I FIGLI DEI COMPAGNI

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
la famiglia della madre beneastante paga una scuola privata dove vengono collocati i figli, poi pare che il padre debba spesso correre.
Lui aveva ben chiarito la problematica con la mia amica.
Comunque non è l'unica, anche un'altra andata a vivere con un divorziato e un figlio sta facendo una vita da cani perchè l'ex moglie lo chiama spessimo per accordarsi per anche cose futili. Ed il figlio fa lo stesso pur avendi 15 anni ormai
E perché la ex moglie non dovrebbe cercare un accordo per l’educazione del figlio in una fase delicata della crescita?
Se una nuova compagna ne è infastidita è perché non capisce la responsabilità genitoriale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ho spiegato, comunque spessimo i figli non accettano la nuova compagna, l'ho visto fare anche ad una di 30 anni, dando la colpa alla nuova compagan del padre del divorzio dei genitori.
E ancora oggi se c'è la figlia lui non può stare con lei.
Il padre sostiene che i filgi restano le compagne no. Quindi tutela il rapporto con la figlia.
Non è semplice quando a un figlio sta antipatica la compagno o il compagno.
Se la nuova compagna è la responsabile della separazione, mi pare normale un po’ di antipatia.
Qui, ma anche altrove, pare che simpatia e antipatia siano moti dell’animo indipendenti da come ci si pone.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
la famiglia della madre beneastante paga una scuola privata dove vengono collocati i figli, poi pare che il padre debba spesso correre.
Lui aveva ben chiarito la problematica con la mia amica.
Comunque non è l'unica, anche un'altra andata a vivere con un divorziato e un figlio sta facendo una vita da cani perchè l'ex moglie lo chiama spessimo per accordarsi per anche cose futili. Ed il figlio fa lo stesso pur avendi 15 anni ormai
La mia compagna si sente piuttosto spesso, pressochè quotidianamente, col suo ex per tutto ciò che riguarda il figlio (prima superiore), si tratta di qualche messaggio e a me sinceramente non dà alcun fastidio, sarò strano io. Ma queste hanno figli a loro volta?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Etta

Utente di lunga data
Non è scritto da nessuna parte che una persona debba accettare i figli di un altro, o essere forzato a convivere con loro, ad accettare tutti i sacrifici che i bambini impongono, compresa una ridotta intimità.
Chi lo fa ha un grandissimo spirito di sacrificio ed è forse una persona migliore di tante altre.
Il problema è che le altre, appunto, sono tante, ed è questa la norma con cui fare i conti.
Chi lo fa ha un cuore grande.
 

Etta

Utente di lunga data
ho spiegato, comunque spessimo i figli non accettano la nuova compagna, l'ho visto fare anche ad una di 30 anni, dando la colpa alla nuova compagan del padre del divorzio dei genitori.
E ancora oggi se c'è la figlia lui non può stare con lei.
Il padre sostiene che i filgi restano le compagne no. Quindi tutela il rapporto con la figlia.
Non è semplice quando a un figlio sta antipatica la compagno o il compagno.
Poi bisogna anche vedere come mai questa antipatia.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ovvio. Dopodiché non è detto che una persona abbia l'esperienza per capire che in quella situazione non ci riesce a stare.
Magari all'inizio uno ci prova pure, poi quando vede che le strade sono disallineate molla il colpo.
Purtroppo non è che la vita ci conceda tutto facilmente.
Ogni scelta personale comporta delle rinunce. Incolpare l'altro di egocentrismo è... Egocentrico.
È vedere le proprie esigenze senza comprendere quelle altrui.
Non è scritto da nessuna parte che una persona debba accettare i figli di un altro, o essere forzato a convivere con loro, ad accettare tutti i sacrifici che i bambini impongono, compresa una ridotta intimità.
Chi lo fa ha un grandissimo spirito di sacrificio ed è forse una persona migliore di tante altre.
Il problema è che le altre, appunto, sono tante, ed è questa la norma con cui fare i conti.
Su questo sono d'accordo... vorrei sbagliare però mi sembra che se si tratta di lavoro allora c'è una maggiore indulgenza, per cui uno può stare fuori casa 23 ore al giorno e non fa una piega, ma se chiama l'ex che non riesce ad andare a prendere il figlio a scuola e allora occorre fare un salto di mezz'ora, apriti cielo... ripeto spero di sbagliarmi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Su questo sono d'accordo... vorrei sbagliare però mi sembra che se si tratta di lavoro allora c'è una maggiore indulgenza, per cui uno può stare fuori casa 23 ore al giorno e non fa una piega, ma se chiama l'ex che non riesce ad andare a prendere il figlio a scuola e allora occorre fare un salto di mezz'ora, apriti cielo... ripeto spero di sbagliarmi.
Ma il lavoro giustifica tutto!
Si è messo il lavoro al vertice e non solo per i medici del pronto soccorso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La causa principale sta nel problema del padre, però aggiungo che anche la figura del compagno non è da sottovalutare.
Il nuovo compagno della madre avrebbe dovuto fare un miracolo.
Credo che si sottovaluti l’importanza della genetica da entrambe le parti.
Un figlio proprio lo si riconosce, ma anche un figlio si riconosce nei genitori.
A volte vedo nei miei figli i miei genitori. È bellissimo.
Ma con un figlio non proprio è più difficile.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
ho spiegato, comunque spessimo i figli non accettano la nuova compagna, l'ho visto fare anche ad una di 30 anni, dando la colpa alla nuova compagan del padre del divorzio dei genitori.
E ancora oggi se c'è la figlia lui non può stare con lei.
Il padre sostiene che i filgi restano le compagne no. Quindi tutela il rapporto con la figlia.
Non è semplice quando a un figlio sta antipatica la compagno o il compagno.
se i figli vedono nel terzo o nella terza la causa della separazione tra i genitori, è la fine. meglio mollare il colpo in effetti
 
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