Ho detto una cosa diversa.Se i genitori sono in armonia ognuno può decidere di uscire con amici o per spettacoli o sport in giornate concordate con il coniuge. Ovvio e ovvio che non debba chiedere il permesso ai figli, ma se i figli vivono un momento di difficoltà a seguito della separazione o se una sera chiama il papà, chiedendo di stare con lui perché ha voglia di vederlo, non vedo perché non poterlo fare. Non ci vedo assolutamente nulla di male.
però capisco che forse io non sono la regola.
I miei genitori si frequentano e passiamo spesso giornate tutti insieme.
La routine è rassicurante per i figli.Ho detto una cosa diversa.
Con armonia intendevo genitori non separati, ma che hanno anche una vita sociale individuale.
Non mi sembra difficile da immaginare che uno dei due possa avere ogni tanto una cena con i colleghi o andare al cinema o a teatro a vedere qualcosa che all’altro non interessa.
In questi casi i figli restano con il genitore che non esce e sarebbe assurdo (perfino per bambini piccoli e facili a crisi di abbandono) che i bambini si opponessero all’uscita del genitore.
Ugualmente se i genitori sono separati, anche senza pensare a nuove relazioni, ci saranno occasioni in cui è l’altro genitore a occuparsi dei figli. E questo è normale che avvenga quando la cena è stata fissata, quando è programmato lo spettacolo.
Che senso avrebbe seguire una richiesta del figlio per non fare uscire il genitore?
Ecco le giornate fissate consentono questo, senza necessità di giustificare le proprie scelte né con il genitore separato, come non lo si fa coppia in armonia, né tantomeno per un figlio che punta i piedi.
Esatto diciamo che nel tuo caso era stata anche una questione di età. Quando si è adolescenti là si vive diversamente di quando si è bambini.Perché la fidanzata, forse vista la giovane età, proprio si comportava come se non esistessi. Ci sta che io non fossi un suo problema, ma sei in casa con una bambina o in vacanza con una bambina, una parola gliela dirai no? Comunque in breve tempo non l’ho più vista. Anche se sono stati insieme qualche anno.
mio padre poi ha vissuto per 5 anni all’estero e quando sono andata a trovarlo lei non c’era, anche se vivevano insieme.
La moglie, 2/3 anni più di me, invece era stronza come la morte .
Peggiorata quando io ho avuto mia figlia.
Credo fosse entrata in competizione con me perché mio padre non ha mai voluto altri figli.
Faceva proprio dei dispetti stupidi.
Dopo 20 anni è evaporata perché mio padre era diventato troppo vecchio.
Le altre due invece erano molto simpatiche, quando eravamo Insieme, io ero una ragazzina 12/18 anni, mi consideravano e quando io ero con loro loro stavano con me non con mio padre. Avevano saputo creare un rapporto.
I miei genitori però si sono separati che io ero veramente piccola, quindi non vivevo la cosa come una sostituzione, cosa che invece accade al figlio del tuo compagno.
Contento tu.Di gusto![]()
Contento tu.
Non sai fare il multi quote, come EttaContento tu.
Sto scrivendo dal telefono. Ora contesti pure questo? Mi incazzo perché si sta parlando di un argomento serio e continuate ad andare fuori tema dicendo che sono un’altra persona.Io non mi incazzo così se mi dicono che somiglio a un'altra utente, anzi mi faccio una risata.
Perché ti incazzi?
Curioso comunque, come Etta non usi la "è" ma scrivi "e' " e come Etta, non vai mai a capo.
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Come si fa?Non sai fare il multi quote, come Etta
Sei parente di Thlon?
Prima l'hai saputo fare. Poi hai smesso.Come si fa?
Esatto...Morto.![]()
Se a te sta bene così continua pure a fare quello che fai. Nessuno ti ha chiesto di cambiare rotta.Scusate, però non capisco la necessità di volere far vedere che “a me non la si fa.”
Chiunque sia ha presentato un problema.
Veramente me l’hanno fatto i mod.Prima l'hai saputo fare. Poi hai smesso.
Dovevi farlo sempre per essere più credibile.
Logica. Direi.Specifico: siccome avevamo l’idea di una FUTURA convivenza, ovviamente la cosa più logica è quella in cui si sposta la persona in affitto, non quella che ha casa di proprietà. Se sei in affitto finisci il tempo che hai pagato e poi tanti saluti. Se hai casa di proprietà devi stare a vendere. E’ la cosa più logica no?
Ma perché entrambi non hanno grossi impegni altrimenti i giorni vanno stabiliti.
Come mai non andavi d’accordo con le due?
Stranamente si connette anche agli stessi orari, ma che fa? Il metronotte?'Veramente me l’hanno fatto i mod.
Vito Catozzo….Stranamente si connette anche agli stessi orari, ma che fa? Il metronotte?'![]()
Appunto. Non è che uno vende casa così a casaccio.Logica. Direi.
Lavoro tutto il giorno e la sera riesco più a scrivere. E poi mi alzo presto.Stranamente si connette anche agli stessi orari, ma che fa? Il metronotte?'![]()
E non dormi un cazzo però...Lavoro tutto il giorno e la sera riesco più a scrivere. E poi mi alzo presto.
C&P?Non ci avevo pensato
Ma cippi cosa vorrà dire?
Ahhh ecco, allora non è che non hai voglia, non sei mai stata capace.Veramente me l’hanno fatto i mod.
Logicamente.Appunto. Non è che uno vende casa così a casaccio.
Anche io nella prima parte della frase intendevo genitori ancora insieme.Ho detto una cosa diversa.
Con armonia intendevo genitori non separati, ma che hanno anche una vita sociale individuale.
Non mi sembra difficile da immaginare che uno dei due possa avere ogni tanto una cena con i colleghi o andare al cinema o a teatro a vedere qualcosa che all’altro non interessa.
In questi casi i figli restano con il genitore che non esce e sarebbe assurdo (perfino per bambini piccoli e facili a crisi di abbandono) che i bambini si opponessero all’uscita del genitore.
Ugualmente se i genitori sono separati, anche senza pensare a nuove relazioni, ci saranno occasioni in cui è l’altro genitore a occuparsi dei figli. E questo è normale che avvenga quando la cena è stata fissata, quando è programmato lo spettacolo.
Che senso avrebbe seguire una richiesta del figlio per non fare uscire il genitore?
Ecco le giornate fissate consentono questo, senza necessità di giustificare le proprie scelte né con il genitore separato, come non lo si fa coppia in armonia, né tantomeno per un figlio che punta i piedi.