Suo figlio non mi accetta

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Brunetta

Utente di lunga data
Se i genitori sono in armonia ognuno può decidere di uscire con amici o per spettacoli o sport in giornate concordate con il coniuge. Ovvio e ovvio che non debba chiedere il permesso ai figli, ma se i figli vivono un momento di difficoltà a seguito della separazione o se una sera chiama il papà, chiedendo di stare con lui perché ha voglia di vederlo, non vedo perché non poterlo fare. Non ci vedo assolutamente nulla di male.
però capisco che forse io non sono la regola.
I miei genitori si frequentano e passiamo spesso giornate tutti insieme.
Ho detto una cosa diversa.
Con armonia intendevo genitori non separati, ma che hanno anche una vita sociale individuale.
Non mi sembra difficile da immaginare che uno dei due possa avere ogni tanto una cena con i colleghi o andare al cinema o a teatro a vedere qualcosa che all’altro non interessa.
In questi casi i figli restano con il genitore che non esce e sarebbe assurdo (perfino per bambini piccoli e facili a crisi di abbandono) che i bambini si opponessero all’uscita del genitore.
Ugualmente se i genitori sono separati, anche senza pensare a nuove relazioni, ci saranno occasioni in cui è l’altro genitore a occuparsi dei figli. E questo è normale che avvenga quando la cena è stata fissata, quando è programmato lo spettacolo.
Che senso avrebbe seguire una richiesta del figlio per non fare uscire il genitore?
Ecco le giornate fissate consentono questo, senza necessità di giustificare le proprie scelte né con il genitore separato, come non lo si fa coppia in armonia, né tantomeno per un figlio che punta i piedi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho detto una cosa diversa.
Con armonia intendevo genitori non separati, ma che hanno anche una vita sociale individuale.
Non mi sembra difficile da immaginare che uno dei due possa avere ogni tanto una cena con i colleghi o andare al cinema o a teatro a vedere qualcosa che all’altro non interessa.
In questi casi i figli restano con il genitore che non esce e sarebbe assurdo (perfino per bambini piccoli e facili a crisi di abbandono) che i bambini si opponessero all’uscita del genitore.
Ugualmente se i genitori sono separati, anche senza pensare a nuove relazioni, ci saranno occasioni in cui è l’altro genitore a occuparsi dei figli. E questo è normale che avvenga quando la cena è stata fissata, quando è programmato lo spettacolo.
Che senso avrebbe seguire una richiesta del figlio per non fare uscire il genitore?
Ecco le giornate fissate consentono questo, senza necessità di giustificare le proprie scelte né con il genitore separato, come non lo si fa coppia in armonia, né tantomeno per un figlio che punta i piedi.
La routine è rassicurante per i figli.
Soprattutto in una fase di difficoltà in cui non va certamente confermata la sensazione di onnipotenza. Ma non per non considerare i bisogni di un bambino o un ragazzo, ma proprio per considerarli e contenerli.
 

Cippi

Utente di lunga data
Perché la fidanzata, forse vista la giovane età, proprio si comportava come se non esistessi. Ci sta che io non fossi un suo problema, ma sei in casa con una bambina o in vacanza con una bambina, una parola gliela dirai no? Comunque in breve tempo non l’ho più vista. Anche se sono stati insieme qualche anno.
mio padre poi ha vissuto per 5 anni all’estero e quando sono andata a trovarlo lei non c’era, anche se vivevano insieme.

La moglie, 2/3 anni più di me, invece era stronza come la morte .
Peggiorata quando io ho avuto mia figlia.
Credo fosse entrata in competizione con me perché mio padre non ha mai voluto altri figli.
Faceva proprio dei dispetti stupidi.
Dopo 20 anni è evaporata perché mio padre era diventato troppo vecchio.

Le altre due invece erano molto simpatiche, quando eravamo Insieme, io ero una ragazzina 12/18 anni, mi consideravano e quando io ero con loro loro stavano con me non con mio padre. Avevano saputo creare un rapporto.
I miei genitori però si sono separati che io ero veramente piccola, quindi non vivevo la cosa come una sostituzione, cosa che invece accade al figlio del tuo compagno.
Esatto diciamo che nel tuo caso era stata anche una questione di età. Quando si è adolescenti là si vive diversamente di quando si è bambini.

Contento tu.
 

Cippi

Utente di lunga data
Io non mi incazzo così se mi dicono che somiglio a un'altra utente, anzi mi faccio una risata.
Perché ti incazzi?
Curioso comunque, come Etta non usi la "è" ma scrivi "e' " e come Etta, non vai mai a capo.
🤭
Sto scrivendo dal telefono. Ora contesti pure questo? Mi incazzo perché si sta parlando di un argomento serio e continuate ad andare fuori tema dicendo che sono un’altra persona.

Non sai fare il multi quote, come Etta
Come si fa?

Sei parente di Thlon?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Specifico: siccome avevamo l’idea di una FUTURA convivenza, ovviamente la cosa più logica è quella in cui si sposta la persona in affitto, non quella che ha casa di proprietà. Se sei in affitto finisci il tempo che hai pagato e poi tanti saluti. Se hai casa di proprietà devi stare a vendere. E’ la cosa più logica no?


Ma perché entrambi non hanno grossi impegni altrimenti i giorni vanno stabiliti.


Come mai non andavi d’accordo con le due?
Logica. Direi.
 

white74

Utente di lunga data
Ho detto una cosa diversa.
Con armonia intendevo genitori non separati, ma che hanno anche una vita sociale individuale.
Non mi sembra difficile da immaginare che uno dei due possa avere ogni tanto una cena con i colleghi o andare al cinema o a teatro a vedere qualcosa che all’altro non interessa.
In questi casi i figli restano con il genitore che non esce e sarebbe assurdo (perfino per bambini piccoli e facili a crisi di abbandono) che i bambini si opponessero all’uscita del genitore.
Ugualmente se i genitori sono separati, anche senza pensare a nuove relazioni, ci saranno occasioni in cui è l’altro genitore a occuparsi dei figli. E questo è normale che avvenga quando la cena è stata fissata, quando è programmato lo spettacolo.
Che senso avrebbe seguire una richiesta del figlio per non fare uscire il genitore?
Ecco le giornate fissate consentono questo, senza necessità di giustificare le proprie scelte né con il genitore separato, come non lo si fa coppia in armonia, né tantomeno per un figlio che punta i piedi.
Anche io nella prima parte della frase intendevo genitori ancora insieme.
Però non puoi paragonare le due situazioni. La differenza è che, se la famiglia è ancora unita, papà rientra fra due o tre ore, se la famiglia è separata magari papà lo vedi fra tre giorni.
Che ai bambini serva una routine ci siamo, ma la routine non è vedere papà due giorni a settimana, la routine sono gli orari, i compiti, che dopo cena ci si lavano i denti etc etc.
Chiedilo ai bambini quanti gli piace la routine di vedere papà due sere a settimana.
Che il sistema che si viene a creare, quando ci si separa, sia meglio per i bambini è una stronzata colossale.
 
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