Un'altra ragazza scomparsa

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo. Però per avere conferma bisognerebbe per assurdo eliminare i "dover essere" e verificare se i delitti calano. In quel caso si potrebbe stabilire con ragionevole certezza la con causalità degli stessi. Se poi bastasse togliere un "dover essere" per salvare anche solo una vita, sarebbe uno sforzo comunque da fare.
È ovvio che del dover essere un uomo equilibrato se ne frega.
Ma ti faccio un esempio femminile, perché sono dover essere speculari.
Il dover essere delle donne è stato per secoli essere gradevoli (in modi estetici e comportamentali diversi in base all’epoca e al livello sociale. Vedi i libri di Jane Austen) per trovare marito e poi essere una compagna che fa figli e resta gradevole più a lungo possibile. In tempi recenti si è aggiunto il fare carriera che non è semplicemente produrre reddito. Le donne attualmente sono a metà. Per cui percepiscono dei dover essere che sono in contrasto perché si sommano.
È pesante essere gradevoli, meritarsi di avere sesso e magari amore, fare figli e fare carriera. Non si può. Quindi ci sono coloro che si concentrano su un aspetto o l’altro anche in modo rabbioso per ciò a cui debbono fare a meno.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Una mia carissima amica ha appena ricevuto un avviso di garanzia dalla procura competente (come quelli di mani pulite..) perchè il suo ex marito oltre un anno e mezzo fa, a separazione già omologata da mesi, ha presentato denuncia ai carabinieri (senza dire nulla a nessun altro) dicendo che la figlia gli avrebbe riferito di aver ricevuto da lei maltrattamenti ripetuti e piuttosto pesanti (verbali e fisici..) nei periodi in cui l'aveva con sè (affidamento condiviso). Il bello è che nel frattempo lei e il suo ex hanno pure formalizzato il divorzio pacificamente senza che detta denuncia (di cui sapeva solo lui essendovi poi il segreto istruttorio durato fino ad oggi) venisse in alcun modo menzionata, e la figlia ha continuato a frequentare regolarmente la madre come da calendario stabilito nelle condizioni di separazione... Ovviamente essendo il reato contestato (maltrattamenti in famiglia) procedibile d'ufficio, con l'aggravante di un minore di mezzo, in quest'anno e mezzo sono state fatte non meglio precisate "indagini" e il PM non ha ritenuto di archiviare la cosa, quindi un certo credito deve averlo dato alla denuncia iniziale.. però se fosse vero quanto contestato la mia amica non è stata comunque monitorata da nessuno ed avrebbe avuto tutto il tempo di prepetrare le sue presunte malefatte.. fatto sta che la cosa è grave perchè adesso si deve prendere un avvocato e difendersi in tribunale.. Tra l'altro l'avvocato è lo stesso che ha seguito il suo divorzio e quando è andata per chiedere aiuto le ha spiegato che purtroppo la cosa è si grave ma non seria perchè sembra una prassi consolidata fare certi tipi di "dispetto" agli ex coniugi tirando in ballo magari una lamentela del figlio e per lo più finiscono in un nulla di fatto (non prima di aver perso tempo, soldi, magari rovinata una reputazione), ma intanto sommergono di faldoni che si accatastano nelle stazioni dei carabinieri, nelle procure, e negli studi degli avvocati (che ci guadagnano ben bene) insieme a quelli che meriterebbero si attenzione e monitoraggio come quello di Trieste di cui stiamo parlando...
Non so esattamente come funzionino i tempi delle denunce, e le notifiche di queste, in base ai possibili reati.
Tu parli di una denuncia presentata oltre un anno e mezzo fa, nel link postato da omicron la denuncia viene presentata il 25 ottobre, e già il 27 ottobre viene eseguita una perquisizione con sequestro di tre telefoni. Scrivono che non trovano nulla, e quindi vengono richiesti i tabulati telefonici "per provare in qualche modo a misurare il grado di persecuzione che quest’uomo con una famiglia già alle spalle era riuscito a innescare".
Forse senza perquisizione non sarebbe stata notificata la denuncia?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho capito la tua risposta
È rassicurante per la popolazione l‘inasprimento delle pene perché intuitivamente ognuno di noi non commette determinate infrazioni, dal divieto di sosta al mancato pagamento di tasse e tariffe, per non avere una sanzione ulteriore. Ma questo non vale per i delitti d‘impeto che vengono compiuti senza alcun pensiero per la pena. Certo una detenzione di molti anni è anche una forma di giustizia, ma non è che essere condannati a 20 anni, ad esempio, pena che sembra esigua per certi delitti, sia un tempo breve.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Ieri sera, al TG, il Procuratore ha affermato, con un mezzo sorriso inquietante che forse hanno sottovalutato il caso.
Eh, grazie tante!
'Sto pazzo si presentava al supermercato in cui lavorava Vanessa anche 4 volte al giorno, non vi erano elementi sufficienti per prendere seri provvedimenti?!?!
 

oriente70

Utente di lunga data
Ieri sera, al TG, il Procuratore ha affermato, con un mezzo sorriso inquietante che forse hanno sottovalutato il caso.
Eh, grazie tante!
'Sto pazzo si presentava al supermercato in cui lavorava Vanessa anche 4 volte al giorno, non vi erano elementi sufficienti per prendere seri provvedimenti?!?!
Lei giustamente aveva cancellato tutte le chat 😎, per evitare che il marito le leggesse 😎... Che dovevano fare fidarsi sulla parola ?
Hanno fatto quello che potevano fare 😎.
 

danny

Utente di lunga data
Ho fatto un esempio.
Mi spiego meglio.
Filippo Turetta, come tutti quelli che arrivano a uccidere, è chiaramente disturbato mentalmente.
Questo non lo rende incapace di intendere e di volere in senso giudiziario, ma è evidente a chiunque che la reazione di uccidere chi si ritiene oggetto d’amore e indispensabile per la propria vita, prima ancora che un crimine, è assurdo.
Perché ci sono uomini che arrivano a compiere un delitto che poi avrà conseguenze tragiche anche per loro, quando addirittura non si suicidano contestualmente?
Questo avviene perché si sentono totalmente invalidati, annullati dall’essere stati lasciati SOLI, senza nulla che li faccia sentire completi.
Tu hai vissuto il tradimento e il fallimento di un matrimonio, come me, sai, come so bene, come ci si sente annullati in ciò che si credeva di essere per l’altra persona. Quella terribile sensazione si può superare se, per indole, per formazione, per riconoscimento famigliare, si ha una personalità che è in grado di dire “…e vaffanculo!”
Mi spiego?
Eppure tante persone non riescono e si impegnano a capire e perdonare perché ritengono indispensabile quel ruolo nella coppia. Oppure spostano il loro interesse su altri aspetti, magari economici o di benessere per i figli.
Chi non ha queste risorse interne prova un vero furore per chi gli ha causato quella sensazione di essere nulla. Infatti molti uccidono e poi si uccidono per andare nel nulla.
Non credi che gli uomini più delle donne (perché è ciò che avviene, ma avviene anche alle donne per ragioni simili) sentano di dover essere in un determinato modo? Questo dover essere è dettato dalla cultura, oltre che dall’istinto sessuale (che credo abbia altre modalità nella cultura dello stupro e che poi confluiscono in una cultura maschilista di cui i più non percepiscono la costrizione) e impone segni interni di conforto e conferme e segni esterni da mostrare nella comunità che si frequenta.
Tutti questi dover essere diventano opprimenti e insostenibili per qualcuno, ma ci sono per tutti.
Perché adesso le donne non diventano furenti quanto un uomo quando scoprono di essere tradite?
Che c'entra il tradimento con Turetta?
Stai cercando di dimostrare una tesi come stan facendo tutti su un caso di relazione tossica, in cui due persone con evidenti problemi relazionali hanno generato una dipendenza creando un profondo malessere in lui che quando si sono lasciati ha trovato l'unico sfogo con la soppressione di quello che viene indicato come l'origine, la causa del male, ovvero l'altro che staccandosi ha determinato la sofferenza.
Ma non è la sofferenza o non si sa bene quale cultura maschilista (in una società individualista direi che il termine è superato ampiamente) ad aver determinato ciò, ma evidenti problemi del ragazzo a gestire la propria aggressività.
Perché l'ex di mia figlia non ha fatto altrettanto in questa "cultura maschilista"?
Perché non è così fuori di testa, e sa bene che può fare del male senza usare violenza o uccidere, e fa del male con strumenti come la maldicenza, ampiamente sottovalutati ma molto sfruttati, da tutti.
Si parla di cultura maschilista, ma di donne che non hanno il minimo controllo di sé ce n'è a iosa. Ho notato come TUTTI avete glissato perché in contrasto con la tesi che si doveva dimostrare la figlia dell'amica di famiglia che ha tentato dei accoltellare il fratello e strangolare la madre.
E' maschilismo anche questo?

Non giustifichiamo persone estremamente disturbate e criminali usando le ideologie o spalmando le responsabilità su gruppi eterogenei. Perché alla fine se la colpa va a tutti gli uomini, quel ragazzo viene solo giustificato, perché, cazzo, è colpa della società, di sto cazzo di patriarcato buttato dentro a casaccio, e mettiamoci pure dentro i ragionamenti alla mio cuggggino, a questo punto, per rafforzare la banalità del concetto espresso da tutti. Ovvero che è colpa di tutti, non del bastardo.

Quello è un criminale: impariamo a distinguerli. A questo servono queste storie, a renderci più accorti, teoricamente.

Ah, un appunto: anche la famiglia ovviamente dando la colpa qua e là ha evitato puntualmente di essere messa in discussione.
Sono stati prontissimi a trovare una difesa davanti a tutti, sono stati geniali, salvando sé stessi e il Turetta.
E' questa la differenza enorme del caso Pifferi, in cui la colpa era tutta della sorella e della madre, persone ingenue e donne, non ricollegabili a nessun gruppo attaccabile, e pertanto messe alla berlina e isolate.
E non è questo decisamente più maschilista ma ovviamente sottaciuto in quanto tale?
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Ho fatto un esempio.
Mi spiego meglio.
Filippo Turetta, come tutti quelli che arrivano a uccidere, è chiaramente disturbato mentalmente.
Questo non lo rende incapace di intendere e di volere in senso giudiziario, ma è evidente a chiunque che la reazione di uccidere chi si ritiene oggetto d’amore e indispensabile per la propria vita, prima ancora che un crimine, è assurdo.
Perché ci sono uomini che arrivano a compiere un delitto che poi avrà conseguenze tragiche anche per loro, quando addirittura non si suicidano contestualmente?
Questo avviene perché si sentono totalmente invalidati, annullati dall’essere stati lasciati SOLI, senza nulla che li faccia sentire completi.
Tu hai vissuto il tradimento e il fallimento di un matrimonio, come me, sai, come so bene, come ci si sente annullati in ciò che si credeva di essere per l’altra persona. Quella terribile sensazione si può superare se, per indole, per formazione, per riconoscimento famigliare, si ha una personalità che è in grado di dire “…e vaffanculo!”
Mi spiego?
Eppure tante persone non riescono e si impegnano a capire e perdonare perché ritengono indispensabile quel ruolo nella coppia. Oppure spostano il loro interesse su altri aspetti, magari economici o di benessere per i figli.
Chi non ha queste risorse interne prova un vero furore per chi gli ha causato quella sensazione di essere nulla. Infatti molti uccidono e poi si uccidono per andare nel nulla.
Non credi che gli uomini più delle donne (perché è ciò che avviene, ma avviene anche alle donne per ragioni simili) sentano di dover essere in un determinato modo? Questo dover essere è dettato dalla cultura, oltre che dall’istinto sessuale (che credo abbia altre modalità nella cultura dello stupro e che poi confluiscono in una cultura maschilista di cui i più non percepiscono la costrizione) e impone segni interni di conforto e conferme e segni esterni da mostrare nella comunità che si frequenta.
Tutti questi dover essere diventano opprimenti e insostenibili per qualcuno, ma ci sono per tutti.
Setirsi inadeguati e spesso rivedere la propria vita come una sequela di fallimenti è una cosa che capita a tutti prima o poi nella vita, magari solo in alcune fasi, in alcuni momenti, ma è il sistema stesso, del vivere comunitario che produce aspettative, è una faccenda di struttura della società, non strettamente di valori arcaici, tipo il maschilismo che sono tramontati ormai da un bel pezzo. Tu stessa contrapponi al maschilismo il senso di inadeguatezza delle donne che devono rinunciare a qualcosa per poter essere contemporaneamente più cose. Ti facio notare che quel "più cose" tipo la carriera non derivino dal passato ma da visioni nuove, determinate da un nuovo assetto economico e sociale.
Faccio fatica a pensare che sia il maschilismo che ha armato la mano di Turetta, io penso sia stata invece una massiccia dose di individualismo che come in altri casi ha cancellato del tutto qualsiasi freno inibitorio. Un retaggio di immaturità infantile, in un corpo ormai adulto, un bambino mai cresciuto che ha perso il giocattolo.

A parlare di fanta patriarcato, comunque, non è stata solo la famiglia, è stata anche una pletora di pseudo intellettuali che non si sono minimamente resi conto di quello che dicevano.
Primariamente colpevolizzando i maschi in quanto tali non si rende giustizia alla realtà, secondariamente ci si mette nella pericolosissima situazione che dando addosso ad una categoria, si creano dei capri espiatori, ulteriori divisioni, altre frammentazioni, senza senso alcuno.
Se chiedi in televisione di combattere il fanta patriarcato che non esiste, generi solo confusione.
Cose fatta, del resto, anche da parte di persone che dovrebbero assolutamente pensare alle loro, di cazzate, al loro, falso moralismo e falso neopuritanesimo, a cominciare da quella coppia di cretini che poi sono stati svergognati per la loro beneficenza pelosa.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non so esattamente come funzionino i tempi delle denunce, e le notifiche di queste, in base ai possibili reati.
Tu parli di una denuncia presentata oltre un anno e mezzo fa, nel link postato da omicron la denuncia viene presentata il 25 ottobre, e già il 27 ottobre viene eseguita una perquisizione con sequestro di tre telefoni. Scrivono che non trovano nulla, e quindi vengono richiesti i tabulati telefonici "per provare in qualche modo a misurare il grado di persecuzione che quest’uomo con una famiglia già alle spalle era riuscito a innescare".
Forse senza perquisizione non sarebbe stata notificata la denuncia?
Questo non lo so. Io volevo dire prima di tutto che ho il massimo rispetto per chi fra forze dell'ordine, magistratura ecc si fa un mazzo tanto lavorando in queste situazioni. Immagino sia un lavoro molto difficile e si fa presto a dire che hanno dormito (come pare ammettere lo stesso procuratore) e che quindi sono tutti dei cialtroni, ma è un errore perchè mentre le disgrazie che si concretizzano finiscono sui giornali, quelle che loro riescono a parare non le sa nessuno e presumo siano molte di più di quelle che non sfuggono, da cui il consiglio sacrosanto di denunciare sempre e comunque. L'esempio che ho portato era per dire che già il lavoro delle persone di cui sopra è improbo, figuriamoci se ci si devono mettere dei beoti a riempire le loro scrivanie di pratiche per denunce fatte solo ed esclusivamente per ripicca verso qualcuno.
 

danny

Utente di lunga data
Aggiungerei che in questo caso sono state messe in atto più di una volta tecniche di neutralizzazione.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
È ovvio che del dover essere un uomo equilibrato se ne frega.
Ma ti faccio un esempio femminile, perché sono dover essere speculari.
Il dover essere delle donne è stato per secoli essere gradevoli (in modi estetici e comportamentali diversi in base all’epoca e al livello sociale. Vedi i libri di Jane Austen) per trovare marito e poi essere una compagna che fa figli e resta gradevole più a lungo possibile. In tempi recenti si è aggiunto il fare carriera che non è semplicemente produrre reddito. Le donne attualmente sono a metà. Per cui percepiscono dei dover essere che sono in contrasto perché si sommano.
È pesante essere gradevoli, meritarsi di avere sesso e magari amore, fare figli e fare carriera. Non si può. Quindi ci sono coloro che si concentrano su un aspetto o l’altro anche in modo rabbioso per ciò a cui debbono fare a meno.
"È ovvio che del dover essere un uomo equilibrato se ne frega." ma allora il problema, relativamente al delitto, non è più il "dover essere" (cui cui però è giusto discutere) ma l'equilibrio. Ecco perchè sono partito dicendo che in questa faccenda si è parlato molto a sproposito o per meglio rendere l'idea a caxxo di cane.
 

bullone

Utente di lunga data
È rassicurante per la popolazione l‘inasprimento delle pene perché intuitivamente ognuno di noi non commette determinate infrazioni, dal divieto di sosta al mancato pagamento di tasse e tariffe, per non avere una sanzione ulteriore. Ma questo non vale per i delitti d‘impeto che vengono compiuti senza alcun pensiero per la pena. Certo una detenzione di molti anni è anche una forma di giustizia, ma non è che essere condannati a 20 anni, ad esempio, pena che sembra esigua per certi delitti, sia un tempo breve.
Hai ragione su tutta la linea, sicuramente una persona che ha perso ogni briciolo di ragione non la fermi in quel momento però davanti a una piaga del genere devi almeno cercare di anticipare gli eventi (sperando che servano da deterrente) da questa triste vicenda passa il messaggio che se pure denunci vieni comunque ammazzata. Come in questo caso ma in tanti altri ambiti la nostra legislatura prevede tempi troppo lunghi che non ci si può permettere.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Hai ragione su tutta la linea, sicuramente una persona che ha perso ogni briciolo di ragione non la fermi in quel momento però davanti a una piaga del genere devi almeno cercare di anticipare gli eventi (sperando che servano da deterrente) da questa triste vicenda passa il messaggio che se pure denunci vieni comunque ammazzata. Come in questo caso ma in tanti altri ambiti la nostra legislatura prevede tempi troppo lunghi che non ci si può permettere.
Una volta ho visto un'intervista a uno del Mossad al quale veniva contestato che in Israele si vantano di avere il miglior servizio segreto del mondo ma ciò nonostante gli attentati capitano comunque. La risposta fu che bisogna vedere per ogni attentato che capita quanti ne sono stati sventati, cosa che solitamente non fa e non deve fare notizia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché adesso le donne non diventano furenti quanto un uomo quando scoprono di essere tradite?
Che c'entra il tradimento con Turetta?
Stai cercando di dimostrare una tesi come stan facendo tutti su un caso di relazione tossica, in cui due persone con evidenti problemi relazionali hanno generato una dipendenza creando un profondo malessere in lui che quando si sono lasciati ha trovato l'unico sfogo con la soppressione di quello che viene indicato come l'origine, la causa del male, ovvero l'altro che staccandosi ha determinato la sofferenza.
Ma non è la sofferenza o non si sa bene quale cultura maschilista (in una società individualista direi che il termine è superato ampiamente) ad aver determinato ciò, ma evidenti problemi del ragazzo a gestire la propria aggressività.
Perché l'ex di mia figlia non ha fatto altrettanto in questa "cultura maschilista"?
Perché non è così fuori di testa, e sa bene che può fare del male senza usare violenza o uccidere, e fa del male con strumenti come la maldicenza, ampiamente sottovalutati ma molto sfruttati, da tutti.
Si parla di cultura maschilista, ma di donne che non hanno il minimo controllo di sé ce n'è a iosa. Ho notato come TUTTI avete glissato perché in contrasto con la tesi che si doveva dimostrare la figlia dell'amica di famiglia che ha tentato dei accoltellare il fratello e strangolare la madre.
E' maschilismo anche questo?

Non giustifichiamo persone estremamente disturbate e criminali usando le ideologie o spalmando le responsabilità su gruppi eterogenei. Perché alla fine se la colpa va a tutti gli uomini, quel ragazzo viene solo giustificato, perché, cazzo, è colpa della società, di sto cazzo di patriarcato buttato dentro a casaccio, e mettiamoci pure dentro i ragionamenti alla mio cuggggino, a questo punto, per rafforzare la banalità del concetto espresso da tutti. Ovvero che è colpa di tutti, non del bastardo.

Quello è un criminale: impariamo a distinguerli. A questo servono queste storie, a renderci più accorti, teoricamente.

Ah, un appunto: anche la famiglia ovviamente dando la colpa qua e là ha evitato puntualmente di essere messa in discussione.
Sono stati prontissimi a trovare una difesa davanti a tutti, sono stati geniali, salvando sé stessi e il Turetta.
E' questa la differenza enorme del caso Pifferi, in cui la colpa era tutta della sorella e della madre, persone ingenue e donne, non ricollegabili a nessun gruppo attaccabile, e pertanto messe alla berlina e isolate.
E non è questo decisamente più maschilista ma ovviamente sottaciuto in quanto tale?
Forse hai letto un altro post.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Setirsi inadeguati e spesso rivedere la propria vita come una sequela di fallimenti è una cosa che capita a tutti prima o poi nella vita, magari solo in alcune fasi, in alcuni momenti, ma è il sistema stesso, del vivere comunitario che produce aspettative, è una faccenda di struttura della società, non strettamente di valori arcaici, tipo il maschilismo che sono tramontati ormai da un bel pezzo. Tu stessa contrapponi al maschilismo il senso di inadeguatezza delle donne che devono rinunciare a qualcosa per poter essere contemporaneamente più cose. Ti facio notare che quel "più cose" tipo la carriera non derivino dal passato ma da visioni nuove, determinate da un nuovo assetto economico e sociale.
Faccio fatica a pensare che sia il maschilismo che ha armato la mano di Turetta, io penso sia stata invece una massiccia dose di individualismo che come in altri casi ha cancellato del tutto qualsiasi freno inibitorio. Un retaggio di immaturità infantile, in un corpo ormai adulto, un bambino mai cresciuto che ha perso il giocattolo.

A parlare di fanta patriarcato, comunque, non è stata solo la famiglia, è stata anche una pletora di pseudo intellettuali che non si sono minimamente resi conto di quello che dicevano.
Primariamente colpevolizzando i maschi in quanto tali non si rende giustizia alla realtà, secondariamente ci si mette nella pericolosissima situazione che dando addosso ad una categoria, si creano dei capri espiatori, ulteriori divisioni, altre frammentazioni, senza senso alcuno.
Se chiedi in televisione di combattere il fanta patriarcato che non esiste, generi solo confusione.
Cose fatta, del resto, anche da parte di persone che dovrebbero assolutamente pensare alle loro, di cazzate, al loro, falso moralismo e falso neopuritanesimo, a cominciare da quella coppia di cretini che poi sono stati svergognati per la loro beneficenza pelosa.
Anche tu hai letto un altro post e di valori arcaici non ho nemmeno accennato.
 

iosolo

Utente di lunga data
Perché adesso le donne non diventano furenti quanto un uomo quando scoprono di essere tradite?
Non credo che si possa paragonare nello stesso modo la rabbia di una donna e la furia di un uomo.
Anche qui che è un piccolo specchio, migliore perché in un terreno di confronto e di scambio, la percezione del tradimento di un uomo e di una donna è sempre percepito in modo diverso e anche le reazioni sono diverse.
In alcuni casi, possono essere anche violente, perché si va ad intaccare l'idea di maschio. Il maschio di fronte ad un tradimento deve reagire, questo è quello che ci si aspetta da lui. Il maschio che non reagisce con fermezza non è un uomo, ed è giusto quindi che la donna lo abbia tradito.

Sono preoccupata di quello che si dirà del marito, della ragazza uccisa, che a livello mediatico ha ammesso di aver perdonato un tradimento, ma spero di sbagliarmi.
 

danny

Utente di lunga data
Non credo che si possa paragonare nello stesso modo la rabbia di una donna e la furia di un uomo.
Anche qui che è un piccolo specchio, migliore perché in un terreno di confronto e di scambio, la percezione del tradimento di un uomo e di una donna è sempre percepito in modo diverso e anche le reazioni sono diverse.
In alcuni casi, possono essere anche violente, perché si va ad intaccare l'idea di maschio. Il maschio di fronte ad un tradimento deve reagire, questo è quello che ci si aspetta da lui. Il maschio che non reagisce con fermezza non è un uomo, ed è giusto quindi che la donna lo abbia tradito.

Sono preoccupata di quello che si dirà del marito, della ragazza uccisa, che a livello mediatico ha ammesso di aver perdonato un tradimento, ma spero di sbagliarmi.
"Tamara Masia, la 43enne che lo scorso gennaio ha aggredito un 28enne gettandogli addosso dell'acido per aver troncato la loro relazione, "è socialmente pericolosa". Per questo è stata condannata a due anni per lesioni gravi dal gup Manuela Cannavale, che nel dispositivo della sentenza la descrive come
"immersa in clima ossessivo, caratterizzato da una parziale distorsione della realtà".

La Masia continuerà a essere ricoverata in una Rems, in attesa dell'individuazione di una comunità adeguata: la prognosi delle perizie psichiatriche, sottolinea il giudice, va nel senso di "ritenere probabili il ripetersi di fatti come quelli del processo (...) a maggior ragione a fronte della ricerca ossessiva di partner a cui affiliarsi".

L'aggressione era avvenuta in piazza Gae Aulenti a Milano. La donna aveva aggredito un barista 28enne, originario del Modenese, prima spruzzandogli uno spray al peperoncino e poi versandogli sul viso dell'acido, fino a provocargli ustioni alla guancia e al collo. Il gip di Genova aveva subito onvalidato il fermo della donna ed emesso la misura cautelare in carcere, come chiesto dal pm Alessia Menegazzo e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella."


Ragazzi, chi si comporta da criminale, che sia donna o sia uomo, è esattamente questo.
Superiamo questi concetti di maschio e femmina, che giustificano persone SOCIALMENTE PERICOLOSE assolvendole in una presunta etica di gruppo.
Il maschio criminale non è tale perché lo chiede la società o il fatto di dover essere virile o salvaguardare l'onore, ma perché assume comportamenti devianti.

Nessun siciliano può dirsi mafioso in quanto siciliano.

Come uomo, ho una valutazione del tradimento che NON RICHIEDE una reazione come se la cosa avesse influito sul mio ONORE:

siamo nel 2023!

Se una donna ritiene giusto tradire un uomo che non reagisce con fermezza se no non è un uomo, cosa che può includere tutto, ma veramente tutto, appartiene al 1960.
 
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