Mi presento

Gaia

Utente di lunga data
Io non mi individuo in un genere. Io mi individuo in Gaia. Ora Gaia ha tante sfaccettature come tutti, ma non sono date dal mio genere, ma dalle mie esperienze.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non mi individuo in un genere. Io mi individuo in Gaia. Ora Gaia ha tante sfaccettature come tutti, ma non sono date dal mio genere, ma dalle mie esperienze.
Pensavo anche meno.
 

Gaia

Utente di lunga data
Quindi se l'amante fosse stato ancora "attento" , mollavi tuo marito?
Giammai. L’amante è l’amante e io non voglio cambiare marito. Non è che sto valutando le sostituzioni. Magari l'altro sarebbe pure andato bene fossi stata single, ma sinceramente non l'ho proprio valutato come possibile sostituto.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ci avete affibbiato e, ci siamo fatti affibbiare, questa nomea, indietro non si torna.
Come sul Piave nel 1917, i nostri nonni o bis-nonni non indietreggiarono ...

Copertina Domenica del Corr-sul Piave.jpeg
 

Lostris

Utente Ludica
Ma nemmeno io gli ho fatto male. Non lo sa e non può soffrirne. Mica ho tolto a lui qualcosa. Ho solo preso qualcosa che volevo restasse solo mia.
Però anche un po’ meno paracula, dai. 😅

Diciamo che lui crede di vivere una relazione che, però, non esiste, dato che alcuni presupposti li hai infranti unilateralmente.
Gli hai tolto anche la verità su chi sei davvero.
Se questo per te non è male, rispetto ad una persona che sosteniamo di amare, di certo non è bene.

La favoletta del tutelare il legittimo e la relazione vivendo la clandestinità e prendendo tutti gli accorgimenti del caso per non farsi scoprire è semplicemente un effetto collaterale del farsi i cazzi propri (letteralmente) alla faccia delle promesse e della lealtà nella relazione, cercando di tutelare al contempo se stessi non perdendo quello che si ha a casa.

Che poi si prenda come alibi per sentirsi meno merde puó anche andar bene, ma basta dirsi le cose come stanno.

Ah, Lostris - ex traditrice non scoperta di belle speranze, ma ho sperimentato anche un po’ l’altra sponda.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Warlock

Utente di lunga data
Io ho patito a lungo il fatto di essere sdoppiata. Da un lato la figlia femmina che tutti avrebbero voluto. Sempre pronta a correre, sempre pronta a prendersi cura (anche dei suoceri). Dall’altro la mia profonda ambizione di emergere e di non riproporre il modello femminile che avevo avuto e che, nonostante io abbia amato con tutte le
mie forze, non mi ha mai accettata completamente. Poi d’un tratto verso i 40, ma l’evoluzione è partita dai 35 ho capito che io ero io e non dovevo dimostrare nulla a nessuna. Che la mia vita era mia e che l’avrei vissuta come volevo (per mia madre come un uomo). Anche il fatto di aver consapevolmente deciso di non avere figli e’ stato un momento di rottura con quella percezione che mi voleva moglie e madre devota e che non riteneva importante la mia realizzazione nella carriera.
Io ho fatto lo stesso percorso ma in maniera inversa.
Da ragazzino, dopo aver fatto un test qi risultato sopra la media, tutti si aspettavano un certo percorso, sia di studi che di comportamento.
Io di carattere sono ribelle e mi sono ribellato a queste imposizioni mandando in crisi i miei genitori.
Ma ne ho fatte di cotte e di crude, poi a un certo punto ho capito che non ero solo quello e sono cambiato anche se non ho perso la mia parte ribelle che però viene adesso inglobata con la parte razionale.
La differenza nel mio caso, è che il rischio lo correvo con la consapevolezza che comunque avrei fatto del male solo a me.
Anche se pensandoci ho, in quel periodo, deluso molte persone
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho fatto lo stesso percorso ma in maniera inversa.
Da ragazzino, dopo aver fatto un test qi risultato sopra la media, tutti si aspettavano un certo percorso, sia di studi che di comportamento.
Io di carattere sono ribelle e mi sono ribellato a queste imposizioni mandando in crisi i miei genitori.
Ma ne ho fatte di cotte e di crude, poi a un certo punto ho capito che non ero solo quello e sono cambiato anche se non ho perso la mia parte ribelle che però viene adesso inglobata con la parte razionale.
La differenza nel mio caso, è che il rischio lo correvo con la consapevolezza che comunque avrei fatto del male solo a me.
Anche se pensandoci ho, in quel periodo, deluso molte persone
Volevi deluderle per scelta e non deludere anche te, non essendo all’altezza delle aspettative.
 

spleen

utente ?
Io non mi individuo in un genere. Io mi individuo in Gaia. Ora Gaia ha tante sfaccettature come tutti, ma non sono date dal mio genere, ma dalle mie esperienze.
Anche dal tuo genere, credi a me. Sei anche tu un mammifero, specie umana, non sei esclusivamente un prodotto culturale.
 

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Sì.
Però non credo che sia utile un orgoglio per aver difeso i sacri confini.
Ogni cosa deve far capire qualcosa, anche la Storia. Dopo Caporetto tutto e tutti ci davano per spacciati, per inesistenti. Con un moto di impegno e di orgoglio non lo fummo, mai come in quel momento, nella sconfitta più nera, venne fuori qualcosa di buono, l'impegno per riscattarsi, al di fuori della retorica, per una volta.
Quello spirito fu più sano di quello di dopo Vittorio Veneto.
 

Nicky

Utente di lunga data
No. E’ una cosa mia. Che non fa male a nessuno. Un po’ come quella confidenza dell’amica che non vai a raccontare in giro. Ma voi quando fate sport tipo vi sentite di togliere qualcosa al vostro lui/lei oppure pensate che prendervi un momento per voi, solo per voi sia una mancanza?
Io sono una traditrice, però non la vedo in questo modo.
Io sento di togliere molto a mio marito, non per il coinvolgimento per l'altro, perché so che si possono provare emozioni e sentimenti per più persone, ma perché gli tolgo la possibilità di prendere delle decisioni su sé stesso e sulla sua vita in modo limpido, su una base di verità. Inoltre tolgo a me stessa la possibilità di essere "vera" fini in fondo.
Questo mi ha suscitato moltissime domande e dubbi, dubbi sul rapporto con mio marito e sulla mia persona.
Ho comunque deciso di portare avanti la mia relazione, dopo averci riflettuto, perché ho delle ragioni che io sento come valide, ma non la vivo con l'idea che non abbia nessun impatto su nulla.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Lo capisco come esigenza momentanea, ma penso che protrarre poi di contatti con un uomo sbrigativo a letto, a cui importa poco, possa diventare poi meno soddisfacente e alla lunga lasciare un senso di vuoto.
anche per me sarebbe così...io del solo sesso non me ne faccio un granché...ma ognuno nella relazione extra cerca qualcosa di diverso dagli altri...magari a lei basta questo.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Questa è proiezione e base per una prima seduta di psicoterapia.
Ma non ci si libera della figura della madre (madre interna e quindi non soggetta a cambiamenti, malattie e morte) facendo qualcosa che la deluderebbe sconcerterebbe, SE lo sapesse , MA non lo saprà mai .
Ci si libera rielaborando il senso che aveva per lei quel modello e storicizzandolo per lei, accettando la SUA imperfezione e fragilità.
Altrimenti resta una figura giudicante con la quale si è sempre in lotta e sempre perdenti.
Infatti immagini perfino di darle ragione 🤦🏻‍♀️
seeee...mettici anche la psicoterapia...sono riuscita a collegare questa cosa del senso di sollievo che ho provato tradendo da sola...mi basta avere capito questo...ho sempre avuto un rapporto strano con mia mamma...la adoro ma allo stesso tempo spesso mi fa arrabbiare, ma è il suo modo di volermi bene, lei è cresciuta con questi ideali e le è venuto naturale passarli a me, il fatto che io fossi una persona completamente diversa da lei ha creato degli attriti ma abbiamo capito entrambe che queste siamo noi e che nessuna delle due può più di tanto cambiare, abbiamo accettato queste differenze.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ogni cosa deve far capire qualcosa, anche la Storia. Dopo Caporetto tutto e tutti ci davano per spacciati, per inesistenti. Con un moto di impegno e di orgoglio non lo fummo, mai come in quel momento, nella sconfitta più nera, venne fuori qualcosa di buono, l'impegno per riscattarsi, al di fuori della retorica, per una volta.
Quello spirito fu più sano di quello di dopo Vittorio Veneto.
 
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