Ma anche no.Come Etta insomma….![]()
E senza (apparentemente) ambizioni. Lo ho scritto più sù.Ho provato a smuovere qualcosa in questo racconto, inutilmente.
Questa cinquantenne sembra di un altro tempo per mille cose, ma soprattutto per aver sposato un uomo dominante, che lei apprezza perché tale, ma tanto buono da farle fare la moglie/madre e da riconoscere di essersi arrabbiato per niente per non aver trovato qualcosa. Ma intanto lei è una adulta senza lavoro, senza conoscenze proprie.
voi chi?Ma lei ha scritto venti righe su di sé.
Siete voi fantastici che commentate e date giudizi e diagnosi.
Non si è smossa nemmeno con le mie provocazioni.
Conosco l'ambiente militare, direttamente. Quindi non smentirmi dicendo "altra epoca/altro mondo". Sono cresciuta in un villaggio azzurro, con militari, mogli di militari, figli di militari. Quasi tutte le mogli erano casalinghe, alcune di loro avevano smesso di lavorare appena sposate. Per mentalità, motivi "pratici" ecc ecc, era "meglio" che stessero a casa, i mariti provvedevano a tutto.Ho provato a smuovere qualcosa in questo racconto, inutilmente.
Questa cinquantenne sembra di un altro tempo per mille cose, ma soprattutto per aver sposato un uomo dominante, che lei apprezza perché tale, ma tanto buono da farle fare la moglie/madre e da riconoscere di essersi arrabbiato per niente per non aver trovato qualcosa. Ma intanto lei è una adulta senza lavoro, senza conoscenze proprie.
inutile spiegare, tanto non capisceConosco l'ambiente militare, direttamente. Quindi non smentirmi dicendo "altra epoca/altro mondo". Sono cresciuta in un villaggio azzurro, con militari, mogli di militari, figli di militari. Quasi tutte le mogli erano casalinghe, alcune di loro avevano smesso di lavorare appena sposate. Per mentalità, motivi "pratici" ecc ecc, era "meglio" che stessero a casa, i mariti provvedevano a tutto.
Tutto questo presuppone, però, un "prendere le distanze" che qui non ho visto.La mia ipotesi si basa su alcune autonome riflessioni ponderate (ovviamente, non certezze), e precisamente che:
- lei è in una condizione di prostrazione psicologica evidente, affetta da crisi d'ansia per l'enormità della situazione che si è venuta a creare; non ha la minima idea su come uscirne (vedi mantra che ripete sull'essere stata fedele al marito unico uomo della sua vita); ha attuato una rimozione del suo passato prossimo (dice di non ricordare l'uomo con il quale si accompagnava), perché troppo angoscioso, ma rischia di essere travolta (e la sua visita di qualche giorno fa al PS appare un chiaro indizio);
- lui ha preso una decisione (quella di separarsi), per molti versi, obbligata dalla situazione creata dalla moglie: particolarmente se effettivamente è stato allertato dalla sicurezza interna dello Stato Maggiore Difesa (II Reparto Informazioni e Sicurezza) o comunque ha riferito l'accaduto, come farebbe pensare la sua decisione di chiedere e poi ottenere rapidamente un incarico all'estero (l'Ufficio Addettanze Militari all'Estero, guarda caso, fa parte del II Reparto I & S);
- l'opener non ha la minima idea del macello che probabilmente ha creato, anche con riferimento a possibili riflessi sulla carriera del marito; deve cercare di curarsi e di raggiungere un equilibrio psicologico, nell'ordine, per sé, per i figli e per il marito;
- i fatti riferiti (relazione extra durata un anno) potrebbero essere ricollegabili (anche) al disagio causato dalla pandemia COVID-19 (i tempi ci sono);
- potrebbe avere a disposizione un anno, un anno e mezzo, per iniziare e svolgere un percorso di analisi e sostegno psicologico mentre il marito si tratterrà all'estero, meglio se si rivolgesse a strutture mediche (Consultori Psicologici) delle Forze Armate; a tale proposito potrebbe informarsi sulle modalità di accesso che si trovano descritte al link
NUOVA DIRETTIVA SANITA’ MILITARE: CONSULTORI PSICOLOGICI A FUNZIONAMENTO INTERFORZE IN FAVORE DEL PERSONALE DELLA DIFESA PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DELLA PANDEMIA DA COVID-19
Trovo che potrebbe essere una soluzione praticabile che, magari con il tempo, potrebbe anche condurre ad un superamento dell'attuale crisi (anche una riappacificazione tra coniugi), che allo stato appare ingovernabile se non si prendono provvedimenti.
Ma è una semplice idea che mi è venuta girovagando per il Web.
È vero, la mia collega è militare, le mogli dei suoi colleghi sono tutte casalingheConosco l'ambiente militare, direttamente. Quindi non smentirmi dicendo "altra epoca/altro mondo". Sono cresciuta in un villaggio azzurro, con militari, mogli di militari, figli di militari. Quasi tutte le mogli erano casalinghe, alcune di loro avevano smesso di lavorare appena sposate. Per mentalità, motivi "pratici" ecc ecc, era "meglio" che stessero a casa, i mariti provvedevano a tutto.
L'autrice del thread ormai deve farlo: non ha alternative, secondo me.Tutto questo presuppone, però, un "prendere le distanze" che qui non ho visto.
Un mio lontano cugino mi raccontava lo stessoConosco l'ambiente militare, direttamente. Quindi non smentirmi dicendo "altra epoca/altro mondo". Sono cresciuta in un villaggio azzurro, con militari, mogli di militari, figli di militari. Quasi tutte le mogli erano casalinghe, alcune di loro avevano smesso di lavorare appena sposate. Per mentalità, motivi "pratici" ecc ecc, era "meglio" che stessero a casa, i mariti provvedevano a tutto.
Non è una scusa, è semplicemente un cambio di prospettiva dopo che hai preso coscienza della situazione. Prima di scoprire il tradimento lo esorcizzavi, perché lo consideravi una mancanza di rispetto, di cui anche l'altra persona non si sarebbe "macchiata" nei tuoi confronti. Dopo la scoperta del tradimento hai la certezza che la "controparte" non si è fatta problemi, e quindi perché continuare a mantenere un patto di lealtà unilateralmente?Quindi giusto per capire, stavano facendo la pace, poi quando lui ha tradito ha usato la scusa del corno precedente come alibi per dare un calcio in culo alla moglie, giusto?
Tutti coloro che scrivono storie. In particolare Alphonsevoi chi?
Ben lo so.Conosco l'ambiente militare, direttamente. Quindi non smentirmi dicendo "altra epoca/altro mondo". Sono cresciuta in un villaggio azzurro, con militari, mogli di militari, figli di militari. Quasi tutte le mogli erano casalinghe, alcune di loro avevano smesso di lavorare appena sposate. Per mentalità, motivi "pratici" ecc ecc, era "meglio" che stessero a casa, i mariti provvedevano a tutto.
Dove sta la mia amicaBen lo so.
Ma è per questo che ho idee sui militari. Tu me le hai solo confermate.
Credo che la tua frequentazione sia stata dettata dalla volontà che lui (lo spasimante) continuasse a corteggiarti. Infatti, magari non incontrandolo, lui avrebbe desistito e non si sarebbe fatto più sentire, e tu avresti perso il corteggiatore, quindi magari lo hai fatto solo per continuare a mantenere vivo questo diversivo, anche se non interessata a lui fondamentalmente (ma interessata a quello che ti dava, della serie avrebbe potuto essere chiunque altro). Ciò non toglie che quello che dice tuo marito è coerente (tipo baciarsi in pubblico, e se non ti avesse scoperta probabilmente ti saresti spinta oltre, sempre nella logica di mantenere il tuo spasimante). Come diversivo avresti potuto trovarti un hobby o un lavoretto.Ho sempre amato mio marito non ho mai guardato altri uomini, questo per quasi un anno mi ha corteggiata, ci siamo visti dopo quasi un anno che chattavamo, non ho mai trascurato mio marito, forse nell ultimo periodo ero un po distratta, non nascondo che mi intricava la situazione non l uomo, non so spiegare ero come sdoppiata, quando sono tornata con i piedi per terra mi sono resa conto del danno che ho fatto oltre a mio marito ma anche e soprattutto a me stessa
Perché la fedeltà è una risorsa da offrire soprattutto a se stessi, non qualcosa da rispettare o da richiedere. E chi fa corna per secondo non è più disonesto di chi le ha fatte per primo.Non è una scusa, è semplicemente un cambio di prospettiva dopo che hai preso coscienza della situazione. Prima di scoprire il tradimento lo esorcizzavi, perché lo consideravi una mancanza di rispetto, di cui anche l'altra persona non si sarebbe "macchiata" nei tuoi confronti. Dopo la scoperta del tradimento hai la certezza che la "controparte" non si è fatta problemi, e quindi perché continuare a mantenere un patto di lealtà unilateralmente?
Non lavorare fuori casa è una scelta rispettabile, come ogni scelta.Dove sta la mia amica
Quasi tutte le donne sono casalinghe
Non solo le mogli dei militari
Dove sto io la casalinga la fa chi non ha voglia di lavorare![]()
si però è lecito chiedere quello che si dà, soprattutto se si crede fermamente nella reciprocità dei rapporti.Perché la fedeltà è una risorsa da offrire soprattutto a se stessi, non qualcosa da rispettare o da richiedere.
Conosco casalinghe che alla sera sono più stanche di chi lavora in fabbrica o ufficio. E non hanno manco la malattia pagata.Non lavorare fuori casa è una scelta rispettabile, come ogni scelta.
Ma ogni scelta comporta aspetti positivi e negativi.
Non è lecito niente.si però è lecito chiedere quello che si dà, soprattutto se si crede fermamente nella reciprocità dei rapporti.
Io ho scritto una cosa diversaNon lavorare fuori casa è una scelta rispettabile, come ogni scelta.
Ma ogni scelta comporta aspetti positivi e negativi.