Posso apparire cinico ma non è questione di amore dell'uno e dell'altra.
Ci si può sposare senza grande amore e ci si può separare pur provando grande amore, sembra il dato che si ricava dall'esperienza.
Nella mia personale convinzione ci si sposa per un mix di affetto/convenienza (affidabilità, desiderio di stabilità) e di percezione di essere rispettati come persone che valgono (stima).
La storia di
@Eagle72 l'avevo già letta tempo fa e ricordavo che lui avesse avuto un principio di relazione extra (con un rapporto completo) e che l'avesse terminata e, poi, pure confessata alla moglie come una sbandata consistita in un bacio. Questo per dire la verità della storia, come l'ha descritta lui nel suo primo intervento e l'ho letta nel thread
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Ora, che il tradimento di lui ed il tradimento di lei siano stati qualitativamente omogenei (con rapporti sessuali completi, intendo) non ci piove ai fini di una analisi, anche se la moglie non ne è consapevole appieno, ma esiste uno squilibrio notevole nella differenza quantitativa nella durata della relazione extra (un paio di mesi contro due anni) e, probabilmente, nell'intensità dell'attrazione per il soggetto/amante (a spanne, liquidato abbastanza facilmente da lui con poco rimpianto, con parecchia difficoltà e discreto rimpianto da lei).
Ad occhio, la percentuale della "frequenza di rapporti sessuali" (FRS) in gioco in quella coppia di traditori è stata di almeno 1 a 10, forse anche 1 a 15.
E dal versante maschile costituisce la componente maggioritaria del "pregiudizio psicologico complessivo" (PPC) percepito dal partner tradito a seguito del disvelamento del tradimento in termini di orgoglio e rodimento, una specie di scompenso ossessivo della propria auto-stima (confronto, autorevolezza a letto, ecc). Il peso della "facilità di sostituzione" (FdS) come partner c'è, ma è meno rilevante del tasso FRS.
In termini schematici PPC maschile = FRS > FdS
Per questo le motivazioni/scuse, talvolta risibili, che il partner traditore elargisce quando si è sgamati (inconsapevolezza, non coinvolgimento affettivo, non partecipazione emotiva, ecc.) vengono recepite in modo più inconsapevolmente favorevole ed importante dal genere maschile che quello femminile, senza andare troppo per il sottile, perché è quello che proprio serve per limitare i danni alla propria auto-stima.
Per il genere femminile, il tasso di PPP dipende maggiormente dal fatto di aver perso il "controllo" del partner maschile (fattore qualitativo), non dalla quantità dei rapporti, la percentuale FRS è abbastanza ininfluente.
In altri termini, per le femmine conta di più il fattore della "facilità di sostituzione" (TdS) che si subisce, perché essere sostituite agevolmente costituisce un grave pregiudizio notevole alla propria auto-stima (anche come capacità seduttiva e di controllo).
In termini schematici PPC femminile = FdS >FRS
Nel caso di
@eagle, la moglie non ha voluto nemmeno sapere chi fosse la donna per la quale lui aveva avuto e confessato la "sbandata", non reputando che un bacio contasse così tanto. Un innamoramento di testa di un maschio senza conseguenze (come da confessione) vale poco per una femmina, neanche costituisce un rilevante motivo per vendicarsi.
Questa circostanza spiega il maggior sconforto di eagle, perché nel suo caso l'innamoramento della moglie nel tradirlo ha avuto conseguenze profonde (niente confessione ma scoperta sua) e disastrose.
Lui sente che è stato sostituito non per vendetta ma per passione, e questo unito ad un tasso di FRS elevato costituisce un vulnus psicologico molto elevato. La stima della moglie nei suoi confronti è incerta come la di lei propensione alla stabilità/affidabilità. Condizione che è parecchio difficile da superare nel caso si decida di superare il tradimento della moglie (che nella sua testa è un tradimento profondo, offensivo, quasi incancellabile) mentre il proprio tradimento è stato assai poco rilevante.
Deve lavorare ancora di più in termini di accettazione e superamento. Non è facile ma gliel'auguro. Io non ce l'ho fatta.
In una condizione astrattamente simile alla sua di tradito (salvo che non avevo mai tradito mia moglie prima) il fatto di essere stato "sostituito" affettivamente dall'amante in forza di un innamoramento (visto che lei, scoperta, non aveva preso in considerazione la mia richiesta di chiudere immediatamente la relazione) mi ha fatto capire che la nostra relazione era finita, ero stato sostituito. E nel cuore di una donna vale essere primo, essere secondo rimane sempre rimanere ultimo, dal punto di vista maschile (almeno mio). E quindi, ho preteso la separazione immediata, come consacrazione davanti a tutti (famiglie comprese) che la relazione di coppia era ormai cessata.
Quando mi è stato chiesto dalla moglie di rimetterci insieme (dopo la separazione) le ho detto onestamente che sarebbe stato difficilissimo salvare il rapporto di coppia (non gliel'ho detto espressamente, ma sentivo che mi sarei trovato ad essere un precario nuovo amante, perché la posizione di primo in classifica l'aveva occupata il suo ex amante, scalzandomi) mentre mi premeva cercare di salvare la famiglia, la parte più importante rimasta del nostro progetto (figlia).
Ma non per sempre e ad ogni costo.
E' durata due anni circa la nuova convivenza, mia moglie non ha mostrato entusiasmo durevole ed io ho deciso che, avendo sperimentato nuove relazioni, potevo sperare di trovare di meglio. Ed ho chiuso il rapporto senza provare sofferenza alla prima provocazione ricevuta, seria per me.
Era finita anni prima la nostra avventura, con il suo tradimento, quando il vaso di Pandora era stato scoperchiato ...