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Guest
Trudi, Stefano, Roberto
Sopportare tutto quelo che hai fatto tu per anni, cara Trudi, non ha nulla a che fare con la mia critica ( si fa per dire, io esprimo un punto di vista diverso dal suo, non critico) a ciò che intende Albatros.
Sopportare come hai fatto tu, significa non stimarsi, nascondere dietro un dito una realtà scomoda, voler conservare lo stato dele cose, giustificando l'ingiustificabile. Sono contento che tu abbia chiesto la separazione. Una vita come qualla che tuo marito ti impone lede gravemente la tua dignità, e anche, secondo me, le tue capacità di madre.
Quando ho scoperto il tradimento di mia moglie, che durava da tempo, io non ho cercato di riconquistarla. Non mi sono illuso che si potesse tornare indietro.
Lei progettava la sua vita insieme con un altro uomo, da un bel pezzo ! E da un bel pezzo aveva smesso di amarmi. Mi sono rassegnato, pur soffrendo. Ho guardato in faccia la realtà. Non era questione di perdonare: lei il perdono non lo voleva , mi voleva solo fuori dalle scatole. Da qui la mia profondisima crisi, molto simile a quella di Albatros, almeno da quello che ho intuito.
Volevo solo precisare che per me l'intensità della vita ha un valore diverso, almeno oggi. Ed é progettare con estrema concretezza cio che si vuole, unire entusiasmo e razionalità con la mia donna.
Per il resto sono un grande sognatore anche io, sono romantico, Credo di averlo dimostrato. Non mi scelgo le donne per concorso ( carina questa!).
Mi sono innamorato di una donna in fase di separazione, una donna con tutti i miei stessi traumi e problemi. Una donna non facile. Eppure, nonostante la mia crisi, sopra descritta, non ho rinunciato a lei. Fortunatamente lei é testarda come me.
Ho l'impressione che tu Stefano, non sia completamente fuori dal tuo matrimonio. D'altronde stando, come mi pare di aver capito ancora in casa, come potresti?
Finchè la vedrai, almeno per me così è stato, non te ne libererai. Non perchè tu la ami ancora, ma perchè il vederla ti costringe a vedere la fine di un amore che tu avresti voluto continuasse.E ti confonde. Il ricordo del dolore provato si rinnova ogni volta.
Perchè te lo dico? Perchè ci sono passato. Capita così un pò a tutti.
Sarai guarito, quando non dedicherai neanche più una tua riga a tua moglie, ormai quasi ex, e comincerai a parlare della tua nuova vita.
da solo o in compagnia.
Lei ti ha fatto fuori dalla sua vita, fai fuori tu lei.
Non ho ben capito, cosa hai chiesto al giudice. Ok all'affidamento congiunto. ma la convivenza sotto lo steso tetto, é un suicidio. altro che vivere intensamente! E' un non vivere! La tua nuova donna lo accetta? Immagino di no.
No lo accetterebbe nessuno.
Che tu possa decolare da qualsiasi terreno, ci credo. Ma procurati un terreno sgombro da ex- mogli !!!
Per Roberto, mille auguri. Si. Hai ragione, ci vuole un pò di fortuna. Ma vedrai che arriva !
Paolo
Sopportare tutto quelo che hai fatto tu per anni, cara Trudi, non ha nulla a che fare con la mia critica ( si fa per dire, io esprimo un punto di vista diverso dal suo, non critico) a ciò che intende Albatros.
Sopportare come hai fatto tu, significa non stimarsi, nascondere dietro un dito una realtà scomoda, voler conservare lo stato dele cose, giustificando l'ingiustificabile. Sono contento che tu abbia chiesto la separazione. Una vita come qualla che tuo marito ti impone lede gravemente la tua dignità, e anche, secondo me, le tue capacità di madre.
Quando ho scoperto il tradimento di mia moglie, che durava da tempo, io non ho cercato di riconquistarla. Non mi sono illuso che si potesse tornare indietro.
Lei progettava la sua vita insieme con un altro uomo, da un bel pezzo ! E da un bel pezzo aveva smesso di amarmi. Mi sono rassegnato, pur soffrendo. Ho guardato in faccia la realtà. Non era questione di perdonare: lei il perdono non lo voleva , mi voleva solo fuori dalle scatole. Da qui la mia profondisima crisi, molto simile a quella di Albatros, almeno da quello che ho intuito.
Volevo solo precisare che per me l'intensità della vita ha un valore diverso, almeno oggi. Ed é progettare con estrema concretezza cio che si vuole, unire entusiasmo e razionalità con la mia donna.
Per il resto sono un grande sognatore anche io, sono romantico, Credo di averlo dimostrato. Non mi scelgo le donne per concorso ( carina questa!).
Mi sono innamorato di una donna in fase di separazione, una donna con tutti i miei stessi traumi e problemi. Una donna non facile. Eppure, nonostante la mia crisi, sopra descritta, non ho rinunciato a lei. Fortunatamente lei é testarda come me.
Ho l'impressione che tu Stefano, non sia completamente fuori dal tuo matrimonio. D'altronde stando, come mi pare di aver capito ancora in casa, come potresti?
Finchè la vedrai, almeno per me così è stato, non te ne libererai. Non perchè tu la ami ancora, ma perchè il vederla ti costringe a vedere la fine di un amore che tu avresti voluto continuasse.E ti confonde. Il ricordo del dolore provato si rinnova ogni volta.
Perchè te lo dico? Perchè ci sono passato. Capita così un pò a tutti.
Sarai guarito, quando non dedicherai neanche più una tua riga a tua moglie, ormai quasi ex, e comincerai a parlare della tua nuova vita.
da solo o in compagnia.
Lei ti ha fatto fuori dalla sua vita, fai fuori tu lei.
Non ho ben capito, cosa hai chiesto al giudice. Ok all'affidamento congiunto. ma la convivenza sotto lo steso tetto, é un suicidio. altro che vivere intensamente! E' un non vivere! La tua nuova donna lo accetta? Immagino di no.
No lo accetterebbe nessuno.
Che tu possa decolare da qualsiasi terreno, ci credo. Ma procurati un terreno sgombro da ex- mogli !!!
Per Roberto, mille auguri. Si. Hai ragione, ci vuole un pò di fortuna. Ma vedrai che arriva !
Paolo