Ho fatto un esempio.
Mi spiego meglio.
Filippo Turetta, come tutti quelli che arrivano a uccidere, è chiaramente disturbato mentalmente.
Questo non lo rende incapace di intendere e di volere in senso giudiziario, ma è evidente a chiunque che la reazione di uccidere chi si ritiene oggetto d’amore e indispensabile per la propria vita, prima ancora che un crimine, è assurdo.
Perché ci sono uomini che arrivano a compiere un delitto che poi avrà conseguenze tragiche anche per loro, quando addirittura non si suicidano contestualmente?
Questo avviene perché si sentono totalmente invalidati, annullati dall’essere stati lasciati SOLI, senza nulla che li faccia sentire completi.
Tu hai vissuto il tradimento e il fallimento di un matrimonio, come me, sai, come so bene, come ci si sente annullati in ciò che si credeva di essere per l’altra persona. Quella terribile sensazione si può superare se, per indole, per formazione, per riconoscimento famigliare, si ha una personalità che è in grado di dire “…e vaffanculo!”
Mi spiego?
Eppure tante persone non riescono e si impegnano a capire e perdonare perché ritengono indispensabile quel ruolo nella coppia. Oppure spostano il loro interesse su altri aspetti, magari economici o di benessere per i figli.
Chi non ha queste risorse interne prova un vero furore per chi gli ha causato quella sensazione di essere nulla. Infatti molti uccidono e poi si uccidono per andare nel nulla.
Non credi che gli uomini più delle donne (perché è ciò che avviene, ma avviene anche alle donne per ragioni simili) sentano di dover essere in un determinato modo? Questo dover essere è dettato dalla cultura, oltre che dall’istinto sessuale (che credo abbia altre modalità nella cultura dello stupro e che poi confluiscono in una cultura maschilista di cui i più non percepiscono la costrizione) e impone segni interni di conforto e conferme e segni esterni da mostrare nella comunità che si frequenta.
Tutti questi dover essere diventano opprimenti e insostenibili per qualcuno, ma ci sono per tutti.
Perché adesso le donne non diventano furenti quanto un uomo quando scoprono di essere tradite?
Che c'entra il tradimento con Turetta?
Stai cercando di dimostrare una tesi come stan facendo tutti su un caso di relazione tossica, in cui due persone con evidenti problemi relazionali hanno generato una dipendenza creando un profondo malessere in lui che quando si sono lasciati ha trovato l'unico sfogo con la soppressione di quello che viene indicato come l'origine, la causa del male, ovvero l'altro che staccandosi ha determinato la sofferenza.
Ma non è la sofferenza o non si sa bene quale cultura maschilista (in una società individualista direi che il termine è superato ampiamente) ad aver determinato ciò, ma evidenti problemi del ragazzo a gestire la propria aggressività.
Perché l'ex di mia figlia non ha fatto altrettanto in questa "cultura maschilista"?
Perché non è così fuori di testa, e sa bene che può fare del male senza usare violenza o uccidere, e fa del male con strumenti come la maldicenza, ampiamente sottovalutati ma molto sfruttati, da tutti.
Si parla di cultura maschilista, ma di donne che non hanno il minimo controllo di sé ce n'è a iosa. Ho notato come TUTTI avete glissato perché in contrasto con la tesi che si doveva dimostrare la figlia dell'amica di famiglia che ha tentato dei accoltellare il fratello e strangolare la madre.
E' maschilismo anche questo?
Non
giustifichiamo persone estremamente disturbate e
criminali usando le ideologie o spalmando le responsabilità su gruppi eterogenei. Perché alla fine se la colpa va a tutti gli uomini, quel ragazzo viene solo giustificato, perché, cazzo,
è colpa della società, di sto cazzo di patriarcato buttato dentro a casaccio, e mettiamoci pure dentro i ragionamenti alla mio cuggggino, a questo punto, per rafforzare la banalità del concetto espresso da tutti. Ovvero che è colpa di tutti, non del bastardo.
Quello è un criminale: impariamo a distinguerli. A questo servono queste storie, a renderci più accorti, teoricamente.
Ah, un appunto: anche la famiglia ovviamente dando la colpa qua e là ha evitato puntualmente di essere messa in discussione.
Sono stati prontissimi a trovare una difesa davanti a tutti, sono stati geniali, salvando sé stessi e il Turetta.
E' questa la differenza enorme del caso Pifferi, in cui la colpa era tutta della sorella e della madre, persone ingenue e donne, non ricollegabili a nessun gruppo attaccabile, e pertanto messe alla berlina e isolate.
E non è questo decisamente più maschilista ma ovviamente sottaciuto in quanto tale?