Questo è uno dei scenari, molto simile a quello che ho vissuto io ad esempio, escludendo assolutamente la parte in neretto però.
Però è solo uno dei scenari possibili.
Hai perfettamente ragione. Se anche fosse una regola (e non ha pretesa di esserlo un mio semplice convincimento basato sull'esperienza) ci sono sempre le eccezioni.
Però, dopo aver parlato liberamente con la mia ex moglie, dicendoci (soprattutto lei) cosa avevamo combinato all'epoca, ho ricavato un rafforzamento di alcune convinzioni che mi ero formato dopo la separazione.
La prima è che eravamo diventati due estranei sotto lo stesso tetto.
La seconda è che riuscivamo ad andare avanti perché c'era (1) una figlia alla quale badare (2) perché il sesso tra noi era un formidabile collante. Ci divertivamo davvero, senza troppi limiti.
Per il resto, avevamo cerchie di amicizie differenti, lavori che non ci interessavano reciprocamente, un difetto di comunicazione che derivava dalla sua depressione (che brandiva come un'arma per fare quello che voleva), lo sviluppo della sua dipendenza da ludopatia che mi teneva nascosta per timore che l'avrei osteggiata.
Probabilmente, la mia decisione di separarci immediatamente l'ha presa di sorpresa, le ha tolto lo "sfogatoio" al quale poteva fare ricorso (in termini di comunicazione ed economici) e, mi sa che, a parte il venir meno del brivido della trasgressione, all'amante l'idea di prendersi in carico una depressa cronica e pure afflitta da ludopatia non sia stata gradita. Ha fatto il comodo suo sessualmente per sei mesi (da quando ho scoperto la tresca) poi me l'ha "riconsegnata" (metaforicamente).
Anticipo subito che, almeno io, non la consideravo un oggetto e avevo molti dubbi su un ravvedimento del quale ignoravo tutto (per me era bastato che volesse continuare la sua relazione extra per considerare concluso il matrimonio ed ogni frequentazione).
Per convincermi a ritornare sotto lo stesso tetto, e troncare la relazione che avevo in corso con un'altra donna, ha utilizzato tutta la sua capacità di seduzione e la piena disponibilità sessuale (che, però, non era una novità per me). Ha fatto più leva sul benessere della figlia, che effettivamente aveva sofferto per la separazione (così avevo appreso dalle insegnanti).
Ma si è, in qualche modo, nei miei confronti resa oggetto e, quando ne ho avuto consapevolezza, non ho provato più nulla di affettuoso verso di lei. L'ho usata anch'io fino a disgustarmi.
Ma il tavolo con due sole gambe non regge a lungo e lei non ha inteso sacrificarsi ulteriormente né io ho accettato di immolarmi sull'altare della famiglia. Ho solo atteso che la figlia crescesse, mantenendomi separato in casa per qualche anno.