Ecco. Io non so cosa è accaduto nel frattempo. Lo intuisco, ma di preciso è difficile dirlo, perché ci siamo arrivati pian piano.
Pian piano è aumentato il rumore di fondo per ogni cosa.
Così oggi per parcheggiare la mia auto a Milano sotto l'ufficio in una zona di merda di soli uffici come ho sempre fatto devo sborsare 10 euro al giorno di strisce blu, e non ho nemmeno un parchimetro per pagare perché devo abbinare una App alla mia carta di credito, devo sbattermi io per pagare, in pratica, nemmeno mi facilitano la vita per rubarmi i soldi. E in tempi di crisi mi aumentano la tariffa, dopo avermi fatto cambiare l'auto per l'area B e aumentato il pedaggio per il centro. Ma nessuno si incazza, la gente si chiede solo come fare per pagare e si lamenta di non poterlo fare, e c'è chi gioisce, i residenti, che non sanno nemmeno prevedere che prima o poi dovranno pagare anche loro.
Insomma, ci siamo rincoglioniti.
L'erba non si taglia perché è ecologico, le auto si cancellano dalla produzione perché inquinano, le industrie si chiudono perché si importa... Si protesta contro il traffico bloccando il traffico dei pendolari obbligati a usare l'auto, e nel mentre chi governa taglia i mezzi pubblici. Così con lo stesso impeto assurdo si difende il diritto di spogliarsi per poter cantare, ma solo se una è strafiga e ha un ottimo esperto di Photoshop a correggere le foto.
E di sottofondo tutto questo ronzio che impedisce di divertirsi realmente, di lasciarti andare.
Di mostrare la tua chiappa attirando sudici sguardi lubrichi senza senso di colpa alcuno, con la consapevolezza di quello che fai, senza doverti scandalizzare per forza se le tue foto saranno la sega di un sedicenne o se il tuo culo attirerà le mani di un amico che ti darà una pacca sulle chiappe. E ti farà ridere.
No, oggi parte la denuncia, altri che la risata o al limite l'insulto. Tutti si aspettano che tu ti incazzi se ti toccano le chiappe. Tutti lo pretendono.
E tu allora parti con le chiappe culturali, rivoluzionarie, libere ma inaccessibili.
Perché è quello che vogliono: dissimulare.
Dissimulare la potenza di un bel culo, antidemocratico, negare l'evidenza di un istinto, cancellare l'imperfezione dell'umano.