L’amante ideale

Marjanna

Utente di lunga data
Hai posto un problema non da poco.
Credo che i professionisti, insegnanti o medici ecc, possano essere affidabili o no individualmente, ma lo debbano essere come categoria. Essere dipendenti statali, per me, è una garanzia sia perché sono chiari i criteri di assunzione, al di là del titolo di studio, e soprattutto è escluso il tornaconto personale. Racconto spesso che a sedici anni andai a una visita di controllo dal dentista. Quello mi individuò 4 carie ai molari e mi diede appuntamento per la settimana successiva a cui non andai. Ho ancora quei molari, sani.
Ugualmente dell’amante ideale io ho sentito parlare qui. Tutte le mie conoscenze fuori da qui pensano che amanti siano persone che si innamorano e che non vogliono rompere un impegno importante per la presenza di figli, ma soffrono per non poter vivere liberamente la relazione e che, prima o poi, sarà una cosa che faranno.
Solo qui gli amanti sono visti come un servizio collaterale e che non può avere nessuna aspirazione a una relazione alla luce del sole. E chi ci ha creduto viene definito da ingenuo, nel migliore dei casi, a facocera.
E’ un tema che può facilmente portare a trattarlo secondo le proprie vicissitudini personali, cosa che comprendo, anche se mi chiedo se si rischia di andarsi a impantare, uscendo dal tema. Lo dico anche a me stessa, sia chiaro.

Ho letto tutto e rispondo dove mi fai domande.
Non commento il sopra perché non lo condivido e mi sono rotto i coglioni delle polemiche, in generale, non solo qui.
Appagamento di idee che mi sono fatto? Mica ne ho bisogno, se ho una idea, una considerazione, una valutazione, è già nata e consolidata, l’evento mentale e’ già avvenuto, non mi serve appagarlo o confermarlo.
Sul rimanere in superficie ne parli tu, non so cosa significhi.
Io non do fiducia a gocce, o mi fido o non mi fido.
E se non c’è fiducia subito gira i tacchi. E se viene a mancare dopo non è che resto per convenienza, giro i tacchi comunque. Come fatto, anche con persone con cui non ho avuto rapporti sentimentalsessuali.
Recentemente e molto severamente ho detto ad uno dei miei figli che non ho fiducia in lui per alcune vicende in cui ha dimostrato di non esserne meritevole, quantomeno della mia.
Parole dure, parole severe, parole sincere.
Non tombali, perché la vicende della vita evolvono. Anche in peggio.
Lavori fatti per buon cuore? Non esistono lavori fatti per buon cuore. Esistono lavori e opere che appagano il portafoglio e l’ego. Nient’altro.
Chi fa opere di bene anche se stiamo andando OT lo fa unicamente per se stesso. Il benefattore lo fa per sentirsi meno sporco. Nient’altro ed a qualunque livello di beneficenza.
Tuttavia se fa bene il suo mestiere a prescindere dal motivo io non ho timori a concedergli la mia fiducia.
Come già scritto più volte non è l’amante in se che crea casini ma il non sapere gestire i rapporti umani.
Nei miei casi, che sono gli unici di cui posso parlare, casini non ce ne sono stati. Culo? 547 casi di culo? Chi lo sa.

Cosa è per me la fiducia?
Come dicevo non esiste una fiducia universale ma specifica sul ruolo ricoperto dalla persona di cui mi fido nei miei confronti.
Quindi se il mio andrologo è anche uno stupratore seriale, ma mi cura come si deve, io mi fido di lui come andrologo e non ne cerco un altro.
Sostanzialmente mi fido delle persone che si muovono in maniera adatta al ruolo che ricoprono nella mia vita, maniera valutabile con elementi di valutazione concreti.
Che poi la persona a pelle può anche non piacere, ma se soddisfa i criteri per cui è lì con me in quel ruolo li, da parte mia ha piena fiducia.
Anni fa per la cura di un mio figlio ci siamo affidati ad una dottoressa del Buzzi, che a pelle non potevo nemmeno annusarla, mi stava troppo sulle palle come modo di fare, eppure ha soddisfatto tutte le nostre aspettative quindi come medico io la consiglio ancora anche se credo sia in pensione ora, la consiglio perché ha guadagnato la mia fiducia e non certo con la simpatia. Ma a me serviva un medico competente e risolutore, non per forza anche simpatico.
Non so dove hai visto la polemica.
La rottura di coglioni, a monte, purtroppo la noto in molte persone adulte, e crea non pochi problemi di comunicazione.
Comprendo "il carico" della rottura di coglioni, del non poter fare trattati per ogni cosa, però a volte vedo proprio esplodere per un niente.
L’ultimo è stato un signore che ho chiamato per avere un preventivo per un lavoro. Probabilmente era stanco, e ha abbozzato velocemente i processi che avrebbe svolto. Anche io ero stanca. Ho chiesto il prezzo. Mi ha risposto "1000 euro". Un secondo dopo è sbottato chiedendomi se era troppo, dicendo che altrimenti se ne andava via immediatamente. Io non avevo fatto niente. Detto niente. Neppure avevo elaborato il costo sul lavoro da svolgere.
Mi avrebbe dovuto mandare un preventivo scritto, più preciso, ma non si è più fatto sentire.
Vedi tornando a quanto ho scritto sopra in risposta a Brunetta, spesso qui nel trattare una tematica, si entra in vicissitudini personali. Leggendo la tua, con la dottoressa a cui ti sei rivolto per tuo figlio, tu mi dici che "ha soddisfatto tutte le nostre aspettative quindi come medico io la consiglio". Possiamo facilmente capire che la tua aspettativa fosse di risoluzione rispetto ai problemi di salute del figlio. Tu quindi ti sei rivolto a questa dottoressa, che a pelle ti stava sulle palle, ma hai seguito quanto vi ha consigliato. Quindi ti sei fidato (affidato) e, posto che ti ha risolto il problema, la trovi affidabile per il ruolo che svolge.
E questa è il tipo di valutazione più diffusa nel definire un medico bravo (quello bravo!).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché qui c'è esperienza e di conseguenza si è scettici su determinate convinzioni che ha più facilmente chi ha un approccio occasionale alla materia.
Innamorarsi di un amante è una pessima cosa: direi che si va oltre al tradimento, e l'amante nell'accezione moderna non è più definibile tale.
Chi si innamora di un'altra persona è alla ricerca, probabilmente non conscia, di una nuova relazione.
Perché pessima idea?
Perché non è detto che l'altra persona la pensi allo stesso modo (potrebbe facilmente essere un seriale), e perché nell'amantato a un certo punto ci si troverà di fronte a un bivio: o puntare a una relazione ufficiale, mollando la famiglia, oppure finire la parallela con grande sofferenza.
Di certo è che quando ci si innamora si fanno tante cazzate in più ed è più facile essere scoperti o perlomeno visti.
E nell'idealità della cosa, per quanto come esseri umani possa essere concreta una visione ideale, l'amante ideale è quella che mantiene la sua posizione corretta in una relazione parallela. Ma ideale e realtà non sono sinonimi, semmai il primo è un'aspirazione.
Fuori da qui, avere un amante o una amante è considerata una cosa rara e deprecabile. C’è chi mi chiede perché frequento “gentaglia“.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
no io no.... ma non ti basta mai niente a te ?
Una per volta, mi basta sempre…😉

Perché poi dura.

E’ un tema che può facilmente portare a trattarlo secondo le proprie vicissitudini personali, cosa che comprendo, anche se mi chiedo se si rischia di andarsi a impantare, uscendo dal tema. Lo dico anche a me stessa, sia chiaro.



Non so dove hai visto la polemica.
La rottura di coglioni, a monte, purtroppo la noto in molte persone adulte, e crea non pochi problemi di comunicazione.
Comprendo "il carico" della rottura di coglioni, del non poter fare trattati per ogni cosa, però a volte vedo proprio esplodere per un niente.
L’ultimo è stato un signore che ho chiamato per avere un preventivo per un lavoro. Probabilmente era stanco, e ha abbozzato velocemente i processi che avrebbe svolto. Anche io ero stanca. Ho chiesto il prezzo. Mi ha risposto "1000 euro". Un secondo dopo è sbottato chiedendomi se era troppo, dicendo che altrimenti se ne andava via immediatamente. Io non avevo fatto niente. Detto niente. Neppure avevo elaborato il costo sul lavoro da svolgere.
Mi avrebbe dovuto mandare un preventivo scritto, più preciso, ma non si è più fatto sentire.
Vedi tornando a quanto ho scritto sopra in risposta a Brunetta, spesso qui nel trattare una tematica, si entra in vicissitudini personali. Leggendo la tua, con la dottoressa a cui ti sei rivolto per tuo figlio, tu mi dici che "ha soddisfatto tutte le nostre aspettative quindi come medico io la consiglio". Possiamo facilmente capire che la tua aspettativa fosse di risoluzione rispetto ai problemi di salute del figlio. Tu quindi ti sei rivolto a questa dottoressa, che a pelle ti stava sulle palle, ma hai seguito quanto vi ha consigliato. Quindi ti sei fidato (affidato) e, posto che ti ha risolto il problema, la trovi affidabile per il ruolo che svolge.
E questa è il tipo di valutazione più diffusa nel definire un medico bravo (quello bravo!).
Si, parlavo anche di altro però, mica solo della dottoressa.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Fuori da qui, avere un amante o una amante è considerata una cosa rara e deprecabile. C’è chi mi chiede perché frequento “gentaglia“.
Fuori da qui dove? In ambito tribunalesco è auspicabile trombarsi le specializzande. Guai se non si fa. Ma pure in ospedale si consiglia vivamente di trombarsi le specializzande.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Per me è aspettarsi da una persona un certo comportamento in base a come la conosco fino a quel momento.. in senso probabilistico ovviamente.. esempio: sto con questa persona e da come la conosco mi sembra molto improbabile che possa tradirmi, se lo facesse sarebbe una cosa che non mi aspetterei... dunque può avere valore anche in negativo, esempio la santa donna della mia prima morosa... avevo totale fiducia nei suoi tradimenti e non mi sarei aspettato che si facesse scappare qualche occasione... poi purtroppo si tende a sottovalutare l'aspetto probabilistico, il rischio... fidarmi di un partner non vuole dire mettere le mani sul fuoco, ma purtroppo mi sono ustionato parecchie volte
Non ho capito il neretto. Avevi totale fiducia nei suoi tradimenti?

Si, parlavo anche di altro però, mica solo della dottoressa.
Quindi per te la fiducia è che l’altro risponda ai tuoi bisogni.
Però tu ti sei fidato prima del risultato, nel caso della dottoressa.
Immagino che tu lo abbia fatto, appunto perchè era "dottoressa", quindi con fiducia nel suo percorso di studi.

Nel caso di una relazione extra, visto che molti si conoscono via chat, la fiducia viene riposta nella condivisione del concetto di amantato, magari provando a esplorare la visione dell’altro attraverso qualche scambio di battute. Mi sembra poco, dico poco a livello di tempo, viste le situazioni drammatiche che possono esplodere dopo la scoperta di un tradimento. Ma è possibile che l’esperienza personale giochi parecchio in questo.
 

danny

Utente di lunga data
Fuori da qui, avere un amante o una amante è considerata una cosa rara e deprecabile. C’è chi mi chiede perché frequento “gentaglia“.
Fuori di qui è pieno di gente che ha amanti ma non lo dice e lo negherebbe in qualsiasi caso.
Questo è un posto strano perché tanti qui confessano cose che altrove restano inconfessabili, vuoi soltanto per tutelare un segreto che potrebbe fare danni enormi.
Ma anche qui non tutti si aprono e trovo la cosa più che comprensibile, forse doverosa.
Io ho imparato a non fidarmi di cosa dice la gente: quello che si disprezza a parole sovente è ciò che si apprezza in segreto.
 

danny

Utente di lunga data
Fuori da qui dove? In ambito tribunalesco è auspicabile trombarsi le specializzande. Guai se non si fa. Ma pure in ospedale si consiglia vivamente di trombarsi le specializzande.
Quando operarono mia moglie, in anestesia, locale, lei si dovette sorbire il racconto di tutte le tresche ospedaliere. Il bel giovane chirurgo che si faceva le specializzande in una specie di mercato delle vacche narrato agli assistenti. Non so perché poi in quell'ospedale è pieno di fighe. Anche una che conosco, laureanda, è particolarmente graziosa. Sarà questo, non lo so, ma di certo scopano di più in quell'ospedale che nel mio ufficio.
Va beh, come paragone non è granché. Più in quell'ospedale che in questo forum.
Forse meglio. 😂
Forse
 

Foglia

utente viva e vegeta
In realtà era un gioco di parole.
Un po’ come Wilde che diceva che il marito ideale rimane celibe.

Se però consideriamo il termine fedele come rispondente della fiducia di cui si gode, allora direi che è una componente essenziale, specialmente fra amanti.
Ah ecco, ok ;)
Chiedo venia, è un po' che non riesco a leggere :)
Su questo concordo: come dicevo prima, che non dica (per lo meno TROPPE ) balle, in un rapporto in cui di fatto non entrano in gioco progetti e/o implicazioni di lunga durata. Su questo d'accordissimo :)
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non ho capito il neretto. Avevi totale fiducia nei suoi tradimenti?
Ho scritto di getto e mi sono espresso male... intendevo che una volta inquadrato il personaggio intuivo più o meno che comportamento aspettarmi, arrivando al paradosso che mi avrebbe stupito di più la sua "fedeltà" della sua "infedeltà". Paradosso perchè la definizione di fiducia sarebbe: "Attribuzione di potenzialità conformi ai propri desideri, sostanzialmente motivata da una vera o presunta affinità elettiva o da uno sperimentato margine di garanzia: aver f. in una persona, nel progresso, nelle proprie forze", e l'"infedeltà" non è che fosse proprio conforme ai miei desideri...
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Fuori di qui è pieno di gente che ha amanti ma non lo dice e lo negherebbe in qualsiasi caso.
Questo è un posto strano perché tanti qui confessano cose che altrove restano inconfessabili, vuoi soltanto per tutelare un segreto che potrebbe fare danni enormi.
Ma anche qui non tutti si aprono e trovo la cosa più che comprensibile, forse doverosa.
Io ho imparato a non fidarmi di cosa dice la gente: quello che si disprezza a parole sovente è ciò che si apprezza in segreto.
Quindi non esistono persone che rispettano i patti e ritengono cosa brutta tradire?
È un discorso vecchio, ma prova sul posto di lavoro a passare informazioni alla concorrenza...
 

Marjanna

Utente di lunga data
Fuori di qui è pieno di gente che ha amanti ma non lo dice e lo negherebbe in qualsiasi caso.
Questo è un posto strano perché tanti qui confessano cose che altrove restano inconfessabili, vuoi soltanto per tutelare un segreto che potrebbe fare danni enormi.
Ma anche qui non tutti si aprono e trovo la cosa più che comprensibile, forse doverosa.
Io ho imparato a non fidarmi di cosa dice la gente: quello che si disprezza a parole sovente è ciò che si apprezza in segreto.
Ma al limite fai una media delle due realtà presentate. Tu, pur essendo fedele, ora ti chiedi perchè si sia fedeli, praticamente hai invertito la domanda tipica del tradito, che invece si chiede perchè sia stato tradito. E mi va il pensiero al sentirsi disorientata di @Morale17.
Leggendo il forum io leggo i pensieri di PERSONE. Posso trovare interessante il pensiero di X traditore, valutarlo, e possono trovare che un altro traditore ha scritto delle puttanate al pari di favole inventate da un bambino.
Ho letto di chi, arrivato sconvolto dal tradimento subito, ha aperto la sua visione a relazioni extra, fino allo scambio di coppia, ect. per rimanere con il traditore.
Io non so, per mio limite di conoscenza, quanto siano sani i processi mentali che portano -ingoiato un rospone enorme- a dichiarare di essere una coppia felice.



Ho scritto di getto e mi sono espresso male... intendevo che una volta inquadrato il personaggio intuivo più o meno che comportamento aspettarmi, arrivando al paradosso che mi avrebbe stupito di più la sua "fedeltà" della sua "infedeltà". Paradosso perchè la definizione di fiducia sarebbe: "Attribuzione di potenzialità conformi ai propri desideri, sostanzialmente motivata da una vera o presunta affinità elettiva o da uno sperimentato margine di garanzia: aver f. in una persona, nel progresso, nelle proprie forze", e l'"infedeltà" non è che fosse proprio conforme ai miei desideri...
Quindi tu sei stato con una donna infedele, sapendo che era infedele... :unsure:
Non sempre leggo il forum e non ho seguito la tua storia.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quindi tu sei stato con una donna infedele, sapendo che era infedele... :unsure:
Non sempre leggo il forum e non ho seguito la tua storia.
Si, ma era il 1993 e avevo 21 anni e zero esperienza io e 17 anni e tanta esperienza lei..
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quantifica “tanta esperienza” a 17 anni
Diceva che quelli delle medie non contavano, perchè erano cose fugaci del tipo "oggi mi metto con te, domani con quell'altro", mentre cominciava a contare dalle superiori, credo una decina fino a quel momento, di cui gli ultimi 7/8 con rapporti completi. Rispetto a me che ero KV era tanta roba, non so in assoluto..
 
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