Elodie

Pincopallino

Utente di lunga data
Forse ne avevo 16/17, e ricordo che il programma era seguitissimo a quei tempi. Le ragazze belle senza esser troppo costruite (oggi unghie gellate, ciglia finte, trucco esagerato, e tutte uguali) e si divertivano cantavano sognavano la televisione, e forse noi ci immedesimavamo. Alla fine avevano avuto la fortuna di entrare in TV senza troppa fatica (oggi ti immagini di dover essere altissima, perfetta, seguita sui social, bisognosa di chissà che contatto x entrare) ma loro, erano le classiche ragazze della porta accanto.
Io preferivo la Bustarella con Ettore Andenna.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Si ma Lady Oscar quale? Cavalieri del Re o D'Avena?
Tutte e due
Quella dei cavalieri del re è assolutamente di livello superiore
Ma sentendo le sigle moderne, quelle di Cristina D’Avena rasentano l’arte
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Tutte e due
Quella dei cavalieri del re è assolutamente di livello superiore
Ma sentendo le sigle moderne, quelle di Cristina D’Avena rasentano l’arte
No la D'Avena per me ha significato: infanzia finita, è ora di crescere
 

danny

Utente di lunga data
O Colpo Grosso….
Spieghiamo per i giovanissimi...
Antenna 3 trasmetteva negli anni 80 una trasmissione sulla falsariga dei Giochi senza frontiere, con lo stesso conduttore.
Gli studi di Antenna 3, la principale tv privata prima dell'avvento di Berlusconi, erano bellissimi. Io ci andai più volte. Ad Antenna 3 ci trovavi Tortora, Teocoli, Gianni Magni, Boldi, Ric e Gian, Faletti, ci lavorava il Beppe Recchia del futuro Drive In, venne ospite anche il Vasco se non sbaglio di Non siamo mica gli americani.
Insomma c'era questa trasmissione di giochi tra quartieri e hinterland di Milano, che so Rozzano, Corsico... Roba così.
Ogni tanto tra una Opel in concorso c'erano dei siparietti in cui le ragazze delle squadre si cimentavano in scambi di reggiseno o di slip oppure nello spogliarsi mentre si improvvisano portieri di calcio. Il tutto per tutto accadeva proprio quando per risollevare le sorti della squadra si levavano le mutande. Evento raro, ma assolutamente epocale e per nulla censurato. Quindi tante tette di normalissime ragazze più un po' di pelo random facevano vincere Corsico piuttosto che un altro Comune, tra le urla giubilanti di un pubblico numerose e casinista.
Erano altri tempi.
 

danny

Utente di lunga data
E quando dico che erano altri tempi...
Insomma, oggi si vuol far passare il messaggio che ci sia una sorta di lotta contro unnonsisabenequale pudore o imposizione...
Boh.
Gli anni 70, 80 sono stati anni di immensa e quasi eccessiva libertà.
Ma c'è stata.
Potevi trovare il centro sociale punk che veramente nasceva con caratteristiche del movimento insieme a un sacco di droga, overdose, ragazzi che si facevano e crepavano ovunque, senza nemmeno che ci fosse la Polizia che ti controllasse il capello per verificare se fumi canne come ora. Chi si faceva di ero guidava, continuava a guidare.
Sì scopava tanto. Io no, ero bambino, ma in giro si capiva che l'AIDS e tutte le manfrine sulle malattie e il preservativo non erano ancora arrivati. I parchi erano pieni di auto di coppie che ciulavano, i parcheggi di coppie che si scambiavano, gli annunci fermoposta di proposte Vere, i parchi cittadini e le vie di puttane. In discoteca si limonava e trombava più di adesso, e non credete a quei meme che dicono che una volta in discoteca si andava solo al pomeriggio per ballare. Non ci è mai andato nessuno solo per ballare, solo che una volta le disco non erano tutte per 20enni ma ci trovavi anche il 40enne. E nessuno ci faceva caso, come si intuisce dal film Amici miei se il 40enne si trombava la 20enne.
In spiaggia... Spagna, Grecia, Jugoslavia... Ma anche Isola d'Elba, Corsica, Sardegna... Quanta gente nuda c'era? E tutti giovani. Io ho iniziato che già il fenomeno stava calando, ma avevo 20 anni e poco più e trovavo coetanei ragazzi e ragazze senza mutande ovunque. Pure a Marina di Campo, per dire. Ed era il 1981. Musica... Vestiti... C'era ampia scelta. Tanti stili, tutti nuovi... Riviste e TV erano pieni di donne nude, altro che Elodie.

Solo che era tutto più spontaneo. Se volevi mostrare la chiappa lo facevi per la chiappa, mica per la poesia della Merini che deve giustificare il tuo sano desiderio di far vedere il culo. Chi sta raccontando le baggianate che un tempo qui è in tempo li' è solo uno che non ha vissuto niente. O non si ricorda una mazza.
 
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danny

Utente di lunga data
Ecco. Io non so cosa è accaduto nel frattempo. Lo intuisco, ma di preciso è difficile dirlo, perché ci siamo arrivati pian piano.
Pian piano è aumentato il rumore di fondo per ogni cosa.
Così oggi per parcheggiare la mia auto a Milano sotto l'ufficio in una zona di merda di soli uffici come ho sempre fatto devo sborsare 10 euro al giorno di strisce blu, e non ho nemmeno un parchimetro per pagare perché devo abbinare una App alla mia carta di credito, devo sbattermi io per pagare, in pratica, nemmeno mi facilitano la vita per rubarmi i soldi. E in tempi di crisi mi aumentano la tariffa, dopo avermi fatto cambiare l'auto per l'area B e aumentato il pedaggio per il centro. Ma nessuno si incazza, la gente si chiede solo come fare per pagare e si lamenta di non poterlo fare, e c'è chi gioisce, i residenti, che non sanno nemmeno prevedere che prima o poi dovranno pagare anche loro.
Insomma, ci siamo rincoglioniti.
L'erba non si taglia perché è ecologico, le auto si cancellano dalla produzione perché inquinano, le industrie si chiudono perché si importa... Si protesta contro il traffico bloccando il traffico dei pendolari obbligati a usare l'auto, e nel mentre chi governa taglia i mezzi pubblici. Così con lo stesso impeto assurdo si difende il diritto di spogliarsi per poter cantare, ma solo se una è strafiga e ha un ottimo esperto di Photoshop a correggere le foto.
E di sottofondo tutto questo ronzio che impedisce di divertirsi realmente, di lasciarti andare.
Di mostrare la tua chiappa attirando sudici sguardi lubrichi senza senso di colpa alcuno, con la consapevolezza di quello che fai, senza doverti scandalizzare per forza se le tue foto saranno la sega di un sedicenne o se il tuo culo attirerà le mani di un amico che ti darà una pacca sulle chiappe. E ti farà ridere.
No, oggi parte la denuncia, altri che la risata o al limite l'insulto. Tutti si aspettano che tu ti incazzi se ti toccano le chiappe. Tutti lo pretendono.
E tu allora parti con le chiappe culturali, rivoluzionarie, libere ma inaccessibili.
Perché è quello che vogliono: dissimulare.
Dissimulare la potenza di un bel culo, antidemocratico, negare l'evidenza di un istinto, cancellare l'imperfezione dell'umano.
 
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