Se è rimediabile vale la regola che ho scritto, infatti tu lo hai fatto per evitare imbarazzi futuri.Non dirlo è lasciare a qualcun altro la responsabilità di farlo e fare la figura dello stronzo.
Non so perché rilevare una cosa rimediabile venga considerato da stronzi. Si può fare da stronzi o no.
Una volta ho visto una per strada con la gonna incastrata nelle mutande, praticamente camminava tranquillamente con il sedere di fuori. Chi non glielo ha detto prima, ha lasciato “il lavoro sporco“ a me.
Poi non è che entri nei negozi per correggere i biglietti in vetrina.
Fatti loro.
Ho espresso solo un mio fastidio.
Il fastidio è enorme pronome maschile per una donna.
Ma tanto finiremo per chiamarci tutti al plurale.![]()
Ma ho espresso solo il mio fastidio e ho chiesto se era condiviso.Se è rimediabile vale la regola che ho scritto, infatti tu lo hai fatto per evitare imbarazzi futuri.
Però se puoi evitare di mettere in imbarazzo qualcuno, evidenziando o sottolineando una sua mancanza, perchè farlo? Anche perchè difficilmente hai idea di chi hai davanti e il motivo per cui non ha le tue stesse conoscenze.
Di solito chi vuole combattere quello che viene definitivo "un dilagante declino linguistico" è in realtà mosso dall’esigenza di difendere una tradizione e delle regole ormai superate. Io credo che il linguaggio si evolva e cambi, non apprezzo chi a tavolino, crede di poter guidare o fermare questa evoluzione.
Io ho detto che non provo nessun fastidio per chi sbaglia ma mi infastidiscono le persone che correggono, molte volte a sproposito e in modo da mettere in imbarazzo l'interlocutore di fronte magari ad altre persone. Vuoi evitare una critica, criticando tu per prima? Non mi sembra molto corretto.Ma ho espresso solo il mio fastidio e ho chiesto se era condiviso.
Non ho detto che sempre e comunque vada fatto notare.
Sei tu che hai detto che dirlo è umiliare. Io credo che nessuno umili nessuno. Ma penso che un errore ripetuto metta in condizione di essere criticati, anche se educatamente in silenzio. Evitare che una persona possa essere criticata, dicen che una forma è sbagliata, le si fa un piacere.
Ho parlato di sconosciuti?Io invece non capisco tutto questo fastidio a meno che non si parli di qualcuno che utilizza la parola scritta per vivere, tipo un giornalista, un traduttore o uno scrittore, per il resto pazienza.
Non andrei mai da uno sconosciuto per dirgli che ha del prezzemolo tra i denti, lo metterei solo in imbarazzo.
Di solito faccio sempre finta in generale di aver visto o sentito un qualcosa che posso mettere in imbarazzo l'interlocutore, può essere una caduta, una caccola fuorigioco o un congiuntivo sbagliato.
La regola è puoi essere brutalmente sincero con una persona se lei ha la possibilità di cambiare quello che ha fatto o sta per fare, altrimenti diventa una cattiveria gratuita.
Quindi lo faresti solo con una tua amica o conoscente?Ho parlato di sconosciuti?
Non si parla chiaramente di errori di digitazione o distrazione, si parla di ignoranza grammaticale.Quindi lo faresti solo con una tua amica o conoscente?
Io con una amica o conoscente, sarei ancora più cauta.
Dipende da chi hai davanti secondo meNon si parla chiaramente di errori di digitazione o distrazione, si parla di ignoranza grammaticale.
E se una mia amica sbagliasse continuamente i pronomi o i congiuntivi o altro non sarei una vera amica se non glielo facessi notare per darle l'opportunità di correggersi.
Se poi lei mi dicesse che non le interessa, chiaramente non le direi più nulla e amen.
e, perlamordelcielo, chiaramente non lo direi di fronte ad altri con l'obiettivo di metterla in imbarazzo o quando mi ha appena detto che "se non avrei dato al mio cane il cioccolato ora sarebbe ancora vivo", su.
Per me l'amicizia è anche dire le cose scomode.
Dei conoscenti e sconosciuti frega zero, anche se gli errori li noto e mi infastidiscono non dico nulla.
Per me l'amicizia è anche "non dire" cose scomode.Non si parla chiaramente di errori di digitazione o distrazione, si parla di ignoranza grammaticale.
E se una mia amica sbagliasse continuamente i pronomi o i congiuntivi o altro non sarei una vera amica se non glielo facessi notare per darle l'opportunità di correggersi.
Se poi lei mi dicesse che non le interessa, chiaramente non le direi più nulla e amen.
e, perlamordelcielo, chiaramente non lo direi di fronte ad altri con l'obiettivo di metterla in imbarazzo o quando mi ha appena detto che "se non avrei dato al mio cane il cioccolato ora sarebbe ancora vivo", su.
Per me l'amicizia è anche dire le cose scomode.
Dei conoscenti e sconosciuti frega zero, anche se gli errori li noto e mi infastidiscono non dico nulla.
Davvero lo fai per riguardo di sconosciuti?Dipende da chi hai davanti secondo me
Se uno sbaglia costantemente credo che farglielo notare non porti a nulla se non al suo imbarazzo ogni volta che parla o scrive in nostra presenza.
Se uno sbaglia ogni tanto ci si può anche ridere
Se penso al forum non correggerei mai nessuno non sapendo il trascorso di questa persona
Non ho detto che è meglioDavvero lo fai per riguardo di sconosciuti?
Cioè qui c'è chi dà tranquillamente dopo un paio di post della zoccola o dello stronzo in base a quello che raccontano però meglio non far notare l'uso dei pronomi ad cazzum?
Sì probabilmente è OT ma anche chissenefrega![]()
Hai fatto un esempio perfetto.Io ho detto che non provo nessun fastidio per chi sbaglia ma mi infastidiscono le persone che correggono, molte volte a sproposito e in modo da mettere in imbarazzo l'interlocutore di fronte magari ad altre persone. Vuoi evitare una critica, criticando tu per prima? Non mi sembra molto corretto.
E' come quando dici a una tua amica che i suoi capelli la fanno più vecchia, così che lei la prossima volta non li faccia così ed evita le critiche degli altri, ma intanto si prende la tua e considerato che non può cambiare le cose, finirà solo per sentirti "vecchia".
Ora se un amica chiede un consiglio e ti chiede come starebbe meglio ci sta che gli si dica quello che si pensa ma dare consigli non richiesti anche no.
Se io cerco di spiegarti un emozione e/o un pensiero e tu (ipotetico, ovvio che non ce l'ho con te direttamente) ti soffermi sulla mancanza di un h o di congiuntivo svilisci anche quello che sto cercando di dirti, rendendo anche un po' ridicolo, quello che io ho messo nella discussione.
cosa le frega.Per me l'amicizia è anche "non dire" cose scomode.
Comunque ovviamente, tutto dipende dal contesto e dalla sensibilità dell'altro, secondo me se è una tua amica già sai se è una cosa gli frega o non gli frega, quindi non dovrebbe nemmeno dirtelo chiaramente.
Io non ci vedo nessun vantaggio nel riprendere una mia amica su un errore grammaticale, e ovviamente se c'è una ignoranza grammaticale, non si corregge facendolo solo notare.
Certo perchè vale la regola: se può cambiare sii brutalmente sincera, ma se non può cambiare non c'è bisogno di esserlo.Hai fatto un esempio perfetto.
Non mi sogno di dire a una che ha tagliato i capelli che sta malissimo. Ma se, quando sono cresciuti, mi dice che vuole farseli tagliare, glielo dico eccome.
Comunque io ho amiche che non si offendono e non mi dicono che sono sciatta perché non mi tingo.
A parte che io ho parlato di fastidio mio e non di riprendere.cosa le frega.
scusami![]()
![]()
era troppo in topic
Torno seria.
Io ho un'idea di amicizia diversa, sul primo presupposto proprio in generale, ma a prescindere e - tornando sul tema - io la vedo proprio diversamente.
Tu dici "riprendere" quando io "farei notare", e il "vantaggio" semmai è suo in termini di opportunità di correggersi.
Ma ti dà così fastidio sentire parlare di errori grammaticali da arrivare a darmi della sciatta gratis?Certo perchè vale la regola: se può cambiare sii brutalmente sincera, ma se non può cambiare non c'è bisogno di esserlo.
Le tue amiche saranno come me, noteranno l'errore ma non sono infastidite e non ritengono sensato di dirtelo, visto che tu conosci i tuoi limiti (essere sciatta)
Ci sta! Mi odierà anche @Brunetta per questo errorecosa le frega.
scusami![]()
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era troppo in topic
Torno seria.
Io ho un'idea di amicizia diversa, sul primo presupposto proprio in generale, ma a prescindere e - tornando sul tema - io la vedo proprio diversamente.
Tu dici "riprendere" quando io "farei notare", e il "vantaggio" semmai è suo in termini di opportunità di correggersi.
A me infastidisce, come l’uso delle k al posto della ch, per dire, ma se si parla di un’amica le voglio anche bene, non le farei osservazioni stizzita su questo genere di cose.Ci sta! Mi odierà anche @Brunetta per questo errore
Tornando in topic come dici tu, fai una distinzione tra riprendere e far notare, ma sei tu la prima a parlare di fastidio nel vedere errori grammaticali, quindi io percepisco nel tuo correggermi il tuo fastidio e il mio imbarazzo.
C'è una cosa che fai spesso, per cercare di mettere in difficoltà l'interlocutore, sposti la conversazione non sul tema del confronto ma sul personale "ti da così fastidio sentir parlare di errori grammaticali".Ma ti dà così fastidio sentire parlare di errori grammaticali da arrivare a darmi della sciatta gratis?
Io non sono sciatta, non mi piacciono i capelli tinti. Chi li tinge evidentemente sa di farlo e gli piacciono, mai direi che sono brutti, è un gusto personale.
Aspetto che tu mi dica che ho il nasone.![]()