Visto che siamo andati sulla politica, il femminismo anni settanta e ottanta aveva proprio rivelato le contraddizioni dei “compagni” che erano anticapitalisti in piazza, ma prevaricatori a letto. E, come il capitalismo e il liberismo si modificano per rendersi più graditi e più pervasivi, vedo che gli uomini (“compagni” o no) siano diventati apparentemente attenti a letto, ma si tratta di una cosa strumentale, sia perché dà più soddisfazione narcisistica, sia perché consente di raggiungere l’obiettivo di consumare maggiormente. Ovvero è stata normalizzata la riduzione della sessualità a merce, che più vale più si ottiene senza denaro.
Da questo mercato restano fuori forse più donne “non conformi” perché merce poco apprezzata. Per questo si è sviluppata una idea contro i corpi conformi o contro la grassofobia, contemporaneamente si è sviluppato l’esibizionismo erotico di donne grasse che credono di ribellarsi a questo consumismo, mentre cercano solo una diversa nicchia di mercato, ma nel mercato restano, annullando ogni altro valore umano, non solo femminile, fuori dal mercato.