Mi unisco al coro

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
mio marito invece è uno che preferisce restare in superficie...lo conosco, capisco cosa gli interessa e cosa no...penso che abbia paura di capire di me cose che non potrebbero piacergli...mi da questa impressione...io di istinto parlerei con lui di tutto...ma lo sento parecchio "chiuso"...per lui le cose o sono bianche o sono nere...e difficilmente prova a vedere le cose da una prospettiva che non è la sua...quindi è difficile...prima non era così...con il tempo si è irrigidito sulle sue posizioni....quindi parecchie volte che avrei l'istinto di parlare con lui mi trattengo...so già che in due battute chiuderebbe l'argomento.
Se ti può confortare, invecchiando probabilmente peggiorerà ulteriormente
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Metaforicamente, ovvio
Le parole costruiscono le mappe e le immagini. :)

Scrivo esagerata per tutta una serie di motivi.

Se una gazzella facesse finta di non esser vittima del leone, finirebbe per sopravvivere e non essere mangiata?
Se il leone facesse finta di non esser il carnefice della gazzella, finirebbe per mangiare erba?

Sto appositamente banalizzando.

Se vuoi, se desideri davvero e profondamente leggere quello che ti sta capitando, ripulisci dal peso morale le parole che usi.

La morte è necessaria alla vita.
Senza si è zombie....un po' come eravate voi prima di questa scoperta.


La rabbia, che senti, è dolore coperto.
E la direzione è per il dolore, non per la negazione della rabbia.
La rabbia è solo un portale. Ma serve attraversarlo.

Non puoi uccidere la tua relazione ventennale se giri largo dalle dinamiche o, peggio, se le ricopri di inutile moralismo.

E non soltanto, te la racconti.
Diventa falso, una falsa narrazione a te, quella in cui affermi che la tua relazione ventennale è chiusa.
Diventa una operazione razionale.

Quello che potete fare adesso è uccidere insieme la vostra relazione.
Ed entrare apertamente in dinamica. La vittima non è solo una vittima. Il carnefice non è solo un carnefice.
Siete entrambi vittima e carnefice.

Anche tu sei carnefice.

Girare lontano dalla vittima significa evitare il carnefice e proteggersi.
Difendersi.

Da se stessi.

E onestamente penso che tu stia facendo proprio questo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
mio marito invece è uno che preferisce restare in superficie...lo conosco, capisco cosa gli interessa e cosa no...penso che abbia paura di capire di me cose che non potrebbero piacergli...mi da questa impressione...io di istinto parlerei con lui di tutto...ma lo sento parecchio "chiuso"...per lui le cose o sono bianche o sono nere...e difficilmente prova a vedere le cose da una prospettiva che non è la sua...quindi è difficile...prima non era così...con il tempo si è irrigidito sulle sue posizioni....quindi parecchie volte che avrei l'istinto di parlare con lui mi trattengo...so già che in due battute chiuderebbe l'argomento.
E' triste che tu lo conosca. :)

E, permettimi, non è neppure reale. E' una tua credenza.
Conosci quel che lui conosce e soprattutto che ti ha permesso di conoscere.

So che ci sono coppie in cui non è possibile fare il passo che porta ad aprirsi e svelarsi.
Lasciando scorrere l'inquietudine.

E non è possibile chiedere a qualcuno di esser altro da sè.

Ma questa richiesta non la trovo corretta neppure nei propri confronti.

E io di questo parlerei. Comunque.
Anche soltanto per non muoversi in una stanza piena di elefanti.

Poi gli elefanti possono serenamente starci nella stanza, basta che non rebaltino ogni cosa e si debba pure fare finta che sia tutto come lo si era lasciato!

L'obiettivo non è il cambiamento.
 

rotolina

Utente di lunga data
@rotolina , credo di capire meglio il tuo punto di vista, ora.
Provo a portarti piu’ in la nel tempo.
Se ritieni ne valga la pena, hai la possibilita’ di ripassare dal via e ricostruire (con fatica) la vostra coppia. Non ci sono piu’ veli e c’e’ l’occasione di coltivare una vera intimita’.
Nulla torna come prima.. ma a volte e’ meglio cosi.
C’e’ un percorso di mezzo pero’ che richiede un lavoro su se stessi importante.
non vi siete mai parlati davvero e mai capiti veramente. Tu hai capito ora che un conto e’ come ritieni che debbano andare le cose e un conto e’ come vanno…e non e’ lezione da poco.
Sono d'accordo, il tradimento ti porta in una dimensione di realtà
 

rotolina

Utente di lunga data
Le parole costruiscono le mappe e le immagini. :)

Scrivo esagerata per tutta una serie di motivi.

Se una gazzella facesse finta di non esser vittima del leone, finirebbe per sopravvivere e non essere mangiata?
Se il leone facesse finta di non esser il carnefice della gazzella, finirebbe per mangiare erba?

Sto appositamente banalizzando.

Se vuoi, se desideri davvero e profondamente leggere quello che ti sta capitando, ripulisci dal peso morale le parole che usi.

La morte è necessaria alla vita.
Senza si è zombie....un po' come eravate voi prima di questa scoperta.


La rabbia, che senti, è dolore coperto.
E la direzione è per il dolore, non per la negazione della rabbia.
La rabbia è solo un portale. Ma serve attraversarlo.

Non puoi uccidere la tua relazione ventennale se giri largo dalle dinamiche o, peggio, se le ricopri di inutile moralismo.

E non soltanto, te la racconti.
Diventa falso, una falsa narrazione a te, quella in cui affermi che la tua relazione ventennale è chiusa.
Diventa una operazione razionale.

Quello che potete fare adesso è uccidere insieme la vostra relazione.
Ed entrare apertamente in dinamica. La vittima non è solo una vittima. Il carnefice non è solo un carnefice.
Siete entrambi vittima e carnefice.

Anche tu sei carnefice.

Girare lontano dalla vittima significa evitare il carnefice e proteggersi.
Difendersi.

Da se stessi.

E onestamente penso che tu stia facendo proprio questo.
Potrei trovarmi d'accordo sul fatto che per certi aspetti si è entrambi vittime e carnefici nel significato che dai ora al termine. Vittima per il gusto di esserlo come prima mi è parso di capire dal tuo intervento non mi rappresentava
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Costruite una cornice comune al quadro, e poi dipingete insieme il paesaggio.
Questo intendi?

Se è in questi termini allora quella parola non mi spaventa :)

A me piace molto "creare il mondo".
E' una scintilla divina. Dove la sessualità può trasformarsi in preghiera.
noi creiamo il nostro mondo
o almeno ci proviamo
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Potrei trovarmi d'accordo sul fatto che per certi aspetti si è entrambi vittime e carnefici nel significato che dai ora al termine. Vittima per il gusto di esserlo come prima mi è parso di capire dal tuo intervento non mi rappresentava
Ti era parso sbagliato :)

Poi capisco che generalmente al termine vittima si attribuisce un peso moralistico.

Chi mi conosce sa che non discuto nel merito di come ognuno trova il il suo Piacere.
Semmai posso interrogarmi se la direzione in cui lo si cerca sia l'unica o non ne esistano di più (o meno appaganti). Ma avendo come obiettivo il Piacere del discuterne.
Quindi, se qualcuno o qualcuno trova Piacere nell'essere vittima, non troverei spazio per una valutazione di ordine morale.

Ma è interessante che invece a te sia scattato il tribunale a riguardo.
E lo trovo interessante perchè anni fa scattava pure a me.
Era un qualcosa che allora ritenevo disonorevole, quel gusto di cui accenni e che ti ha fatta retrocedere di fronte al concetto.

Poi mi sono accorta che era paura. :)

Ti sei accorta che ti ho scritto tante domande ma non hai dato risposta a nessuna (o quasi)?
 
Ultima modifica:

Alphonse02

Utente di lunga data
Trovo il tuo intervento molto opportuno e il tuo discorso non fa una piega, anche io sto ragionando su questo
Qui ognuno porta le sue esperienze e basta: dovrebbe partecipare ad un confronto sul piano teorico, utile per chi lo vuole ritenere tale oppure da scartare per chi dissente. Ma è del tutto inutile assumere atteggiamenti oltranzisti ed elitari ... quando non sfociano talvolta nell'aggressività e discriminazione (sul piano verbale, s'intende).

Purtroppo, qui spesso prevale la sensazione di essere nel mezzo di una riunione di condominio (anche agitata), in cui ciascuno cerca di far valere la propria posizione cercando di raccogliere consensi, contestando i punti di vista degli altri, pensando (a torto) che si debba arrivare alla votazione per deliberare l'esecuzione di un certo lavoro che comporta una spesa.
Non si vota un fico secco ...

Quello che il tuo compagno cercava non era il sesso: altrimenti, seguendo l'impostazione di @Jim Cain e di tanti ancora, già dopo poco tempo dallo stabilimento di una conoscenza si finisce a letto insieme (neanche più vale la vecchia regola del terzo appuntamento).

Lui cercava - secondo la mia modesta chiave interpretativa - un soddisfacimento di un bisogno di comunicazione, di relazione umana che (senza incolparti di niente) tu evidentemente non soddisfavi più, assorbita da tante piccole cose ed esigenze familiari e, forsanche, da tue originali esigenze comunicative che lui (a sua volta) aveva dimenticato.

C'è una bellissima poesia inglese (della quale non ricordo più il titolo e l'autore) in cui si dice che un amore finisce quando ci si dimentica di mantenere vivo l'innamoramento, cioè il complesso di sentimenti che ci avevano fatto incontrare.
La trovo una grande verità, che aiuta a spiegare tante situazioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho scelto di stare con lui, sbagliando a non cercare di chiarire la situazione che si era creata. Ma ho scelto, al pari di come dici tu che per sposarti non ti puntano la pistola alla testa.

Nella società in cui viviamo è un dato di fatto che ci sono coppie sposate e coppie no.
Disquisire sul perché si è il perché no è a che interessante ma servirebbe un post ad hoc.
Qui la questione è un'altra, se non vuoi andare costantemente fuori tema, perché se mi chiedi l'assenza del vincolo matrimoniale ha rappresentato un problema (domanda lecita e opportuna) e ti rispondo di no per ciò che da sempre ci siamo detto in coppia, devi ad un certo punto accettare e proseguire oltre, altrimenti diventa il tuo ribadire in modo estenuante un concetto e una tua opinione (del come tu ti sentiresti se non ti sposassero) che indubbiamente tutti abbiamo capito, ma alla fine ti fa dire: ok Brunetta non avrebbe messo su famiglia senza sposarsì, e allora?


Le disposizioni legali sono esibizioni di competenza se nascono da sé senza necessità di riscontro. Se mi si dice che gli amici di omicrom rimangono sposati anche da separati come per avallare la tesi che rompere da sposati e rompere da non sposati rappresenta la stessa cosa, allora un puntino su la "i" va messo, perché viviamo nel mondo civilizzato e certe cose vanno sapute a prescindere dalla professione


Il mio lavorare su me stessa è costante, non ho preso una decisione proprio per avere il tempo di capire. Grazie per il tuo intervento


Metto un po in ordine.
Si potrei anche aver avuto paura dello svelamento ma come detto avevo creduto fosse impossibile che mi tradisse.
Non ho detto mai che era colpa mia se non gli ho fatto capire che non mi sentivo desiderata. Avrei dovuto cercare il dialogo e affrontare la situazione, questo si.
Non sono indifferente al fatto che ha corteggiato un'altra. Non riesco a strapparmi i capelli per questo ma è una mia forma di autotutela .
Sulla sopportazione è vero, sopportazione che spesso nell'abitazione si vive con meno fatica e si colmano le mancanze di altri contenuti. Ripeto su questo ho le mie colpe.
Mai detto che lei non ha cervello. È un'affermazione forte che non userei. Non mi cambierei fisicamente, mo piaccio io....che ci devo fare. Moralmente anche non mi cambierei, ma solo sulla base di ciò che posso giudicare perché non la conosco affatto, ovvero che lei ha iniziato una relazione con un uomo impegnato tradendo a sua volta il suo compagno.
Certo che si sta da schifo dopo aver scoperto il tradimento, ma se mi dovessi arrabbiare come non ci fosse un domani e se piangessi di più di ciò che già faccio, credi starei meglio? Io sono proprio così, non riesco a snaturalizzarmi, sarebbe una forzatura, una non me
Solo una riga.
Ho chiesto solo se eri sicura che per lui non potesse essere un segno di poco impegno, nonostante le decisioni ufficiali. Hai detto no. Ok. Nemmeno i miei figli si sposano. Fatti loro. Figurati se non sono fatti tuoi.
Però un forum funziona che se si scrive una cosa, gli altri intervengono. Nello specifico ci siamo scambiate opinioni con Omicron e poi confronti legali.
Non sei obbligata a rispondere a tutto. Sei tu che hai voluto chiarire gli aspetti legali chiarendo che sei competente.
Sappi che puoi evitare.
 

rotolina

Utente di lunga data
Ti era parso sbagliato :)

Poi capisco che generalmente al termine vittima si attribuisce un peso moralistico.

Chi mi conosce sa che non discuto nel merito di come ognuno trova il il suo Piacere.
Semmai posso interrogarmi se la direzione in cui lo si cerca sia l'unica o non ne esistano di più (o meno appaganti). Ma avendo come obiettivo il Piacere del discuterne.
Quindi, se qualcuno o qualcuno trova Piacere nell'essere vittima, non troverei spazio per una valutazione di ordine morale.

Ma è interessante che invece a te sia scattato il tribunale a riguardo.
E lo trovo interessante perchè anni fa scattava pure a me.
Era un qualcosa che allora ritenevo disonorevole, quel gusto di cui accenni e che ti ha fatta retrocedere di fronte al concetto.

Poi mi sono accorta che era paura. :)

Ti sei accorta che ti ho scritto tante domande ma non hai dato risposta a nessuna (o quasi)?
Sai che mi trovo in difficoltà a comprendere cosa scrivi, non perché ti esprimi male ma proprio nel modo in cui generi pensieri. Ma è una critica è solo ammettere che spesso non so cosa mi stai comunicando.
Per le domande, no credevo di aver risposto a tutto ma se ritieni che non ho risposto o non hai trovato la risposta in quelle date ad altri interventi, dimmi pure che provvedo per quanto posso
 

rotolina

Utente di lunga data
Qui ognuno porta le sue esperienze e basta: dovrebbe partecipare ad un confronto sul piano teorico, utile per chi lo vuole ritenere tale oppure da scartare per chi dissente. Ma è del tutto inutile assumere atteggiamenti oltranzisti ed elitari ... quando non sfociano talvolta nell'aggressività e discriminazione (sul piano verbale, s'intende).

Purtroppo, qui spesso prevale la sensazione di essere nel mezzo di una riunione di condominio (anche agitata), in cui ciascuno cerca di far valere la propria posizione cercando di raccogliere consensi, contestando i punti di vista degli altri, pensando (a torto) che si debba arrivare alla votazione per deliberare l'esecuzione di un certo lavoro che comporta una spesa.
Non si vota un fico secco ...

Quello che il tuo compagno cercava non era il sesso: altrimenti, seguendo l'impostazione di @Jim Cain e di tanti ancora, già dopo poco tempo dallo stabilimento di una conoscenza si finisce a letto insieme (neanche più vale la vecchia regola del terzo appuntamento).

Lui cercava - secondo la mia modesta chiave interpretativa - un soddisfacimento di un bisogno di comunicazione, di relazione umana che (senza incolparti di niente) tu evidentemente non soddisfavi più, assorbita da tante piccole cose ed esigenze familiari e, forsanche, da tue originali esigenze comunicative che lui (a sua volta) aveva dimenticato.

C'è una bellissima poesia inglese (della quale non ricordo più il titolo e l'autore) in cui si dice che un amore finisce quando ci si dimentica di mantenere vivo l'innamoramento, cioè il complesso di sentimenti che ci avevano fatto incontrare.
La trovo una grande verità, che aiuta a spiegare tante situazioni.
Sono d'accordo sul dare opinioni, senza imporle agli altri come fosse la verità assoluta e accettarle per quelle che sono, opinioni appunto. Non mi offendo per l'intervento di nessuno che peraltro può anche più o meno consapevolmente rappresentare una risorsa ma i modi potrebbero essere diversi. Già si sta dietro uno schermo senza vedersi in faccia e questo può essere un limite relazionale, almeno non usare ciò come invito allo sfogo da "delibera condominiale " come hai detto tu, sarebbe ottimale ed opportuno

Qui ognuno porta le sue esperienze e basta: dovrebbe partecipare ad un confronto sul piano teorico, utile per chi lo vuole ritenere tale oppure da scartare per chi dissente. Ma è del tutto inutile assumere atteggiamenti oltranzisti ed elitari ... quando non sfociano talvolta nell'aggressività e discriminazione (sul piano verbale, s'intende).

Purtroppo, qui spesso prevale la sensazione di essere nel mezzo di una riunione di condominio (anche agitata), in cui ciascuno cerca di far valere la propria posizione cercando di raccogliere consensi, contestando i punti di vista degli altri, pensando (a torto) che si debba arrivare alla votazione per deliberare l'esecuzione di un certo lavoro che comporta una spesa.
Non si vota un fico secco ...

Quello che il tuo compagno cercava non era il sesso: altrimenti, seguendo l'impostazione di @Jim Cain e di tanti ancora, già dopo poco tempo dallo stabilimento di una conoscenza si finisce a letto insieme (neanche più vale la vecchia regola del terzo appuntamento).

Lui cercava - secondo la mia modesta chiave interpretativa - un soddisfacimento di un bisogno di comunicazione, di relazione umana che (senza incolparti di niente) tu evidentemente non soddisfavi più, assorbita da tante piccole cose ed esigenze familiari e, forsanche, da tue originali esigenze comunicative che lui (a sua volta) aveva dimenticato.

C'è una bellissima poesia inglese (della quale non ricordo più il titolo e l'autore) in cui si dice che un amore finisce quando ci si dimentica di mantenere vivo l'innamoramento, cioè il complesso di sentimenti che ci avevano fatto incontrare.
La trovo una grande verità, che aiuta a spiegare tante situazioni.
Scusa il resto: sono certa che a lui mancasse qualcosa di tipo comunicativo, come a me, ma non comunicarselo, scusa il gioco di parole, è stato deleterio

Solo una riga.
Ho chiesto solo se eri sicura che per lui non potesse essere un segno di poco impegno, nonostante le decisioni ufficiali. Hai detto no. Ok. Nemmeno i miei figli si sposano. Fatti loro. Figurati se non sono fatti tuoi.
Però un forum funziona che se si scrive una cosa, gli altri intervengono. Nello specifico ci siamo scambiate opinioni con Omicron e poi confronti legali.
Non sei obbligata a rispondere a tutto. Sei tu che hai voluto chiarire gli aspetti legali chiarendo che sei competente.
Sappi che puoi evitare.
Pare che ti roda che io sia competente.
Perché questa cosa esce in almeno 3/4 post tuoi e della tua amica.
Certo che posso evitare di rispondere, ci mancherebbe. Se l'ho fatto è perché volevo e perché avevo gli elementi per rispondere. Non credi
 

Anatoly79

Utente di lunga data
La mia amica ha una figlia con l’ex compagno
Ha dovuto prendere un avvocato e andare in tribunale per gestire la bambina con l’ex
Lei come altri
Non è che il tribunale “tocchi” solo a chi si sposa
Tocca a tutti quelli che per miliardi di motivi non si trovano d’accordo
Ora è chiaro, riguarda solo ed esclusivamente la gestione dei figli.
 

rotolina

Utente di lunga data
Solo una riga.
Ho chiesto solo se eri sicura che per lui non potesse essere un segno di poco impegno, nonostante le decisioni ufficiali. Hai detto no. Ok. Nemmeno i miei figli si sposano. Fatti loro. Figurati se non sono fatti tuoi.
Però un forum funziona che se si scrive una cosa, gli altri intervengono. Nello specifico ci siamo scambiate opinioni con Omicron e poi confronti legali.
Non sei obbligata a rispondere a tutto. Sei tu che hai voluto chiarire gli aspetti legali chiarendo che sei competente.
Sappi che puoi evitare.
Scusa in verità non hai solo chiesto. Hai chiesto e poi ti sei incapponita sulla questione ritenendo che per te fosse l'origine del problema o il problema stesso. L'onestà intellettuale è tutto, non lanciare il sasso e poi togli la mano, riconosci ciò che scrivi e non rivisitare il tutto quando te lo si fa notare.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sai che mi trovo in difficoltà a comprendere cosa scrivi, non perché ti esprimi male ma proprio nel modo in cui generi pensieri. Ma è una critica è solo ammettere che spesso non so cosa mi stai comunicando.
Per le domande, no credevo di aver risposto a tutto ma se ritieni che non ho risposto o non hai trovato la risposta in quelle date ad altri interventi, dimmi pure che provvedo per quanto posso
Non sei la prima a farmelo notare 😁😁
Non ti preoccupare per le critiche, il mio tribunale interiore è inarrivabile. (e fra l'altro quello che hai scritto io lo considero un complimento, quindi grazie!)
Se proprio mi sentissi "punta", non mi resterebbe che ringraziarti per avermi svelato un punto di me che necessita di attenzione e cura.

Proprio perchè sono abituata a fare giri di pensieri, come dire, atipici, non ho il minimo problema a provare una traduzione migliore, quindi chiedi!
Magari ti rispondo una stronzata, magari invece ti sollecito altri giri...magari ti incazzi o ti offendi :D

Mia sorella, per esempio, mi usa esattamente per questo motivo: lei è lineare, io laterale.
Insieme moltiplichiamo le risorse!

Non era una richiesta di risposte mancate.
Le domande, a mio avviso, sono ben più interessanti delle risposte.
Te lo facevo notare per il semplice motivo che quando si "elude" (volontariamente o meno) una domanda, può esser utile andare a guardare proprio lì. Quando si sente di poterlo fare.

Le "elusioni" sono resistenze.
E le resistenze sono compagne importanti.
Non solo per poterle sciogliere (non è obbligatorio farlo), ma proprio per conoscersi.

E tu affermi di volerti conoscere. :)
 
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