l'anniversario di matrimonio...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Eh già. Mi era capitato una vita fa e mi sono domandato banalmente la ragione nel tempo, senza darvi particolare importanza. Era una questione abbandonata, tempi passati. Dopo 25 anni, un incontro un po' surreale, alcune spiegazioni (ampiamente fuori tempo massimo), e forse ho iniziato a capire.
Per quel che vale, per me è stato una specie di canto del cigno, altre volte invece (con altra persona) sembrava quasi un ritorno per verificare se era ancora territorio suo.. capirai...
 

patriot

Utente di lunga data
Allora.. ribadisco.. il discorso era il pentimento. C'è chi dice impossibile pentirsi perché era bello. E chi, come me, dice si può esistere il pentirsi quando ci si rende conto che piu che risolvere ha complicato le cose, ha portato dolore ecc. La mancanza di sesso non l'ho introdotta io.
Ma ci si pente del fatto o dell'azione ?
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Queste frasi pseudomotivazionali mi fanno sempre un po' sorridere.
Non è vero in generale, perché esistono cose che non si possono sistemare
È ancora meno vero, se si parla di coppia, perché non basta volere, occorre volere le stesse cose in due.
La solita risposta retorica, che come dici, fa' sorridere, in ogni caso, contenti Voi, ... anzi perdonami, contenta Tu....
 

Nicky

Utente di lunga data
La solita risposta retorica, che come dici, fa' sorridere, in ogni caso, contenti Voi, ... anzi perdonami, contenta Tu....
Guarda, io cerco di valutare le risposte di tutti con attenzione. Ma, cosa posso dirti, parlare di volontà è, per me, superficiale. Una persona che è stata tradita, ci mette un po' di volontà e lo supera ? E una persona che si sente dire, guarda, per me il sesso non è fondamentale, perciò non lo facciamo, ci mette un po' di volontà e si adatta?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda, io cerco di valutare le risposte di tutti con attenzione. Ma, cosa posso dirti, parlare di volontà è, per me, superficiale. Una persona che è stata tradita, ci mette un po' di volontà e lo supera ? E una persona che si sente dire, guarda, per me il sesso non è fondamentale, perciò non lo facciamo, ci mette un po' di volontà e si adatta?
È un discorso che ho già fatto e mi sento noiosa.
Ma una persona che dicesse “per me il cibo non è essenziale. Mangio solo un pezzo di pane o una mela” la considereresti sana?
 

patriot

Utente di lunga data
Guarda, io cerco di valutare le risposte di tutti con attenzione. Ma, cosa posso dirti, parlare di volontà è, per me, superficiale. Una persona che è stata tradita, ci mette un po' di volontà e lo supera ? E una persona che si sente dire, guarda, per me il sesso non è fondamentale, perciò non lo facciamo, ci mette un po' di volontà e si adatta?
Questo significa parlare per affrontare il problema in due , ma si discute che qualcuno dei due lo risolve da solo/a senza la controparte
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Provo a sparigliare.

Se te la dà, anzi ti cerca (sua iniziativa) mentre vive la relazione (disvelata) con l'amante, e tu te ne sei andato di casa, come reagiresti ?
Hai detto di essere incline al compromesso. Per questo mi interessa la tua opinione.
Non ero affatto incline al compromesso...ho imparato ad accettare il tradimento.. per averlo agito e subito...come purtroppo "tappa" di un percorso lunghissimo... Il mio.compromesso non sarebbe restare mentre ha un altro.. è accettare un tradimento sempre se c'è voglia da entrambi di ripartire... riconoscere errori... riconoscere debolezza umana ecc. Ho risposto?
Non volevo incomodarti sull'attitudine al compromesso. Nessun apprezzamento negativo nelle mie intenzioni.
Per esperienza (lunga) so che si devono fare nella vita. Poi, ognuno decide come ed in quali condizioni farli.

Hai risposto che non saresti "restato mentre ha un altro".
Immagino, allora, che la tua risposta sarebbe stata negativa.

Immagino, perché la situazione che ho esposto era, in realtà, molto differente, perché ero andato via da casa (da settimane) ed il ricorso per separazione consensuale già depositato.
Ero passato alla ex casa familiare a svuotare una scarpiera nel bagno e portarmi via le mie calzature.
Lei mi era letteralmente saltata addosso ed avevamo fatto sesso lì, praticamente in piedi.
Quindi, fare sesso con me non aveva senso, almeno per me, in quelle condizioni.
Nessuna dichiarazione di pentimento, perdono, niente del genere.
Lei stava con un altro, si vedevano e scopavano regolarmente.
Erano diventati un'altra coppia. E da parte mia mi era capitata un'altra donna ed avevo iniziato un'altra relazione.

Cosa era stato ?
Una forma di comunicazione o una specie di sfizio ? Una dimostrazione del teorema che si possono amare due persone contemporaneamente ? Una tacita offerta di diventare amante e cornificare l'amante ormai sdoganato ? Una specie di vizioso gioco di coppia che aveva stabilito con l'amante ? Gelosia ?
All'epoca me lo sono domandato. Poi, ho deciso di non impazzirci sopra ed ho lasciato perdere.

Oggi, sto pensando che forse era il segno di una irrequietezza interna, riemersa dal suo passato familiare, un po' l'atteggiamento di sfida nei confronti del proibito. Un'affermazione di se stessa, di una potenza acquistata, di una affermazione della sua personalità. Grosso modo, quella è la spiegazione che mi sta venendo in mente. Ma proverò a chiederle la spiegazione, se ce ne sarà occasione.
Francamente, cornificare l'amante con l'ex marito, senza ripresa di alcuna convivenza o frequentazione stabile con costui non è facile da interpretare.
 

Etta

Utente di lunga data
Sinceramente non tradisco. Se dovessi fare sesso con qualcuno per tanto tempo, in modo continuativo, significa che non ho più nulla da salvare a casa. Per questo dico che lascerei.
E faresti bene.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Non volevo incomodarti sull'attitudine al compromesso. Nessun apprezzamento negativo nelle mie intenzioni.
Per esperienza (lunga) so che si devono fare nella vita. Poi, ognuno decide come ed in quali condizioni farli.

Hai risposto che non saresti "restato mentre ha un altro".
Immagino, allora, che la tua risposta sarebbe stata negativa.

Immagino, perché la situazione che ho esposto era, in realtà, molto differente, perché ero andato via da casa (da settimane) ed il ricorso per separazione consensuale già depositato.
Ero passato alla ex casa familiare a svuotare una scarpiera nel bagno e portarmi via le mie calzature.
Lei mi era letteralmente saltata addosso ed avevamo fatto sesso lì, praticamente in piedi.
Quindi, fare sesso con me non aveva senso, almeno per me, in quelle condizioni.
Nessuna dichiarazione di pentimento, perdono, niente del genere.
Lei stava con un altro, si vedevano e scopavano regolarmente.
Erano diventati un'altra coppia. E da parte mia mi era capitata un'altra donna ed avevo iniziato un'altra relazione.

Cosa era stato ?
Una forma di comunicazione o una specie di sfizio ? Una dimostrazione del teorema che si possono amare due persone contemporaneamente ? Una tacita offerta di diventare amante e cornificare l'amante ormai sdoganato ? Una specie di vizioso gioco di coppia che aveva stabilito con l'amante ? Gelosia ?
All'epoca me lo sono domandato. Poi, ho deciso di non impazzirci sopra ed ho lasciato perdere.

Oggi, sto pensando che forse era il segno di una irrequietezza interna, riemersa dal suo passato familiare, un po' l'atteggiamento di sfida nei confronti del proibito. Un'affermazione di se stessa, di una potenza acquistata, di una affermazione della sua personalità. Grosso modo, quella è la spiegazione che mi sta venendo in mente. Ma proverò a chiederle la spiegazione, se ce ne sarà occasione.
Francamente, cornificare l'amante con l'ex marito, senza ripresa di alcuna convivenza o frequentazione stabile con costui non è facile da interpretare.
Si desidera ciò che non si ha.. è benzina. Così come desiderava l'amante mentre eri il marito (perché quella persona non era nulla di stabile, di assodato)...ha desiderato te quando oramai aveva la sensazione di averti perso.. il motore è la conquista non la persona
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non volevo incomodarti sull'attitudine al compromesso. Nessun apprezzamento negativo nelle mie intenzioni.
Per esperienza (lunga) so che si devono fare nella vita. Poi, ognuno decide come ed in quali condizioni farli.

Hai risposto che non saresti "restato mentre ha un altro".
Immagino, allora, che la tua risposta sarebbe stata negativa.

Immagino, perché la situazione che ho esposto era, in realtà, molto differente, perché ero andato via da casa (da settimane) ed il ricorso per separazione consensuale già depositato.
Ero passato alla ex casa familiare a svuotare una scarpiera nel bagno e portarmi via le mie calzature.
Lei mi era letteralmente saltata addosso ed avevamo fatto sesso lì, praticamente in piedi.
Quindi, fare sesso con me non aveva senso, almeno per me, in quelle condizioni.
Nessuna dichiarazione di pentimento, perdono, niente del genere.
Lei stava con un altro, si vedevano e scopavano regolarmente.
Erano diventati un'altra coppia. E da parte mia mi era capitata un'altra donna ed avevo iniziato un'altra relazione.

Cosa era stato ?
Una forma di comunicazione o una specie di sfizio ? Una dimostrazione del teorema che si possono amare due persone contemporaneamente ? Una tacita offerta di diventare amante e cornificare l'amante ormai sdoganato ? Una specie di vizioso gioco di coppia che aveva stabilito con l'amante ? Gelosia ?
All'epoca me lo sono domandato. Poi, ho deciso di non impazzirci sopra ed ho lasciato perdere.

Oggi, sto pensando che forse era il segno di una irrequietezza interna, riemersa dal suo passato familiare, un po' l'atteggiamento di sfida nei confronti del proibito. Un'affermazione di se stessa, di una potenza acquistata, di una affermazione della sua personalità. Grosso modo, quella è la spiegazione che mi sta venendo in mente. Ma proverò a chiederle la spiegazione, se ce ne sarà occasione.
Francamente, cornificare l'amante con l'ex marito, senza ripresa di alcuna convivenza o frequentazione stabile con costui non è facile da interpretare.
Porca vacca fotocopia di quello che è successo a me, anch'io sono stato sfiorato dall'idea di diventare amante alle spalle del perdaballe diventato nuovo tizio ufficiale, ma poi ha prevalso l'idea che chi nasce tondo non muore quadrato e mi sono scassato i marroni quasi immediatamente, sottolineo quasi...
 

Nicky

Utente di lunga data
È un discorso che ho già fatto e mi sento noiosa.
Ma una persona che dicesse “per me il cibo non è essenziale. Mangio solo un pezzo di pane o una mela” la considereresti sana?
No, ma non è rilevante. Quello che voglio dire è che non sempre riusciamo ad agire sugli altri.
Non esiste nessuna forma di dialogo possibile che possa convincere una persona ad affrontare un problema, se non c'è la spinta interiore per farlo.
Per questo mi infastidisce il discorso della volontà.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non volevo incomodarti sull'attitudine al compromesso. Nessun apprezzamento negativo nelle mie intenzioni.
Per esperienza (lunga) so che si devono fare nella vita. Poi, ognuno decide come ed in quali condizioni farli.

Hai risposto che non saresti "restato mentre ha un altro".
Immagino, allora, che la tua risposta sarebbe stata negativa.

Immagino, perché la situazione che ho esposto era, in realtà, molto differente, perché ero andato via da casa (da settimane) ed il ricorso per separazione consensuale già depositato.
Ero passato alla ex casa familiare a svuotare una scarpiera nel bagno e portarmi via le mie calzature.
Lei mi era letteralmente saltata addosso ed avevamo fatto sesso lì, praticamente in piedi.
Quindi, fare sesso con me non aveva senso, almeno per me, in quelle condizioni.
Nessuna dichiarazione di pentimento, perdono, niente del genere.
Lei stava con un altro, si vedevano e scopavano regolarmente.
Erano diventati un'altra coppia. E da parte mia mi era capitata un'altra donna ed avevo iniziato un'altra relazione.

Cosa era stato ?
Una forma di comunicazione o una specie di sfizio ? Una dimostrazione del teorema che si possono amare due persone contemporaneamente ? Una tacita offerta di diventare amante e cornificare l'amante ormai sdoganato ? Una specie di vizioso gioco di coppia che aveva stabilito con l'amante ? Gelosia ?
All'epoca me lo sono domandato. Poi, ho deciso di non impazzirci sopra ed ho lasciato perdere.

Oggi, sto pensando che forse era il segno di una irrequietezza interna, riemersa dal suo passato familiare, un po' l'atteggiamento di sfida nei confronti del proibito. Un'affermazione di se stessa, di una potenza acquistata, di una affermazione della sua personalità. Grosso modo, quella è la spiegazione che mi sta venendo in mente. Ma proverò a chiederle la spiegazione, se ce ne sarà occasione.
Francamente, cornificare l'amante con l'ex marito, senza ripresa di alcuna convivenza o frequentazione stabile con costui non è facile da interpretare.
Prove di seduzione/potere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, ma non è rilevante. Quello che voglio dire è che non sempre riusciamo ad agire sugli altri.
Non esiste nessuna forma di dialogo possibile che possa convincere una persona ad affrontare un problema, se non c'è la spinta interiore per farlo.
Per questo mi infastidisce il discorso della volontà.
Boh a me pare che la preoccupazione per la salute, anche mentale, dovrebbe rendere solleciti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No, ma non è rilevante. Quello che voglio dire è che non sempre riusciamo ad agire sugli altri.
Non esiste nessuna forma di dialogo possibile che possa convincere una persona ad affrontare un problema, se non c'è la spinta interiore per farlo.
Per questo mi infastidisce il discorso della volontà.
Il dialogo non è l'unico modo per smuovere una persona ad affrontare un problema di coppia, anzi spesso può essere un appiglio per temporeggiare, se il problema nasce proprio da lui. Si può provare ad esempio con un atteggiamento deciso a porre un ultimatum, del tipo "così non si può andare avanti, per cui o ti smuovi verso di me, e io ci sono al 110% Iva compresa, o tanti saluti". Ma bisogna essere pronti ad accettare ogni esito, anche negativo
 

Nicky

Utente di lunga data
Boh a me pare che la preoccupazione per la salute, anche mentale, dovrebbe rendere solleciti.
La sollecitudine consiste nel dare il proprio sostegno, la propria comprensione, la disponibilità nel trovare e suggerire soluzioni.
Ma, ripeto, se una persona non vuole, semplicemente nega l'esistenza del problema e, anche di fronte a un ultimatum, si limita a lasciarti la libertà di decidere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La sollecitudine consiste nel dare il proprio sostegno, la propria comprensione, la disponibilità nel trovare e suggerire soluzioni.
Ma, ripeto, se una persona non vuole, semplicemente nega l'esistenza del problema e, anche di fronte a un ultimatum, si limita a lasciarti la libertà di decidere.
Ma io non penso a una sollecitudine per ottenere efficienza, ma a una sollecitudine per la salute.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La sollecitudine consiste nel dare il proprio sostegno, la propria comprensione, la disponibilità nel trovare e suggerire soluzioni.
Ma, ripeto, se una persona non vuole, semplicemente nega l'esistenza del problema e, anche di fronte a un ultimatum, si limita a lasciarti la libertà di decidere.
Che coppia è con una persona così? Se non gliene frega un tubo che io ci sia o non ci sia, meglio ognuno per la sua strada
 
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