Gino Cecchetin

danny

Utente di lunga data
Ma chi pensi che pretenda di essere rivoluzionario?
Si sostengono posizioni “nell’aria“ che si percepiscono più consonanti.
Quello che senti consonante tu, non lo sento consonante io.
Mica vuoi tutti nudi, fai quello che va bene a te.
Si aderisce a posizioni assolutamente coerenti con i nostri tempi.
Giustamente il patriarcato è finito molti anni fa, divenendo fenomeno residuale, non strutturale.
Ora abbiamo un altro modo di vivere, la società è parcellizzata, abbiamo problemi di natalità, di relazioni, di riuscire a individuare una dimensione collettiva della società, che è sempre più spostata verso la dimensione individuale.
Potrei dire che anche la distinzione uomo e donna è superata, anche in campo sessuale.
Siamo all'inizio di un'era in cui sarà superata anche in senso fisico.
Il cybersex per esempio nella sua forma più evoluta alienerà gran parte dell'interesse verso l'altro sesso, che sarà ulteriormente derubricato nella possibilità di disporre di gravidanze come servizio.
E, credimi, saranno pochi a rimpiangere l'attuale modalità competitiva.
Insomma, in un futuro la dimensione collettiva diverrà residuale, perché gran parte dell'uso che si può richiedere verso un altro essere vivente sarà demandato a un soggetto gestibile dall'AI.
D'altronde, gran parte dei lavori cosiddetti intellettuali saranno superabili.
Capisci che parlare di patriarcato oggi mi fa pensare a chi guarda al futuro confrontandosi con gli Assiro Babilonesi?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Credo che Gino faccia quello che può, difficile prevedere le reazioni individuali di fronte a eventi simili.

C'è chi si chiude nel dolore, ma forse si soffre meno a viversela come fa lui

Secondo me deve anche un pò gestire e coprire le spalle alla figlia, che in qualche modo lo ha anticipato mediaticamente, con quei discorsi a ombrello.

A quel punto un padre che sia padre, non può comunque chiudersi a chiave in cantina, lasciando la figlia sola nel caos mediatico.

Per me è in qualche modo stato costretto a scendere nell'arena
 

Alphonse02

Utente di lunga data
E' un uomo che ha perso la moglie e la figlia.
Noi siamo rimasti traumatizzati da un tradimento, ci riesce difficile pensare a come possa sentirsi una persona in quella situazione, cosa possa provare.
E cosa possa determinare questa cosa, cosa faccia scattare.
L'unica cosa che giudico negativamente è questa sua esposizione eccessiva.
Io temo che la cosa possa essere anche controproducente.
(...)
Ora, perché dovrebbe andare diversamente per Gino Cecchettin? Questo simulacro di interesse verso di lui non è nemmeno compatimento, è puro sfruttamento.
Quando se ne accorgerà sarà dura, molto dura per lui. Perché è rimasto solo.
E avrà con sé migliaia di scritti di merda su di lui.
In effetti, anche per me corre quel rischio.
I figli lasceranno il nido familiare (se non l'hanno già fatto) e lui si troverà solo.
Con due fantasmi che lo verranno a trovare nella sua mente.
Il clamore mediatico quando si esaurisce, potrebbe lasciarlo esausto.
Che dire ? Gli auguro di farcela.

Io ho citato spesso i miei problemi qui, ma nella stragrande maggioranza dei casi non ho ricevuto nemmeno un abbraccio.
Nella vita reale ho trovato invece solo muri, o ulteriori problemi.
La comprensione è difficile, e basta leggere la reazione di Omicron sopra: l'argomento suicidio per me è fonte enorme di angoscia, perché porta con sé momenti della mia vita molto drammatici, e non mi va che se ne discuta così, come se vi fosse la sola responsabilità di un medico o di una pasticca.
Non mi va perché nel mio vissuto la cosa è stata complessa, e discuterne richiederebbe altrettanto complessità, che non è il caso.
Ma per me non è acqua fresca, non è una cosa che non porti con sé dolore, e ho voluto ribadire la cosa, che mi tocca a livello personale.
Ho notato, da neofita del forum, che sei stato preso come termine di paragone non proprio positivo su questioni di tradimento.
Sono andato a vedere un po' indietro nel tempo e credo di aver inquadrato la tua storia, che non trovo disonorevole.
Affatto.
In un'epoca di ego-ismo dilagante tu hai tenuto la barra dritta, avendo come stella da seguire nella tua rotta esistenziale il benessere della figlia. Hai fatto una scelta razionale, che si può discutere ma che ha una sua logica, anche economica e genitoriale. Crescere dei figli nella condizione di genitore separato, espone a parecchi rischi.
Bene per tua figlia, che ha un padre che la vede come priorità nella sua vita.

Come sai, io ho preso un'altra strada.
Ma mica non ho avuto mai ripensamenti e solo certezze.
Sarei disonesto ... prima con me stesso.

Ieri, ho trovato il tempo di andare a trovare mia moglie a casa sua (l'avevo incontrata con mia figlia sei mesi fa ad un ristorante; invece, a casa sua per il pranzo di Natale nel 2021, insieme ai suoi parenti ed alla figlia in tempi di Covid-19). Le ho portato delle mozzarelle di bufala campana, che mi avevano regalato in quantità esagerata (2kg) e che ho pensato di portarle in parte perché ricordavo che le piacevano. La figlia non può mangiare latticini. La mia compagna è a 1.000 km di distanza. Ho pensato a lei e le ho chiesto se gradiva ed ha risposto affermativamente.

Sono stato neanche un'ora con lei ed il cane, a parlare in camera da pranzo-salotto, in quello che era stato il mio appartamento dopo la separazione, per tanti anni. Mentre parlavamo, scorgevo nella libreria titoli di libri che ricordavo, vedevo quadri alle pareti e soprammobili che mi erano familiari, alcuni oggetti li avevo riportati da miei viaggi di lavoro, altri me li avevano regalati.

Insomma, mi è venuto un mezzo attacco di nostalgia, del tutto fuori posto, mi sono detto, dopo tanti anni dalla separazione. Parlavamo di tante coppie di amici, in alcune delle quali si sono trovati ad affrontare tradimenti. Ma sono rimasti insieme. Noi, no.

Beh ... nella vita quasi mai si hanno certezze granitiche, anzi ogni scelta compiuta ha comportato sofferenza, timore di sbagliare, una dose di rimpianto. Di questo assioma ho raggiunto la certezza con il passare degli anni.

Sono stato sollevato, quando sono andato via.
 

danny

Utente di lunga data
In effetti, anche per me corre quel rischio.
I figli lasceranno il nido familiare (se non l'hanno già fatto) e lui si troverà solo.
Con due fantasmi che lo verranno a trovare nella sua mente.
Il clamore mediatico quando si esaurisce, potrebbe lasciarlo esausto.
Che dire ? Gli auguro di farcela.



Ho notato, da neofita del forum, che sei stato preso come termine di paragone non proprio positivo su questioni di tradimento.
Sono andato a vedere un po' indietro nel tempo e credo di aver inquadrato la tua storia, che non trovo disonorevole.
Affatto.
In un'epoca di ego-ismo dilagante tu hai tenuto la barra dritta, avendo come stella da seguire nella tua rotta esistenziale il benessere della figlia. Hai fatto una scelta razionale, che si può discutere ma che ha una sua logica, anche economica e genitoriale. Crescere dei figli nella condizione di genitore separato, espone a parecchi rischi.
Bene per tua figlia, che ha un padre che la vede come priorità nella sua vita.

Come sai, io ho preso un'altra strada.
Ma mica non ho avuto mai ripensamenti e solo certezze.
Sarei disonesto ... prima con me stesso.

Ieri, ho trovato il tempo di andare a trovare mia moglie a casa sua (l'avevo incontrata con mia figlia sei mesi fa ad un ristorante; invece, a casa sua per il pranzo di Natale nel 2021, insieme ai suoi parenti ed alla figlia in tempi di Covid-19). Le ho portato delle mozzarelle di bufala campana, che mi avevano regalato in quantità esagerata (2kg) e che ho pensato di portarle in parte perché ricordavo che le piacevano. La figlia non può mangiare latticini. La mia compagna è a 1.000 km di distanza. Ho pensato a lei e le ho chiesto se gradiva ed ha risposto affermativamente.

Sono stato neanche un'ora con lei ed il cane, a parlare in camera da pranzo-salotto, in quello che era stato il mio appartamento dopo la separazione, per tanti anni. Mentre parlavamo, scorgevo nella libreria titoli di libri che ricordavo, vedevo quadri alle pareti e soprammobili che mi erano familiari, alcuni oggetti li avevo riportati da miei viaggi di lavoro, altri me li avevano regalati.

Insomma, mi è venuto un mezzo attacco di nostalgia, del tutto fuori posto, mi sono detto, dopo tanti anni dalla separazione. Parlavamo di tante coppie di amici, in alcune delle quali si sono trovati ad affrontare tradimenti. Ma sono rimasti insieme. Noi, no.

Beh ... nella vita quasi mai si hanno certezze granitiche, anzi ogni scelta compiuta ha comportato sofferenza, timore di sbagliare, una dose di rimpianto. Di questo assioma ho raggiunto la certezza con il passare degli anni.

Sono stato sollevato, quando sono andato via.
Non c'è una scelta migliore.
C'è una scelta che fai con la consapevolezza di dover rinunciare a qualcosa.
Stai poi a te, che conosci quella situazione, valutare cosa ritieni giusto sia più sacrificabile.
Purtroppo va così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si aderisce a posizioni assolutamente coerenti con i nostri tempi.
Giustamente il patriarcato è finito molti anni fa, divenendo fenomeno residuale, non strutturale.
Ora abbiamo un altro modo di vivere, la società è parcellizzata, abbiamo problemi di natalità, di relazioni, di riuscire a individuare una dimensione collettiva della società, che è sempre più spostata verso la dimensione individuale.
Potrei dire che anche la distinzione uomo e donna è superata, anche in campo sessuale.
Siamo all'inizio di un'era in cui sarà superata anche in senso fisico.
Il cybersex per esempio nella sua forma più evoluta alienerà gran parte dell'interesse verso l'altro sesso, che sarà ulteriormente derubricato nella possibilità di disporre di gravidanze come servizio.
E, credimi, saranno pochi a rimpiangere l'attuale modalità competitiva.
Insomma, in un futuro la dimensione collettiva diverrà residuale, perché gran parte dell'uso che si può richiedere verso un altro essere vivente sarà demandato a un soggetto gestibile dall'AI.
D'altronde, gran parte dei lavori cosiddetti intellettuali saranno superabili.
Capisci che parlare di patriarcato oggi mi fa pensare a chi guarda al futuro confrontandosi con gli Assiro Babilonesi?
Le previsioni sul futuro trovano raramente conferma e, in quelle rare volte, in modalità diverse da quelle immaginate.
 

danny

Utente di lunga data
Le previsioni sul futuro trovano raramente conferma e, in quelle rare volte, in modalità diverse da quelle immaginate.
Non è esattamente il futuro di cui stiamo discutendo. A livello lavorativo stanno cambiando già gli scenari.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è esattamente il futuro di cui stiamo discutendo. A livello lavorativo stanno cambiando già gli scenari.
Pure i caratteri mobili di Gutemberg hanno fatto perdere il lavoro agli amanuensi e l’automobile ai maniscalchi.
 

danny

Utente di lunga data
Pure i caratteri mobili di Gutemberg hanno fatto perdere il lavoro agli amanuensi e l’automobile ai maniscalchi.
Ma ne hanno creati molti altri.
Dimentichi questo.
E che non è stata affatto indolore, se analizzi l'impatto storico, che tutti dimenticano.
Qui si parla semplicemente di sostituire le persone con macchine.
Comunque noto che è un argomento che ignori, anche perché giustamente se ne parla solo in ambiti professionali, che riguardano persone ancora in età lavorativa.
Me ne fregherei anch'io, non avessi davanti almeno altri 10 anni in questo settore.
Perché è esattamente qualcosa che cambierà la vita di tutti.
Va anche precisato che se i cambiamenti nel settore modificano anche le mie prospettive nell'indifferenza generale, di conseguenza anche il problema del patriarcato resterà di interesse solo per chi lo ritiene tale.
Non esistono problemi collettivi.
Giustamente.
Esistono soluzioni singole.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ma ne hanno creati molti altri.
Dimentichi questo.
E che non è stata affatto indolore, se analizzi l'impatto storico, che tutti dimenticano.
Qui si parla semplicemente di sostituire le persone con macchine.
Comunque noto che è un argomento che ignori, anche perché giustamente se ne parla solo in ambiti professionali, che riguardano persone ancora in età lavorativa.
Me ne fregherei anch'io, non avessi davanti almeno altri 10 anni in questo settore.
Perché è esattamente qualcosa che cambierà la vita di tutti.
Non lo ignoro.
Capisco benissimo che la redazione dei testi, di qualsiasi genere, subirà conseguenze, ma anche la fiction.
Mi preoccupa maggiormente l’informazione. Ma già ora di cazzate ne girano tante.
Si dovrà attrezzarsi culturalmente.
Non credo che sia possibile fare previsioni e ancora meno catastrofiche.
Non entro nel merito delle tue previsioni. Solo, poiché sono catastrofiche, tendo ad attenuarle. Perché? Perché sono fatta così 🤷🏻‍♀️
 

danny

Utente di lunga data
Non lo ignoro.
Capisco benissimo che la redazione dei testi, di qualsiasi genere, subirà conseguenze, ma anche la fiction.
Mi preoccupa maggiormente l’informazione. Ma già ora di cazzate ne girano tante.
Si dovrà attrezzarsi culturalmente.
Non credo che sia possibile fare previsioni e ancora meno catastrofiche.
Non entro nel merito delle tue previsioni. Solo, poiché sono catastrofiche, tendo ad attenuarle. Perché? Perché sono fatta così 🤷🏻‍♀️
Da noi se ne parla già.
Il fatto è che ciò che non è immediato presente non è mai di interesse collettivo.
Lo diventa ciò che è superato, passato, e solo attraverso una comunicazione efficace in gradi di renderlo presente.
È un particolare processo psicologico molto diffuso.
Vedasi Cassandra, l'archetipo dei complottisti.
Le masse hanno un'inerzia enorme.
 

danny

Utente di lunga data
In effetti, anche per me corre quel rischio.
I figli lasceranno il nido familiare (se non l'hanno già fatto) e lui si troverà solo.
Con due fantasmi che lo verranno a trovare nella sua mente.
Il clamore mediatico quando si esaurisce, potrebbe lasciarlo esausto.
Che dire ? Gli auguro di farcela.



Ho notato, da neofita del forum, che sei stato preso come termine di paragone non proprio positivo su questioni di tradimento.
Sono andato a vedere un po' indietro nel tempo e credo di aver inquadrato la tua storia, che non trovo disonorevole.
Affatto.
In un'epoca di ego-ismo dilagante tu hai tenuto la barra dritta, avendo come stella da seguire nella tua rotta esistenziale il benessere della figlia. Hai fatto una scelta razionale, che si può discutere ma che ha una sua logica, anche economica e genitoriale. Crescere dei figli nella condizione di genitore separato, espone a parecchi rischi.
Bene per tua figlia, che ha un padre che la vede come priorità nella sua vita.

Come sai, io ho preso un'altra strada.
Ma mica non ho avuto mai ripensamenti e solo certezze.
Sarei disonesto ... prima con me stesso.

Ieri, ho trovato il tempo di andare a trovare mia moglie a casa sua (l'avevo incontrata con mia figlia sei mesi fa ad un ristorante; invece, a casa sua per il pranzo di Natale nel 2021, insieme ai suoi parenti ed alla figlia in tempi di Covid-19). Le ho portato delle mozzarelle di bufala campana, che mi avevano regalato in quantità esagerata (2kg) e che ho pensato di portarle in parte perché ricordavo che le piacevano. La figlia non può mangiare latticini. La mia compagna è a 1.000 km di distanza. Ho pensato a lei e le ho chiesto se gradiva ed ha risposto affermativamente.

Sono stato neanche un'ora con lei ed il cane, a parlare in camera da pranzo-salotto, in quello che era stato il mio appartamento dopo la separazione, per tanti anni. Mentre parlavamo, scorgevo nella libreria titoli di libri che ricordavo, vedevo quadri alle pareti e soprammobili che mi erano familiari, alcuni oggetti li avevo riportati da miei viaggi di lavoro, altri me li avevano regalati.

Insomma, mi è venuto un mezzo attacco di nostalgia, del tutto fuori posto, mi sono detto, dopo tanti anni dalla separazione. Parlavamo di tante coppie di amici, in alcune delle quali si sono trovati ad affrontare tradimenti. Ma sono rimasti insieme. Noi, no.

Beh ... nella vita quasi mai si hanno certezze granitiche, anzi ogni scelta compiuta ha comportato sofferenza, timore di sbagliare, una dose di rimpianto. Di questo assioma ho raggiunto la certezza con il passare degli anni.

Sono stato sollevato, quando sono andato via.
Vedi, ognuno di noi fa scelte sulla base comunque della sua esperienza.
Il divorzio dei miei genitori ha influito in maniera pesante sulla mia vita e ovviamente le conseguenze sono arrivate anche dal punto di vista affettivo, nel legame che ho con loro, ma loro hanno avuto una buona vita.
Io ho fatto scelte da padre, a mio svantaggio.
Non avrò mai alcun riconoscimento per questo, perché nessuno lo verrà mai a sapere.
Nessuno saprà cosa mi è costato.
Da un certo punto di vista per gli altri è stata la scelta migliore, perché sono stato abituato così.
A non darmi priorità nelle scelte, perché è questo che fa un padre, ma anche una madre. nei confronti dei figli.
No, non l'ho fatto per sentirmi migliore, ma perché l'ho sempre trovato giusto come ho trovato ingiusto quello che è stato fatto a me.
Probabilmente se non lo avessi vissuto non avrei potuto capirlo.
Comunque non esiste un premio, in alcun modo.
Quindi comprendo assolutamente chi fa scelte solo a proprio vantaggio.
In un'altra vita, magari.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vedi, ognuno di noi fa scelte sulla base comunque della sua esperienza.
Il divorzio dei miei genitori ha influito in maniera pesante sulla mia vita e ovviamente le conseguenze sono arrivate anche dal punto di vista affettivo, nel legame che ho con loro, ma loro hanno avuto una buona vita.
Io ho fatto scelte da padre, a mio svantaggio.
Non avrò mai alcun riconoscimento per questo, perché nessuno lo verrà mai a sapere.
Nessuno saprà cosa mi è costato.
Da un certo punto di vista per gli altri è stata la scelta migliore, perché sono stato abituato così.
A non darmi priorità nelle scelte, perché è questo che fa un padre, ma anche una madre. nei confronti dei figli.
No, non l'ho fatto per sentirmi migliore, ma perché l'ho sempre trovato giusto come ho trovato ingiusto quello che è stato fatto a me.
Probabilmente se non lo avessi vissuto non avrei potuto capirlo.
Comunque non esiste un premio, in alcun modo.
Quindi comprendo assolutamente chi fa scelte solo a proprio vantaggio.
In un'altra vita, magari.
Il premio è intrinseco.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il problema che in questo modo mette anche a rischio l'equilibrio, ancora più precario, dei due figli rimasti. Che dovranno combattere con un nuovo e infimo demone. Assurdo che lui non lo abbia pensato.

Ritengo che dare ad una platea dei momenti di vita, dia il via libera per dei giudizi approssimativi e superficiali.
Perché nel caos della platea è quasi impossibile entrare completamente in empatia con quel dolore, un dolore così intimista portato alla luce, perde la sua forza e lo espone agli altri in tutta la sua debolezza e fragilità.
Certi intimi racconti, sono più forti e più immediati quando sono solo sussurrati. Quando qualcuno deve attizzare l'orecchio per giungere a sentire e aprire la propria mente per qualcosa che solo a lui viene raccontato.

Ora il padre di questa ragazza vuole fare da megafono, ma potrà farlo, secondo me solo quando quel dolore così intimo sia meno potente e forte e non ha bisogno di essere condiviso e capito, ma quello che si vuole raccontare è l'esperienza di quel dolore e cosa gli ha fatto comprendere.
E' tutto troppo presto per me, per quest'uomo, ma lui non lo ha ancora capito.

E' un po' quello che succede in questo forum, in cui il disperato cerca consiglio, da chi quel dolore lo ha già capito e affrontato. Nelle risposte di tanti di voi si legge appunto quella esperienza del dolore che ti fa comprendere e apprezzare molto di più le risposte date.
Le notizie dei fatti di cronaca durano poco. O lo faceva ora, o non avrebbe ottenuto attenzione.
Ci sono tante persone che vissuto un dramma, la vicinanza a determinate situazioni, hanno tentato di sensibilizzare o farsi parte in qualche modo, di ciò che hanno visto nel loro vissuto. Genitori che hanno figli con determinati handicap che si fanno partecipi di iniziative per racimolare soldi per studi, per ricerche, ricerche di cui i loro figli probabilmente non beneficeranno mai, ma forse non sarà lo stesso per altri dopo di loro. Persone che hanno aperto associazioni, a cui alcuni possono fare riferimento, per N patologie, creando dei piccoli nuclei che possono fornire alcuni supporti, anche medici. Magari hanno meno riflettori puntati, ma non è poi totalmente infrequente. E poi lottano anche per portare un poco di riflettori, per richiamare attenzione alla causa di cui si fanno parte.
Tra i video che mi propone YouTube, ne ho visto uno con Paolo Villaggio, una intervista del 1985 di Minoli, in cui parla della tossicodipendenza del figlio. Ero troppo piccola in quegli anni, e non sapevo che Villaggio avesse avuto un figlio tossicodipendente, e che nel suo privato avesse vissuto questo dramma. Se ascolti l’intervista è lui stesso a spiegare perchè accetta di farla. Usa la sua notorietà per portare sensibilizzazione su una tematica. Se racconta parte del suo vissuto, non è per fare psicoterapia con un pubblico, ma per sensibilizzare su qualcosa in cui lui credeva. In quegli anni non esistevano i commenti impulsivi, di un secondo dopo, sparsi nel web, però non è che mancassero, rimanevano chiusi in un salotto, ma dubito che "il pubblico" si sia posto da subito in modo comprensivo rispetto al problema della tossicodipendenza.
 
Ultima modifica:

perplesso

Administrator
Staff Forum
ma la domanda del perchè il "discorso" di Gino Cecchettin venga fatto addirittura girare nelle scuole, manco si trattasse di Lincoln o Cavour, nessuno se la pone?

così come nessuno si chiede perchè questo trattamento speciale? come se la maggior parte delle altre 110 (mi pare) donne uccise nel 2023 fossero tutte orfane?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Si aderisce a posizioni assolutamente coerenti con i nostri tempi.
Giustamente il patriarcato è finito molti anni fa, divenendo fenomeno residuale, non strutturale.
Ora abbiamo un altro modo di vivere, la società è parcellizzata, abbiamo problemi di natalità, di relazioni, di riuscire a individuare una dimensione collettiva della società, che è sempre più spostata verso la dimensione individuale.
Potrei dire che anche la distinzione uomo e donna è superata, anche in campo sessuale.
Siamo all'inizio di un'era in cui sarà superata anche in senso fisico.
Il cybersex per esempio nella sua forma più evoluta alienerà gran parte dell'interesse verso l'altro sesso, che sarà ulteriormente derubricato nella possibilità di disporre di gravidanze come servizio.
E, credimi, saranno pochi a rimpiangere l'attuale modalità competitiva.
Insomma, in un futuro la dimensione collettiva diverrà residuale, perché gran parte dell'uso che si può richiedere verso un altro essere vivente sarà demandato a un soggetto gestibile dall'AI.
D'altronde, gran parte dei lavori cosiddetti intellettuali saranno superabili.
Capisci che parlare di patriarcato oggi mi fa pensare a chi guarda al futuro confrontandosi con gli Assiro Babilonesi?
il futuro è nelle mani di chi fa figli. che non sono i paesi sedicenti occidentali. l'IA potrebbe serenamente fare la fine dei videoregistratori
 

Marjanna

Utente di lunga data
ma la domanda del perchè il "discorso" di Gino Cecchettin venga fatto addirittura girare nelle scuole, manco si trattasse di Lincoln o Cavour, nessuno se la pone?

così come nessuno si chiede perchè questo trattamento speciale? come se la maggior parte delle altre 110 (mi pare) donne uccise nel 2023 fossero tutte orfane?
Una serie di contingenze per cui si sono mosse persone con potere di far smuovere culi.
 
Top