"Non so come avrei reagito"

Eagle72

Utente di lunga data
Non farei mai l'apologia del partner traditore in questi termini.
La fiducia non è un diritto inviolable della persona. Si costruisce con fatica e si perde per azioni consapevoli.

Non è che quella donna è un maratoneta caduto nella corsa e si è eroicamente rialzato per andare al traguardo, tipo Osvaldo Petri.
A un certo punto della gara ha scelto di andare via dal percorso, ha raggiunto un'osteria, si è accomodato al tavolo e si è abboffato di cibo e vino. E si è messo a pensione lì per giorni. Sono andati a cercarlo e l'hanno trovato che gozzovigliava.
Intanto, dalla gara si era ritirato.

Se è tornata a casa ha fatto un suo ragionamento... una scelta di convenienza, e qui mi fermerei.

Se non le piace di essere guardata con una strana espressione dal marito, può separarsi lei.
Gli ha propinato una vagonata di menzogne senza capire che un uomo innamorato al punto di aspettarla va aiutato a vita perchè digerisca quello che ha combinato.
Se non sbaglio, la moglie di @Eagle72 ha fatto la sua esperienza extra coniugale per due anni, mica poco.
Anzi, ha mantenuto i contatti con l'amante per un altro anno e mezzo, ad insaputa del marito, dopo essere tornata insieme al marito.
Mica è robetta da niente.
La fiducia se l'è giocata a vita, per me.


Appunto, lei non è in una posizione di pretendere un bel niente.
È lui che, di fronte a ammissioni a rate di lei (errore colossale permetterlo), adesso ha il dovere di prendere una decisione chiara e netta.


Anche la rassegnazione è una scelta. Scomoda, ma rimane una scelta.

Magari, si scommette su una vecchiaia da affrontare insieme, circondati da figlie e nipoti. E' un progetto di vita pure quello.

Ma pensare che si torni ad un'unione felice come coppia è una pia illusione, visto come sono andate le cose.
Ogni tanto.. purtroppo raramente c'è chi analizza e capisce.. grazie.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Ma qui non c'è lei. Lei è, evidentemente, disposta a sopportare come la guarda il marito e non desidera separarsi da lui.
È Eagle che deve valutare se è disposto a proseguire, anche alla luce dei nuovi elementi, e se scrive qui è perché non ha deciso, ma, anzi, ha delle remore nel buttare via il percorso svolto, tenuto conto del cambiamento attuale di sua moglie, con la quale ha vissuto gli ultimi anni in una ritrovata armonia, a quanto dice.
Posso riferire ciò che dice lei. "Ho fatto na cazzata.. mi ero illusa che fosse una cosa così passeggera che avrei gestito...invece sono rimasta invischiata.. ma ti ho sempre amato.. anche in quel periodo.. io non ti lascio..non immagino una vita senza te e anche così mi vai bene" .. c'è da dire che questi anni sono trascorsi tra alti e bassi.. con me che pur sofferente aveva accettato lipotesi follia da cui si era ripresa..ma il giorno dopo la scoperta per me doveva essere una ripartenza su una prenessa fondamentale.. recupero fiducia che gia è quasi impossibile da recuperare. Ho precisato le mie regole. Sono state disattese.. per ulteriore superficialità? Per impossibilita a dirsi addio? Non lo so. Ma per anni ho sospettato e chiesto e sono stato rassicurato guardandosi negli occhi. La verità viene sempre fuori tanto. E così è stato. Non ho fatto ciò che avevo minacciato (se ti becco ti lascio) ma ci sto pensando sempre più. Mi ci ha portato con la manina lei. A volte penso che voglia farsi lasciare. Perché ha inanellato in tutti questi anni il manuale perfetto per farsi lasciare. Per la prima volta entrambi senza parlarci sappiamo che potremmo lasciarci..e infatti a giorni alterni abbiamo crisi di ansia o panico.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
La fiducia non è un diritto inviolable della persona.
Verissimo.

Durante le discussioni con mia moglie lei ha spesso tirato fuori la parola fiducia, lamentando da un lato il fatto che non mi fido di lei e, dall'altro, che desidererebbe un uomo che si fidi di lei.
Le ho risposto che, in casi come il nostro, la fiducia è l'unica cosa che con ogni probabilità non tornerà mai più, per quello che è il nostro pregresso e per quella che è la nostra situazione (a buon intenditor).
Per quanto mi riguarda non è che non mi fido più : non lo ritengo più un valore degno di considerazione tra noi due, non mi pongo proprio il problema.
Soprattutto perché mi sentirei l'uomo più coglione della terra nel caso in cui questa fiducia venisse nuovamente tradita.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Verissimo.

Durante le discussioni con mia moglie lei ha spesso tirato fuori la parola fiducia, lamentando da un lato il fatto che non mi fido di lei e, dall'altro, che desidererebbe un uomo che si fidi di lei.
Le ho risposto che, in casi come il nostro, la fiducia è l'unica cosa che con ogni probabilità non tornerà mai più, per quello che è il nostro pregresso e per quella che è la nostra situazione (a buon intenditor).
Per quanto mi riguarda non è che non mi fido più : non lo ritengo più un valore degno di considerazione tra noi due, non mi pongo proprio il problema.
Soprattutto perché mi sentirei l'uomo più coglione della terra nel caso in cui questa fiducia venisse nuovamente tradita.
E lei si fida di te?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Non farei mai l'apologia del partner traditore in questi termini.
La fiducia non è un diritto inviolable della persona. Si costruisce con fatica e si perde per azioni consapevoli.

Non è che quella donna è un maratoneta caduto nella corsa e si è eroicamente rialzato per andare al traguardo, tipo Osvaldo Petri.
A un certo punto della gara ha scelto di andare via dal percorso, ha raggiunto un'osteria, si è accomodato al tavolo e si è abboffato di cibo e vino. E si è messo a pensione lì per giorni. Sono andati a cercarlo e l'hanno trovato che gozzovigliava.
Intanto, dalla gara si era ritirato.

Se è tornata a casa ha fatto un suo ragionamento... una scelta di convenienza, e qui mi fermerei.

Se non le piace di essere guardata con una strana espressione dal marito, può separarsi lei.
Gli ha propinato una vagonata di menzogne senza capire che un uomo innamorato al punto di aspettarla va aiutato a vita perchè digerisca quello che ha combinato.
Se non sbaglio, la moglie di @Eagle72 ha fatto la sua esperienza extra coniugale per due anni, mica poco.
Anzi, ha mantenuto i contatti con l'amante per un altro anno e mezzo, ad insaputa del marito, dopo essere tornata insieme al marito.
Mica è robetta da niente.
La fiducia se l'è giocata a vita, per me.


Appunto, lei non è in una posizione di pretendere un bel niente.
È lui che, di fronte a ammissioni a rate di lei (errore colossale permetterlo), adesso ha il dovere di prendere una decisione chiara e netta.


Anche la rassegnazione è una scelta. Scomoda, ma rimane una scelta.

Magari, si scommette su una vecchiaia da affrontare insieme, circondati da figlie e nipoti. E' un progetto di vita pure quello.

Ma pensare che si torni ad un'unione felice come coppia è una pia illusione, visto come sono andate le cose.
Dorando.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Posso riferire ciò che dice lei. "Ho fatto na cazzata.. mi ero illusa che fosse una cosa così passeggera che avrei gestito...invece sono rimasta invischiata.. ma ti ho sempre amato.. anche in quel periodo.. io non ti lascio..non immagino una vita senza te e anche così mi vai bene" .. c'è da dire che questi anni sono trascorsi tra alti e bassi.. con me che pur sofferente aveva accettato lipotesi follia da cui si era ripresa..ma il giorno dopo la scoperta per me doveva essere una ripartenza su una prenessa fondamentale.. recupero fiducia che gia è quasi impossibile da recuperare. Ho precisato le mie regole. Sono state disattese.. per ulteriore superficialità? Per impossibilita a dirsi addio? Non lo so. Ma per anni ho sospettato e chiesto e sono stato rassicurato guardandosi negli occhi. La verità viene sempre fuori tanto. E così è stato. Non ho fatto ciò che avevo minacciato (se ti becco ti lascio) ma ci sto pensando sempre più. Mi ci ha portato con la manina lei. A volte penso che voglia farsi lasciare. Perché ha inanellato in tutti questi anni il manuale perfetto per farsi lasciare. Per la prima volta entrambi senza parlarci sappiamo che potremmo lasciarci..e infatti a giorni alterni abbiamo crisi di ansia o panico.
Non vorrei girare il dito nella piaga, ma io più che amore leggo disperazione da una parte (nel senso di "che cazzo faccio se mi molli? piuttosto che niente meglio piuttosto, ovvero le tue lagne") e dall'altra una specie di autocompiacimento dato dalla posizione di colui che è dalla parte della ragione, rinforzato dalla scoperta, ancorchè accidentale, di nuovi "particolari", e che a sua volta rinforza a proseguire la vicenda in una sorta di dipendenza reciproca. Per me sarebbe più grave la prima, perchè la seconda è uno spiacevole effetto collaterale, comunque continuo a pensare che o ci dai un taglio, o sotterri l'ascia di guerra sotto una pietra grossa più o meno come la Pietra di Bismantova che sorge vicino casa mia, e accetti ciò che vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
 

Etta

Utente di lunga data
"Ho fatto na cazzata.. mi ero illusa che fosse una cosa così passeggera che avrei gestito...invece sono rimasta invischiata.. ma ti ho sempre amato.. anche in quel periodo.. io non ti lascio..non immagino una vita senza te e anche così mi vai bene" ..
Se dovessi mai sentire una frase del genere manderei quella persona a giocare a mosca cieca in tangenziale.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non ho fatto ciò che avevo minacciato (se ti becco ti lascio) ma ci sto pensando sempre più. Mi ci ha portato con la manina lei. A volte penso che voglia farsi lasciare. Perché ha inanellato in tutti questi anni il manuale perfetto per farsi lasciare. Per la prima volta entrambi senza parlarci sappiamo che potremmo lasciarci..e infatti a giorni alterni abbiamo crisi di ansia o panico.
Non sei tenuto a giustificare le tue scelte.
Ognuno di noi sa cosa può e vuole accettare in un rapporto e quali sono le sue priorità. Io ho, a suo tempo, accettato il fatto di vivere in un matrimonio d'affetto, ma non di amore, perché per me è prioritario avere una famiglia serena. E questo ragionamento credo lo abbia fatto anche mio marito. Non mi sono pentita, neppure quando mi sono trovata di fronte alla possibilità di costruire un rapporto che, invece, sarebbe stato basato su sentimenti più simili a quelli che speravo di vivere nel matrimonio.
Ognuno deve cercare il suo percorso, a volte abbandonando quello precedente.
 

Etta

Utente di lunga data

Eagle72

Utente di lunga data
Non vorrei girare il dito nella piaga, ma io più che amore leggo disperazione da una parte (nel senso di "che cazzo faccio se mi molli? piuttosto che niente meglio piuttosto, ovvero le tue lagne") e dall'altra una specie di autocompiacimento dato dalla posizione di colui che è dalla parte della ragione, rinforzato dalla scoperta, ancorchè accidentale, di nuovi "particolari", e che a sua volta rinforza a proseguire la vicenda in una sorta di dipendenza reciproca. Per me sarebbe più grave la prima, perchè la seconda è uno spiacevole effetto collaterale, comunque continuo a pensare che o ci dai un taglio, o sotterri l'ascia di guerra sotto una pietra grossa più o meno come la Pietra di Bismantova che sorge vicino casa mia, e accetti ciò che vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
Disperazione sua per cosa? potrebbe creare altra vita con altri o richiamare il tipo.. la disperazione è mia che ero innamorato e ora non so. Di lei oramai non capisco più nulla
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Disperazione sua per cosa? potrebbe creare altra vita con altri o richiamare il tipo.. la disperazione è mia che ero innamorato e ora non so. Di lei oramai non capisco più nulla
Non credere che sia facile per lei creare un'altra vita degna con altri, probabilmente è più facile per te. Se non ti piace "disperazione", chiamala "paura di restare col culo per terra"
 

danny

Utente di lunga data
Non vorrei girare il dito nella piaga, ma io più che amore leggo disperazione da una parte (nel senso di "che cazzo faccio se mi molli? piuttosto che niente meglio piuttosto, ovvero le tue lagne") e dall'altra una specie di autocompiacimento dato dalla posizione di colui che è dalla parte della ragione, rinforzato dalla scoperta, ancorchè accidentale, di nuovi "particolari", e che a sua volta rinforza a proseguire la vicenda in una sorta di dipendenza reciproca. Per me sarebbe più grave la prima, perchè la seconda è uno spiacevole effetto collaterale, comunque continuo a pensare che o ci dai un taglio, o sotterri l'ascia di guerra sotto una pietra grossa più o meno come la Pietra di Bismantova che sorge vicino casa mia, e accetti ciò che vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
Molto bella la Pietra di Bismantova. Ci ho passato una vita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come dicono a Milano: piutost che nient l’è mei piutost.
Non rispondo a te, Etta, ma alla tua affermazione, che è diffusa.
Non sei tenuto a giustificare le tue scelte.
Ognuno di noi sa cosa può e vuole accettare in un rapporto e quali sono le sue priorità. Io ho, a suo tempo, accettato il fatto di vivere in un matrimonio d'affetto, ma non di amore, perché per me è prioritario avere una famiglia serena. E questo ragionamento credo lo abbia fatto anche mio marito. Non mi sono pentita, neppure quando mi sono trovata di fronte alla possibilità di costruire un rapporto che, invece, sarebbe stato basato su sentimenti più simili a quelli che speravo di vivere nel matrimonio.
Ognuno deve cercare il suo percorso, a volte abbandonando quello precedente.
Io credo che ambire all’AMMORE sia una forma di infantilismo, più infantile delle fiabe che si concludono con “…e vissero felici e contenti” e non con amore eterno, perché l’obiettivo è essere felici e contenti di quello che si è ottenuto con tanta fatica.
 

Etta

Utente di lunga data
Non credere che sia facile per lei creare un'altra vita degna con altri,
Perché scusa una vita “degna” può dargliela solo lui? Qualsiasi altro uomo di cui si potrebbe innamorare non potrebbe essere ancora più degno? Che non sia facile trovare un’altra persona sono d’accordo pero’ non dipingiamo l’ufficiale come il Dio sceso in terra ( non dico Eagle in particolare ma in questo caso parlo di ufficiali in generale ).

Pare di sì.
E sbaglia.
Pure al contrario pero’.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Non credere che sia facile per lei creare un'altra vita degna con altri, probabilmente è più facile per te. Se non ti piace "disperazione", chiamala "paura di restare col culo per terra"
E perché per me più facile? Per le figlie? Le ho sempre detto che le tengo io il più possibile.. fosse per me ..
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non rispondo a te, Etta, ma alla tua affermazione, che è diffusa.

Io credo che ambire all’AMMORE sia una forma di infantilismo, più infantile delle fiabe che si concludono con “…e vissero felici e contenti” e non con amore eterno, perché l’obiettivo è essere felici e contenti di quello che si è ottenuto con tanta fatica.
Infatti le fiabe non sono sceme, mica ti dicono come troviamo i nostri 2 eroi dopo 30 anni di convivenza e 30 kg in più
 
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