Hai ragione ma la mia storia mi permette di empatizzare con il marito, non me lo rende una figura vaga, ma una persona reale.
Quello che lui prova non lo so, ripeto magari è pure lui, che si sbatte la segretaria in ufficio. Ma forse no...
E su quel forse no, che non mi sento di dire all'utente, scopa, innamorati, e godi finché puoi e lascia il piattume a casa.
Anche se è triste e doloroso, che la storia di coppia possa finire per "esaurimento" almeno di un partner è una possibilità che non si può mai escludere. L'osservazione dei fatti che accadono attorno a noi permette di affermare che succede spesso (si dice nella maggioranza delle coppie attuali).
Ci sono partners che, anche in considerazione dei figli, accettano entrambi di rinunciare ad una vita sessuale stimolante dopo aver messo al mondo dei figli ed iniziato a crescerli, e riescono ad arrivare alla meta di essere insieme "per sempre". Sacrificandosi entrambi.
Pochi, sempre meno (direi), ma ci sono.
Secondo me, ce ne sono molti di più che non accettano l'esaurimento e che, però, vivono la trasgressione unilateralmente, come una vita parallela che rende accettabile la vita ufficiale. In costoro, il tradimento viene ritenuto essenziale per mantenere in vita la relazione ufficiale.
E certe volte (esempi che ho conosciuto) anche il partner tradito chiude un occhio, purché il tradimento non sia pubblico e disonorevole e consenta di mantenere in vita il "progetto" di famiglia. Aggiungo, con la convenienza di non perdere prerogative, tenore di vita, ecc.
E' un po' camminare su un asse di equilibrio, ma si può fare.
Sta all'intelligenza del traditore di gestirsi in modo accorto e, soprattutto, evitare di innamorarsi e di scegliersi qualcuno come amante che si innamori o viva gelosamente la relazione extra (tipo imporre la castità nei confronti del marito/moglie), ce ne sono di questi casi, sembra incredibile ma è così.
Se il traditore non rispetta quei canoni (anche imponendoli all'amante) la perimetrazione emotiva che consente di tenere in piedi la storia parallela non regge più e, secondo me, la situazione diviene ingestibile.
Si può essere scoperti ed allora si apre la crisi, con conseguenze non catalogabili, dipendendo dalle persone, dai momenti di umore, ecc.
Ma pure se non si viene scoperti, quando si arriva a quel punto occorre, sempre secondo me, fare il
coming out e chiudere la storia ufficiale (meno frequente) o chiudere quella extra (più frequente, anche se non facile, con parecchi rimpianti e rischi di ricaduta). E questo comporta, comunque, un'alterazione della situazione della coppia che, pur in corso di consumazione del tradimento, il partner traditore spera di preservare (magari con la riserva mentale di fare lui/lei saltare la coppia al momento "giusto").
In questo senso, il tradimento - anche se non scoperto - costituisce sempre una perturbazione dell'equilibrio (asimmetrico) di coppia, le conseguenze della quale non sono mai prevedibili o controllabili, come ci si illude di fare.
Aggiungiamo che c'è sempre il fattore sfiga, che include la causalità, la leggerezza, la dimenticanza, la cattiveria di terzi che non si fanno i fatti loro, ecc.
Per questo modo (personale) di ragionare consiglio caldamente all'opener del thread di valutare e scegliere cosa fare a 40 anni. La prima soluzione è che rimane con il marito, prova a salvare la famiglia (per sé e per il figlio) e chiude definitivamente con il giovane amante, imponendosi di non sentirlo più. E' duro, durissimo, da farsi ma è una scelta netta.
Altra scelta netta è chiudere con il compagno (sperando che questi non voglia troppo approfondire e finire con lo scoprire la relazione extra) e dedicarsi a vivere la passione con l'amante ... finché dura, anzi finché lui non si stancherà. Accettando di essere una risorsa non esclusiva di piacere, a voler dire tutta la verità. Qualche tempo dopo essere "scaricati" si dovrà cercare qualche soluzione di rimpiazzo od accettare di rimanere soli (magari disponibili ad esperienze brevi ed incerte).
Trascinarsi nella palude dell'incertezza significa anche subire le scelte che gli altri (partner tradito, amante) faranno nel corso del tempo.
Personalmente, ho sempre preferito assumermi la responsabilità di scegliere, anche se si paga un prezzo emotivo non indifferente.