mi chiamo fuoriCi avete affibbiato e, ci siamo fatti affibbiare, questa nomea, indietro non si torna.
Pensavo anche meno.Io non mi individuo in un genere. Io mi individuo in Gaia. Ora Gaia ha tante sfaccettature come tutti, ma non sono date dal mio genere, ma dalle mie esperienze.
Giammai. L’amante è l’amante e io non voglio cambiare marito. Non è che sto valutando le sostituzioni. Magari l'altro sarebbe pure andato bene fossi stata single, ma sinceramente non l'ho proprio valutato come possibile sostituto.Quindi se l'amante fosse stato ancora "attento" , mollavi tuo marito?
Però anche un po’ meno paracula, dai.Ma nemmeno io gli ho fatto male. Non lo sa e non può soffrirne. Mica ho tolto a lui qualcosa. Ho solo preso qualcosa che volevo restasse solo mia.
Cioè?Difatti sopra i 40 è una cosa diversa.
No dai io ne ho fatte da giovincella. Vedremo quando ne avrò 40.Beh, può colpire a tutte le età. Chi è stata buonina buonina da ragazza, in genere si scatena dopo i 40.
Insomma… Caporetto
Io ho fatto lo stesso percorso ma in maniera inversa.Io ho patito a lungo il fatto di essere sdoppiata. Da un lato la figlia femmina che tutti avrebbero voluto. Sempre pronta a correre, sempre pronta a prendersi cura (anche dei suoceri). Dall’altro la mia profonda ambizione di emergere e di non riproporre il modello femminile che avevo avuto e che, nonostante io abbia amato con tutte le
mie forze, non mi ha mai accettata completamente. Poi d’un tratto verso i 40, ma l’evoluzione è partita dai 35 ho capito che io ero io e non dovevo dimostrare nulla a nessuna. Che la mia vita era mia e che l’avrei vissuta come volevo (per mia madre come un uomo). Anche il fatto di aver consapevolmente deciso di non avere figli e’ stato un momento di rottura con quella percezione che mi voleva moglie e madre devota e che non riteneva importante la mia realizzazione nella carriera.
Volevi deluderle per scelta e non deludere anche te, non essendo all’altezza delle aspettative.Io ho fatto lo stesso percorso ma in maniera inversa.
Da ragazzino, dopo aver fatto un test qi risultato sopra la media, tutti si aspettavano un certo percorso, sia di studi che di comportamento.
Io di carattere sono ribelle e mi sono ribellato a queste imposizioni mandando in crisi i miei genitori.
Ma ne ho fatte di cotte e di crude, poi a un certo punto ho capito che non ero solo quello e sono cambiato anche se non ho perso la mia parte ribelle che però viene adesso inglobata con la parte razionale.
La differenza nel mio caso, è che il rischio lo correvo con la consapevolezza che comunque avrei fatto del male solo a me.
Anche se pensandoci ho, in quel periodo, deluso molte persone
Anche dal tuo genere, credi a me. Sei anche tu un mammifero, specie umana, non sei esclusivamente un prodotto culturale.Io non mi individuo in un genere. Io mi individuo in Gaia. Ora Gaia ha tante sfaccettature come tutti, ma non sono date dal mio genere, ma dalle mie esperienze.
Caporetto non è il Piave!Insomma… Caporetto
Sì.Caporetto non è il Piave!
Ogni cosa deve far capire qualcosa, anche la Storia. Dopo Caporetto tutto e tutti ci davano per spacciati, per inesistenti. Con un moto di impegno e di orgoglio non lo fummo, mai come in quel momento, nella sconfitta più nera, venne fuori qualcosa di buono, l'impegno per riscattarsi, al di fuori della retorica, per una volta.Sì.
Però non credo che sia utile un orgoglio per aver difeso i sacri confini.
Io sono una traditrice, però non la vedo in questo modo.No. E’ una cosa mia. Che non fa male a nessuno. Un po’ come quella confidenza dell’amica che non vai a raccontare in giro. Ma voi quando fate sport tipo vi sentite di togliere qualcosa al vostro lui/lei oppure pensate che prendervi un momento per voi, solo per voi sia una mancanza?
non era tanto non essere all'altezza delle aspettative, è che le mie erano diverseVolevi deluderle per scelta e non deludere anche te, non essendo all’altezza delle aspettative.
anche per me sarebbe così...io del solo sesso non me ne faccio un granché...ma ognuno nella relazione extra cerca qualcosa di diverso dagli altri...magari a lei basta questo.Lo capisco come esigenza momentanea, ma penso che protrarre poi di contatti con un uomo sbrigativo a letto, a cui importa poco, possa diventare poi meno soddisfacente e alla lunga lasciare un senso di vuoto.
seeee...mettici anche la psicoterapia...sono riuscita a collegare questa cosa del senso di sollievo che ho provato tradendo da sola...mi basta avere capito questo...ho sempre avuto un rapporto strano con mia mamma...la adoro ma allo stesso tempo spesso mi fa arrabbiare, ma è il suo modo di volermi bene, lei è cresciuta con questi ideali e le è venuto naturale passarli a me, il fatto che io fossi una persona completamente diversa da lei ha creato degli attriti ma abbiamo capito entrambe che queste siamo noi e che nessuna delle due può più di tanto cambiare, abbiamo accettato queste differenze.Questa è proiezione e base per una prima seduta di psicoterapia.
Ma non ci si libera della figura della madre (madre interna e quindi non soggetta a cambiamenti, malattie e morte) facendo qualcosa che la deluderebbe sconcerterebbe, SE lo sapesse , MA non lo saprà mai .
Ci si libera rielaborando il senso che aveva per lei quel modello e storicizzandolo per lei, accettando la SUA imperfezione e fragilità.
Altrimenti resta una figura giudicante con la quale si è sempre in lotta e sempre perdenti.
Infatti immagini perfino di darle ragione![]()
Ogni cosa deve far capire qualcosa, anche la Storia. Dopo Caporetto tutto e tutti ci davano per spacciati, per inesistenti. Con un moto di impegno e di orgoglio non lo fummo, mai come in quel momento, nella sconfitta più nera, venne fuori qualcosa di buono, l'impegno per riscattarsi, al di fuori della retorica, per una volta.
Quello spirito fu più sano di quello di dopo Vittorio Veneto.