La cosa difficile in ogni discussione è che ognuno riferisce sempre a se stesso e alla propria esperienza le cose che dicono gli altri.
Eppure è naturale fare riferimento alla propria esperienza e lo facciamo anche quando facciamo un discorso generale.
Per cui dire IN GENERALE che non si può essere sicuri al 100% che un o una amante non abbia altri partner e che pure il coniuge non abbia altri rapporti e se incautamente si fa l’esempio di una professionista e di chi ci va, NON significa equiparare qualsiasi amante a una situazione di prostituzione,
@danny .
@Pazzesco e
@Eagle72 volevano solo parlare di un rischio.
Io ho evidenziato che, al di là del rischio reale, vi è anche un aspetto simbolico di attribuzione di significato del tradimento, come violazione della sicurezza personale, attraverso il presunto pericolo per la salute.
Il punto è che prevalentemente in una coppia chi tradisce è uno solo dei due (dopo
@iosolo è un’altra cosa) questo perché uno dei due sente il bisogno di evadere dalla quotidianità, dalla routine, sentendola come un peso intollerabile. Anche qui è evidente che è una interpretazione personale di quel peso che chiunque non tradisca, come il coniuge stesso tradito, allevia in altri modi.
Il tradito resta nella maggior parte delle volte sorpreso, non perché è un crudele aguzzino che non vuole riconoscere come costringa a una vita di intollerabile frustrazione il partner, ma semplicemente perché è una persona che tollera benissimo le frustrazioni della vita, considerandole normali.
In questo quadro il sesso è il mezzo e non il fine.
I matrimoni bianchi in cui non si fa sesso, sono altri casi.