Ciabatte, cucchiarelle e altri oggetti

Andromeda4

Utente di lunga data
Bellissima è un capolavoro e Visconti era Visconti e la Magnani, la Magnani. Non credo proprio che la Cortellesi si senta né Visconti, né la Magnani.
Il film della Cortellesi è molto carino, ma ha il difetto/pregio di andare incontro al pubblico.
Ha certamente pagato anche gli scarsi mezzi del cinema italiano attuale. Non per niente girano tanti film “teatrali” che si svolgono in un appartamento. Anche i bambini in cortile erano pochissimi.
Ti riporto il commento della mia amica, senza dire di essere d'accordo con lei.
È verissimo quello che dici, il neorealismo era appunto specchio fedele dei tempi, e non voleva arruffianarsi i gusti del pubblico, cosa che purtroppo sto vedendo accadere nei tempi attuali. La Cortellesi è brava, e tutto il resto, però, almeno a me, sembra leggermente egocentrica. Potrebbe anche averlo pensato, questo accostamento. Oppure, a voler essere ottimista, fare un omaggio ai grandi maestri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti riporto il commento della mia amica, senza dire di essere d'accordo con lei.
È verissimo quello che dici, il neorealismo era appunto specchio fedele dei tempi, e non voleva arruffianarsi i gusti del pubblico, cosa che purtroppo sto vedendo accadere nei tempi attuali. La Cortellesi è brava, e tutto il resto, però, almeno a me, sembra leggermente egocentrica. Potrebbe anche averlo pensato, questo accostamento. Oppure, a voler essere ottimista, fare un omaggio ai grandi maestri.
Le citazioni sono moltissime.
Non l’ho percepita presuntuosa.
Realizzare un film contemporaneo è più semplice di un film di un’altra epoca. Per dirne una; oggi la presenza dei bambini nei film richiede la presenza di un genitore e uno psicologo, forse anche un pediatra. Si capisce bene che creare un’orda di bambini costerebbe tutto il budget del film. Poi adesso l’offerta è sterminata e i produttori creano problemi.
Anche l’inserimento di personaggi virtuali, anche solo per le scene di massa, è costoso.
E non si fanno le nozze con i fichi secchi.
 

danny

Utente di lunga data
Riesumo questo thread per fare una osservazione su un aspetto sconcertante del bel film (capolavoro è un’altra cosa) della Cortellesi.
Nel film è sconcertante che quei due bambini insopportabili non prendano nemmeno una sberla.
Ed è sconcertante che (al cinema si percepisce la reazione del pubblico) la loro maleducazione e conflittualità tra loro facciano ridere e non suscitino il pensiero che un paio di sberle funzionerebbe da contenimento.
Sia chiaro che non mi sto contraddicendo. Non penso che le sberle siano un metodo educativo, penso che la maleducazione messa in scena sia anacronistico che non riceva un limite violento in un contesto violento. Ed è molto contemporaneo invece che non sia stato rappresentato nel film e che il pubblico non percepisca l’assenza del rapporto con la madre, anche solo attraverso una cucchiarella.
Ovviamente capisco la necessità del racconto e di creare una simpatia nei confronti della protagonista e renderla più sfaccettata, contraddittoria, inconsapevole e criticabile in qualsiasi modo sarebbe stato un ostacolo alla identificazione.
Ne ha scritto, in modo un bel po’ dispersivo, anche la Soncini oggi.
È un bel film, ma ha la stessa impostazione de La Vita è bella.
Racconta di un periodo storico ma con la sensibilità di uno sceneggiatore moderno.
È diretto a un pubblico contemporaneo.
Accadrà in futuro come quei film storici sull'Antica Roma che ora rivelano il gusto degli anni 60 in cui sono stati realizzati, percepibile anche dalle acconciature etc.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È un bel film, ma ha la stessa impostazione de La Vita è bella.
Racconta di un periodo storico ma con la sensibilità di uno sceneggiatore moderno.
È diretto a un pubblico contemporaneo.
Accadrà in futuro come quei film storici sull'Antica Roma che ora rivelano il gusto degli anni 60 in cui sono stati realizzati, percepibile anche dalle acconciature etc.
Ho rivisto Seven.
Bellissimo.
Il poliziotto vecchio, Morgan Freeman, tratta da capra il poliziotto giovane, Brad Pitt. È sempre così: i vecchi trovano i giovani ignoranti.
 

danny

Utente di lunga data
Ho rivisto Seven.
Bellissimo.
Il poliziotto vecchio, Morgan Freeman, tratta da capra il poliziotto giovane, Brad Pitt. È sempre così: i vecchi trovano i giovani ignoranti.
Di solito nella vita accade il contrario.
Noi over 50 veniamo visti come sorpassati e un po' tonti. Anche nel mondo del lavoro
Quando tiri fuori qualcosa che riguarda la tua conoscenza e la tua esperienza vieni visto come un coglione nostalgico.
In media.

Seven è un film di 30 anni fa.
Per un giovane oggi è antico.
Per un giovane qualsiasi cosa riguardi il nostro passato non è mai esistita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Di solito nella vita accade il contrario.
Noi over 50 veniamo visti come sorpassati e un po' tonti. Anche nel mondo del lavoro
Quando tiri fuori qualcosa che riguarda la tua conoscenza e la tua esperienza vieni visto come un coglione nostalgico.
In media.

Seven è un film di 30 anni fa.
Per un giovane oggi è antico.
Per un giovane qualsiasi cosa riguardi il nostro passato non è mai esistita.
Anche lì il poliziotto giovane è presuntuoso.
È una caratteristica dei giovani.
 

danny

Utente di lunga data
Anche lì il poliziotto giovane è presuntuoso.
È una caratteristica dei giovani.
Il conflitto generazionale temo sia nato con la definizione della categoria giovani, quindi in era abbastanza vicina a noi.
Una maggiore scolarita', gusti e abitudini contemporanee, unitamente all'ambizione tipica dei giovani hanno prodotto un mix che stimolato dalla competitività ha reso l'esperienza e la conoscenza dei più anziani qualcosa di perfettamente inutile per vivere nella realtà attuale.
Purtroppo nella realtà non va come nei film, dove ci si accorge prima o poi dell'utilita' del dialogo generazionale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il conflitto generazionale temo sia nato con la definizione della categoria giovani, quindi in era abbastanza vicina a noi.
Una maggiore scolarita', gusti e abitudini contemporanee, unitamente all'ambizione tipica dei giovani hanno prodotto un mix che stimolato dalla competitività ha reso l'esperienza e la conoscenza dei più anziani qualcosa di perfettamente inutile per vivere nella realtà attuale.
Purtroppo nella realtà non va come nei film, dove ci si accorge prima o poi dell'utilita' del dialogo generazionale.
A me non risulta.
Non mi pare che sia così diffuso che genitori ignoranti vengano disprezzati da giovani acculturati, ma umanamente ingnoranti.
Per cosa dovrebbe essere considerata inadeguata la conoscenza dei vecchi?
 

danny

Utente di lunga data
A me non risulta.
Non mi pare che sia così diffuso che genitori ignoranti vengano disprezzati da giovani acculturati, ma umanamente ingnoranti.
Per cosa dovrebbe essere considerata inadeguata la conoscenza dei vecchi?
Non ho parlato di genitori né di ignoranti.
 
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