Prof accoltellata da studente: bocciato il 16enne, ma la famiglia fa ricorso

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Però in questo caso aggiungi una terza narrazione che dovrebbe valere per quello che è come le 2 precedenti... poi per capire come stanno le cose fai una media delle 3?
Hai il bruttissimo vizio, non mi ricordo se te l'avevo già scritto o l'avevo scritto a qualcun altro, di estrapolare dal contesto e render funzionali al tuo pre-pensiero le informazioni date dall'altro.

Aggiungo, chiedere significa ascoltare la narrazione di quella vita.
La narrazione dipende dalla visione e dalla rappresentazione che quella particolare persona si fa della vita.

Un po' come nelle relazioni, è bellissimo vedere come della stessa relazione, i coinvolti ne diano narrazioni diverse, a volte poco a volte molto.
La narrazione parla di chi narra, non dell'oggetto della narrazione.

Per l'oggetto della narrazione (in questo caso prestazioni scolastiche o sanitarie) è il caso di andare a verificare le prestazioni, non quello che ne racconta la gente.
E farlo secondo parametri qualitativi e quantitativi.


Un po' come per il professor luigino.
Luisa gli stava simpatica e le spiegava bene le cose e le dava tutti 9 e 10, Marisa invece gli stava sul cazzo, non le spiegava le cose e la segava ad ogni interrogazione.

Stesso professore, due narrazioni diverse e opposte.
Le narrazioni parlano di Luisa e Marisa.

Per conoscere il professor luigino vado a incontrarlo direttamente. ;)
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Hai il bruttissimo vizio, non mi ricordo se te l'avevo già scritto o l'avevo scritto a qualcun altro, di estrapolare dal contesto e render funzionali al tuo pre-prepensiero le informazioni date dall'altro.
Allora non ho capito cosa vai a fare dal prof Luigino
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
leggi il post di risposta a parmaletale.

Anche se sarebbe bastato leggere interamente il mio post. :)
Ma io ho letto
E ho compreso
Però non puoi dire che la mia è narrazione
Poi vai a parlare col prof
Perché anche la sua è narrazione
Dovresti vederli tutti e tre da fuori
Così ti faresti la tua narrazione
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma io ho letto
E ho compreso
Però non puoi dire che la mia è narrazione
Poi vai a parlare col prof
Perché anche la sua è narrazione
Dovresti vederli tutti e tre da fuori
Così ti faresti la tua narrazione
Che poi è come dire che se vuoi sapere i fatti devi guardare tutti i TG, da Canale5 a Rai3, il che mi ricorda tale Beppe Braida che con il tormentone "Attentato!" ci ha fatto i soldi a palate
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Che poi è come dire che se vuoi sapere i fatti devi guardare tutti i TG, da Canale5 a Rai3, il che mi ricorda tale Beppe Braida che con il tormentone "Attentato!" ci ha fatto i soldi a palate
Se vuoi sapere la verità non guardare il tg 🤣
Io ormai prendo pure quello come se fosse b&b
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Allora non ho capito cosa vai a fare dal prof Luigino
Vado a

" .... a verificare le prestazioni...E farlo secondo parametri qualitativi e quantitativi.... "

la didattica, per esempio, è misurabile quantitativamente anche in termini di risultati.
A saperlo fare.


E a conoscerlo personalmente. Per ascoltare la sua di narrazione.
Magari lui in Luisa vedeva la ragazzina con pochi mezzi ma grande impegno, gli ricordava la figlia per lo sguardo e alcuni modi. Mentre in Marisa vedeva del menefreghismo, oppure magari vedeva grandi possibilità e non applicazione e lui (il professore) aveva la convinzione (tipica del dopoguerra) che dare i calci in culo fosse estremamente educativo e stimolante.

Non esiste una narrazione vera o una narrazione falsa in sè.
Mettendole insieme ne può uscire un quadro.
Ricordandosi che è comunque un quadro composto di narrazioni. Quindi dati qualitativi e soggettivi.
Rappresentativi solo ed esclusivamente di chi racconta. Dati incompleti e parziali per definizione.


Di certo, come non mi affido a Luisa o Marisa o mia cuggina, nemmeno mi affido al professor Luigino.
Uno vale l'altro per quanto mi riguarda.
Stesso valore.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Che poi è come dire che se vuoi sapere i fatti devi guardare tutti i TG, da Canale5 a Rai3, il che mi ricorda tale Beppe Braida che con il tormentone "Attentato!" ci ha fatto i soldi a palate
In effetti...

MA non sto parlando di fatti, bensì di narrazione di fatti. Che non è la stessa cosa.

Il problema però è informarsi tramite tg...che ormai si occupa fondamentalmente di gossip!

Avendo una lettura molto veloce, come ti dicevo in altro 3d, per me non è un problema svegliarmi la mattina e leggermi i miei 5 o 6 quotidiani mentre mi bevo il caffè. Roba che non mi prende più del tempo del caffè.

Ah..leggo gli articoli, non i titoli. ;) :D
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma io ho letto
E ho compreso
Però non puoi dire che la mia è narrazione
Poi vai a parlare col prof
Perché anche la sua è narrazione
Dovresti vederli tutti e tre da fuori
Così ti faresti la tua narrazione
Che è esattamente quello che succede

Il problema è
1) confondere la narrazione con la raccolta di dati oggettivi senza saperlo
2) convincersi che la propria narrazione abbia la priorità sulle altre, o che sia più oggettiva delle altre e che per questo debba aver credito senza alcuna verifica oggettiva.
3) convincersi che la propria narrazione descriva qualcosa di più ampio della propria realtà e che possa essere quindi generalizzata

Se voglio valutare l'operato di un insegnante il gradimento dei genitori e dei ragazzini sono parametri qualitativi.
Per la valutazione quantitativa esistono altri strumenti.
La valutazione si compone di diversi parametri. Non di certo soltanto qualitativi. (questo step è stato superato negli anni 60 eh, rispetto alla valutazione).

In quel post, appositamente, parlavo di luisa e marisa.

Non di omicron.
Hai avuto un professor luigino di cui vuoi raccontare qualcosa? ;):ROFLMAO:
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Vado a

" .... a verificare le prestazioni...E farlo secondo parametri qualitativi e quantitativi.... "

la didattica, per esempio, è misurabile quantitativamente anche in termini di risultati.
A saperlo fare.


E a conoscerlo personalmente. Per ascoltare la sua di narrazione.
Magari lui in Luisa vedeva la ragazzina con pochi mezzi ma grande impegno, gli ricordava la figlia per lo sguardo e alcuni modi. Mentre in Marisa vedeva del menefreghismo, oppure magari vedeva grandi possibilità e non applicazione e lui (il professore) aveva la convinzione (tipica del dopoguerra) che dare i calci in culo fosse estremamente educativo e stimolante.

Non esiste una narrazione vera o una narrazione falsa in sè.
Mettendole insieme ne può uscire un quadro.
Ricordandosi che è comunque un quadro composto di narrazioni. Quindi dati qualitativi e soggettivi.
Rappresentativi solo ed esclusivamente di chi racconta. Dati incompleti e parziali per definizione.


Di certo, come non mi affido a Luisa o Marisa o mia cuggina, nemmeno mi affido al professor Luigino.
Uno vale l'altro per quanto mi riguarda.
Stesso valore.
Ci dovrebbe essere un sistema di valutazione "impersonale" tipo i KPI che si usano nelle aziende per misurare la qualità di un servizio/reparto, hanno il pregio di essere impersonali, ma il difetto che tutti poi lavorano per lo più in funzione dei parametri per farli risultare come vuole chi comanda.. come ad esempio quando per misurare la "qualità" di un servizio sanitario regionale si prende fra i parametri il tempo necessario per effettuare una visita specialistica dalla prenotazione... risultato: se vai al cup non puoi prenotare la visita fra 6 mesi (che sporcherebbe il dato), ti dicono che non ci sono visite e di ritentare la fortuna più avanti (come quando si tentava di prendere la linea per giocare con la Carrà a mezzogiorno..), così il giorno che per miracolo trovi la visita risulta che te l'hanno data a 2 mesi, ma a 250 km da casa che tanto non è un dato preso in considerazione nei KPI...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ci dovrebbe essere un sistema di valutazione "impersonale" tipo i KPI che si usano nelle aziende per misurare la qualità di un servizio/reparto, hanno il pregio di essere impersonali, ma il difetto che tutti poi lavorano per lo più in funzione dei parametri per farli risultare come vuole chi comanda.. come ad esempio quando per misurare la "qualità" di un servizio sanitario regionale si prende fra i parametri il tempo necessario per effettuare una visita specialistica dalla prenotazione... risultato: se vai al cup non puoi prenotare la visita fra 6 mesi (che sporcherebbe il dato), ti dicono che non ci sono visite e di ritentare la fortuna più avanti (come quando si tentava di prendere la linea per giocare con la Carrà a mezzogiorno..), così il giorno che per miracolo trovi la visita risulta che te l'hanno data a 2 mesi, ma a 250 km da casa che tanto non è un dato preso in considerazione nei KPI...
Una valutazione seria, nel sociale, è sia qualitativa sia quantitativa.
Ed è composta.

E premetto che raramente viene attuata per i costi e la necessità di personale formato nello specifico per farla, mentre una delle caratteristiche del sociale è che siccome si basa sul "volemose tanto bene" tutti fanno tutto che tanto si può imparare!

Quindi, per essere sia qualitativa che quantitativa, come dicevo, prende in considerazione sia le narrazioni (ripulendo i dati) sia i dati quantitativi (metodi e strumenti e risultati).

Non può esser impersonale per il semplice motivo che oggetto e soggetto della valutazione sono persone.
(anche quando sto valutando la qualità dei servizi).

Che poi al bar, o sul forum, ci si scambino esclusivamente le narrazioni deconstestualizzate, come se fossero cristallizzate in un quando e in un dove fuori dal tempo è un altro discorso.

Basta sapere quello che si sta facendo e non assolutizzare.

Quindi io posso ascoltare marisa o luisa o entrambe, ma sono consapevole di che tipo di informazione mi stanno dando.

Altrimenti la discussione diventa la ricerca del sacro graal...che, a quanto ne so, non è ancora stato trovato, o sbaglio? :D
 
Ultima modifica:

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Una valutazione seria, nel sociale, è sia qualitativa sia quantitativa.

E premetto che raramente viene attuata per i costi e la necessità di personale formato nello specifico per farla, mentre una delle caratteristiche del sociale è che siccome si basa sul volemose tanto bene tutti fanno tutto che tanto si può imparare!

Quindi, per essere sia qualitativa che quantitativa, come dicevo, prende in considerazione sia le narrazioni (ripulendo i dati) sia i dati quantitivi (metodi e strumenti e risultati).
Ma, relativamente alla formazione, sono costi o investimenti? Perchè formare come Cristo comanda un organico ha sicuramente dei costi, ma che poi si "ripagano" perchè hai squadre di gente che sa quel che fa e come farlo, mentre mandare gente "allo sbaraglio" che tanto si impara genera frustrazione, scontento galattico di utenti e operatori, assenteismo, burn out e in definitiva costi ben più alti della mera formazione..
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma, relativamente alla formazione, sono costi o investimenti? Perchè formare come Cristo comanda un organico ha sicuramente dei costi, ma che poi si "ripagano" perchè hai squadre di gente che sa quel che fa, e come farlo, mentre mandare gente "allo sbaraglio" che tanto si impara genera frustrazione, scontento galattico di utenti e operatori, assenteismo, burn out e in definitiva costi ben più alti della mera formazione..
Concordo che la teoria sarebbe questa.
Ossia la formazione considerata investimento e non semplicemente sul singolo, ma sul sistema stesso. (che sia un servizio o una azienda).
Con la conoscenza intesa come bene di scambio. (questa a me sembra quasi una battuta oramai, e mi fa ridere anche solo pronunciare questa frase ;) :D )

Il dato concreto, sto generalizzando e so che esistono contesti virtuosi e anche molto, è invece che la formazione è vista come un costo.
Senza neppure percepire che il non formare diviene pure un debito, sul breve medio e lungo periodo.


A te risulta che il nostro sistema paese stia ragionando in un qualche modo in questi termini?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Concordo che la teoria sarebbe questa.
Ossia la formazione è un investimento e non semplicemente sul singolo, ma sul sistema stesso. (che sia un servizio o una azienda).

Il dato concreto, sto generalizzando, so che esistono contesti virtuosi e anche molto, è invece che la formazione è vista come un costo. Senza neppure percepire che il non formare diviene pure un debito, sul breve medio e lungo periodo.

A te risulta che il nostro sistema paese stia ragionando in un qualche modo in questi termini?
Assolutamente no, e il motivo è che chi decide, politicamente parlando, non viene valutato a KPI, ma sul gradimento della signora Pina (mia nonna con Alzheimer, pace all'anima sua), il cui voto vale tanto quanto il tuo e il mio, e chi amministra viene valutato su bilanci di brevissima durata (senza una visione nemmeno a medio termine) dove se risparmi 2 euro sembra che hai risolto il problema degli interessi sul debito pubblico, mentre ne stai creando di nuovo
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Assolutamente no, e il motivo è che chi decide, politicamente parlando, non viene valutato a KPI, ma sul gradimento della signora Pina (mia nonna con Alzheimer, pace all'anima sua), il cui voto vale tanto quanto il tuo e il mio
Io vivo in una zona parecchio ricca.
Da generazioni.

La mia generazione sarebbe potuta andare serenamente a studiare ad Harvard. E non esagero.
E invece la maggioranza a 15 anni lavorava già nell'azienda, di famiglia spesso.

I figli visti come contenitori delle eredità del passato per intenderci.

La ricchezza che ad oggi esiste, ed è ben sopra la media nazionale, è meno di quella che potrebbe essere se invece di spedire i ragazzini di allora a lavorare in nome del guadagno a breve termine si fosse investito in formazione per un progetto a lungo termine.

Questo per dire che la miopia di chi ci rappresenta è ben rappresentata dai votanti. :)

Qui esistono aziende virtuose, innovative, con welfare serio interno, formazione pagata dall'azienda e reti sparse in tutto il mondo.
Ma sono la minoranza.

La maggioranza è ancora lì che si fa le seghe sul far girare apprendisti sottopagati per risparmiare 4 euro.

Sono in poltrona ad osservare cosa faranno quando dovranno passare all'automazione (come le aziende virtuose già hanno fatto) e non avranno nè la gente formata per progettare nè quella formata per lavorare.

Probabilmente pagheranno. fin tanto che avranno soldini per farlo.

Ma sono già in ritardo di decenni. E già incartati dal ritardo.
Ogni mese che passa l'investimento possibile si trasforma in debito anche se il bilancio dell'azienda è attivo.

I 30enni lo sanno...e infatti se ne vanno dove intravedono un futuro.

Qui non è politica...qui è testa della gente che non sa pensare in termini prospettici e non sa vedere che esiste un mondo fuori dalla narrazione condivisa in questo piccolo pezzetto di terra.



EDIT: per amor di chiarezza, quando parlo di sistema paese non mi riferisco alla politica. Mi riferisco al corpo sociale del paese. Che è dove avvengono le decisioni concrete, al netto della politica.

Poi...leggevo di un imprenditore osannato che ritiene e dichiara che ben vengano quelli che non sanno un cazzo, manco come è scritto il loro contratto. Serve manovalanza che non si occupi di altro. Che se suo figlio vuol a studiare lo manda fuori di casa (ma il figlioletto che non deve studiare sta studiando in tre lingue in scuola esclusiva e super pagata con insegnanti dedicati).
In perfetto stile produci, consuma crepa. E non farti domande soprattutto. Incazzati spesso e trova nemici esterni verso cui dirigere la tua frustrazione. Meglio se questi nemici sono le istituzioni, contenitori pensati anche per questo.
Meno pensi meglio è (schiavo)! (per il guadagno boomer a breve termine che lascerà alle prossime generazioni le macerie se va bene).
 
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omicron

Pigra, irritante e non praticante
Che è esattamente quello che succede

Il problema è
1) confondere la narrazione con la raccolta di dati oggettivi senza saperlo
2) convincersi che la propria narrazione abbia la priorità sulle altre, o che sia più oggettiva delle altre e che per questo debba aver credito senza alcuna verifica oggettiva.
3) convincersi che la propria narrazione descriva qualcosa di più ampio della propria realtà e che possa essere quindi generalizzata

Se voglio valutare l'operato di un insegnante il gradimento dei genitori e dei ragazzini sono parametri qualitativi.
Per la valutazione quantitativa esistono altri strumenti.
La valutazione si compone di diversi parametri. Non di certo soltanto qualitativi. (questo step è stato superato negli anni 60 eh, rispetto alla valutazione).

In quel post, appositamente, parlavo di luisa e marisa.

Non di omicron.
Hai avuto un professor luigino di cui vuoi raccontare qualcosa? ;):ROFLMAO:
Nessun professor luigino
Ma prof incompetenti ed incapaci tanti
E ce ne sono tuttora purtroppo, forse anche più di prima
Oltre che totalmente inadatti ad insegnare
Ci vorrebbe un bel test attitudinale e perché no, anche psichiatrico, prima di assumere certi personaggi
Ho una cugina, diplomata alle magistrali (allora si chiamavano ancora così), che è schizofrenica, fa la maestra d’appoggio
Te lo immagini quel povero bambino che dipende da lei?
 
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