Mi presento

Warlock

Utente di lunga data
E se sai bene cosa rischi, quale è la pulsione che ti spinge a giocare alla roulette russa? Lo hai capito?
Mi spiego meglio: tu con testa e cuore hai ben presente che rischi di perdere tutto.
E' una tua crisi personale, ma hai scelto un'amante pippa, quindi più che il sesso è l'adrenalina che ti fa vivere bene.
Ma l'adrenalina la puoi provare anche col bungee jumping che ha il vantaggio di non buttare via tutto quello che si è faticosamente costruito.
Tu hai invece deciso di giocare alla roulette russa, più per adrenalina che per sesso, cosa ti spinge a continuare a rischiare ora che comunque la storia si è esaurita e soprattutto solo per fare sesso con uno che hai descritto come fratel coniglietto?
 

Gerry

Utente di lunga data
E se sai bene cosa rischi, quale è la pulsione che ti spinge a giocare alla roulette russa? Lo hai capito?
avevo già scritto nel post #134

emozioni "adrenaliniche" etc.. diciamo che la @Gaia (senza offesa) dovrebbe mettere un pochino d'ordine con se stessa,
cmq. dalle mie parti un vecchio adagio recita: Dove c'è gusto non c'è perdenza
 

spleen

utente ?
E se sai bene cosa rischi, quale è la pulsione che ti spinge a giocare alla roulette russa? Lo hai capito?
Non è solo una faccenda di rischio, personalmente ritengo che il passo più importante sia comprendere cosa sia che ti spinge a rischiare. La protagonista di questo 3d ha parlato di: completezza, realizzazione, visione di se stessa. (Perciò prima?).
E ha detto anche un'altra cosa importante, ha detto che non le interesserebbe sapere se il marito la tradisse.
E qui i casi sono due: o del marito si è staccata emotivamente da fregarsene, o pensa che la sua relazione sia arrivata a dare tutto quello che poteva.
 

Warlock

Utente di lunga data
Non è solo una faccenda di rischio, personalmente ritengo che il passo più importante sia comprendere cosa sia che ti spinge a rischiare. La protagonista di questo 3d ha parlato di: completezza, realizzazione, visione di se stessa. (Perciò prima?).
E ha detto anche un'altra cosa importante, ha detto che non le interesserebbe sapere se il marito la tradisse.
E qui i casi sono due: o del marito si è staccata emotivamente da fregarsene, o pensa che la sua relazione sia arrivata a dare tutto quello che poteva.
Non ti interesserebbe per propria protezione emotiva. Per chè un conto è pensare che il marito possa andare con qualcuna tanto l'importante che a lei non le fa mancare niente, un conto è trovarsi davanti al fatto compiuto.
La scoperta rende tutto reale e fa cambiare punti di vista.

Ma comunque non capisco perchè rischiare per continuare a fare dell'occasionale sesso mediocre
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Non è solo una faccenda di rischio, personalmente ritengo che il passo più importante sia comprendere cosa sia che ti spinge a rischiare. La protagonista di questo 3d ha parlato di: completezza, realizzazione, visione di se stessa. (Perciò prima?).
E ha detto anche un'altra cosa importante, ha detto che non le interesserebbe sapere se il marito la tradisse.
E qui i casi sono due: o del marito si è staccata emotivamente da fregarsene, o pensa che la sua relazione sia arrivata a dare tutto quello che poteva.
Come ho già detto mi vedo molto nello scritto di @Gaia ed ho dato una mia interpretazione alle parole che te fai fatica a comprendere...penso che come anche è successo a me il tradimento l'abbia messa di fronte ad un lato del suo essere che in passato non aveva conosciuto...io stessa prima di tradire non mi sarei mai ritenuta capace di fare quello che ho fatto...e ci ho messo un po' a fare pace con me stessa ( a tutt'ora qualche volta mi rendo conto di non esserci ancora riuscita al 100%)...penso che il suo asserire di essersi conosciuta attraverso questa relazione vada un po' in questa direzione... è facile accettarsi e volersi bene quando facciamo quello che tutti si aspettano da noi, un po' meno quando usciamo dagli schemi rischiando di fare vedere il lato di noi che tanto perfetto non è...ma siamo comunque noi.
 

Gerry

Utente di lunga data
non le interesserebbe sapere se il marito la tradisse.
E qui i casi sono due: o del marito si è staccata emotivamente da fregarsene, o pensa che la sua relazione sia arrivata a dare tutto quello che poteva.
Si è messa al primo posto, la coppia viene vista come fosse un contorno di vita reale, tutto passa in secondo piano, anche il pensiero che possa perdere il marito, infatti da lei scritto, anche se il marito andasse con un'altra a lei fregherebbe molto poco, questo almeno il suo pensiero "teorico", l'importante è stare bene, e al momento lei lo sta vivendo benissimo... poi praticamente se accadesse lo "sgamo" da un lato o dall'altro ....Boh!!! Sarà lo sfascio? Forse si!
 

Brunetta

Utente di lunga data

Etta

Utente di lunga data
E un'altra cosa mi sembra un po controsenso: se l'amante dal lato sessuale era una pippa, perchè dopo avrelo mollato se ogni tanto si rivedono, finiscono a letto?
Evidentemente non e’ solo sesso come vuole credere e farci credere.
 

Etta

Utente di lunga data
in questi casi non esiste "recupero", verrebbe meno anche la speranza di un nuovo inizio, rafforzato dalla mancata presenza di figli
E ce ne faremo tutti una sana ragione. 😂
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Non ti interesserebbe per propria protezione emotiva. Per chè un conto è pensare che il marito possa andare con qualcuna tanto l'importante che a lei non le fa mancare niente, un conto è trovarsi davanti al fatto compiuto.
La scoperta rende tutto reale e fa cambiare punti di vista.

Ma comunque non capisco perchè rischiare per continuare a fare dell'occasionale sesso mediocre
Penso anche un'altra cosa, che ritenga un'esperienza di tradimento solo come un fatto sessuale.
Ma se quella del marito diventasse una faccenda sentimentale? Sarebbe la stessa cosa?
Per me no.
 

spleen

utente ?
Come ho già detto mi vedo molto nello scritto di @Gaia ed ho dato una mia interpretazione alle parole che te fai fatica a comprendere...penso che come anche è successo a me il tradimento l'abbia messa di fronte ad un lato del suo essere che in passato non aveva conosciuto...io stessa prima di tradire non mi sarei mai ritenuta capace di fare quello che ho fatto...e ci ho messo un po' a fare pace con me stessa ( a tutt'ora qualche volta mi rendo conto di non esserci ancora riuscita al 100%)...penso che il suo asserire di essersi conosciuta attraverso questa relazione vada un po' in questa direzione... è facile accettarsi e volersi bene quando facciamo quello che tutti si aspettano da noi, un po' meno quando usciamo dagli schemi rischiando di fare vedere il lato di noi che tanto perfetto non è...ma siamo comunque noi.
La sostanziale differenza tra la tua esperienza e la sua a me sembra sia che tu non te la racconti, (non più perlomeno). A me lei dà l'impressione di si, è ancora coinvolta nell'esaltazione che le ha procurato la nuova trasgressiva personalità che vede nello specchio ogni mattina.
 

spleen

utente ?
Si è messa al primo posto, la coppia viene vista come fosse un contorno di vita reale, tutto passa in secondo piano, anche il pensiero che possa perdere il marito, infatti da lei scritto, anche se il marito andasse con un'altra a lei fregherebbe molto poco, questo almeno il suo pensiero "teorico", l'importante è stare bene, e al momento lei lo sta vivendo benissimo... poi praticamente se accadesse lo "sgamo" da un lato o dall'altro ....Boh!!! Sarà lo sfascio? Forse si!
Ma qualcosa si è già sfasciato, no? Quando superi quella barriera che relega l'altro al di fuori del rispetto, un passo lo ha già compiuto.
 

Caruso

Utente di lunga data
Ecco,detta meglio di come l'avrei detta io.Diciamo che ,da come la vedo io,uno sente il bisogno di confidarsi quando ha qualcosa di importante da scaricare,un grosso senso di colpa,oppure una grossa novità positiva ma,a quanto esce dalla sua descrizione,che io condivido in toto,la relazione era di una banalità sconvolgente,niente che porti all'esigenza di confidarsi.Voglio dire,relazione extraconiugale con un collega o qualcuno che ha a che fare con il suo lavoro?Non conosco la statistica ma,azzarderei una percentuale bulgara su questa tipologia di relazione.Si fosse scopata il Dalai Lama....
In sintesi,se questa relazione era come bere un bicchiere d'acqua,non dovrebbe aver sentito l'esigenza di sciorinarla a qualcuno.
 

Thlon

Utente arrendevole
Dico la mia, mi si perdoni il politicamente scorretto ma devo rendere l'idea.
Ho notato che molte donne, in certi periodi della propria vita, sentano il bisogno di sentirsi un po' "troie", proprio nel senso maschilista del termine.
La nostra @Gaia è una dilettante nel genere, le è bastato un tradimento piuttosto saltuario.
In base alle mie conoscenze, potrebbe essersi già stufata, dà la sensazione di una che già rientri nei ranghi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Vero...diventa tipo droga...molte volte vado tipo in crisi di astinenza...dessi retta lo chiamerei subito...respiro profondo e faccio passare il momento...quello che mi scoccia è che questa cosa mi entra anche in casa...mentre quando vivevo la storia quando ero in famiglia l'altro non esisteva adesso mi devo impegnare per fare passare questa fase ed inevitabilmente qualche volta mi ritrovo nervosa anche in casa....ed è una cosa che odio.
Perché stava diventando complicato...va avanti da più di tre anni...puoi focalizzarti quanto vuoi sulla famiglia, avere un rapporto buono con tuo marito...ma se passa così tanto tempo si rischia di arrivare ad un punto dove tutto si mescola e si perde di vista la realtà...non siamo macchine, una relazione comunque crea sentimenti che fino ad un certo punto sono gestibili, noi due siamo entrambi sposati e i nostri matrimoni non hanno problemi insormontabili, hanno dei semplici alti e bassi come tutte le relazione di lunga data, sarebbe da stupidi quindi sfasciare due famiglie facendo stare male coniugi e figli quando entrambi stiamo già bene dove siamo...meglio rinunciare all'adrenalina e disintossicarsi, non è facile ma fattibile.
Casso mi ricorda un deficiente che qui scriveva che certe cose molto difficilmente si possono lasciare fuori dalla porta di casa senza che rientrino da sotto, come l'odore del curry o del fritto che conosce bene chi ha certi vicini di pianerottolo... e che per questo veniva perculato "ma no! sono 2 cose distinte!"...
 

Alphonse02

Utente di lunga data
La sostanziale differenza tra la tua esperienza e la sua a me sembra sia che tu non te la racconti, (non più perlomeno). A me lei dà l'impressione di si, è ancora coinvolta nell'esaltazione che le ha procurato la nuova trasgressiva personalità che vede nello specchio ogni mattina.
Le esperienze relazionali extra possono apparire simili dall'esterno, ma sono sempre uniche per ambiente, personalità e motivazioni profonde. Ad un certo punto, si decide di rompere il tabù per innumerevoli motivi (consci ed inconsci).
Io non credo che vi possano essere semplici infedeltà sessuali, c'è sempre una quota di partecipazione sentimentale e di attrazione fisica e/o mentale.
Pur nella similitudine, il caso di @CIRCE74 mi sembra parecchio differente, se non altro nel trasporto sentimentale verso l'amante (almeno per quello che ho capito, leggendo qua e là i suoi interventi).

Nel caso della opener, invece, sembrerebbe che vi sia stata una forte componente di auto-esaltazione, provocata dalla consapevolezza di essere uscita dalla gabbia della "brava bambina" e dalla "perfezione", costruita dalla educazione ricevuta. Ha tagliato finalmente il cordone ombelicale e si sente libera di decidere il proprio destino. Azzarderei che, in un modo o nell'altro, tocca a tutti, nella vita. O, meglio, tutti sperano di realizzarlo.

La motivazione principale che, probabilmente, l'ha sorretta nel costruire la relazione extra non è tanto l'attrazione fisica per l'altro quanto la necessità interiore di sentirsi "potente", capace di uscire e rientrare nelle regole a suo piacimento (questione delicata, spesso ci si accorge che non è proprio così, ma ci vuole tempo).
Ha trovato il candidato (amante) per il suo esperimento, ha testato la di lui disposizione ad una semplice relazione sessuale (senza pregiudizio per le rispettive unioni matrimoniali) ed a quel punto si è lasciata andare alla trasgressione, rimanendo sempre attenta ad essere lei a gestirla.
Non è così importante che il sesso con l'amante non sia stellare, l'importante è che consenta la prosecuzione dell'esperimento.
La figura dell'amante (cavia) sembra esserle abbastanza indifferente, è lui che vorrebbe continuare, lei ha bisogno di dimostrare a se stessa che non si fa coinvolgere: accende e spegne la lampadina spingendo l'interruttore quando vuole.
Però, non ha provato ancora a cambiare la lampadina (trovare un nuovo amante che sostituisca il primo).
Nel sentirsi sola (a livello esistenziale), ci sta pure quella sensazione di incompiutezza, mi sa. E qualche inconscia incertezza che si affaccia ...

Si è messa al primo posto, la coppia viene vista come fosse un contorno di vita reale, tutto passa in secondo piano, anche il pensiero che possa perdere il marito, infatti da lei scritto, anche se il marito andasse con un'altra a lei fregherebbe molto poco, questo almeno il suo pensiero "teorico", l'importante è stare bene, e al momento lei lo sta vivendo benissimo... poi praticamente se accadesse lo "sgamo" da un lato o dall'altro ....Boh!!! Sarà lo sfascio? Forse si!
Sulla figura del marito ha fatto capire che lui è coinvolto, è lui che l'ha cercata, e dunque lei ha su di lui una capacità di seduzione. Ci sta, è normale in natura.

Lei tiene sotto controllo il rapporto, non le interessa che il marito possa avere qualche divagazione, basta che non si faccia coinvolgere sentimentalmente (perché lei perderebbe il potere di seduzione) e che non la esponga pubblicamente (l'apparenza sia preservata e la sua immagine sia protetta).
Le idee sembra averle chiare.
Il problema è che la vita ogni tanto mescola le carte e crea imprevisti.
 
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iosolo

Utente di lunga data
@iosolo questa è amica tua
Oddio a leggerla così non mi sembra.
Lei ha un ottima intesa in casa, il marito non ha mai tradito, due parametri fondamentali nel mio di tradimento.
Faccio fatica a trovare qualche analogia ma magari tu hai visto qualcosa di diverso. Forse il riscoprirsi...
 
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Warlock

Utente di lunga data
Come ho già detto mi vedo molto nello scritto di @Gaia ed ho dato una mia interpretazione alle parole che te fai fatica a comprendere...penso che come anche è successo a me il tradimento l'abbia messa di fronte ad un lato del suo essere che in passato non aveva conosciuto...io stessa prima di tradire non mi sarei mai ritenuta capace di fare quello che ho fatto...e ci ho messo un po' a fare pace con me stessa ( a tutt'ora qualche volta mi rendo conto di non esserci ancora riuscita al 100%)...penso che il suo asserire di essersi conosciuta attraverso questa relazione vada un po' in questa direzione... è facile accettarsi e volersi bene quando facciamo quello che tutti si aspettano da noi, un po' meno quando usciamo dagli schemi rischiando di fare vedere il lato di noi che tanto perfetto non è...ma siamo comunque noi.
E su questo non ci piove.
Quello che è difficile da capire è perchè, dopo che fratel coniglietto è stato usato per arrivare all'indipendenza e ha fatto scoprire una parte di lei sopita, lei debba continuare a rischiare tutto con una persona che ha già svolto ed esaurito il suo compito e che viene usata, in questo momento, solo per fare una cosa che già sai che non è soddisfacente.
Cioè cosa la spinge a comportarsi da Tafazzi?
E nel modo di scrivere la sento scialla, come se avesse messo tutto nelle mani del destino e qualunque cosa succeda è da accettare perchè la vita è imprevedibile è va così.
Che a parole potrebbe andare anche bene, ma se dovesse capitare realmente tutto questo affidarsi al destino crollerebbe in un'attimo., tutta questa "ribellione" si volatilizzerebbe.
Insomma stiamo parlando di una insoddisfazione personale che nulla ha a che fare con il marito, un marito che molte donne si sognerebbero.
Un'insoddisfazione personale che per essere soddisfatta va a rischiare di fare male ad una persona che ti ha sempre amata e che ti fa stare bene e non ti fa mancare nulla.
La vedo come una soluzione molto autodistruttiva.
 
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