Curiosità sui metodi di valutazione degli attuali insegnanti

Pincopallino

Utente di lunga data
Tutto è merce, ma i libri devono essere gratis.
Sbagliato.
Si pagano se devono essere usati.
Le scarpe puoi scegliere anche quelle con il disegno AirMax di due anni fa.
I libri di testo invece no, sono la categoria merceologica che seguono di più le mode e nemmeno sempre vengono usati.
Non fare finta di non capire come tuo solito per diluire quello che non vuoi si scriva.
Come se la storia del regno d’Italia cambiasse tutti gli anni.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Ogni azienda esiste perché vende ciò che produce. Perché i libri non dovrebbero essere merce.
Se il sapere fosse fermo, non avrebbe senso nemmeno l’università.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Ogni azienda esiste perché vende ciò che produce. Perché i libri non dovrebbero essere merce.
Se il sapere fosse fermo, non avrebbe senso nemmeno l’università.
Ma ci sei o ci fai? Ma leggi le cose che si scrivono oppure ripeti frasi come un disco rotto? Il sapere fosse fermo con qualche foto in più? Ma de che?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
storia vecchia, avevo un libro, comprato nel 1996 del costo di 75.000lire, mai usato, non ci avevo neanche scritto il nome, quando l'ho venduto alla fine del triennio mi hanno dato la cifra intera perché era assolutamente nuovo
 

ivanl

Utente di lunga data
storia vecchia, avevo un libro, comprato nel 1996 del costo di 75.000lire, mai usato, non ci avevo neanche scritto il nome, quando l'ho venduto alla fine del triennio mi hanno dato la cifra intera perché era assolutamente nuovo
qua se va bene ti danno 10 euro
 

danny

Utente di lunga data
Tutto è merce, ma i libri devono essere gratis.
Dovrebbero costare un po' meno.
Semplicemente questo.
Hai parlato di scarpe.
Se vuoi ci sono scarpe da 10 euro. Se vuoi.
E ti durano 5 anni. Un paio di Nike le paghi anche solo 50 euro.
Mia figlia con un paio di scarpe da 100 euro va avanti 5, 6 anni, quindi spende un 20 euro l'anno.
Con i libri non hai alternativa.
 

danny

Utente di lunga data
Ogni azienda esiste perché vende ciò che produce. Perché i libri non dovrebbero essere merce.
Se il sapere fosse fermo, non avrebbe senso nemmeno l’università.
Perché il resto dell'editoria fa la fame.
E deve mantenere i prezzi bassi dato che la gente non compra più non avendo soldi.
Ma tra i 2 euro di una rivista nuova ogni mese realizzata da 10 e più collaboratori che vivono solo di quello e un libro con le stesse pagine e lo stesso contenuto da 10 anni scritto da insegnanti, chi è più esoso?
Hai idea di quanto costi la stampa di quei libri?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché il resto dell'editoria fa la fame.
E deve mantenere i prezzi bassi dato che la gente non compra più non avendo soldi.
Ma tra i 2 euro di una rivista nuova ogni mese realizzata da 10 e più collaboratori che vivono solo di quello e un libro con le stesse pagine e lo stesso contenuto da 10 anni scritto da insegnanti, chi è più esoso?
Hai idea di quanto costi la stampa di quei libri?
Io ho idea. Gli altri no.
Se l’editoria è un comparto industriale deve produrre e vendere e deve pagare autori, redazioni, editor, grafici, diritti sulle immagini, carta e stampa (spesso affidata all’estero dove costa meno) deve rientrare nei costi e guadagnare.
Così come per qualsiasi prodotto. E c’è concorrenza (poca perché molte case editrici hanno mantenuto il nome, ma sono parte di gruppi) ed è evidente che più i libri contengono immagini, devono prevedere parti consultabili online per difficoltà di apprendimento e approfondimenti, costano.
I figli non li usano? Non comprateli.
Quello che non capisco è l‘accanimento per le spese per l’istruzione che vanno di pari passo con il disprezzo per l’istruzione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché il resto dell'editoria fa la fame.
E deve mantenere i prezzi bassi dato che la gente non compra più non avendo soldi.
Ma tra i 2 euro di una rivista nuova ogni mese realizzata da 10 e più collaboratori che vivono solo di quello e un libro con le stesse pagine e lo stesso contenuto da 10 anni scritto da insegnanti, chi è più esoso?
Hai idea di quanto costi la stampa di quei libri?
Comunque la gente non compra riviste e libri perché è ignorante e ignorante vuole rimanere. Perché non vuole “perdere tempo” a leggere, quando si può illudere di aver capito tutto con una ricerca in rete?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Io ho idea. Gli altri no.
Se l’editoria è un comparto industriale deve produrre e vendere e deve pagare autori, redazioni, editor, grafici, diritti sulle immagini, carta e stampa (spesso affidata all’estero dove costa meno) deve rientrare nei costi e guadagnare.
Così come per qualsiasi prodotto. E c’è concorrenza (poca perché molte case editrici hanno mantenuto il nome, ma sono parte di gruppi) ed è evidente che più i libri contengono immagini, devono prevedere parti consultabili online per difficoltà di apprendimento e approfondimenti, costano.
I figli non li usano? Non comprateli.
Quello che non capisco è l‘accanimento per le spese per l’istruzione che vanno di pari passo con il disprezzo per l’istruzione.
sono i professori che non li usano, se il prof ti fa studiare sul libro, tu il libro lo usi, se il prof usa altri metodi e il libro non lo prendi mai in mano, diventano soldi buttati
non cercare di traviare il discorso, non è messa in discussione l'istruzione, che fa schifo, ma il fatto che spendi soldi (che non hai), inutilmente
 

Brunetta

Utente di lunga data
sono i professori che non li usano, se il prof ti fa studiare sul libro, tu il libro lo usi, se il prof usa altri metodi e il libro non lo prendi mai in mano, diventano soldi buttati
non cercare di traviare il discorso, non è messa in discussione l'istruzione, che fa schifo, ma il fatto che spendi soldi (che non hai), inutilmente
Non comprateli.
Io li avrei letti per capire meglio le lezioni e gli appunti.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Non comprateli.
Io li avrei letti per capire meglio le lezioni e gli appunti.
Mia figlia ha circa 15 libri
Non so neanche se li usano visto che sono a scuola
Ma come fai a non comprare libri? Sai a prescindere quali non verranno usati? Hai il dono della divinazione? Non credo
 

danny

Utente di lunga data
Io ho idea. Gli altri no.
Se l’editoria è un comparto industriale deve produrre e vendere e deve pagare autori, redazioni, editor, grafici, diritti sulle immagini, carta e stampa (spesso affidata all’estero dove costa meno) deve rientrare nei costi e guadagnare.
Così come per qualsiasi prodotto. E c’è concorrenza (poca perché molte case editrici hanno mantenuto il nome, ma sono parte di gruppi) ed è evidente che più i libri contengono immagini, devono prevedere parti consultabili online per difficoltà di apprendimento e approfondimenti, costano.
I figli non li usano? Non comprateli.
Quello che non capisco è l‘accanimento per le spese per l’istruzione che vanno di pari passo con il disprezzo per l’istruzione.
Ci rientriamo noi.
A un decimo del costo finale.
E non costa molto girare un capitolo e reimpaginare, basta un fotocompositore, 1000 euro circa lordi a volume, nel migliore dei casi.
Non so la tiratura, se è bassa evidentemente influisce sul prezzo finale.
Più che altro in questo periodo storico, dove i soldi sono sempre meno e spesso insufficienti per le spese normali, tante persone stanno pensando a cosa tagliare ancora. Quando si tratta di tirare fuori centinaia di euro per i libri di più figli, un po' di fastidio viene a tutti se non sai come quadrare i conti.
Tieni conto che i normali libri di narrativa sono anni che li compriamo a un euro ai mercatini, ormai.
Pure il Mac l'ho preso usato, per mia figlia, a 200 euro. I nostri cellulari hanno ormai 5 anni.
Miracoli non ne facciamo noi, figuriamoci chi ha redditi ancora più bassi o più figli.
 
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danny

Utente di lunga data
Comunque la gente non compra riviste e libri perché è ignorante e ignorante vuole rimanere. Perché non vuole “perdere tempo” a leggere, quando si può illudere di aver capito tutto con una ricerca in rete?
Stai generalizzando.
Il discorso non è così semplice.
Il web è gratuito. Aggiornato in tempo reale. Interattivo.
Offre quindi peculiarità che la carta stampata non può dare.
Se a questo aggiungiamo anche che la qualità dei prodotti editoriali per vari motivi è peggiorata, è abbastanza ovvio che riviste e libri siano in sofferenza.
I libri si scaricano gratuitamente sui siti appositi, e lo fanno ormai in tanti.
Perché comprarli quando puoi averli crackati quanti ne vuoi e paghi solo un e-reader?
Io faccio fatica anche a regalarli, le case non sono più adatte a contenere tanti libri come un tempo, se ci fai caso.
Sulle riviste: fanno schifo, quasi come i quotidiani.
Dispiace dirlo, ma ho in casa centinaia di numeri d'epoca di riviste che adesso sono diventate illeggibili. In ogni caso le trovi crackate.
Le persone sono ignoranti come prima in percentuale, semplicemente oggi anche quelle ignoranti scrivono sui social e sui forum, risultando quindi visibili anche a chi prima non avrebbe nemmeno mai scambiato una parola con loro. Forse sono più ignoranti quelli che prima avevano cultura, mi azzarderei a pensare questo.
 
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