Tradimento con o senza protezione

Pincopallino

Utente di lunga data
Non ho letto quel messaggio, altrimenti lo avrei scritto io.


Cosa accade il 15 Aprile? È l'anniversario di qualcosa di cui non sono a conoscenza?


Perché, le belle non possono essere alciate? Anche Belén è stata tradita.
Ci riallacciamo al mio racconto della Fotomodella.
Si tolgono le gomme termiche in favore di quelle estive.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma è il tradito che, probabilmente il più delle volte senza piena consapevolezza, vede come una prova di essere prescelto, nel vedere che il traditore resta lì.
Non voglio dire che questa è la dissonanza delle dissonanze, però..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non voglio dire che questa è la dissonanza delle dissonanze, però..
Non credo.
Penso che sia un modo per risolverla. Si pone la soddisfazione, il senso di essere amati nella presenza.
Ognuno ha una personale etica, consapevole o no, più o meno rigida e la pone anche in cose diverse.
Basta leggere la diversità degli utenti qui.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non credo.
Penso che sia un modo per risolverla. Si pone la soddisfazione, il senso di essere amati nella presenza.
Ognuno ha una personale etica, consapevole o no, più o meno rigida e la pone anche in cose diverse.
Basta leggere la diversità degli utenti qui.
Io ho sempre invidiato i miei amici che provavano sincere emozioni di gioia guardando una partita di calcio e passando cene intere a discutere di pallone, cosa che a me invece purtroppo provoca orticaria.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non credo.
Penso che sia un modo per risolverla. Si pone la soddisfazione, il senso di essere amati nella presenza.
Ognuno ha una personale etica, consapevole o no, più o meno rigida e la pone anche in cose diverse.
Basta leggere la diversità degli utenti qui.
Esemplifico.
Una delle persone tradite che esortavo alla chiusura, aveva subìto l’abbandono da parte del padre. È intuitivo che per questa persona la presenza, il non abbandono fosse un segno di amore, oltre che un aspetto importante per la propria sicurezza.
Un’altra persona, costantemente sminuita dai genitori, non può fare a meno di chi non la sminuisce mai. Anche se ci sono altre carenze.
Per tutti è importante la stima nei confronti del partner. Ma le cose su cui basano la stima di un compagno sono diverse.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho sempre invidiato i miei amici che provavano sincere emozioni di gioia guardando una partita di calcio e passando cene intere a discutere di pallone, cosa che a me invece purtroppo provoca orticaria.
Ecco, vedi?
Io ho una vera passione per tutto ciò che è nazional popolare. Chi schifa Sanremo o il calcio mi mette a disagio. Vi leggo un tentativo di porsi al di sopra degli altri per cose di cui dà una valutazione negativa a prescindere.
Da ogni cosa si può ricavare apprendimento, il livello dipende da noi, non dall’oggetto.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ecco, vedi?
Io ho una vera passione per tutto ciò che è nazional popolare. Chi schifa Sanremo o il calcio mi mette a disagio. Vi leggo un tentativo di porsi al di sopra degli altri per cose di cui dà una valutazione negativa a prescindere.
Da ogni cosa si può ricavare apprendimento, il livello dipende da noi, non dall’oggetto.
Ma io li invidio sul serio perché le emozioni che provano sono reali! Solo che secondo me sono cose che si apprendono da piccoli, io purtroppo sono cresciuto senza parenti tifosi di alcunché.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma io li invidio sul serio perché le emozioni che provano sono reali! Solo che secondo me sono cose che si apprendono da piccoli, io purtroppo sono cresciuto senza parenti tifosi di alcunché.
Mi fai ridere perché il mio ex diceva che avevo ”rovinato” il figlio spiegandogli come funziona il calcio.
Purtroppo adesso devo dargli ragione: mio figlio ha le ginocchia distrutte.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Il problema è che un tradimento non va mai confessato, MAI, è un problema individuale che uno deve eventualmente superare senza coinvolgere l'altro in nessun modo. In primis per non arrecare sofferenza gratuita a chi ti sta vicino magari con l'ignobile intento di alleggerirsi la coscienza, in secundis perché è un tabù che una volta violato non si torna più indietro, sia se lo si compie, sia se lo si subisce
Questa considerazione la voglio commentare.
Non credo che sia valida in assoluto.
Dipende dal perché e/o da quando lo si fa.
Credo che quando si confessa un tradimento sia importante spiegare le ragioni (o raccontare delle ragioni che siano credibili sul serio) per le quali si compie un gesto così dirompente. E pure il timing conta parecchio.

La confessione fatta sotto l'incalzare delle contestazioni (ad es. del tradito che ha raccolto indizi seri o prove) è solo un modo per cercare di attenuare le responsabilità. Lo stesso vale, secondo me, nei casi si tema che il tradimento venga svelato dall'amante, dal di lui coniuge, da un amico, ecc.
E' una confessione "forzata", non spontanea, frutto di una disperazione calcolata.

La confessione fatta per l'insopportabilità del rimorso di aver tradito, ecco quella merita un discorso a parte, perché un conto è se tale insopportabilità sia genuina o inquinata da un calcolo.
Azzardo nel sostenere che se avvenga la confessione nell'immediatezza del fattaccio possa essere molto meno gravosa rispetto alla circostanza che avvenga a distanza di parecchio tempo dalla commissione del tradimento.

Poi, se è genuina, sono d'accordo con @ParmaLetale che sarebbe meglio tenersela dentro e gestirsela da soli per il resto della vita. E' un contrappeso del piacere provato nel tradire che va scontato per mantenere la relazione di coppia senza turbolenze evitabili. Ci sta.
Altrimenti, nel migliore dei casi è un segno (ammissione) di debolezza caratteriale, si vuole scaricare sull'altro la responsabilità della valutazione per propria incapacità di gestire l'accaduto. Brutto e rischioso segnale che si manda, a prescindere da come sarà accolto il gesto.

Se, infine la decisione di confessare è frutto di un calcolo direi, a priori, è una mossa molto azzardata. Si causa un terremoto e non è detto che la coppia sopravviva. Il timing poi è estremamente rilevante.
Spesso il motivo è che, in un momento di favorevole disposizione di animo del partner tradito (dopo anni di ritorno alla normalità o dopo un momento di particolare buona disposizione del partner) si pensa che la notizia del tradimento (chiuso) possa essere più facilmente "digerita". A quel punto bisogna munirsi, a mio avviso, almeno di buone prove circa la fine della relazione, su chi ha provocato detta fine e l'epoca in cui è avvenuta. Perché il tradito vorrà sapere tutte le circostanze e farà un sacco di domande alle quali non si può evitare di dare risposta.

Invece, si commette spesso un (fatale) errore di valutazione nel confessare e la notizia procura uno sconvolgimento epocale anche se sono trascorsi anni (ricordo di aver letto un caso in cui la confessione è avvenuta dopo 7 anni, un altro dopo 5, ecc.) o si vantino dei meriti per qualcosa fatto. Il rischio è elevatissimo nel senso che, dopo la naturale turbolenza creata dal disvelamento, la coppia salti comunque, anche ad effetto ritardato. Perché il la notizia ritardata del tradimento compiuto inquina comunque la veridicità (percepita dall'altro) anche delle azioni buone compiute.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi fai ridere perché il mio ex diceva che avevo ”rovinato” il figlio spiegandogli come funziona il calcio.
Purtroppo adesso devo dargli ragione: mio figlio ha le ginocchia distrutte.
Comunque di fronte allo stesso fatto "il tizio che resta" ci possono essere più spiegazioni, ad esempio "resta perché io sono il vero prescelto" oppure "resta perché io sono il ripiego" una "nobilitante", l'altra "mortificante" ma nessuna dimostrabile, questo per me genera dissonanza
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Il problema è che un tradimento non va mai confessato, MAI, è un problema individuale che uno deve eventualmente superare senza coinvolgere l'altro in nessun modo. In primis per non arrecare sofferenza gratuita a chi ti sta vicino magari con l'ignobile intento di alleggerirsi la coscienza, in secundis perché è un tabù che una volta violato non si torna più indietro, sia se lo si compie, sia se lo si subisce
Verissimo.
Ma.
Il non farsi beccare (dandosi da fare per assicurare la bolla confortevole al legittimo) é parificato se non sopra il non confessare.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Questa considerazione la voglio commentare.
Non credo che sia valida in assoluto.
Dipende dal perché e/o da quando lo si fa.
Credo che quando si confessa un tradimento sia importante spiegare le ragioni (o raccontare delle ragioni che siano credibili sul serio) per le quali si compie un gesto così dirompente. E pure il timing conta parecchio.

La confessione fatta sotto l'incalzare delle contestazioni (ad es. del tradito che ha raccolto indizi seri o prove) è solo un modo per cercare di attenuare le responsabilità. Lo stesso vale, secondo me, nei casi si tema che il tradimento venga svelato dall'amante, dal di lui coniuge, da un amico, ecc.
E' una confessione "forzata", non spontanea, frutto di una disperazione calcolata.

La confessione fatta per l'insopportabilità del rimorso di aver tradito, ecco quella merita un discorso a parte, perché un conto è se tale insopportabilità sia genuina o inquinata da un calcolo.
Azzardo nel sostenere che se avvenga la confessione nell'immediatezza del fattaccio possa essere molto meno gravosa rispetto alla circostanza che avvenga a distanza di parecchio tempo dalla commissione del tradimento.

Poi, se è genuina, sono d'accordo con @ParmaLetale che sarebbe meglio tenersela dentro e gestirsela da soli per il resto della vita. E' un contrappeso del piacere provato nel tradire che va scontato per mantenere la relazione di coppia senza turbolenze evitabili. Ci sta.
Altrimenti, nel migliore dei casi è un segno (ammissione) di debolezza caratteriale, si vuole scaricare sull'altro la responsabilità della valutazione per propria incapacità di gestire l'accaduto. Brutto e rischioso segnale che si manda, a prescindere da come sarà accolto il gesto.

Se, infine la decisione di confessare è frutto di un calcolo direi, a priori, è una mossa molto azzardata. Si causa un terremoto e non è detto che la coppia sopravviva. Il timing poi è estremamente rilevante.
Spesso il motivo è che, in un momento di favorevole disposizione di animo del partner tradito (dopo anni di ritorno alla normalità o dopo un momento di particolare buona disposizione del partner) si pensa che la notizia del tradimento (chiuso) possa essere più facilmente "digerita". A quel punto bisogna munirsi, a mio avviso, almeno di buone prove circa la fine della relazione, su chi ha provocato detta fine e l'epoca in cui è avvenuta. Perché il tradito vorrà sapere tutte le circostanze e farà un sacco di domande alle quali non si può evitare di dare risposta.

Invece, si commette spesso un (fatale) errore di valutazione nel confessare e la notizia procura uno sconvolgimento epocale anche se sono trascorsi anni (ricordo di aver letto un caso in cui la confessione è avvenuta dopo 7 anni, un altro dopo 5, ecc.) o si vantino dei meriti per qualcosa fatto. Il rischio è elevatissimo nel senso che, dopo la naturale turbolenza creata dal disvelamento, la coppia salti comunque, anche ad effetto ritardato. Perché il la notizia ritardata del tradimento compiuto inquina comunque la veridicità (percepita dall'altro) anche delle azioni buone compiute.
Analisi condivisibile.
Però l'esito è comunque negativo.
Non confessare è la scelta più saggia, sempre.
E anche la più conveniente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Verissimo.
Ma.
Il non farsi beccare (dandosi da fare per assicurare la bolla confortevole al legittimo) é parificato se non sopra il non confessare.
Assolutamente, sempre sostenuto anche questo. A meno che non si sia in coppia "aperta", ma in quel caso sono mere comunicazioni di servizio
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Assolutamente, sempre sostenuto anche questo. A meno che non si sia in coppia "aperta", ma in quel caso sono mere comunicazioni di servizio
Ma che è la coppia aperta?
Un esercizio di stile?
Le uniche coppie aperte che conosco veramente aperte sono quelle di scambisti e quando sono coppie vere col cazzo che uno dei due va da solo :LOL:
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma che è la coppia aperta?
Un esercizio di stile?
Le uniche coppie aperte che conosco veramente aperte sono quelle di scambisti e quando sono coppie vere col cazzo che uno dei due va da solo :LOL:
Ah non chiederlo a me, ne suppongo l'esistenza perché l'impossibile non esiste nemmeno in fisica
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ma che è la coppia aperta?
Un esercizio di stile?
Le uniche coppie aperte che conosco veramente aperte sono quelle di scambisti e quando sono coppie vere col cazzo che uno dei due va da solo :LOL:
Io credo che la vera coppia aperta sia improbabile e rara come combinazione durevole e che nella maggior parte dei casi sia il frutto di un compromesso in cui uno dei partners tollera (e si adegua o fa finta di adeguarsi) per bilanciare l'altro.
Qualcosa di simile alla tromba-amicizia, dove, a ben vedere, c'è sempre uno che sopporta o la vive male.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questa considerazione la voglio commentare.
Non credo che sia valida in assoluto.
Dipende dal perché e/o da quando lo si fa.
Credo che quando si confessa un tradimento sia importante spiegare le ragioni (o raccontare delle ragioni che siano credibili sul serio) per le quali si compie un gesto così dirompente. E pure il timing conta parecchio.

La confessione fatta sotto l'incalzare delle contestazioni (ad es. del tradito che ha raccolto indizi seri o prove) è solo un modo per cercare di attenuare le responsabilità. Lo stesso vale, secondo me, nei casi si tema che il tradimento venga svelato dall'amante, dal di lui coniuge, da un amico, ecc.
E' una confessione "forzata", non spontanea, frutto di una disperazione calcolata.

La confessione fatta per l'insopportabilità del rimorso di aver tradito, ecco quella merita un discorso a parte, perché un conto è se tale insopportabilità sia genuina o inquinata da un calcolo.
Azzardo nel sostenere che se avvenga la confessione nell'immediatezza del fattaccio possa essere molto meno gravosa rispetto alla circostanza che avvenga a distanza di parecchio tempo dalla commissione del tradimento.

Poi, se è genuina, sono d'accordo con @ParmaLetale che sarebbe meglio tenersela dentro e gestirsela da soli per il resto della vita. E' un contrappeso del piacere provato nel tradire che va scontato per mantenere la relazione di coppia senza turbolenze evitabili. Ci sta.
Altrimenti, nel migliore dei casi è un segno (ammissione) di debolezza caratteriale, si vuole scaricare sull'altro la responsabilità della valutazione per propria incapacità di gestire l'accaduto. Brutto e rischioso segnale che si manda, a prescindere da come sarà accolto il gesto.

Se, infine la decisione di confessare è frutto di un calcolo direi, a priori, è una mossa molto azzardata. Si causa un terremoto e non è detto che la coppia sopravviva. Il timing poi è estremamente rilevante.
Spesso il motivo è che, in un momento di favorevole disposizione di animo del partner tradito (dopo anni di ritorno alla normalità o dopo un momento di particolare buona disposizione del partner) si pensa che la notizia del tradimento (chiuso) possa essere più facilmente "digerita". A quel punto bisogna munirsi, a mio avviso, almeno di buone prove circa la fine della relazione, su chi ha provocato detta fine e l'epoca in cui è avvenuta. Perché il tradito vorrà sapere tutte le circostanze e farà un sacco di domande alle quali non si può evitare di dare risposta.

Invece, si commette spesso un (fatale) errore di valutazione nel confessare e la notizia procura uno sconvolgimento epocale anche se sono trascorsi anni (ricordo di aver letto un caso in cui la confessione è avvenuta dopo 7 anni, un altro dopo 5, ecc.) o si vantino dei meriti per qualcosa fatto. Il rischio è elevatissimo nel senso che, dopo la naturale turbolenza creata dal disvelamento, la coppia salti comunque, anche ad effetto ritardato. Perché il la notizia ritardata del tradimento compiuto inquina comunque la veridicità (percepita dall'altro) anche delle azioni buone compiute.
Sì le ragioni possono essere diverse. Chissà se le conosce chi confessa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Comunque di fronte allo stesso fatto "il tizio che resta" ci possono essere più spiegazioni, ad esempio "resta perché io sono il vero prescelto" oppure "resta perché io sono il ripiego" una "nobilitante", l'altra "mortificante" ma nessuna dimostrabile, questo per me genera dissonanza
Ma le ragioni degli altri sono sempre attribuzioni.
 
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