Palermo, circo mediatico e gogna social

Brunetta

Utente di lunga data
Devo uscire. Poi rispondo.

Come sempre, la Soncini si pone in posizione alternativa.
La apprezzo perché anch’io ho sempre forti resistenze a pormi in posizione allineata a quella che leggo.
Ma poi, non riesco ad allinearmi a lei 🤷🏻‍♀️
Certamente penso che non sia intelligente, né utile attaccarsi a una frase.
Nel contempo credo che sia una strategia evidente quella di dire qualcosa di contestabile per creare polemiche sulle parole e distrarre dalle questioni importanti e davvero politiche.
Ho appena visto foto sexy di Giambruno di anni fa. Un po’ spiazzanti.

Poi stasera ho letto posizioni favorevoli ai casini e mi è crollata tutta la pacatezza.
Possibile che non ci si renda conto che la visione del sesso di chi approva la prostituzione è parente di quella di chi stupra?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non avevo dubbi in effetti :)

E' un po' il compromesso del potere della Cina (solo per fare un esempio calzante e immediatamente comprensibile).
Arrichisciti, consuma, fai quello che ti pare... ma non rompere i coglioni a chi deve decidere.

A me il corpicino della bassista dei manneskaz, biotto vicino ai "mostri" sbattuti in prima pagina, fa l'effetto di un sorriso amaro...
perchè hai citato la Cina descrivendo il modello Dems?
 

spleen

utente ?
Devo uscire. Poi rispondo.


Come sempre, la Soncini si pone in posizione alternativa.
La apprezzo perché anch’io ho sempre forti resistenze a pormi in posizione allineata a quella che leggo.
Ma poi, non riesco ad allinearmi a lei 🤷🏻‍♀️
Certamente penso che non sia intelligente, né utile attaccarsi a una frase.
Nel contempo credo che sia una strategia evidente quella di dire qualcosa di contestabile per creare polemiche sulle parole e distrarre dalle questioni importanti e davvero politiche.
Ho appena visto foto sexy di Giambruno di anni fa. Un po’ spiazzanti.

Poi stasera ho letto posizioni favorevoli ai casini e mi è crollata tutta la pacatezza.
Possibile che non ci si renda conto che la visione del sesso di chi approva la prostituzione è parente di quella di chi stupra?
Il fatto è che avviene sistematicamente e in modo polarizzante. Tutti si sono scordati la classica onestà intellettuale. Tutti.
E' per questo che tranne poche luminose eccezioni la comunicazione ed i social sono una latrina.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il fatto è che avviene sistematicamente e in modo polarizzante. Tutti si sono scordati la classica onestà intellettuale. Tutti.
E' per questo che tranne poche luminose eccezioni la comunicazione ed i social sono una latrina.
Ma i confronti possono essere profondi e interessanti, in alcune bacheche.
Il problema è che deviano la discussione.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Fossero solo la Cina e i dem...
resta che il modello che hai descritto è quello che i Dems stanno imponendo in Occidente, la cultura cinese è già di suo impostata ad un'obbedienza generalizzata, salvo che, se s'incazzano, fanno delle stragi
 

Brunetta

Utente di lunga data
Potresti elaborare?
Ho fatto una domanda.
Chi usufruisce della prostituzione considera il proprio desiderio o bisogno, che dir si voglia, talmente importante da poter chiedere a un’altra persona di soddisfarlo, indipendentemente da un corrispondente desiderio. Non usa violenza fisica, se non in alcuni casi e collateralmente, ma usa la forza del denaro.
Non è un atteggiamento simile a chi stupra ed è indifferente al desiderio altrui?
La differenza non consiste nel garantirsi il consenso con il denaro?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
non ti rispondo perchè non riesco ad elaborare un insulto abbastanza pesante. ma tu di cosa sia o possa essere uno stupro, hai capito una sega a 2 mani nulla
 

Brunetta

Utente di lunga data
non ti rispondo perchè non riesco ad elaborare un insulto abbastanza pesante. ma tu di cosa sia o possa essere uno stupro, hai capito una sega a 2 mani nulla
Tu non hai capito cosa ho scritto.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
no guarda, qui l'unica che si ostina a scrivere di cose che non sa sei tu. e purtroppo nemmeno sei disponibile a capire, il che rende complicato non solo spiegarti le cose, ma anche insultarti
 

Angie17

Utente di lunga data
Lo stupro è una VIOLENZA del corpo , dell'anima, non c'è consenso in uno stupro. E' una ferita del corpo e della mente , un trauma psicologico e morale devastante. Anche le prostitute possono essere stuprate, mai sentito parlare di Gianfranco Stevanin, ad esempio?!
 

danny

Utente di lunga data
Ma i confronti possono essere profondi e interessanti, in alcune bacheche.
Il problema è che deviano la discussione.
Ultimamente non ne trovo più una.
Anche quelle più interessanti tendono alla polarizzazione.
Inoltre è tutto assurdamente impreciso, notizie date a cazzo, valutazioni su notizie errate.
Ma questo lo fanno anche i quotidiani da anni.
Ogni tanto correggo qualcosa per deformazione professionale, ma mi stufo, tanto chi legge e commenta in massima parte non capisce un cazzo e si limite a essere imboccato da idee altrui.

Lo stupro è una VIOLENZA del corpo , dell'anima, non c'è consenso in uno stupro. E' una ferita del corpo e della mente , un trauma psicologico e morale devastante. Anche le prostitute possono essere stuprate, mai sentito parlare di Gianfranco Stevanin, ad esempio?!
Non a caso è un reato contro la persona.

Ho fatto una domanda.
Chi usufruisce della prostituzione considera il proprio desiderio o bisogno, che dir si voglia, talmente importante da poter chiedere a un’altra persona di soddisfarlo, indipendentemente da un corrispondente desiderio. Non usa violenza fisica, se non in alcuni casi e collateralmente, ma usa la forza del denaro.
Non è un atteggiamento simile a chi stupra ed è indifferente al desiderio altrui?
La differenza non consiste nel garantirsi il consenso con il denaro?
No.
La differenza sta nel consenso che citi, sempre.
Una prostituta che ha un rapporto mercenario consensuale esercita il suo diritto di usare il proprio corpo per avere un tornaconto economico.
In Italia la prostituzione non è reato, indi si applica il diritto generico in Costituzione alla inviolabilita' della libertà personale.
Se una donna decide autonomamente di fare sesso a pagamento, esercita una scelta personale che rientra nelle sue libertà.
Non c'è mai alcuna forma di violenza quando c'è consenso bilaterale, e questo indipendentemente dalle motivazioni che sorreggono il rapporto sessuale.
Anche per questa ragione una prostituta può essere oggetto di stupro, ovvero quando esercita il suo diritto di negare un rapporto sessuale al cliente e questi non lo rispetta imponendosi con la forza.
Ed è anche la ragione per cui in Italia è vietato lo sfruttamento della prostituzione, in quanto verrebbe meno la libertà della persona di poter decidere per sé stessa, delegando a qualcun altro il controllo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo stupro è una VIOLENZA del corpo , dell'anima, non c'è consenso in uno stupro. E' una ferita del corpo e della mente , un trauma psicologico e morale devastante. Anche le prostitute possono essere stuprate, mai sentito parlare di Gianfranco Stevanin, ad esempio?!
Un serial killer?
Non hai capito quello che ho scritto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No.
La differenza sta nel consenso che citi, sempre.
Una prostituta che ha un rapporto mercenario consensuale esercita il suo diritto di usare il proprio corpo per avere un tornaconto economico.
In Italia la prostituzione non è reato, indi si applica il diritto generico in Costituzione alla inviolabilita' della libertà personale.
Se una donna decide autonomamente di fare sesso a pagamento, esercita una scelta personale che rientra nelle sue libertà.
Non c'è mai alcuna forma di violenza quando c'è consenso bilaterale, e questo indipendentemente dalle motivazioni che sorreggono il rapporto sessuale.
Anche per questa ragione una prostituta può essere oggetto di stupro, ovvero quando esercita il suo diritto di negare un rapporto sessuale al cliente e questi non lo rispetta imponendosi con la forza.
Ed è anche la ragione per cui in Italia è vietato lo sfruttamento della prostituzione, in quanto verrebbe meno la libertà della persona di poter decidere per sé stessa, delegando a qualcun altro il controllo.
Premessa io non cito sempre il consenso. Il nuovo comandamento “tra adulti consenzienti“ non lo condivido. Perché tra adulti nominalmente consenzienti si attuano continui abusi.
Io non ho parlato di reati. Non sono così ignorante.
Ho detto un’altra cosa.
Così come per altri aspetti sono giunta alla consapevolezza che non esistono cesure nel funzionamento psichico umano.
Ad altri fa piacere pensare di essere dalla parte dei giusti, di quelli che funzionano bene e poi di là ci sono quelli sbagliati.
Questo è per me davvero sbagliato.
Vediamo se riesco a spiegarmi.
Prendiamo un aspetto che non ha risvolti morali.
Siamo abituati a credere di essere intelligenti, almeno nella media. La famosa distribuzione normale*. Vale per l’altezza, il peso, i risultati scolastici ecc . Il problema dei più è credere che la distribuzione normale sia assoluta e non relativa a un gruppo specifico. Per cui si sente sempre chi si vanta dei propri risultati scolastici, senza rendersi conto che erano relativi a quel gruppo lì, oltre che dipendenti dagli aspetti che venivano valutati da quegli insegnanti lì in quel contesto lì e in quel tempo. Per cui tanti si rassicurano di essere più intelligenti (questo se sono particolarmente stupidi ) o preparati rispetto a personaggi famosi, quando vedono le pagelle di questi e scoprono che il famoso economista aveva 8 in matematica, mentre loro 9.
Ma vi è una continuità anche con chi consideriamo stupido o comunque meno intelligente di noi, che comunque sa fare bene cose che noi non sappiamo fare o sappiamo fare male.
Credo che sia esperienza comune dirsi tra sé e sé “che scemo!” quando facciamo sbagliata una cosa che sembra semplice. Ed è evidente come un bravissimo sportivo in una disciplina, nonostante la preparazione atletica, sia penoso in un’altra disciplina.
Il recente sviluppo dello sport per disabili ci ha dimostrato che, chi consideriamo carente, e lo è davvero perché mancante di parti del corpo, riesce a fare cose che chi non ha disabilità non è in grado di fare.
Insomma esiste una continuità

Cosa pensano veramente gli uomini delle donne e le donne degli uomini non lo possiamo sapere, possono dirlo, ma non possiamo essere certi che corrisponda a ciò che pensano realmente. In relazioni in cui si arriva davvero alla intimità ci si può andare vicini, ma è molto raro.
Quello che chiedevo è se, nella continuità umana, il mettere il proprio desiderio o bisogno (su questo non mi pare utile al momento discutere) al centro (tra l’altro credo che sia piuttosto comune) non vi sia una progressione per cui vi sia, che so, chi vuole non solo desiderio anche dall’altra parte, ma lo vuole pari o superiore al proprio e, senza questo desiderio che deve essere anche evidente, proprio non trova il proprio desiderio o eccitazione. Sempre in questa continuità, dall’altra parte, c’è chi accetta che l’altra persona possa essere solo consenziente, senza reale desiderio e senza piacere, in virtù di una transazione economica. Ci sono altri che non solo lo accettano, ma il fatto che il consenso dipenda da una transazione economica lo trovano particolarmente eccitante, forse perché da un lato dà senso di potere, dà un altro toglie il timore di un giudizio.
È un po’ come se mi viene a trovare qualcuno in casa e c’è sporco o disordine sono a disagio, se viene invece una persona delle pulizie, che pago, non provo disagio. Mentre c’è chi percepisce il disagio e il giudizio anche del personale di albergo, che magari neppure vede, e lascia la camera in ordine. Del resto anche incrociare per caso la cameriera ai piani, fa correre la mente a come abbiamo lasciato la camera. Certamente questo atteggiamento nei confronti dell’ordine e della pulizia dipende dalla educazione che abbiamo avuto e da come ci facevano percepire il nostro disordine. Altro argomento a parte.
Chi ricorre a prostitute è evidentemente indifferente alla condizione della stessa, usufruisce di un servizio come un altro, esattamente come la pulizia della camera di albergo. Pagando viene acquistato il consenso.
Credo che sia evidente che non si stia comprando il desiderio.
Questa visione della donna (e in forma diversa dell’uomo) in cui non vi è visione della persona, se non come corpo di cui usufruire, non è contiguo alla visione che ha della persona chi attua uno stupro?
È la violenza fisica il punto di rottura tra ciò che consideriamo accettabile è ciò che rifiutiamo come estraneo?
E se lo stupro non avviene con violenza, perché la vittima si trova in condizioni di non poter o volere reagire e manifestare apertamente la mancanza di consenso o se dimostra consenso in condizioni di alterazione per alcol o altro, si è passato il limite?
Una mia amica di fb ha cercato di dire che lei in gioventù ha fatto tante volte sesso da ubriaca. Personalmente io non mi sono mai ubriacata e non conosco personalmente l’effetto, ma lei sosteneva che si era divertita e che la riduzione della vigilanza e delle inibizioni le piaceva. Chi faceva sesso con lei (che pure trent’anni dopo conferma che si ubriacava proprio perché voleva) era consapevole che lei non era pienamente in sé? Credo di sì. Non c’è una continuità con chi ora fa sesso con ragazze ubriache o le fa ubriacare perché non abbiano piena consapevolezza? E chi ora viene denunciato per stupro non è sorpreso, perché aveva interpretato l‘ubriachezza come consenso alla rimozione delle inibizioni?




*https://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale
 
Ultima modifica:

ologramma

Utente di lunga data
Premessa io non cito sempre il consenso. Il nuovo comandamento “tra adulti consenzienti“ non lo condivido. Perché tra adulti nominalmente consenzienti si attuano continui abusi.
Io non ho parlato di reati. Non sono così ignorante.
Ho detto un’altra cosa.
Così come per altri aspetti sono giunta alla consapevolezza che non esistono cesure nel funzionamento psichico umano.
Ad altri fa piacere pensare di essere dalla parte dei giusti, di quelli che funzionano bene e poi di là ci sono quelli sbagliati.
Questo è per me davvero sbagliato.
Vediamo se riesco a spiegarmi.
Prendiamo un aspetto che non ha risvolti morali.
Siamo abituati a credere di essere intelligenti, almeno nella media. La famosa distribuzione normale*. Vale per l’altezza, il peso, i risultati scolastici ecc . Il problema dei più è credere che la distribuzione normale sia assoluta e non relativa a un gruppo specifico. Per cui si sente sempre chi si vanta dei propri risultati scolastici, senza rendersi conto che erano relativi a quel gruppo lì, oltre che dipendenti dagli aspetti che venivano valutati da quegli insegnanti lì in quel contesto lì e in quel tempo. Per cui tanti si rassicurano di essere più intelligenti (questo se sono particolarmente stupidi ) o preparati rispetto a personaggi famosi, quando vedono le pagelle di questi e scoprono che il famoso economista aveva 8 in matematica, mentre loro 9.
Ma vi è una continuità anche con chi consideriamo stupido o comunque meno intelligente di noi, che comunque sa fare bene cose che noi non sappiamo fare o sappiamo fare male.
Credo che sia esperienza comune dirsi tra sé e sé “che scemo!” quando facciamo sbagliata una cosa che sembra semplice. Ed è evidente come un bravissimo sportivo in una disciplina, nonostante la preparazione atletica, sia penoso in un’altra disciplina.
Il recente sviluppo dello sport per disabili ci ha dimostrato che, chi consideriamo carente, e lo è davvero perché mancante di parti del corpo, riesce a fare cose che chi non ha disabilità non è in grado di fare.
Insomma esiste una continuità

Cosa pensano veramente gli uomini delle donne e le donne degli uomini non lo possiamo sapere, possono dirlo, ma non possiamo essere certi che corrisponda a ciò che pensano realmente. In relazioni in cui si arriva davvero alla intimità ci si può andare vicini, ma è molto raro.
Quello che chiedevo è se, nella continuità umana, il mettere il proprio desiderio o bisogno (su questo non mi pare utile al momento discutere) al centro (tra l’altro credo che sia piuttosto comune) non vi sia una progressione per cui vi sia, che so, chi vuole non solo desiderio anche dall’altra parte, ma lo vuole pari o superiore al proprio e, senza questo desiderio che deve essere anche evidente, proprio non trova il proprio desiderio o eccitazione. Sempre in questa continuità, dall’altra parte, c’è chi accetta che l’altra persona possa essere solo consenziente, senza reale desiderio e senza piacere, in virtù di una transazione economica. Ci sono altri che non solo lo accettano, ma il fatto che il consenso dipenda da una transazione economica lo trovano particolarmente eccitante, forse perché da un lato dà senso di potere, dà un altro toglie il timore di un giudizio.
È un po’ come se mi viene a trovare qualcuno in casa e c’è sporco o disordine sono a disagio, se viene invece una persona delle pulizie, che pago, non provo disagio. Mentre c’è chi percepisce il disagio e il giudizio anche del personale di albergo, che magari neppure vede, e lascia la camera in ordine. Del resto anche incrociare per caso la cameriera ai piani, fa correre la mente a come abbiamo lasciato la camera. Certamente questo atteggiamento nei confronti dell’ordine e della pulizia dipende dalla educazione che abbiamo avuto e da come ci facevano percepire il nostro disordine. Altro argomento a parte.
Chi ricorre a prostitute è evidentemente indifferente alla condizione della stessa, usufruisce di un servizio come un altro, esattamente come la pulizia della camera di albergo. Pagando viene acquistato il consenso.
Credo che sia evidente che non si stia comprando il desiderio.
Questa visione della donna (e in forma diversa dell’uomo) in cui non vi è visione della persona, se non come corpo di cui usufruire, non è contiguo alla visione che ha della persona chi attua uno stupro?
È la violenza fisica il punto di rottura tra ciò che consideriamo accettabile è ciò che rifiutiamo come estraneo?
E se lo stupro non avviene con violenza, perché la vittima si trova in condizioni di non poter o volere reagire e manifestare apertamente la mancanza di consenso o se dimostra consenso in condizioni di alterazione per alcol o altro, si è passato il limite?
Una mia amica di fb ha cercato di dire che lei in gioventù ha fatto tante volte sesso da ubriaca. Personalmente io non mi sono mai ubriacata e non conosco personalmente l’effetto, ma lei sosteneva che si era divertita e che la riduzione della vigilanza e delle inibizioni le piaceva. Chi faceva sesso con lei (che pure trent’anni dopo conferma che si ubriacava proprio perché voleva) era consapevole che lei non era pienamente in sé? Credo di sì. Non c’è una continuità con chi ora fa sesso con ragazze ubriache o le fa ubriacare perché non abbiano piena consapevolezza? E chi ora viene denunciato per stupro non è sorpreso, perché aveva interpretato l‘ubriachezza come consenso alla rimozione delle inibizioni?




*https://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale
Ormai ci stiamo sbizzarrendo su sto forum con pipponi lunghi una vita , essere sintetici non vi è stato insegnato a scuola?
Fortuna io che non riuscivo a scrivere un tema per più di una pagina e mazza ,tra una parola e l'altra mi tenevo a debita distanza 🤣e piena di errori 😂 di tutti i generi , che poi coretto risultava si e no una , ricordi di scriveva in colonna ma su di una metà verticale .
Buona domenica
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ormai ci stiamo sbizzarrendo su sto forum con pipponi lunghi una vita , essere sintetici non vi è stato insegnato a scuola?
Fortuna io che non riuscivo a scrivere un tema per più di una pagina e mazza ,tra una parola e l'altra mi tenevo a debita distanza 🤣e piena di errori 😂 di tutti i generi , che poi coretto risultava si e no una , ricordi di scriveva in colonna ma su di una metà verticale .
Buona domenica
Avevo scritto un post breve, ma mi è stato chiesto di argomentare…
Ho fatto una domanda.
Chi usufruisce della prostituzione considera il proprio desiderio o bisogno, che dir si voglia, talmente importante da poter chiedere a un’altra persona di soddisfarlo, indipendentemente da un corrispondente desiderio. Non usa violenza fisica, se non in alcuni casi e collateralmente, ma usa la forza del denaro.
Non è un atteggiamento simile a chi stupra ed è indifferente al desiderio altrui?
La differenza non consiste nel garantirsi il consenso con il denaro?
 

ologramma

Utente di lunga data
Avevo scritto un post breve, ma mi è stato chiesto di argomentare…
Le prostitute danno un servizio a pagamento senza rottura d'animo ,per noi maschi è già meglio di federica.
No non lo reputo stupro perché non c'è violenza , solo uno scambio di pseudo rapporto sessuale senza tutto il corollario del sentimento
Il consenso avuto con il denaro e non sapendo cosa ha portato la signorina sul marciapiede in quei cinque minuti non se lo chiede nessuno , perché tutto dura poco ,non so adesso ma per le volte che ci sono andato da giovane che si possono contare su una mano, dico una, non permettevano niente .
Che ti devo dire era tutto asettico ,forse che aveva soldini e ci passava la serata i più ore sarà stato meglio ,ma con pochi soldi ,ricorda i tempi, ti dovevi arrangiare ,la fame età tanta e il cibo le ragazze la custodivano ,alcune , gelosamente .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le prostitute danno un servizio a pagamento senza rottura d'animo ,per noi maschi è già meglio di federica.
No non lo reputo stupro perché non c'è violenza , solo uno scambio di pseudo rapporto sessuale senza tutto il corollario del sentimento
Il consenso avuto con il denaro e non sapendo cosa ha portato la signorina sul marciapiede in quei cinque minuti non se lo chiede nessuno , perché tutto dura poco ,non so adesso ma per le volte che ci sono andato da giovane che si possono contare su una mano, dico una, non permettevano niente .
Che ti devo dire era tutto asettico ,forse che aveva soldini e ci passava la serata i più ore sarà stato meglio ,ma con pochi soldi ,ricorda i tempi, ti dovevi arrangiare ,la fame età tanta e il cibo le ragazze la custodivano ,alcune , gelosamente .
Adesso leggi quello lungo.
 
Top