Ma quindi dell’assassino

ToyGirl

Utente di lunga data
Visto che nessuno lo chiama così, chiedono l’infermita‘ mentale?
Certo. Già il padre di questa feccia, seppur "sconvolto", ha detto che secondo lui gli è scoppiato qualcosa nel cervello.
Faranno di tutto per farlo passare come pazzo.

Io spero che sarà inculato a sangue e resterà 30 anni in galera, poi una volta uscito si ammazzerà da solo perché non avrà più niente e nessuno, solo disprezzo intorno a lui.

Ma purtroppo non funziona così.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Certo. Già il padre di questa feccia, seppur "sconvolto", ha detto che secondo lui gli è scoppiato qualcosa nel cervello.
Faranno di tutto per farlo passare come pazzo.

Io spero che sarà inculato a sangue e resterà 30 anni in galera, poi una volta uscito si ammazzerà da solo perché non avrà più niente e nessuno, solo disprezzo intorno a lui.

Ma purtroppo non funziona così.
E come credi che funziona... ma veramente credete che in carcere fanno la "bella vita"?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
che poi per l’araba sotterrata in Emilia Romagna dal padre e dallo zio mica si è fatta tutta sta cagnara sulla cultura patriarcale. E li ce ne era parecchia…
i pakistani non sono arabi. a me è parso che invece qualcuno ci abbia provato. solo che ad alcune di scendere in piazza contro i musulmani non va, perchè quelli menano
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se non ha trovato il coraggio durante la fuga, veramente pensano che lo faccia in cella
Hai seguito il terribile caso dell’omicidio di Roma di Luca Varani?
È stato un omicidio terribile, una insensatezza e una crudeltà inimmaginabile perfino per un film horror.
Marco Prato si è suicidato in carcere.
In un documentario erano inserite le riprese dell’incontro in carcere con il padre, distrutto.
Non credo che ci possa essere qualcuno che, vedendo quell’incontro, alla notizia del suicidio possa prenderla alla leggera. Pur avendo compiuto un delitto orribile non si può esultare per la morte di una persona. A meno di essere peggio di lui.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Hai seguito il terribile caso dell’omicidio di Roma di Luca Varani?
È stato un omicidio terribile, una insensatezza e una crudeltà inimmaginabile perfino per un film horror.
Marco Prato si è suicidato in carcere.
In un documentario erano inserite le riprese dell’incontro in carcere con il padre, distrutto.
Non credo che ci possa essere qualcuno che, vedendo quell’incontro, alla notizia del suicidio possa prenderla alla leggera. Pur avendo compiuto un delitto orribile non si può esultare per la morte di una persona. A meno di essere peggio di lui.
Brunetta se dovesse succedere a me...il ragazzo manco arriva in carcere l ho già ucciso io e dato in pasto alle galline...
E poi mi arrestassero..
Tanto la mia vita è finita...
E che cazzo
Farei solo un piacere alla società..
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
E come credi che funziona... ma veramente credete che in carcere fanno la "bella vita"?
La bella vita no ma vivono isolati sai pericoli, possono laurearsi e se escono gl trovano anche un lavoro
Il tipo (non ricordo neanche il nome) aggredito dai detenuti è stato difeso dalla polizia. Nagari gli scontano ulteriormente la pena
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Brunetta se dovesse succedere a me...il ragazzo manco arriva in carcere l ho già ucciso io e dato in pasto alle galline...
E poi mi arrestassero..
Tanto la mia vita è finita...
E che cazzo
Farei solo un piacere alla società..
Il problema è che sarà difficile avvicinarlo
Se vedi quando la folla prova a dargli una lezione la polizia difende
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta se dovesse succedere a me...il ragazzo manco arriva in carcere l ho già ucciso io e dato in pasto alle galline...
E poi mi arrestassero..
Tanto la mia vita è finita...
E che cazzo
Farei solo un piacere alla società..
Hai visto il documentario di cui ho parlato?
Oppure hai letto La città dei vivi di Nicola Lagioia?
Fortunatamente viviamo in uno Stato di diritto e nessuno deve farsi giustizia da sé.
Del resto anche il più famoso romanzo sulla vendetta, Il Conte di Montecristo, ci insegna che la vendetta rovina la vita più del delitto subito.
C’è sempre un bisogno comprensibile di sentirsi immuni dalle disgrazie con meccanismi mentali semplici “c’è stato un incidente per eccesso di velocità? Sono a posto, io guido con prudenza”, ma soprattutto ci si identifica con le vittime.
Ma agitare cappi ci avvicina agli assassini, non alle vittime.
 
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