Il tempo che mi resta

Thlon

Utente arrendevole
Non riesco a capire i soggetti. La donna fatale è quella del forum (1999 o giù di lì) o l'adolescente che gli ha spezzato il cuore a 22 anni?
La mia domanda per @Ruggiero è un'altra: hai sprecato la tua vita dietro una donna sposata?
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Mi è sempre stato difficile iniziare una lettera, spesso usiamo le parole senza pensare al loro senso, ora, in questo caso, mi viene ancora più difficoltoso usare il termine giusto, quindi di getto mi viene in mente Ciao, sono Francesco, uno che si trascina su questa terra da 47 anni. Mi ritrovo a raccontare la mia esperienza poiché, nonostante la mia età, cerco ancora il senso, i perché di quanto la vita ci mette d’avanti. Ho sempre avuto un’immagine “platonica” del sentimento che chiamiamo amore, forse questo ha influito parecchio sulle vicissitudini della mia esistenza, ma non sono affatto pentito di ciò. Trent’anni fa la mia vita si è scontrata con quella di una ragazzina ormai divenuta donna che mi folgorò letteralmente. Io non so, tantomeno penso sia importante in questo caso cosa mi abbia stravolto dopo quell’incontro, ma ti assicuro che, mentre ti scrivo sento le farfalle allo stomaco nonostante tutto questi anni. Iniziai ad avere una sola priorità, vederla, andare dove ogni pomeriggio di quell’estate ci si ritrovava insieme a tanti altri amici. Pian piano ci siamo scoperti e uniti… la mia prima vera fidanzata, quella ragazza con gli occhiali e gli occhi scuri insicura di se, ma bellissima. Io diciassettenne, lei quattordicenne… ero (sono?) talmente innamorato di lei che giacere in intimità con lei era il mio ultimo pensiero , abbiamo avuto il nostro primo rapporto dopo quasi due anni… quella storia adolescenziale è durata quattro anni e mezzo, poi mi ha lasciato. Sono stai momenti duri, non riuscivo a trovare pace, provavo in tutti i modi a distogliere il mio pensiero da LEI. Frattanto iniziai uno scambio epistolare con una ragazza che non conoscevo, erano i primi anni del mondo “virtuale”, mi iscrissi ad un forum e li, conobbi questa ragazza che mi leggeva, e che era diventata una presenza discreta ma importante per me ed io per lei.ricordo ancora la sua ultima mail, ricordo le parole, il suo dire: non ho più lacrime, ho perso l’unica persona che mi ha veramente amato per inseguire un qualcosa che mi sta facendo soffrire, spero solo che un giorno io possa ritrovare quella persona che mi ha fatto scoprire l’amore. Io risposi a questa mail ma lei spari… intanto gli anni passavano ed io dopo quel periodo struggente iniziai a vivere la vita conobbi tante altre ragazze, una in particolare che, ancora oggi ricordo con affetto e stima, stavamo per sposarci, ma nella mia testa c’era ancora quella parte di vita alla quale non avevo messo la parola fine. Un pomeriggio l’ho chiamata, e mi rispose! Le chiesi se la disturbavo e lei placidamente rispose si! Mi stavo congedando da quella telefonata quando lei esordi dicendo: devi aspettarti per altri 5 anni per sentirti? Io risposi no, ci si sente tra 5 minuti. Accadde, iniziarono le telefonate dalla sera all’alba, i racconti di quegli anni passati da onesti sconosciuti, le mille volte che lei dopo aver fatto il mio numero ha desistito, i miei pensieri per lei… ci vedevamo la sera, era bello. Lei stava ancora con il tizio che conobbe, (mentre stava con me) ma che non amava più. Fu proprio lei a dirmi che, quella ragazza con la quale mi scrivevo subito dopo non era altro che lei! Con mio immenso stupore andai a rileggere tutte le missive di quegli anni e non ti nascondo che fui da un lato molto arrabbiato, dall’altro pieno di felicità. Lei da lì a poco doveva andare in vacanza con il suo fidanzato che non amava? Più ed amici, era già tutto prenotato e non voleva creare discussioni sterili, così mi diceva. Parti da lì a poco, continuammo a sentirci nonostante lei si trovasse dall’altra parte del mondo. Al suo ritorno chiuse la storia con quello che era stato il suo secondo fidanzato e continuammo a cercarci e sentirci per giorni, non sempre perché passava dalla voglia di essere presente a momenti più o meno lunghi nei quali spariva… dal canto mio presi la decisione di lasciare la ragazza con la quale stavo per sposarmi, la sera stessa lo dissi a lei ed ebbi questa risposta: sei la seconda persona che oggi mi dice la stessa cosa… descrivere la sensazione che provai al tempo è veramente difficile per me, ma feci buon viso a cattivo gioco… mi imposi di non cercarla, doveva essere lei a farlo… intanto continuavo con la mia passione, scrivere. Avevo un blog, scrivevo ricevevo commenti da molte persone tra amici e sconosciuti. Ad un mio scritto ricevetti un commento al quale non riuscivo a dare spiegazione, risposi… dopo 5 giorni venni a sapere che si sposava… erano passati solo sei mesi dal giorno in cui mi disse che ero la seconda persona… la vita nonostante tutto andò avanti, nessun contatto, per i primi due anni dal suo matrimonio poi il caso… ci si incontra, si parla, mi toglie dalla mano il mio accendino e, nel salutarci mi bacia sulla bocca… penso solo al caso ed al vino, non do importanza e nuovamente distanza. Intanto arriviamo al 2014, io appena partito per un’esperienza lavorativa all’estero, lei mi contatta con una scusa. Iniziamo a sentirci continuamente, giorno per giorno, inizia il racconto di una donna che, piena d’amore già dopo il viaggio di nozze comprende che l’uomo che aveva sposato non era quello che si era dimostrato nella fase del suo innamoramento. Ci raccontiamo le nostre vite senza “NOI” aneddoti, pensieri, (il bacio dopo l’accendino che non fu un caso ma una sua voglia) i maltrattamenti, le bugie i tradimenti, poi quel “io mi sto ri-innamorando di te!” Io che torno a casa e la posso abbracciare, lei che mi dice: cosa stai aspettando??? Il suo odore, sempre uguale… intanto nella mia parentesi estera accolgo un ragazzo che ho visto crescere e che mi chiese di aiutarlo a fare la sua esperienza, io mi pronto, lo porto a casa mia, per il primo mese dorme addirittura nel mio letto poiché non aveva altro posto per stare… il ragazzo è un amico comune,una persona che negli anni ha lavorato anche con lei. Per me, il fatto che mi chiedesse assessiomatamente sempre di lui era quasi normale, fino a quando, un giorno, non mi confesso che aveva avuto una storia proprio con lui. Tu lascio immaginare il mio stato d’animo, soprattutto perché io quei giorni io mi ero confidato con lui che, avevo visto crescere e che pensavo fosse un fratello minore. Pur dormendo fianco a fianco con me ha taciuto tutto anzi! I suoi consigli erano diretti a lasciar perdere perché secondo lui lei era una di quelle persone che mai avrebbero stravolto la loro situazione familiare e che secondo lui io per lei ero solo uno sfogo, uno di quelli anzi, l’unico che per lei c’era sempre stato. La sera in cui lei mi disse che aveva avuto una storia con lui fu tragica, l’indomani chiesi a lui sa aveva qualcosa da dirmi, disse di no, e lo buttai fuori di casa. Dopo qualche mese il mio stato d’animo era rabbioso e privo di ogni minimo senso di comprensione. Lo presi alle strette ed ammesse, ricordo che mi raccontò un aneddoto, un messaggio ricevuto mentre lei scriveva a me ed a lui dicendo a lui: se vendo quindi prendo due piccioni con una fava… perdonai tutto, frattanto nel dicembre del 2015 veniamo scoperti dal marito che gli prende il telefono e lo fa sbloccare è legge le nostre discussioni. Passano due mesi senza sentirci, poi ricevo una telefonata nella quale mi dice che è incinta… mi racconta che fu ricattata dal marito, visto che non avevano più rapporti intimi, e che, se lei non avesse giaciuto quella sera con lui avrebbe raccontato tutto alla famiglia, e che dopo aver fatto quanto lui voleva e, dopo averla inseminata le parole di lui furono: sono venuto dentro, ora fai quanto credi giusto, tanto per come la pensi tu mi sono guadagnato almeno altri 18 anni di per stare con te. A questo racconto le intimo di non pensare minimamente di fare cavolate, le dico che i figli sono di chi li cresce, e dopo mesi nasce il terzo figlio. Io intanto torno a casa, non cambia nulla tra di noi, ci sentiamo, vediamo , ricevo promesse su promesse riguardo la sua volontà a chiudere quella storia ma passano dieci anni… dal 2014 al 2024 quando io divento l’essere che mai avrei potuto pensare di diventare…mi sento uno che non merita nemmeno di vivere per quanto gli ho fatto passare negli ultimi mesi, fino a quella sera… quando sentendomi preso in giro per la millesima volta ho chiamato suo marito. Dovessi raccontare tutti gli aneddoti non basterebbe una vita te lo assicuro… sono stato accusato di aver minacciato i suoi figli, sono stato accusato di cose che nel mio essere mai avrei potuto e mai potrò fare. L’unica mia giustificazione nei suoi confronti è che posso solo immaginare una donna messa alle strette da uno che, a parte fargli fare tre figli e minacciarla continuamente non gli ha dato altro. Ci siamo visti dopo questa tempesta per tre volte, siamo stati NOI, ora non c’è più per me ed io per lei anche se… rifarei tutto… sai, vorrei dare un senso a questi anni della mia vita che, volontariamente, le ho donato.
Non puoi aspettarti correttezza e sincerità da chi tradisce.
Hai sbagliato a chiamare il marito.
Se scegli di fare l'amante, fai l'amante e in silenzio.
Altrimenti, ti trovi una libera.
Un saluto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non riesco a capire i soggetti. La donna fatale è quella del forum (1999 o giù di lì) o l'adolescente che gli ha spezzato il cuore a 22 anni?
La mia domanda per @Ruggiero è un'altra: hai sprecato la tua vita dietro una donna sposata?
È sempre la stessa.
Ma lui la pensa quattordicenne.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi è sempre stato difficile iniziare una lettera, spesso usiamo le parole senza pensare al loro senso, ora, in questo caso, mi viene ancora più difficoltoso usare il termine giusto, quindi di getto mi viene in mente Ciao, sono Francesco, uno che si trascina su questa terra da 47 anni. Mi ritrovo a raccontare la mia esperienza poiché, nonostante la mia età, cerco ancora il senso, i perché di quanto la vita ci mette d’avanti. Ho sempre avuto un’immagine “platonica” del sentimento che chiamiamo amore, forse questo ha influito parecchio sulle vicissitudini della mia esistenza, ma non sono affatto pentito di ciò. Trent’anni fa la mia vita si è scontrata con quella di una ragazzina ormai divenuta donna che mi folgorò letteralmente. Io non so, tantomeno penso sia importante in questo caso cosa mi abbia stravolto dopo quell’incontro, ma ti assicuro che, mentre ti scrivo sento le farfalle allo stomaco nonostante tutto questi anni. Iniziai ad avere una sola priorità, vederla, andare dove ogni pomeriggio di quell’estate ci si ritrovava insieme a tanti altri amici. Pian piano ci siamo scoperti e uniti… la mia prima vera fidanzata, quella ragazza con gli occhiali e gli occhi scuri insicura di se, ma bellissima. Io diciassettenne, lei quattordicenne… ero (sono?) talmente innamorato di lei che giacere in intimità con lei era il mio ultimo pensiero , abbiamo avuto il nostro primo rapporto dopo quasi due anni… quella storia adolescenziale è durata quattro anni e mezzo, poi mi ha lasciato. Sono stai momenti duri, non riuscivo a trovare pace, provavo in tutti i modi a distogliere il mio pensiero da LEI. Frattanto iniziai uno scambio epistolare con una ragazza che non conoscevo, erano i primi anni del mondo “virtuale”, mi iscrissi ad un forum e li, conobbi questa ragazza che mi leggeva, e che era diventata una presenza discreta ma importante per me ed io per lei.ricordo ancora la sua ultima mail, ricordo le parole, il suo dire: non ho più lacrime, ho perso l’unica persona che mi ha veramente amato per inseguire un qualcosa che mi sta facendo soffrire, spero solo che un giorno io possa ritrovare quella persona che mi ha fatto scoprire l’amore. Io risposi a questa mail ma lei spari… intanto gli anni passavano ed io dopo quel periodo struggente iniziai a vivere la vita conobbi tante altre ragazze, una in particolare che, ancora oggi ricordo con affetto e stima, stavamo per sposarci, ma nella mia testa c’era ancora quella parte di vita alla quale non avevo messo la parola fine. Un pomeriggio l’ho chiamata, e mi rispose! Le chiesi se la disturbavo e lei placidamente rispose si! Mi stavo congedando da quella telefonata quando lei esordi dicendo: devi aspettarti per altri 5 anni per sentirti? Io risposi no, ci si sente tra 5 minuti. Accadde, iniziarono le telefonate dalla sera all’alba, i racconti di quegli anni passati da onesti sconosciuti, le mille volte che lei dopo aver fatto il mio numero ha desistito, i miei pensieri per lei… ci vedevamo la sera, era bello. Lei stava ancora con il tizio che conobbe, (mentre stava con me) ma che non amava più. Fu proprio lei a dirmi che, quella ragazza con la quale mi scrivevo subito dopo non era altro che lei! Con mio immenso stupore andai a rileggere tutte le missive di quegli anni e non ti nascondo che fui da un lato molto arrabbiato, dall’altro pieno di felicità. Lei da lì a poco doveva andare in vacanza con il suo fidanzato che non amava? Più ed amici, era già tutto prenotato e non voleva creare discussioni sterili, così mi diceva. Parti da lì a poco, continuammo a sentirci nonostante lei si trovasse dall’altra parte del mondo. Al suo ritorno chiuse la storia con quello che era stato il suo secondo fidanzato e continuammo a cercarci e sentirci per giorni, non sempre perché passava dalla voglia di essere presente a momenti più o meno lunghi nei quali spariva… dal canto mio presi la decisione di lasciare la ragazza con la quale stavo per sposarmi, la sera stessa lo dissi a lei ed ebbi questa risposta: sei la seconda persona che oggi mi dice la stessa cosa… descrivere la sensazione che provai al tempo è veramente difficile per me, ma feci buon viso a cattivo gioco… mi imposi di non cercarla, doveva essere lei a farlo… intanto continuavo con la mia passione, scrivere. Avevo un blog, scrivevo ricevevo commenti da molte persone tra amici e sconosciuti. Ad un mio scritto ricevetti un commento al quale non riuscivo a dare spiegazione, risposi… dopo 5 giorni venni a sapere che si sposava… erano passati solo sei mesi dal giorno in cui mi disse che ero la seconda persona… la vita nonostante tutto andò avanti, nessun contatto, per i primi due anni dal suo matrimonio poi il caso… ci si incontra, si parla, mi toglie dalla mano il mio accendino e, nel salutarci mi bacia sulla bocca… penso solo al caso ed al vino, non do importanza e nuovamente distanza. Intanto arriviamo al 2014, io appena partito per un’esperienza lavorativa all’estero, lei mi contatta con una scusa. Iniziamo a sentirci continuamente, giorno per giorno, inizia il racconto di una donna che, piena d’amore già dopo il viaggio di nozze comprende che l’uomo che aveva sposato non era quello che si era dimostrato nella fase del suo innamoramento. Ci raccontiamo le nostre vite senza “NOI” aneddoti, pensieri, (il bacio dopo l’accendino che non fu un caso ma una sua voglia) i maltrattamenti, le bugie i tradimenti, poi quel “io mi sto ri-innamorando di te!” Io che torno a casa e la posso abbracciare, lei che mi dice: cosa stai aspettando??? Il suo odore, sempre uguale… intanto nella mia parentesi estera accolgo un ragazzo che ho visto crescere e che mi chiese di aiutarlo a fare la sua esperienza, io mi pronto, lo porto a casa mia, per il primo mese dorme addirittura nel mio letto poiché non aveva altro posto per stare… il ragazzo è un amico comune,una persona che negli anni ha lavorato anche con lei. Per me, il fatto che mi chiedesse assessiomatamente sempre di lui era quasi normale, fino a quando, un giorno, non mi confesso che aveva avuto una storia proprio con lui. Tu lascio immaginare il mio stato d’animo, soprattutto perché io quei giorni io mi ero confidato con lui che, avevo visto crescere e che pensavo fosse un fratello minore. Pur dormendo fianco a fianco con me ha taciuto tutto anzi! I suoi consigli erano diretti a lasciar perdere perché secondo lui lei era una di quelle persone che mai avrebbero stravolto la loro situazione familiare e che secondo lui io per lei ero solo uno sfogo, uno di quelli anzi, l’unico che per lei c’era sempre stato. La sera in cui lei mi disse che aveva avuto una storia con lui fu tragica, l’indomani chiesi a lui sa aveva qualcosa da dirmi, disse di no, e lo buttai fuori di casa. Dopo qualche mese il mio stato d’animo era rabbioso e privo di ogni minimo senso di comprensione. Lo presi alle strette ed ammesse, ricordo che mi raccontò un aneddoto, un messaggio ricevuto mentre lei scriveva a me ed a lui dicendo a lui: se vendo quindi prendo due piccioni con una fava… perdonai tutto, frattanto nel dicembre del 2015 veniamo scoperti dal marito che gli prende il telefono e lo fa sbloccare è legge le nostre discussioni. Passano due mesi senza sentirci, poi ricevo una telefonata nella quale mi dice che è incinta… mi racconta che fu ricattata dal marito, visto che non avevano più rapporti intimi, e che, se lei non avesse giaciuto quella sera con lui avrebbe raccontato tutto alla famiglia, e che dopo aver fatto quanto lui voleva e, dopo averla inseminata le parole di lui furono: sono venuto dentro, ora fai quanto credi giusto, tanto per come la pensi tu mi sono guadagnato almeno altri 18 anni di per stare con te. A questo racconto le intimo di non pensare minimamente di fare cavolate, le dico che i figli sono di chi li cresce, e dopo mesi nasce il terzo figlio. Io intanto torno a casa, non cambia nulla tra di noi, ci sentiamo, vediamo , ricevo promesse su promesse riguardo la sua volontà a chiudere quella storia ma passano dieci anni… dal 2014 al 2024 quando io divento l’essere che mai avrei potuto pensare di diventare…mi sento uno che non merita nemmeno di vivere per quanto gli ho fatto passare negli ultimi mesi, fino a quella sera… quando sentendomi preso in giro per la millesima volta ho chiamato suo marito. Dovessi raccontare tutti gli aneddoti non basterebbe una vita te lo assicuro… sono stato accusato di aver minacciato i suoi figli, sono stato accusato di cose che nel mio essere mai avrei potuto e mai potrò fare. L’unica mia giustificazione nei suoi confronti è che posso solo immaginare una donna messa alle strette da uno che, a parte fargli fare tre figli e minacciarla continuamente non gli ha dato altro. Ci siamo visti dopo questa tempesta per tre volte, siamo stati NOI, ora non c’è più per me ed io per lei anche se… rifarei tutto… sai, vorrei dare un senso a questi anni della mia vita che, volontariamente, le ho donato.
Non ho capito il titolo però, perchè "il tempo che mi resta"?
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Un po’.
Ma lui mi pare senza problemi cognitivi, solo relazionali. Per questo ho pensato a Gatsby.
Dicevo della relazione, non volevo insinuare problemi cognitivi, ci mancherebbe.. Mi sembra una di quelle relazioni così solide da non finire mai, perchè di fatto non può finire ciò che non ha sostanza, ma che comunque trova naturalmente un modo per autobilanciarsi. Una dipendenza, di fatto
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Si ma lui sembra rappresentare per lei comunque un punto fermo
Per questo la vedo come Daisy, per Gatsby ferma a quel ballo e a ciò che aveva sentito lui.
Ma non è solo @Ruggiero a bloccare una persona a un momento e alla idea che ci si era fatti in quel momento e soprattutto al sentimento che si aveva provato.
Gli anni passano e le persone fanno esperienze fuori dal nostro sguardo e crescono in ogni direzione a noi sconosciuta.
Succede con i coniugi, che pure abbiamo in casa e vediamo ogni giorno, infatti, quando scopriamo un tradimento, li scopriamo anche diversi, estranei e sconosciuti.
Succede anche con i figli. Mio figlio, più che timido è riservato, ma io, fino ai suoi diciassette anni, credevo di non avergli trasmesso “le regole del vivere civile“ e le competenze per sostenere una conversazione “adulta“. Finché sono andata a prenderlo a un compleanno e l’ho sorpreso in una amabile conversazione con la mamma del festeggiato.
Non capisco perciò perché Ruggiero pensi a un NOI immaginario che è solo un lui con lei, ma la lei che lui riduce alle relazioni fugaci con lui.
 

spleen

utente ?
Per questo la vedo come Daisy, per Gatsby ferma a quel ballo e a ciò che aveva sentito lui.
Ma non è solo @Ruggiero a bloccare una persona a un momento e alla idea che ci si era fatti in quel momento e soprattutto al sentimento che si aveva provato.
Gli anni passano e le persone fanno esperienze fuori dal nostro sguardo e crescono in ogni direzione a noi sconosciuta.
Succede con i coniugi, che pure abbiamo in casa e vediamo ogni giorno, infatti, quando scopriamo un tradimento, li scopriamo anche diversi, estranei e sconosciuti.
Succede anche con i figli. Mio figlio, più che timido è riservato, ma io, fino ai suoi diciassette anni, credevo di non avergli trasmesso “le regole del vivere civile“ e le competenze per sostenere una conversazione “adulta“. Finché sono andata a prenderlo a un compleanno e l’ho sorpreso in una amabile conversazione con la mamma del festeggiato.
Non capisco perciò perché Ruggiero pensi a un NOI immaginario che è solo un lui con lei, ma la lei che lui riduce alle relazioni fugaci con lui.
Sto riflettendo da un po' sulle autopunizioni che ci infliggiamo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sto riflettendo da un po' sulle autopunizioni che ci infliggiamo.
Hai usato consapevolmente il pronome noi.
Lo facciamo tutti.
Sono apprendimenti di quando eravamo piccoli.
Anche da adulti aspettiamo ore a fare il bagno, soffrendo sotto il sole.
 

Ruggiero

Utente di lunga data
Ti dirò con la massima franchezza che non penso il tuo rapporto con questa donna sia stato sano, assomiglia molto, come dice Brunetta, ad una dipendenza affettiva.
Quello che descrivi assomiglia ad un romanzo d'appendice ottocentesco, con una idealizzazione dell'amore romantico che onestamente a me sembra o malato o surreale, assomiglia ad una mania, più che ad un rapporto sano.
Comunque più che su di lei dovresti interrogarti su te stesso, su cosa ti abbia spinto a trascinare così tanto questa storia.
Partirei da una considerazione di fondo, a lei non hai donato un bel niente, ti sei autodonato la convinzione che la tua vita dipendesse da lei e sarebbe bene che ti interrogassi su questa sorta di autolesionismo sentimentale.
Cosa devi alla tua immagine, quella che ti sei formato di te stesso, per stare tanti anni appresso ad un fantasma?
Ti assicuro che non è una storia inventata è buttata lì per chissà cosa, non immagini quanto mi facciano riflettere le tue parole, quello che sicuramente mi è mancato è proprio questo, il punto di vista di qualcuno che vede quanto ho vissuto in maniera distaccata, spesso pensiamo che le parole crude sono fonte di fastidio o dolore quando le leggiamo o le sentiamo mentre invece, sono quanto di più giusto dovremmo valutare perché sono disinteressate, ti ringrazio infinitamente…

No no, non passo oltre. sto proprio qui a scriverti, ora lo trovo pure più utile. Non devi mica essere tu a chiedere di leggerti. Tu posti, cercando approvazione. Ma arriva anche merda. Soprattutto merda. Che ti piaccia o meno.
Io non sto qui a decidere quanto mi potrebbe piacere ed evitare quanto mi piace meno, non avrei scritto qui, sono una persona che è sempre riuscita a mettersi in dubbi ed è per questo che ho voglia ed anche necessità di comprendere il tuo punto di vista, attendo il tuo pensiero

Quali pensieri? Quello di esserti torturato per decenni, di sentirti assolto, sentirti commiserato, io penso solo che hai buttato anni della tua vita idealizzando il "nulla", forse ancora oggi vivi di retrotopia , ma solo nella tua mente e solo da canto tuo. Valuta il fatto che tu non hai "donato", ma molto probabilmente hai "perso" solo del tempo che nessuno mai ti potrà restituire o dirti il perchè del gesto.
No no, forse non sono riuscito a descrivere bene quanto volevi, io non voglio commiserarmi tantomeno esserlo, e non cerco assoluzioni spero tu mi creda, il mio intento è uno solo vedere tutto ciò con occhi diversi, comprendere vorrei, attraverso i pensieri di altri, tutto qui

Non riesco a capire i soggetti. La donna fatale è quella del forum (1999 o giù di lì) o l'adolescente che gli ha spezzato il cuore a 22 anni?
La mia domanda per @Ruggiero è un'altra: hai sprecato la tua vita dietro una donna sposata?
È sempre quella, comunque si, negli ultimi 10 anni si, perché è sposata ed è sempre lei

Non puoi aspettarti correttezza e sincerità da chi tradisce.
Hai sbagliato a chiamare il marito.
Se scegli di fare l'amante, fai l'amante e in silenzio.
Altrimenti, ti trovi una libera.
Un saluto.
Ho sbagliato e me ne sono reso conto, anche se a dire di “qualcuno” se non avessi fatto questa scelleratezza non avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli tutto, una volta per tutte

Non ho capito il titolo però, perchè "il tempo che mi resta"?
Perché vorrei vivere serenamente il tempo che mi resta e metabolizzare quello che è passato

al secondo 'gli' riferito ad una donna, ho desistito
Hai perfettamente ragione “le” sarebbe molto mio corretto, anzi “LE” è corretto ma ti prego di perdonare la mia poca padronanza della lingua italiana
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho sbagliato e me ne sono reso conto, anche se a dire di “qualcuno” se non avessi fatto questa scelleratezza non avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli tutto, una volta per tutte
E cosa lei ha detto di così rilevante al marito?
 

Ruggiero

Utente di lunga data
Racconto molto lungo, che ho faticato a terminare. Ricatti, bugie, amori nascosti, mariti non amati, ma mai lasciati.. poca sincerità e anni di bugie.. e promesse mai mantenute.
Sembra un po' un fotoromanzo...
Ho idea che l'importnza di questa relazione sia solo nella tua testa, forse anche perché sarebbe difficile accettare di aver vissuto anni a rincorrere una persona che non aveva nessuna intenzione di metterti al centro della sua vita. Ecco perché adesso ne cerchi il senso...
Cerca te stesso e non cercarti attraverso le relazioni, prenditi del tempo per te e fai un lungo viaggio di quelli indimenticabili, ma fallo da solo.
Ci sto pensando, lo farò a dicembre

@Ruggiero quando siamo bambini piccoli viviamo un senso di abbandono disperato quando non vediamo la mamma. Molto presto ogni bambino sviluppa la mamma interna. Una figura che esiste e dà sicurezza, anche quando la mamma non c’è.
Questa maturazione poi ci induce a creare una immagine interna anche delle altre persone.
Ma l’immagine interna è spesso come una bambola che collochiamo in un luogo che resta immutabile.
La maestra è sempre in classe. Il compagno di scuola nella cameretta dove l’abbiamo lasciato.
Io credo che tu in tutti questi anni abbia fatto di lei una tua figura interna e lei abbia corrisposto alla tua immagine, come se lei avesse avuto relazioni, matrimonio, gravidanze, figli e la loro crescita, rimanendo immutata e immobile per te.
Mi sembra Daisy del Grande Gatsby. E tu come lui a guardare la luce e a pensarla lì in attesa di lui.
Lo hai letto? Hai visto i film?
Ho letto attentamente le tue parole, non ho letto il libro ma sabato andrò alla ricerca e lo comprerò

Proprio ieri, per una singolare coincidenza, visto che da decenni non abitiamo più lo stesso paese, ho rivisto la mia ex di quando avevo ventuno anni.
A parte il fatto che fisicamente si è trasformata, dalla bella ragazza che era in una ciofeca inguardabile, la cosa non mi ha dato nessuna emozione se non il pensiero: Meno male che con lei è finita presto!
Eppure ero arciconvinto di amarla, mi spingevo a cercarla quando non la vedevo, l'aspettavo, tolleravo le sue bizze, i suoi tiramolla.
Una volta finita mi ci è voluto un anno buono per capire. Non amavo lei, amavo la mia idea di lei, quella idea che anche la più banale evidenza mi avvisava falsa, quella malata convinzione che bastasse desiderarla per cambiarla, per farne una parte della mia vita.
Era solo una abile manipolatrice ed io un inesperto ragazzetto, imbevuto di film romantici, imbevuto di quella idea surreale dell'amore che vince su tutto e su tutti, che propagandavano i film di Hollywood.
E' da quella presa di coscienza, da quella collocazione, da quella sana disillusione che è partita la mia vera vita sentimentale.
Un’altro aspetto su cui meditare

Ma l’altra persona è spesso una nostra invenzione, anche il suo comportamento ondivago, che a noi appare preordinato alla nostra manipolazione, non è che la risposta alla nostra ricerca.
La storia di Gatsby descrive bene come lui abbia fatto di una ragazzina viziata, con la voce piena di soldi, la donna ideale.
Devo necessariamente avere questo libro!
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Io non sto qui a decidere quanto mi potrebbe piacere ed evitare quanto mi piace meno, non avrei scritto qui, sono una persona che è sempre riuscita a mettersi in dubbi ed è per questo che ho voglia ed anche necessità di comprendere il tuo punto di vista, attendo il tuo pensiero
Il mio pensiero è che come ti hanno detto altri hai buttato via un po’ dellla tua vita per star dietro a ste situazioni ambigue.
Dovresti provare a farti aiutare a trovare un centramento.
Sullinformare o meno il marito non ho pensieri a riguardo, pur avendolo fatto mi pare che tu non stia meglio di prima, anzi sei arrovellato in mille pensieri da cui non trovi uscita.
Pensieri negativi.
Come stanno loro e’ anche relativo.
Ora hai 47 anni, mi sembri molto solo e molto legato a quello che pensavi poteva essere ma che di fatto non è stato.
Il tempo che ti resta, ipotizziamolo in altri 40 anni senza decadimenti, lo dedicherai ad uscire dal pantano emotivo in cui ti trovi e se voluto, a costruirti una vita di coppia vera e stabile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
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