Suo figlio non mi accetta

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ologramma

Utente di lunga data
Ecco così è davvero brutto. Spero non mi succeda.
speriamo mai ma è una forma di rivalsa o gelosia per le donne o figlie che hanno nei confronti del padre o della madre , i miei casi erano due signore vedove che avevano problemi inversi
 

iosolo

Utente di lunga data
Se ti sembra normale, probabilmente hai una visione molto diversa della mia dei confini che devono esserci tra genitori e figli.
Probabilmente è così.
Perchè io la vedo davvero una situazione normalissima. E' un adolescente vissuto probabilmente tutta l'infanzia con un idea di famiglia, magari nella sua testa, c'era anche la possibilità di un ritorno dei suoi genitori.
Ora non è che ha detto al padre di non frequentarla ma lei non gli piace e non vuole avere niente a che fare con lei. Non lo coinvolgessero per il momento
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Direi che sono anche un po’ cazzi suoi, del figlio intendo.
Mica devi stare con lui.
Sia il padre a gestirsela la cosa, se non ti accetta non sei obbligata a venire accettata da lui.
Ama suo padre e fottitene.
Se ne farà una ragione.
E se il padre non sarà in grado di scegliere tra essere padre ed essere partner, meglio, non è il partner giusto.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Certo, perché non la conosce e rifiuta di conoscerla. E' un rifiuto aprioristico, che rivela un ragazzo in forte difficoltà.
Purtroppo i genitori non vogliono mai vedere le difficoltà dei propri figli.
poi da quello che ho capito il ragazzo è in fase adolescenziale...è già un periodo particolare per i ragazzi, aggiungere anche questo mi sembra tanto...anche io come @Nocciola aspetterei, tanto se il sentimento c'è non penso che sarebbe un problema andare a convivere più tardi del previsto.
 

Cippi

Utente di lunga data
Verissimo.
Ma se penso che a me le mutande servano, non mi faccio imporre da mio figlio di non portarle, specialmente se adolescente ed in grado di capire.

Trovo che spesso l'arrendevolezza dei genitori, dovuta al senso di colpa per non avere più una famiglia unita o in altri casi, proprio a debolezza caratteriale del genitore in sè, sia deleteria.
Non è educativo imporre cose irragionevoli ai figli ma non è educativo nemmeno farsi imporre cose irragionevoli dai figli.
Ci vuole equilibrio.
Concordo. Bravissimo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un adolescente è un adolescente. Ha da affrontare tanti di quei problemi!
Mi chiedo come si possa aver dimenticato la propria adolescenza.
Il figlio di una mia amica aveva staccato una antina della cucina, aprendola “normalmente”, perché la sua forza era cambiata da un giorno all’altro.
Riguardatevi i film della Marvel che mettono in scena il sentire adolescenziale.
Se mentre il corpo e la mente cambiano, un ragazzo deve anche affrontare altri cambiamenti, mi pare normale che agisca il proprio disagio.
Bisogna dargli tempo.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Certo, perché non la conosce e rifiuta di conoscerla. E' un rifiuto aprioristico, che rivela un ragazzo in forte difficoltà.
Purtroppo i genitori non vogliono mai vedere le difficoltà dei propri figli.
Io lo trovo un atteggiamento normale che richiede solo tempo e pazienza
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Un adolescente è un adolescente. Ha da affrontare tanti di quei problemi!
Mi chiedo come si possa aver dimenticato la propria adolescenza.
Il figlio di una mia amica aveva staccato una antina della cucina, aprendola “normalmente”, perché la sua forza era cambiata da un giorno all’altro.
Riguardatevi i film della Marvel che mettono in scena il sentire adolescenziale.
Se mentre il corpo e la mente cambiano, un ragazzo deve anche affrontare altri cambiamenti, mi pare normale che agisca il proprio disagio.
Bisogna dargli tempo.
specialmente mia figlia più piccola è cambiata radicalmente...lei per esempio rispetto alla grande accusa molto di più questa fase, spesso piange e si fa un sacco di problemi circa il suo aspetto fisico che sta cambiando...mi immagino come potrebbe reagire ad una situazione simile a questa storia.
 

Nicky

Utente di lunga data
Probabilmente è così.
Perchè io la vedo davvero una situazione normalissima. E' un adolescente vissuto probabilmente tutta l'infanzia con un idea di famiglia, magari nella sua testa, c'era anche la possibilità di un ritorno dei suoi genitori.
Ora non è che ha detto al padre di non frequentarla ma lei non gli piace e non vuole avere niente a che fare con lei. Non lo coinvolgessero per il momento
Infatti sono visioni. Tu diresti, è normale, mi adeguo, con il tempo passerà.
Io invece sarei preoccupata per lui. Lo sarei da madre e lo sarei da compagna del padre e mi chiederei cosa si possa fare per aiutarlo e creare una situazione di maggiore equilibrio.
Dopo di che, come ho detto, rispettare i confini vuol dire anche rispettare che altri genitori si comportino diversamente con i loro figli e accettare che il compagno non voglia affrontare il problema. Io di certo non progetterei una convivenza in questa situazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
specialmente mia figlia più piccola è cambiata radicalmente...lei per esempio rispetto alla grande accusa molto di più questa fase, spesso piange e si fa un sacco di problemi circa il suo aspetto fisico che sta cambiando...mi immagino come potrebbe reagire ad una situazione simile a questa storia.
Gli esseri umani sono smemorati.
Essere adolescenti è difficile.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io lo trovo un atteggiamento normale che richiede solo tempo e pazienza
Purtroppo non credo. Non si risolverà non facendo nulla e non avendo consapevolezza del problema.
Per la mia esperienza, sono fragilità che durano a lungo, riflesso di un conflitto molto grosso probabilmente tra i genitori, di una separazione non accettata.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Gli esseri umani sono smemorati.
Essere adolescenti è difficile.
Io mi ricordo benissimo quegli anni...penso che siano stati i più brutti della mia vita, non stavo bene con me stessa, ero timida, non riuscivo ad interagire bene con i miei coetanei, ammiravo le ragazze che al contrario di me erano coraggiose e si piacevano (con il senno di poi penso che questa cosa fosse solo apparenza)...cerco di stare il più possibile vicina a mia figlia e mai in questa situazione metterei i miei problemi davanti ai suoi, da questa fase della loro vita dipende molto le persone che saranno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Direi che sono anche un po’ cazzi suoi, del figlio intendo.
Mica devi stare con lui.
Sia il padre a gestirsela la cosa, se non ti accetta non sei obbligata a venire accettata da lui.
Ama suo padre e fottitene.
Se ne farà una ragione.
E se il padre non sarà in grado di scegliere tra essere padre ed essere partner, meglio, non è il partner giusto.
Ma perchè deve scegliere?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo che @Cippi abbia problemi pratici di logistica da risolvere, che la inducono a scalpitare per la convivenza.
 

iosolo

Utente di lunga data
Infatti sono visioni. Tu diresti, è normale, mi adeguo, con il tempo passerà.
Io invece sarei preoccupata per lui. Lo sarei da madre e lo sarei da compagna del padre e mi chiederei cosa si possa fare per aiutarlo e creare una situazione di maggiore equilibrio.
Dopo di che, come ho detto, rispettare i confini vuol dire anche rispettare che altri genitori si comportino diversamente con i loro figli e accettare che il compagno non voglia affrontare il problema. Io di certo non progetterei una convivenza in questa situazione.
Scusami ma quale sarebbe la soluzione per un maggiore equilibrio se non quello di non fare pressioni, di cercare di normalizzare, invece questo disagio. Dare tempo perchè una persona si abitui.
Che se tu ogni due per tre questa me la rifili a cena, sinceramente, anche io sarei infastidita.
Lei per lui in questo momento è poco po' di un estranea, imporgli una presenza, perchè le altre famiglie allargate fanno così e sono tutti così felici, la vedo invece una forzatura che davvero è fuori dal mondo.
 

iosolo

Utente di lunga data
Credo che @Cippi abbia problemi pratici di logistica da risolvere, che la inducono a scalpitare per la convivenza.
Che a me con due figli piccoli non mi sembra una grandissima idea.
Però capisco che sono decisioni personali e che ognuno la vedo in modo diverso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scusami ma quale sarebbe la soluzione per un maggiore equilibrio se non quello di non fare pressioni, di cercare di normalizzare, invece questo disagio. Dare tempo perchè una persona si abitui.
Che se tu ogni due per tre questa me la rifili a cena, sinceramente, anche io sarei infastidita.
Lei per lui in questo momento è poco po' di un estranea, imporgli una presenza, perchè le altre famiglie allargate fanno così e sono tutti così felici, la vedo invece una forzatura che davvero è fuori dal mondo.
Poi degli altri non sappiamo davvero molto.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Purtroppo non credo. Non si risolverà non facendo nulla e non avendo consapevolezza del problema.
Per la mia esperienza, sono fragilità che durano a lungo, riflesso di un conflitto molto grosso probabilmente tra i genitori, di una separazione non accettata.
Non ho detto senza fare nulla. Ho detto che un po’ di pazienza non guasta. Non colgo l’urgenza
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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