Crisi dopo ripensamento sull’aver figli

Dissapear

Utente di lunga data
@Dissapear però non fare la vittima lamentandoti che tutti vedano lei come vittima, stai facendo tutto tu
Ti è stato detto che se fino ad ora hai, anche se in buona fede, mentito, ci sta che lei si senta presa per il culo, perché in questi 8 anni con te, lei ha investito quello che aveva con l’idea di una famiglia e dei figli
E adesso si rende conto che è stata illusa
Non è questione di vittima e carnefice, ma tu sei stato scorretto
Non faccio la vittima, ma proprio perché stiamo assieme da così tanto tempo, poteva almeno provare a capire il mio punto di vista.
Ma non ha importanza. Tanto la macchina spala merda si è già attivata e non parlo di questo forum.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao. Grazie per la comprensione. Sto aspettando di capire se quantomeno inizi a rivolgermi nuovamente la parola.



Appunto. Magari sono anche sterile, che ne so. Resta il fatto che la capisco, d’altronde io ho sempre detto di volerne, quindi ci sta che sia arrabbiata. Però non ho mai pensato seriamente ad avere un figlio, non ci ho mai ragionato fino a qualche tempo fa. Dovevo tener chiusa la bocca e basta, intendo quando dicevo di voler un figlio.



Sono qui perché non mi aspettavo che lei sclerasse fino al punto di non rivolgermi più la parola. Senza manco chiedermi perché ho cambiato idea, come mi sento etc. Siamo alle solite dai, lei ha ragione ad essere arrabbiata, ma le attenzioni sono tutte per lei e per lamor di Dio, va bene, io posso dire d’essermi sempre arrangiato nella mia vita e non ho bisogno di nessuno per risolvere le mie rogne, ma resta il fatto che io sono stato buttato in un angolo da solo a ragionare con me stesso come se fossi uno sfioratore che ha violentata la propria ragazza. Ma un filo di comprensione no? Perplesso ne è l’esempio perfetto di come ragionano le masse. Lei è donne, quindi è vittima per forza e comunque. Ma va bene così, ripeto, io mi so arrangiare. Ed ho una visione contorta della vita, che faccio fatica anche a spiegare. Come posso volere un figlio, come pensiero sono dell’idea che non si è obbligati a vivere per forza fino a diventare vecchi e decrepiti, se in certi casi sono disposto a prendere rischi ben oltre la media? Io tengo alla mia vita, tanto tantissimo, non ho aspirazioni suicide, lo dico per non creare fraintendimenti.

Per rispondere alla tua domanda finale: Con mio papà rapporto fantastico, con mia mamma terrificante nel vero senso della parola. Peccato che abbia sempre comandato lei in casa.
Se vuoi, puoi descrivere il rapporto fantastico e quello terrificante?
Quando hai percepito che vi era un atteggiamento conflittuale rispetto al rapporto con te nei tuoi genitori?
Hai avuto amici con genitori “abbastanza buoni”?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è una cosa recente la storia del voler un figlio, non voglio tirare acqua al mio mulino, lei qua dentro non puo’ dire la su, quindi cercherò di farlo io, anche se andrà “contro” ne sono anni che se ne parla del piacere d’avere un figlio, ma l’argomento non è mai stato affrontato seriamente, infatti non ci abbiamo mai provato a farlo. Io so già cosa mi blocca.



Io credo che gli anni passati stando bene non sono mai buttati.



Diciamo che potrei arrivare a fallire come padre per una serie di motivi. Uno dei motivi è la paura che Ferrè rinunce che dovrei fare per il mio figlio mi rendano infelice e quindi un padre di merda. Un po’ come è stata mia madre con me. So quanto mi pesano già ora certe rinunce, mi conosco. Non sono proprio così coglione come dice qualcuno. Il discorso è che il mio ideale di Padre non sia tanto quello di dare cose materiali ad un figlio, ma tutto ciò che a livello sentimentale non ho avuto io, e ad oggi non sono sicuro di riuscire a fare questa cosa. Così come non voglio fare altre rinunce e non parlo di uno stupido aperitivo.



Sai quante persone conosco che dicevano di non voler figli e poi hanno cambiato idea? Sai quante persone conosco che dicevano di volerne e poi si son tirati indietro?

Vedi, che è la stessa cosa che ho scritto sopra. Assurdo come questa società debba vedere in certe situazioni solo la donna come vittima. Subito a puntare il dito contro senza manco sapere come stanno le cose. Ti spiego perché non sono andato via di casa, perché la casa è MIA intestata a me, come il mutuo. Devo andare via da casa mia, no dai spiegamela sta cosa. Che poi casa mia per me è sempre stata casa nostra in realtà. La convivenza è comoda da un lato e scomoda dall’altro. Vivevo già da solo prima io eh. So cucinare, lavare, fare lavatrici ecc. In casa nostra è sempre stato un tutti fanno tutto. La porta lei sa benissimo dov’è se vuole andare puo’ farlo.



Ok qua ci siamo già di più.



Appunto. Ormai è così la vita no? Bisogna sempre avere chissà quale meta, quando facendo così, correndo sempre chissà dove magari si perdono le cose belle della vita. Magari mi lascerà e quasi di sicuro sarà così, e il suo desiderio di voler un figlio a tutti i costi la potrebbe portare ad avere una vita infelice. Un po’ come mia cugina, che si trova “incastrata” in una vita infelice perché voleva avere figli a tutti i costi e ha smosso mare e monti per averli, ma ora è infelice da non so quanti anni. Non è tutto rosa e fiori avere dei pargoli



Io come ho già scritto non credo che sia tempo perso quello impiegato per star felici. Ma non voglio convincere nessuno, esprimo solo il mio pensiero



Lo mandi a quel paese e basta no?



Appunto. Tutti abbiamo responsabilità nella vita ma non per forza dobbiamo accettare quella più grande: Avere dei figli.



Interessante chiave di lettura.



Ma chi si sorprende? Non mi sorprenderei nemmeno se mi dicessero che nell’’impeto della rabbia mi abbia fatto le corna, figurati se mi sorprendo se va via.
È il mondo che è ingiusto, così come è ingiusto il desiderio di voler avere a tutti i costi un figlio proprio, quando ci sono milioni e milioni di bambini che muoio di fame che potrebbero essere adottati. L’uomo è egoista per natura, volere un figlio è l’atto più egoista che una persona possa fare, ma hey, lo strinzo sono io però.
Ah per inciso mi importa zero che mi dai del coglione, Anzi mi fai capire ancor di più che le mie convinzioni sono corrette.
Tu vorresti adottare?
Non credo, visto quello che hai detto prima.
Non usare argomenti come la sovrappopolazione o i bambini bisognosi. Non usarli con lei. È un consiglio.
 

Nicky

Utente di lunga data
Però si può anche riconoscere i personali limiti, senza volere a tutti i costi che non siano tali.
Se si ha ancora una forma di immaturità che chiede attenzione prioritaria, lo si può riconoscere, come si riconoscono altre caratteristiche come l’altezza o il colore di pelle. Non si può pretendere che l’altro metta la protezione 50 ogni mezz’ora perché io ho la pelle lattea.
Non ho capito cosa intendi dire.
L'attenzione di cui parlo non è su di sé, ma sulla relazione di coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
tu non hai convinzioni, hai solo paura di comportarti come un uomo. certo che lo stronzo sei tu, lo hai scritto tu che a lei dicevi di volere un figlio, quando non era vero. e sì, di solito si vuole un figlio dal marito. pensa te che mondo strano.

non dovresti sorprenderti se dovesse farti le corna, ma pure se dovesse trovare un uomo, cosa che tu evidentemente non sei
Tu sempre educazione siberiana.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non faccio la vittima, ma proprio perché stiamo assieme da così tanto tempo, poteva almeno provare a capire il mio punto di vista.
Ma non ha importanza. Tanto la macchina spala merda si è già attivata e non parlo di questo forum.
Calma. Anche per me la sua reazione è sbagliata, come ti ho detto, ma dalle tempo e dallo a te stesso.
Coraggio, non sei immaturo, né falso, è meriti anche tu comprensione come lei, ma datevi tempo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non ho 16 anni, non è la mia prima storia seria. La vita va avanti anche dopo una rottura. Le cose veramente brutte nella vita non sono queste per me. Per quanto mi riguarda ogni ferita ti aiuta a crescere e a diventare sempre più indipendente a livello affettivo.
Per bambino intendi quando lo ero io, giusto?

Ma posso fare un esempio che per il 99% della gente è un esempio stupido. Amo andare in moto, ed alt non parlo di moto in strada pubblica, io non ho da anni una moto targata, ma ho bensì una moto solo ed esclusivamente per uso pista. Ecco, i momenti più felici della mia vita sono quando vado in moto in pista. Ma l’esser fidanzato con la mia ragazza, che è stupenda in tutto (apparte in questa crisi) non mi rende minimamente felice come andare in moto. Questo è uno dei motivi principali che mi fanno dire di non volere un figlio e cerco di spiegarmi meglio. Io quando vado in pista rischio tutto quello che posso rischiare e significa gas a martello fino al limite, so benissimo che un giorno potrei lasciarci le penne, anche se mi auguro che non accada mai. Io ad oggi non sono disposto a rinunciare alla moto e per me non esisterebbe continuare ad andare in moto avendo un figlio. Per me sarebbe figlio = addio moto, senza via di mezzo. Moto = Niente figli. Ma perché so cosa rischio e già una volta son caduto a 250 dieci anni fa ed ho placche un po’ da tutte le parti. Ad oggi non me la sento di rinunciare ad una cosa così bella per me, quindi questo è uno dei motivi. C’è ne sono anche altri.
Si, mi riferivo a te.

Grazie della spiegazione.
Io non sono appassionata di moto però per conoscenze so che quando si ha una passione molto caratterizzante, la nascita di un figlio porta in effetti dei cambiamenti.
Quando si ha una piccola vita che dipende da noi, si ha un altro sguardo verso il fare qualcosa che possa limitare le proprie funzioni. Praticare qualcosa che tu sai essere a rischio di incidente, e che quindi potrebbe non farti funzionare, mi sembra una considerazione inerente.
Non so se nel forum ci sono appassionati di moto con cui tu possa confrontarti, per valutare se possono esserci altri modi per portare avanti questa passione.
A volte si possono praticare anche sport estremi, ma credo lo si faccia sempre per tornare, che si tenti di imparare nel tempo, ci si informi, per preservarsi da possibili danni. Che si possa imparare quando fermarsi.
Non è detto che avere un figlio debba significare rinunciare in toto alla tua passione, probabilmente avverebbero in te dei mutamenti di pensiero / approccio che ad oggi neppure riesci a prevedere, e comunque sareste in due.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Se vuoi, puoi descrivere il rapporto fantastico e quello terrificante?
Quando hai percepito che vi era un atteggiamento conflittuale rispetto al rapporto con te nei tuoi genitori?
Hai avuto amici con genitori “abbastanza buoni”?
Mio Papà è il padre che non cambierei mai e poi mai, mia madre è la madre che cambierei e la madre a cui non vorrei voler bene, ma la irrazionalità la fa da padrone, anche se il bene che voglio a mio padre non è misurabile, è fuori scala.

Ho iniziato a percepire il rapporto “strano” quando ho iniziato a sviluppare un mio carattere, circa a 5 o 6 anni. Non so, c’è sempre stato qualcosa di diverso in me che mia madre non ha mai accettato. A 7 anni un auto mi investì mentre ero vicino casa, ero sulle strisce che attraversavo. Mia madre era al lavoro e a casa c’era mio padre e andai al pronto soccorso con lui, venne l’ambulanza a prendermi. Mia mamma riuscii a venire prima che io entrassi in sala operatoria e la prima cosa che le dissi fu “Mamma non picchiarmi perché ho rotto i pantaloni e le scarpe” avevo una gamba messa male eppure il mio pensiero era quello, giusto per rendere un po’ l’idea. Infatti in famiglia questa si ricorda come la figura di m più grande ahaha.

Sì ho sempre avuto amici bravi e genitori di amici bravissimi. Ricordo che la mamma di un mio amico quando doveva andare a comprare le scarpe a suo figlio portava anche me e le comprava anche a me.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho 16 anni, non è la mia prima storia seria. La vita va avanti anche dopo una rottura. Le cose veramente brutte nella vita non sono queste per me. Per quanto mi riguarda ogni ferita ti aiuta a crescere e a diventare sempre più indipendente a livello affettivo.
Per bambino intendi quando lo ero io, giusto?

Ma posso fare un esempio che per il 99% della gente è un esempio stupido. Amo andare in moto, ed alt non parlo di moto in strada pubblica, io non ho da anni una moto targata, ma ho bensì una moto solo ed esclusivamente per uso pista. Ecco, i momenti più felici della mia vita sono quando vado in moto in pista. Ma l’esser fidanzato con la mia ragazza, che è stupenda in tutto (apparte in questa crisi) non mi rende minimamente felice come andare in moto. Questo è uno dei motivi principali che mi fanno dire di non volere un figlio e cerco di spiegarmi meglio. Io quando vado in pista rischio tutto quello che posso rischiare e significa gas a martello fino al limite, so benissimo che un giorno potrei lasciarci le penne, anche se mi auguro che non accada mai. Io ad oggi non sono disposto a rinunciare alla moto e per me non esisterebbe continuare ad andare in moto avendo un figlio. Per me sarebbe figlio = addio moto, senza via di mezzo. Moto = Niente figli. Ma perché so cosa rischio e già una volta son caduto a 250 dieci anni fa ed ho placche un po’ da tutte le parti. Ad oggi non me la sento di rinunciare ad una cosa così bella per me, quindi questo è uno dei motivi. C’è ne sono anche altri.

P.S: Non è un caso che Valentino Rossi abbia deciso di avere un figlio a fine carriera o che Stoner si sia ritirato proprio quando la moglie era incinta in concomitanza con la morte del Sic.
Guarda che era chiaro a tutti che non vuoi responsabilità che cambierebbero te.
Io sono cambiata con la nascita dei figli e la loro crescita. È stata una grande fortuna!
Ma io capisco benissimo che ogni passaggio di vita comporta lasciare parti di sé, per andare verso un altro sé che ancora non c’è.
Io cito spesso Pinocchio. Mi rivedo bambina arrivare alla fine e guardare l’immagine del burattino abbandonato e piangere disperatamente e vedermi io bambina abbandonata su una sedia. Ma le parti di sé devono essere lasciate per ritrovarsi più adulti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho capito cosa intendi dire.
L'attenzione di cui parlo non è su di sé, ma sulla relazione di coppia.
La relazione di coppia chiusa nella coppia è una relazione egoica a due.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Si, mi riferivo a te.

Grazie della spiegazione.
Io non sono appassionata di moto però per conoscenze so che quando si ha una passione molto caratterizzante, la nascita di un figlio porta in effetti dei cambiamenti.
Quando si ha una piccola vita che dipende da noi, si ha un altro sguardo verso il fare qualcosa che possa limitare le proprie funzioni. Praticare qualcosa che tu sai essere a rischio di incidente, e che quindi potrebbe non farti funzionare, mi sembra una considerazione inerente.
Non so se nel forum ci sono appassionati di moto con cui tu possa confrontarti, per valutare se possono esserci altri modi per portare avanti questa passione.
A volte si possono praticare anche sport estremi, ma credo lo si faccia sempre per tornare, che si tenti di imparare nel tempo, ci si informi, per preservarsi da possibili danni. Che si possa imparare quando fermarsi.
Non è detto che avere un figlio debba significare rinunciare in toto alla tua passione, probabilmente avverebbero in te dei mutamenti di pensiero / approccio che ad oggi neppure riesci a prevedere, e comunque sareste in due.
Però il piacere di uno sport pericoloso (può essere anche arrampicata e comunque è rischioso anche andare in tangenziale) consiste proprio nella sfida con la morte. Là si sfida proprio perché fa paura…
Va be’ ma è una q personale e profonda.
Anche partorire è un rischio.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Tu vorresti adottare?
Non credo, visto quello che hai detto prima.
Non usare argomenti come la sovrappopolazione o i bambini bisognosi. Non usarli con lei. È un consiglio.
Quando pensavo di voler un figlio, pensavo più all’adozione che ad un figlio mio. Per me i bambini sono di chi li cresce e credo si sia già capito in qualche mio messaggio scritto in altre discussioni. Ma no, non le parlo proprio di figli ne altro. Vediamo quando se la sentirà lei di parlarmi.

Calma. Anche per me la sua reazione è sbagliata, come ti ho detto, ma dalle tempo e dallo a te stesso.
Coraggio, non sei immaturo, né falso, è meriti anche tu comprensione come lei, ma datevi tempo.
Ma infatti io sto evitando anche di guardarla perché noto che si infastidisce. Non riesce manco a salutarmi. So che si sta sfogando con le sue amiche, e la cosa mi rende felice, almeno ne parla. Lo so per gli insulti che mi hanno scritto 🤣
Si, mi riferivo a te.

Grazie della spiegazione.
Io non sono appassionata di moto però per conoscenze so che quando si ha una passione molto caratterizzante, la nascita di un figlio porta in effetti dei cambiamenti.
Quando si ha una piccola vita che dipende da noi, si ha un altro sguardo verso il fare qualcosa che possa limitare le proprie funzioni. Praticare qualcosa che tu sai essere a rischio di incidente, e che quindi potrebbe non farti funzionare, mi sembra una considerazione inerente.
Non so se nel forum ci sono appassionati di moto con cui tu possa confrontarti, per valutare se possono esserci altri modi per portare avanti questa passione.
A volte si possono praticare anche sport estremi, ma credo lo si faccia sempre per tornare, che si tenti di imparare nel tempo, ci si informi, per preservarsi da possibili danni. Che si possa imparare quando fermarsi.
Non è detto che avere un figlio debba significare rinunciare in toto alla tua passione, probabilmente avverebbero in te dei mutamenti di pensiero / approccio che ad oggi neppure riesci a prevedere, e comunque sareste in due.
Da bambino ho avuto due vite: Quella fuori casa che era stupenda e divertente e quella in casa, che era un inferno in cui non volevo mai tornare. Sapessi quante volte ho pensato di scappare da piccino. Una volta lo feci a 9 anni, ma dopo una giornata tornai a casa perché avevo fame e nei boschi non c’era cibo.

Per come la vedo ora , son due cose che non possono convivere
Guarda che era chiaro a tutti che non vuoi responsabilità che cambierebbero te.
Io sono cambiata con la nascita dei figli e la loro crescita. È stata una grande fortuna!
Ma io capisco benissimo che ogni passaggio di vita comporta lasciare parti di sé, per andare verso un altro sé che ancora non c’è.
Io cito spesso Pinocchio. Mi rivedo bambina arrivare alla fine e guardare l’immagine del burattino abbandonato e piangere disperatamente e vedermi io bambina abbandonata su una sedia. Ma le parti di sé devono essere lasciate per ritrovarsi più adulti.
Apposto. Non sono pronto per una responsabilità così grande.
O me la assumo bene o lascio perdere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mio Papà è il padre che non cambierei mai e poi mai, mia madre è la madre che cambierei e la madre a cui non vorrei voler bene, ma la irrazionalità la fa da padrone, anche se il bene che voglio a mio padre non è misurabile, è fuori scala.

Ho iniziato a percepire il rapporto “strano” quando ho iniziato a sviluppare un mio carattere, circa a 5 o 6 anni. Non so, c’è sempre stato qualcosa di diverso in me che mia madre non ha mai accettato. A 7 anni un auto mi investì mentre ero vicino casa, ero sulle strisce che attraversavo. Mia madre era al lavoro e a casa c’era mio padre e andai al pronto soccorso con lui, venne l’ambulanza a prendermi. Mia mamma riuscii a venire prima che io entrassi in sala operatoria e la prima cosa che le dissi fu “Mamma non picchiarmi perché ho rotto i pantaloni e le scarpe” avevo una gamba messa male eppure il mio pensiero era quello, giusto per rendere un po’ l’idea. Infatti in famiglia questa si ricorda come la figura di m più grande ahaha.

Sì ho sempre avuto amici bravi e genitori di amici bravissimi. Ricordo che la mamma di un mio amico quando doveva andare a comprare le scarpe a suo figlio portava anche me e le comprava anche a me.
Ma la tua reazione di paura di essere picchiato corrispondeva alla realtà o tua madre, che era corsa al pronto soccorso, era spaventata e preoccupata?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando pensavo di voler un figlio, pensavo più all’adozione che ad un figlio mio. Per me i bambini sono di chi li cresce e credo si sia già capito in qualche mio messaggio scritto in altre discussioni. Ma no, non le parlo proprio di figli ne altro. Vediamo quando se la sentirà lei di parlarmi.


Ma infatti io sto evitando anche di guardarla perché noto che si infastidisce. Non riesce manco a salutarmi. So che si sta sfogando con le sue amiche, e la cosa mi rende felice, almeno ne parla. Lo so per gli insulti che mi hanno scritto 🤣

Da bambino ho avuto due vite: Quella fuori casa che era stupenda e divertente e quella in casa, che era un inferno in cui non volevo mai tornare. Sapessi quante volte ho pensato di scappare da piccino. Una volta lo feci a 9 anni, ma dopo una giornata tornai a casa perché avevo fame e nei boschi non c’era cibo.

Per come la vedo ora , son due cose che non possono convivere


Apposto. Non sono pronto per una responsabilità così grande.
O me la assumo bene o lascio perdere.
Ma hai capito cosa ti stiamo dicendo?
Sei sulla difensiva con una aggressività passiva pazzesca.
Ti stiamo dicendo che cambiare e passare a una fase di crescita e vita successiva è faticoso e doloroso.
Tu dovresti lasciare il te bambino, un bambino pieno di dolore, amore non corrisposto da tua madre (nel modo che tu avresti voluto con la piena accettazione del tuo modo di essere, indipendente, ribelle e anche un po’ incosciente) e passare a un te adulto, non più scavezzacollo e responsabile di essere il genitore, anche la madre, che non hai avuto.
Accidenti se fa paura!
 

Brunetta

Utente di lunga data

Dissapear

Utente di lunga data
Ma hai capito cosa ti stiamo dicendo?
Sei sulla difensiva con una aggressività passiva pazzesca.
Ti stiamo dicendo che cambiare e passare a una fase di crescita e vita successiva è faticoso e doloroso.
Tu dovresti lasciare il te bambino, un bambino pieno di dolore, amore non corrisposto da tua madre (nel modo che tu avresti voluto con la piena accettazione del tuo modo di essere, indipendente, ribelle e anche un po’ incosciente) e passare a un te adulto, non più scavezzacollo e responsabile di essere il genitore, anche la madre, che non hai avuto.
Accidenti se fa paura!
Allora se è questo che mi chiedi non
Ho chiesto quel giorno. Ti ha picchiato al pronto soccorso?
Hai capito quali sue paure manifestava?
No no, non mi ha picchiato e ci mancherebbe altro. Ho percepito solo paura e preoccupazione per me. Piangeva
 

Brunetta

Utente di lunga data
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