Si, anche il mio è iniziato come un gioco. Ogni giorno un passetto in più ed è durato circa quattro mesi, dal momento in cui ho cominciato a corrispondere anch'io al suo gioco, prima eravamo colleghi/amici in cui era evidente una sua propensione nei miei riguardi, ma io non lo avevo fatto pensando di arrivare davvero al punto di non ritorno.
Pensavo di giocare un po', lui sembrava complice a giocare un po', senza insistenza, senza pretese, era solo lì che allungava la mano per fare il passo successivo. Forse se non se non avesse lasciato il lavoro e la città, il gioco sarebbe durato più a lungo, non ero sicuramente certa di quello che stavo facendo e alla fine ho agito solo di istinto per qualcosa che sarebbe presto sfumato.
Credo che Danny non parlasse di convincimento al tradimento come qualcosa di razionale, ma di una maturazione dell'idea di tradimento con se stessi, che di solito si ha quando il desiderio supera i sensi di colpa.