso un parente di mio marito che lavora in emilia romagna, anche loro faticano a trovare qualcuno per lavorare
parlando sui social con una ragazza di roma è emerso lo stesso problema, lei ha 44 anni e ti dice che i nuovi ragazzi che arrivano a lavorare da lei, (in ufficio), dormono da in piedi
poi certo, la mia conoscenza è limitata, ma parlando in giro vedo più o meno le stesse cose
tranne quando parlo con danny 🤣 lui vive in un poltereist 🤣
I giovani vogliono lavori con poca concentrazione e non routinarie.
Orari flessibile, vacanze quando hanno voglia di farle. Poco impegnativo. Ovviamente nessuna fatica fisica.
D'altronde glielo abbiamo insegnato noi.
Obbligo scolastico anche se non combini nulla.
Parlavi di tornio, chi metti a lavorare su una macchina pericolosa?
Ci vuole concentrazione, prudenza responsabilità e una buona conoscenza.
Dai professionali escono soprattutto scalda banchi
 

danny

Utente di lunga data
se guardi qualsiasi annuncio di offerta lavoro messo sui social, prima ancora di sapere anche solo di cosa si tratti, la gente se ne esce con un intelligentissimo "pagateli i dipendenti, vedrete che dopo li trovate" ma il problema non è trovare il dipendente, bensì trovare quello che fa per te, mesi fa parlavo con una mamma, mia coetanea, che lavora nella grande distribuzione da circa 20 anni, lei mi diceva che nei mesi estivi aveva visto passare 12 persone, solo 2 erano rimasti e ancora avevano da vedere se fossero veramente adatti, gli altri se ne erano andati perchè l'orario 6.30-14.30 oppure 13.00-21.00 non lo volevano fare sostenendo che fosse pesante, lei però lo faceva e aveva pure 2 figli, lei, dipendente, ti guarda e ti dice "la gente non ha voglia di lavorare" questo in toscana
un anno a milano marittima, il nostro vicino d'ombrellone lombardo, raccontava che lui lavorava in una ditta artigianale e lavorava al tornio, un giorno disse al suo capo "trovami un ragazzo prima che vada in pensione, così gli insegno il lavoro" e il suo capo gli rispose "se me lo trovi tu un ragazzo che vuole venire a lavorare qui, ti pago" perchè anche loro faticavano a trovare dipendenti
lo stesso un parente di mio marito che lavora in emilia romagna, anche loro faticano a trovare qualcuno per lavorare
parlando sui social con una ragazza di roma è emerso lo stesso problema, lei ha 44 anni e ti dice che i nuovi ragazzi che arrivano a lavorare da lei, (in ufficio), dormono da in piedi
poi certo, la mia conoscenza è limitata, ma parlando in giro vedo più o meno le stesse cose
tranne quando parlo con danny 🤣 lui vive in un poltereist 🤣
Perdonami, ma anch'io nella vita da giovane ho accettato lavori che non erano nelle mie corde, per poi cambiare appena trovato di meglio.
E' un ragionamento che fa chiunque.
Non sono gli orari il problema, non è la voglia di lavorare, semplicemente ognuno di noi cerca di migliorare la propria vita anche dal punto di vista lavorativo.
Alcune tipologie di lavoro per varie ragioni hanno un forte turnover. Da ragazzo ho distribuito volantini: camminavo per 12 ore al giorno e portavo a casa in base al numero di volantini distribuiti in casella. Ovvio che non è un lavoro che fai a vita, lo fai per un mese, due, poi magari trovi qualcosa di meglio e te ne vai e così via.
Anche noi abbiamo fatto colloqui a persone che si sono poi rifiutate di venire da noi a lavorare.
Ma avevano alternative migliori.
Non comprendo il lamento dell'imprenditore che non trova personale e lo addebita a una presunta mancanza di voglia di lavorare.
Se la concorrenza ha dipendenti, forse è meglio che ragioni sul motivo per cui le persone preferiscono lavorare da un'altra parte che da lui.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
I giovani vogliono lavori con poca concentrazione e non routinarie.
Orari flessibile, vacanze quando hanno voglia di farle. Poco impegnativo. Ovviamente nessuna fatica fisica.
D'altronde glielo abbiamo insegnato noi.
Obbligo scolastico anche se non combini nulla.
Parlavi di tornio, chi metti a lavorare su una macchina pericolosa?
Ci vuole concentrazione, prudenza responsabilità e una buona conoscenza.
Dai professionali escono soprattutto scalda banchi
eh lo so, lo vedo quotidianamente, io penso ad un mio cugino, il padre ha sempre fatto l'operaio, da giovane anche il fornaio, lui che non ha mai voluto studiare (è del 1974), andò a lavorare poco dopo le medie, era entrato da un idraulico (che nel frattempo è diventato una mezza potenza e appalta anche lavori importanti), mia zia "ma poveriiiiiiiiiiinoooooooo, torna a casa tutto sporco"
del fatto che il marito tornasse a casa tutto sporco non gliene importava nulla :rolleyes:
ora questo cugino (che ha anche problemi psichiatrici importanti), spaccia :rolleyes:

Perdonami, ma anch'io nella vita da giovane ho accettato lavori che non erano nelle mie corde, per poi cambiare appena trovato di meglio.
E' un ragionamento che fa chiunque.
Non sono gli orari il problema, non è la voglia di lavorare, semplicemente ognuno di noi cerca di migliorare la propria vita anche dal punto di vista lavorativo.
Alcune tipologie di lavoro per varie ragioni hanno un forte turnover. Da ragazzo ho distribuito volantini: camminavo per 12 ore al giorno e portavo a casa in base al numero di volantini distribuiti in casella. Ovvio che non è un lavoro che fai a vita, lo fai per un mese, due, poi magari trovi qualcosa di meglio e te ne vai e così via.
Anche noi abbiamo fatto colloqui a persone che si sono poi rifiutate di venire da noi a lavorare.
Ma avevano alternative migliori.
Non comprendo il lamento dell'imprenditore che non trova personale e lo addebita a una presunta mancanza di voglia di lavorare.
Se la concorrenza ha dipendenti, forse è meglio che ragioni sul motivo per cui le persone preferiscono lavorare da un'altra parte che da lui.
parli di alternative lavorative, non di NASPI o di RDC o della borsetta di mammà
quelli di cui parlo io non lavorano proprio, ogni tanto fanno qualche mese, poi il contratto non viene rinnovato e vanno di NASPI, dopo quella si rimettono a cercare e via, in un loop infinito, mio marito si vede arrivare gente che ha mandato via 4/5 anni fa, nel frattempo non hanno fatto niente
la concorrenza non ha dipendenti, qui cercano tutti
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
dici? mio cognato ci lavora, fanno a turni, inoltre ha sempre la mattina o il pomeriggio liberi, uno spezzato come faccio io porta via molte più ore
La mia amica lavora a turni da lunedì al sabato più una domenica ogni 2 perché al momento sono sottostaffati...
Tu sembra...poco?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
La mia amica lavora a turni da lunedì al sabato più una domenica ogni 2 perché al momento sono sottostaffati...
Tu sembra...poco?
ma fa 8 ore al giorno? 50 ore settimanali? non credo... mio cognato fa 30 ore, per dire, le domeniche sono giustamente pagate come festivo, ovvio che se fa apertura debba essere lì 2 ore prima, se fa chiusura invece dopo mezz'ora è fuori
 

danny

Utente di lunga data
parli di alternative lavorative, non di NASPI o di RDC o della borsetta di mammà
quelli di cui parlo io non lavorano proprio, ogni tanto fanno qualche mese, poi il contratto non viene rinnovato e vanno di NASPI, dopo quella si rimettono a cercare e via, in un loop infinito, mio marito si vede arrivare gente che ha mandato via 4/5 anni fa, nel frattempo non hanno fatto niente
la concorrenza non ha dipendenti, qui cercano tutti
Interessante, perché qui diversamente è sempre più complicata la mobilità lavorativa.
Ma, come già detto per altre situazioni, qui è un altro mondo.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Interessante, perché qui diversamente è sempre più complicata la mobilità lavorativa.
Ma, come già detto per altre situazioni, qui è un altro mondo.
la mamma di una bambina che va a scuola con mia nipote, lavora nel settore orafo da 20 anni, a gennaio aveva aperto la p.iva, dopo un mese l'ha chiusa perchè un'azienda della zona le ha fatto un'ottimissima offerta, lei fa 6 ore in orario continuato, così ha anche modo di seguire la figlia il pomeriggio quando esce da scuola, anche in quel settore c'è penuria di dipendenti
 

danny

Utente di lunga data
ma fa 8 ore al giorno? 50 ore settimanali? non credo... mio cognato fa 30 ore, per dire, le domeniche sono giustamente pagate come festivo, ovvio che se fa apertura debba essere lì 2 ore prima, se fa chiusura invece dopo mezz'ora è fuori
Domeniche pagate come festivo??????
Ma con che contratto?
E' da un poi che non raddoppiano come un tempo.
 

danny

Utente di lunga data
la mamma di una bambina che va a scuola con mia nipote, lavora nel settore orafo da 20 anni, a gennaio aveva aperto la p.iva, dopo un mese l'ha chiusa perchè un'azienda della zona le ha fatto un'ottimissima offerta, lei fa 6 ore in orario continuato, così ha anche modo di seguire la figlia il pomeriggio quando esce da scuola, anche in quel settore c'è penuria di dipendenti
Veniamo da te.
No, davvero.
 

danny

Utente di lunga data
ma fa 8 ore al giorno? 50 ore settimanali? non credo... mio cognato fa 30 ore, per dire, le domeniche sono giustamente pagate come festivo, ovvio che se fa apertura debba essere lì 2 ore prima, se fa chiusura invece dopo mezz'ora è fuori
Guarda, mio cognato a 64 anni lavora 5/6 giorni su sette, facendo 300 km al giorno e seguendo vari cantieri. Praticamente sta sulle 12 ore al giorno in media. Dipendente, eh.
30 ore, va beh, ma quanto guadagna? 600 euro?
E' tutto commisurato.
Da mia moglie cercano un part time ma le cifre sono quelle, 5/600 euro.
Con due lavori arrivi ai 1500, forse.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Domeniche pagate come festivo??????
Ma con che contratto?
E' da un poi che non raddoppiano come un tempo.
???????
Veniamo da te.
No, davvero.
se hai voglia, il lavoro lo trovi
Guarda, mio cognato a 64 anni lavora 5/6 giorni su sette, facendo 300 km al giorno e seguendo vari cantieri. Praticamente sta sulle 12 ore al giorno in media. Dipendente, eh.
30 ore, va beh, ma quanto guadagna? 600 euro?
E' tutto commisurato.
Da mia moglie cercano un part time ma le cifre sono quelle, 5/600 euro.
Con due lavori arrivi ai 1500, forse.
la busta paga ovviamente non la so, ma con un part time un impiegato prende mediamente sui 750€, a 20 ore, se lui ne fa 30 sarà sui 1000€, poi ci sono i festivi e gli straordinari
 

danny

Utente di lunga data
???????

se hai voglia, il lavoro lo trovi

la busta paga ovviamente non la so, ma con un part time un impiegato prende mediamente sui 750€, a 20 ore, se lui ne fa 30 sarà sui 1000€, poi ci sono i festivi e gli straordinari
Manco mia moglie ci arriva....
Dai, da noi il full time è poco sopra i 1000 per chi inizia.
Straordinari non li paga nessuno da noi.
Se io sto in ufficio 12 ore sono cazzi miei.
Io ho lo stipendio più alto perché è ancora quello di una vita fa.... Per i giovani è molto più basso.
E attorno è peggio, nel mio settore ormai tanti collaboratori e p. IVA finte.
Dipende dal settore dove lavori...
Quindi... non venite a lavorare nel milanese. Andate in Toscana.
Costo della vita più basso, più scelta per lavorare.
Mi sa che qui da noi le opportunità sono calate.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Manco mia moglie ci arriva....
Dai, da noi il full time è poco sopra i 1000 per chi inizia.
Straordinari non li paga nessuno da noi.
Se io sto in ufficio 12 ore sono cazzi miei.
Io ho lo stipendio più alto perché è ancora quello di una vita fa.... Per i giovani è molto più basso.
dove sono io, lo stipendio da quando sono entrata a quando sono stata assunta a tempo indeterminato, è stato sempre lo stesso, ma io ero già competente nel lavoro, ovvio che se devi entrare e fai uno stage (devi avere l'età però), la paga sia più bassa anche perchè, se non sai fare una sega, sei una palla al piede per chi ti deve insegnare e più che produrre reddito, sei un peso per la ditta, quando io ho fatto l'apprendistato appena diplomata non era previsto neanche un rimborso spese ed effettivamente per 6 mesi ho fatto solo perdere tempo a chiunque
 

danny

Utente di lunga data
dove sono io, lo stipendio da quando sono entrata a quando sono stata assunta a tempo indeterminato, è stato sempre lo stesso, ma io ero già competente nel lavoro, ovvio che se devi entrare e fai uno stage (devi avere l'età però), la paga sia più bassa anche perchè, se non sai fare una sega, sei una palla al piede per chi ti deve insegnare e più che produrre reddito, sei un peso per la ditta, quando io ho fatto l'apprendistato appena diplomata non era previsto neanche un rimborso spese ed effettivamente per 6 mesi ho fatto solo perdere tempo a chiunque
Cosa che un tempo era la norma e veniva pagata normalmente.
Ora sei tu che devi pagare per quello che un tempo per la ditta era la normalità, ovvero formare i propri dipendenti.
O si pensa che un tempo tutti iniziassero a lavorare dotati di esperienza acquisita?
Io iniziai a lavorare nel mio settore con contratto di formazione lavoro, dopo varie tipologie di lavoro, un tentativo di aprire una mia attività etc..
Ricordo ancora il mio primo stipendio, nel 1990.
1.309.000 lire.
Mi sembrava anche molto basso rispetto a quelli che sentivo in giro.
Dopo due anni, con quel contratto, lo stipendio cresceva automaticamente.
Non c'è molto da discutere: gli stipendi si sono contratti, mentre i costi della vita sono aumentati.
Ovvio che un giovane, oggi, abbia una visione meno ottimistica del futuro.
Deve lavorare di più per meno e pagare di più.
Se si rapporta a un 40 enne o peggio a un 50/60 enne gli viene un immediato rigurgito.
Solo che non ha alcuno strumento per cambiare la situazione sociale, può solo pensare di mutare la propria vita.
Anche non lavorando o mandando fanculo chi gli propone troppi sacrifici.
I sacrifici li fai se hai una prospettiva. Se non c'è, che ti frega?
Poi, è ovvio che ci sia chi ha poca voglia di lavorare, è fisiologico.
Ma il problema è che le motivazioni si sono contratte per troppe persone.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Cosa che un tempo era la norma e veniva pagata normalmente.
Ora sei tu che devi pagare per quello che un tempo per la ditta era la normalità, ovvero formare i propri dipendenti.
O si pensa che un tempo tutti iniziassero a lavorare dotati di esperienza acquisita?
Io iniziai a lavorare nel mio settore con contratto di formazione lavoro, dopo varie tipologie di lavoro, un tentativo di aprire una mia attività etc..
Ricordo ancora il mio primo stipendio, nel 1990.
1.309.000 lire.
Mi sembrava anche molto basso rispetto a quelli che sentivo in giro.
Dopo due anni, con quel contratto, lo stipendio cresceva automaticamente.
Non c'è molto da discutere: gli stipendi si sono contratti, mentre i costi della vita sono aumentati.
Ovvio che un giovane, oggi, abbia una visione meno ottimistica del futuro.
Deve lavorare di più per meno e pagare di più.
Se si rapporta a un 40 enne o peggio a un 50/60 enne gli viene un immediato rigurgito.
Solo che non ha alcuno strumento per cambiare la situazione sociale, può solo pensare di mutare la propria vita.
Anche non lavorando o mandando fanculo chi gli propone troppi sacrifici.
I sacrifici li fai se hai una prospettiva. Se non c'è, che ti frega?
Poi, è ovvio che ci sia chi ha poca voglia di lavorare, è fisiologico.
Ma il problema è che le motivazioni si sono contratte per troppe persone.
ma se non impari un lavoro non puoi neanche pretendere, sfondare il divano non ti fa guadagnare
 

Brunetta

Utente di lunga data
se guardi qualsiasi annuncio di offerta lavoro messo sui social, prima ancora di sapere anche solo di cosa si tratti, la gente se ne esce con un intelligentissimo "pagateli i dipendenti, vedrete che dopo li trovate" ma il problema non è trovare il dipendente, bensì trovare quello che fa per te, mesi fa parlavo con una mamma, mia coetanea, che lavora nella grande distribuzione da circa 20 anni, lei mi diceva che nei mesi estivi aveva visto passare 12 persone, solo 2 erano rimasti e ancora avevano da vedere se fossero veramente adatti, gli altri se ne erano andati perchè l'orario 6.30-14.30 oppure 13.00-21.00 non lo volevano fare sostenendo che fosse pesante, lei però lo faceva e aveva pure 2 figli, lei, dipendente, ti guarda e ti dice "la gente non ha voglia di lavorare" questo in toscana
un anno a milano marittima, il nostro vicino d'ombrellone lombardo, raccontava che lui lavorava in una ditta artigianale e lavorava al tornio, un giorno disse al suo capo "trovami un ragazzo prima che vada in pensione, così gli insegno il lavoro" e il suo capo gli rispose "se me lo trovi tu un ragazzo che vuole venire a lavorare qui, ti pago" perchè anche loro faticavano a trovare dipendenti
lo stesso un parente di mio marito che lavora in emilia romagna, anche loro faticano a trovare qualcuno per lavorare
parlando sui social con una ragazza di roma è emerso lo stesso problema, lei ha 44 anni e ti dice che i nuovi ragazzi che arrivano a lavorare da lei, (in ufficio), dormono da in piedi
poi certo, la mia conoscenza è limitata, ma parlando in giro vedo più o meno le stesse cose
tranne quando parlo con danny 🤣 lui vive in un poltereist 🤣
A me più che i fatti incuriosisce l’interpretazione dei fatti e quello che dicono sia dei giovani, sia delle aspettative che i giovani si sono fatti.
Nella mia esperienza, limitatissima nei numeri, nello spazio e meno nel tempo, ho visto gradualmente cambiare l’atteggiamento dei genitori nei confronti dei figli e ipotizzo che questo abbia creato un numero consistente di giovani, non posso quantificare, con aspettative irrealistiche di un mondo del lavoro che dovrebbe adattarsi a loro.
Ma il problema da capire è come i genitori siano cambiati e perché. Altrimenti si formeranno sempre più generazioni di “spostati” ovvero di delusi da una vita che è diversa da come se l’erano prefigurata.
In tutto il mondo occidentale vi sono studi sociali che “fotografano“ il presente e filosofi che lo interpretano.
Personalmente credo che si stia vivendo un periodo di crisi, di cambiamento, ma tutti i periodi sono di crisi e di cambiamento, basti attingere ai propri ricordi di storia per vedere che erano periodi di cambiamento anche 100, 200 o 300 anni fa. Se così non fosse staremmo ancora a strofinare legnetti.
Però con il tempo i cambiamenti sono diventati rapidi e molteplici e temo che le sciocche separazioni tra generazioni, imposte dai media, vogliano bloccare la trasmissione intergenerazionale di competenze e valori.
E ci stanno riuscendo, rendendo ogni generazione isolata e debole.
Potrebbe essere interessante se ognuno riuscisse a ricordare, non a narrare, quali erano i valori e speranze che aveva e come ha cercato di realizzarle e poi come li ha trasmessi ai figli alla luce delle esperienze e delusioni.
 
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