Domanda Esistenziale

Brunetta

Utente di lunga data
Sicuramente...un numero enorme di fake...
Ma se domani hai 10 minuti fai un check di tutti gli iscritti e di chi è sparito dopo x messaggi...
Io sono arrivata qua ..
Ho avuto chi mi ha preso a sberloni...
Ma capendo la mentalità del forum ho continuato ad esserci ma non tutti lo fanno ..
Basta guardare gli ultimi post sull aborto...
Ma trovando utile il tutto io ci rimango...
Altro più delicati abbandonano...
Non viviamo in un tempo educato né nel reale né sui social.
Qualche adolescente può essere sensibile, ma i più no, tra gli adulti poi...
Comunque mi sono abbastanza rotta di questa polemica sul nulla.
 

Brunetta

Utente di lunga data
a) bene, quindi ammettete implicitamente che l'utero in affito per buoncuore è una cazzata ed è solo sfruttamento del corpo femminile.

B) Signore e signori, l'adozione è uno degli istituti giuridici più antichi. proprio perchè fin dai tempi antichi si sa che purtroppo può capitare che un padre ed una madre non siano in grado di crescere un figliolo per N motivi non solo economici e quindi tra atroci sofferenze psichiche senza dubbio, possono decidere di farlo adottare.

c) sta cosa che sarebbe più "umano" ucciderlo in grembo è veramente delirante
a) e b) concordo.
c) invece è detto da chi sente meno pesante interrompere una gravidanza allo stadio iniziale, direi embrionale con l’aborto farmacologico, piuttosto che portare avanti la gravidanza. Per tutti gli N motivi.
Del resto esiste l’aborto spontaneo e non è la stessa cosa, anche quando lo si desidera, perdere un bambino a fine gravidanza,
 

Etta

Utente di lunga data
Ma a volte basterebbe non essere così dirette al secondo messaggio...
Suvvia ..
Basta poco per instaurare un discorso...
Io sono stata messa in croce... più volte ma non me ne sono andata...
Ma io sono così...non tutte lo sono ..
Ah questo pure io. Se dovessi andarmene ad ogni “scema” non ci sarei più qua da un anno e mezzo praticamente. E poi d’altronde chissenefrega quando l’offesa viene dal basso proprio non tocca.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
a) e b) concordo.
c) invece è detto da chi sente meno pesante interrompere una gravidanza allo stadio iniziale, direi embrionale con l’aborto farmacologico, piuttosto che portare avanti la gravidanza. Per tutti gli N motivi.
Del resto esiste l’aborto spontaneo e non è la stessa cosa, anche quando lo si desidera, perdere un bambino a fine gravidanza,
gli è che l'aborto spontaneo può avvenire non solo nelle primissime settimane di gestazione. ma anche quando si è compreso ed accettata l'idea di una nuova vita. e fa male sicuramente altrettanto.

chi sente meno pesante l'IVG precoce denuncia solo di essere vittima del pregiudizio per il quale entro un periodo X tanto non è un essere umano.
come se sia mai avvenuto che una donna partorisse un ornitorinco.

quello che si vuol dire è che l'IVG è una scriminante. che è saggio sia normata perchè appunto per N motivi una gravidanza può non andare avanti e la legge scrimina l'atto ed assicura alla donna le cure necessarie. infatti ogni tanto andrebbe ricordato che il diritto all'obiezione di coscienza inerisce SOLO l'induzione forzata al travaglio, tutto quello che c'è prima e dopo in termini di assistenza NON può essere negato.

detto questo, il primo o la prima che scrive qualcosa che faccia sembrare l'IVG un contraccettivo la/lo banno a vista. ogni tolleranza ha un limite
 

Brunetta

Utente di lunga data
gli è che l'aborto spontaneo può avvenire non solo nelle primissime settimane di gestazione. ma anche quando si è compreso ed accettata l'idea di una nuova vita. e fa male sicuramente altrettanto.

chi sente meno pesante l'IVG precoce denuncia solo di essere vittima del pregiudizio per il quale entro un periodo X tanto non è un essere umano.
come se sia mai avvenuto che una donna partorisse un ornitorinco.

quello che si vuol dire è che l'IVG è una scriminante. che è saggio sia normata perchè appunto per N motivi una gravidanza può non andare avanti e la legge scrimina l'atto ed assicura alla donna le cure necessarie. infatti ogni tanto andrebbe ricordato che il diritto all'obiezione di coscienza inerisce SOLO l'induzione forzata al travaglio, tutto quello che c'è prima e dopo in termini di assistenza NON può essere negato.

detto questo, il primo o la prima che scrive qualcosa che faccia sembrare l'IVG un contraccettivo la/lo banno a vista. ogni tolleranza ha un limite
Ma nessuno pensa cose diverse.
Ma è lapalissiano che perdere un bambino il primo mese è cosa così frequente che non sempre ci si rende conto. Quando si cerca, succede di avere mestruazioni con lieve ritardo e più dolorose del solito.
Mentre perderlo anche a quattro mesi, per non dire a 6 è un parto ed è traumatico in modo enorme.
La percezione individuale è determinante.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Ma nessuno pensa cose diverse.
Ma è lapalissiano che perdere un bambino il primo mese è cosa così frequente che non sempre ci si rende conto. Quando si cerca, succede di avere mestruazioni con lieve ritardo e più dolorose del solito.
Mentre perderlo anche a quattro mesi, per non dire a 6 è un parto ed è traumatico in modo enorme.
La percezione individuale è determinante.
Non e’ vero che nessuno la pensa in modo diverso se in un consultorio invece di dirti “e’ proprio sicura di non volerlo tenere , le diamo una mano noi..ti dicono che tanto quello non puo’ essere chiamato “vita”.
poi,per il resto sono d’accordo con te.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ma nessuno pensa cose diverse.
Ma è lapalissiano che perdere un bambino il primo mese è cosa così frequente che non sempre ci si rende conto. Quando si cerca, succede di avere mestruazioni con lieve ritardo e più dolorose del solito.
Mentre perderlo anche a quattro mesi, per non dire a 6 è un parto ed è traumatico in modo enorme.
La percezione individuale è determinante.
La percezione individuale è individuale
E tu non la sai
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non e’ vero che nessuno la pensa in modo diverso se in un consultorio invece di dirti “e’ proprio sicura di non volerlo tenere , le diamo una mano noi..ti dicono che tanto quello non puo’ essere chiamato “vita”.
poi,per il resto sono d’accordo con te.
Ma ci mancherebbe altro che in un consultorio davvero rompessero dicendo ste cose.
Quando ero incinta del secondo ho fatto la trafila per l’esame dei villi coriali. Il ginecologo dell’ospedale mi ha tenuta lì per spiegarmi dei rischi di aborto e di rimandare a un altro esame più avanti. Ma io non avrei mai voluto perché non mi sarei sentita, in caso di risultati preoccupanti, abortire oltre il terzo mese. Non sapevo neppure se lo avrei fatto presto. E quel colloquio che sottointendeva che sapere lo stato di salute del bambino era inutile perché avrei dovuto accoglierlo comunque io l’ho vissuto come intrusivo e colpevolizzante in anticipo.
So bene che la legge contiene l’invito alla riflessione. Ma resta che fare stare male chi per ragioni sue ha già deciso è assurdo.
Il rispetto per le donne impone il rispetto della decisione.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Jacaranda

Utente di lunga data
Ma ci mancherebbe altro che in un consultorio davvero rompessero dicendo ste cose.
Quando ero incinta del secondo ho fatto la trafila per l’esame dei villi coriali. Il ginecologo dell’ospedale mi ha tenuta lì per spiegarmi dei rischi di aborto e di rimandare a un altro esame più avanti. Ma io non avrei mai voluto perché non mi sarei sentita, in caso di risultati preoccupanti, abortire oltre il terzo mese. Non sapevo neppure se lo avrei fatto presto. E quel colloquio che sottointendeva che sapere lo stato di salute del bambino era inutile perché avrei dovuto accoglierlo comunque io l’ho vissuto come intrusivo e colpevolizzante in anticipo.
So bene che la legge contiene l’invito alla riflessione. Ma resta che fare stare male chi per ragioni sue ha già deciso è assurdo.
Il rispetto per le donne impone il rispetto della decisione.
.
Rompessero? Se vedi davanti a te una persona indecisa e ti proponi di aiutarla stai rompendo? Se ha deciso non la devi ovviamente fare sentire un mostro, ma influenzare la sua decisione dicendo che tanto non e’niente, a me sembra allucinante.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
.
Rompessero? Se vedi davanti a te una persona indecisa e ti proponi di aiutarla stai rompendo? Se ha deciso non la devi ovviamente fare sentire un mostro, ma influenzare la sua decisione dicendo che tanto non e’niente, a me sembra allucinante.
A me è successo il contrario.
Comunque cosa dovrebbero dire per non colpevolizzare?
Una persona incerta ha già considerato l’interruzione. Dovrebbero scegliere per lei?
 

Jacaranda

Utente di lunga data
A me è successo il contrario.
Comunque cosa dovrebbero dire per non colpevolizzare?
Una persona incerta ha già considerato l’interruzione. Dovrebbero scegliere per lei?
L’ha considerata …ma se si confronta non ha ancora deciso… chiede un aiuto… Allora piuttosto si applichi la legge e si spieghi che dev’essere un’estrema ratio . Se non si ha voglia, si dica : “ scelga lei, io sino qui per caso..”
non : tanto e’ un grumo e chissene…
Se proprio vuoi essere indifferente … fai l’indifferente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
L’ha considerata …ma se si confronta non ha ancora deciso… chiede un aiuto… Allora piuttosto si applichi la legge e si spieghi che dev’essere un’estrema ratio . Se non si ha voglia, si dica : “ scelga lei, io sino qui per caso..”
non : tanto e’ un grumo e chissene…
Se proprio vuoi essere indifferente … fai l’indifferente.
E a quel punto, se non si ha voglia, chiudere la baracca, risparmiare i soldi dei contribuenti e andare direttamente dal medico di base a farsi fare l'impegnativa, anzi gli si manda una mail, si scarica la ricetta dal fascicolo sanitario elettronico o si prenota direttamente on line la struttura, così nessuno può permettersi di sindacare...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ma nessuno pensa cose diverse.
Ma è lapalissiano che perdere un bambino il primo mese è cosa così frequente che non sempre ci si rende conto. Quando si cerca, succede di avere mestruazioni con lieve ritardo e più dolorose del solito.
Mentre perderlo anche a quattro mesi, per non dire a 6 è un parto ed è traumatico in modo enorme.
La percezione individuale è determinante.
se è individuale, non puoi presumerla. oggi a 6 mesi le possibilità di sopravvivenza sono ottime. e sul fatto che nessuno pensi cose diverse, lasciaci il beneficio del dubbio

A me è successo il contrario.
Comunque cosa dovrebbero dire per non colpevolizzare?
Una persona incerta ha già considerato l’interruzione. Dovrebbero scegliere per lei?
se è incerta per definizione non ha deciso. se va a chiedere un parere è perchè spera che ci sia una soluzione che non sia l'aborto. quindi quello che tu interpreti per colpevolizzare, magari è solo presentare una serie di opzioni. io sta tarantella che ti legherebbero al letto per non farti abortire l'ho vista solo nei filmacci di propaganda abortista, tanto per citare una tipica leggenda metropolitana.

quello che devono dire sarebbe previsto nel testo della 194. se poi vuoi replicare che quello previsto nella 194 è in buona parte rimasto nel libro dei sogni, ok ti sto dietro. però non è vero che le opzioni non esistano
 
Ultima modifica:

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
quello che devono dire sarebbe previsto nel testo della 194. se poi vuoi replicare che quello previsto nella 194 è in buona parte rimasto nel libro dei sogni, ok ti sto dietro. però non è vero che le opzioni non esistano
Non saremmo in Itaglia, vedi legge 180
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Dal 1983, secondo i dati, le interruzioni sono in costante decrescita.
Anche nelle straniere, che restano comunque la percentuale più alta di richiedenti.

Basta guardare i dati in modo complesso e senza estrapolarli. E soprattutto considerandoli in modo sociale, ossia descrittori sempre parziali di un processo e non di un oggetto.

Questo significa diverse cose: che stanno funzionando interventi atti all'utilizzo dell'interruzione come extrema ratio, che la possibilità di accedere ai farmaci (banalmente avere la pillola del giorno dopo senza ricetta) è aumentata, che l'interruzione farmacologica, che non avviene sul water di casa o almeno non tanto quanto avviene in casa l'infibulazione che poi finisce in urgenza per stepsi in ospedale, che forse forse l'uso di contraccettivi si sta diffondendo.

I consultori hanno il compito di non schierarsi. Prescritto dalla legge.

Il consultorio è un passaggio obbligato se si vuole iniziare il percorso di interruzione.
Non è un luogo morale. E neppure di convincimento.

E' un luogo in cui si analizza, in campo NEUTRO, le opzioni. CONCRETE e in modo PRAGMATICO.
E soprattutto REALISTICO.
Questo è stabilito dalla legge. Spesso inapplicata.

Che un "ti aiutiamo noi" che nel concreto diventa un nulla, meglio farne serenamente a meno.
Se è vero che ci sono difficoltà per la donna che si presenta, diventa pure crudele e vessatorio. E giudicante. Non l'atto ma la persona, nel suo percorso di vita.
Alla stessa stregua di un "liberati" (e quanto è significativa questa parola in relazione alla concezione della maternità in questo paese...)

La legge recita

I consultori familiari istituiti dalla legge 29 luglio 1975, n.
405
, fermo restando quanto stabilito dalla stessa legge, assistono la
donna in stato di gravidanza:
a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla
legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e
assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel
territorio;
b) informandola sulle modalita' idonee a ottenere il rispetto
delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo all'ente locale competente
o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi,
quando la gravidanza o la maternita' creino problemi per risolvere i
quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera
a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la
donna all'interruzione della gravidanza.

Sempre citando la legge

Il consultorio e la struttura socio-sanitaria, oltre a dover
garantire i necessari accertamenti medici, hanno il compito in ogni
caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della
gravidanza sia motivata dall'incidenza delle condizioni economiche, o
sociali, o familiari sulla salute della gestante, di esaminare con la
donna e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta, nel
rispetto della dignita' e della riservatezza della donna e della
persona indicata come padre del concepito, le possibili soluzioni dei
problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la
porterebbero alla interruzione della gravidanza, di metterla in grado
di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere
ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti
gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto



In questo genere di discussione mi piace sempre notare come ci si concentri sulla morale, sul sì e sul no, lasciando quasi del tutto fuori le questioni per cui quella legge è nata.
Alcune delle quali parecchio attuali.

L'utero è mio era uno slogan, in risposta alla condizioni socio storico e culturali del tempo in cui nacque.

Fino al 1978, l’interruzione volontaria della gravidanza era considerata un reato. Nel “codice Rocco” erano previsti una serie di reati tra cui “l’aborto di donna consenziente”, l’aborto di donna “non consenziente”, “l’autoprocurato aborto” e la “istigazione all’aborto”. Del tutto in linea con la concezione culturale dell’epoca era l’attenuante della “causa d’onore” che permetteva la diminuzione delle pene per chi commetteva i reati previsti per l’aborto per “salvare l'onore proprio o quello di un prossimo congiunto”. In questo caso le pene venivano diminuite dalla metà ai due terzi.

Che ancora si parta da un concetto come quello, destoricizzandolo, indica soprattutto il fatto che il processo di autodeterminazione, in particolare per quanto riguarda la percezione delle donne stesse e in collaborazione con gli uomini è ancora di là da venire.
A partire da una discussione in cui donne e uomini considerano l'autodeterminazione non come un atto di proprietà ma come una espressione di una individualità, di un ruolo, e di un corpo sociale, soprattutto, che riconosce se stesso nella storia e nelle condizioni.

Senza parlare del fatto che quella legge, tutto sommato, ha sanitarizzato un atto, meccanicizzandolo.
Uno degli obiettivi era soprattutto legalizzare un atto prima illegale. E puntualmente punito con rigore. (a differenza di uno stupro, che fino al '98 mi pare, era considerato un reato contro la morale e non contro la persona e di conseguenza non punito, con gli strascichi attuali a riguardo.)

Fra i risultati l'etremizzazione e la polarizzazione in due schieramenti, il sì e il no, che non portano ad altro se non ad uno scontro fra idee e ideali. E principi.

In mezzo, tanto per cambiare, c'è il corpo delle donne e anche il benessere dei bambini.

Nel frattempo, interventi di educazione alla sessualità, demoliti.
Fondi spariti.
Scuola devastata.
Sanità ridicolizzata e resa grottesca.
Mondo del lavoro e sostegni concreti alle famiglie (che non siano il bonus di sticazzi e il tu stai a casa che ti diamo 5 euro per il disturbo). E in questo ambito a far testo sono le fasce basse, del lavoro, non quelle alte che tutto sommato dei passi li stanno facendo.
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non e’ vero che nessuno la pensa in modo diverso se in un consultorio invece di dirti “e’ proprio sicura di non volerlo tenere , le diamo una mano noi..ti dicono che tanto quello non puo’ essere chiamato “vita”.
poi,per il resto sono d’accordo con te.
Per fortuna non mi sono mai trovata a dover pensare ad abortire.
Se decidessi, una cosa che proprio non potrei sopportare è qualcuno che cerca di farmi cambiare idea. Se mi dovessero dire “ ti aiutiamo noi” potrei attaccarle alla giugulare
Se decido di abortire vorrei solo che qualcuno mostrasse comprensione per me e mi aiutasse a farlo nel più breve tempo possibile
 
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